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LE TIPOLOGIE DI CONTI

- Conti numerari (finanziari):

o Denaro presente

▪ Cassa

▪ Banca c/c

o Denaro futuro

▪ Crediti (verso clienti, verso dipendenti (raro), verso società finanziate dall’impresa, verso l’erario, ecc.)

▪ Debiti (verso fornitori, verso dipendenti (stipendi), verso enti previdenziali, verso banche, ecc.)

- Conti economici di reddito sono solitamente monofase (vengono movimentati o solo a destra o solo a sinistra; un

esempio contrario è “resi su vendite”)

▪ Costi (acquisti, prestazioni di servizi, interessi passivi, retribuzioni, ecc.)

▪ Ricavi →

- Conti economici di capitale riguardano il Patrimonio Netto

▪ Capitale sociale;

▪ Riserve;

▪ Utile/perdita.

Di solito i due aspetti interessano rispettivamente conti numerari e conti economici di reddito; non è detto però, essi potrebbero

appartenere anche alla stessa “famiglia” di conti, o essere due conti economici, ecc.

IL FUNZIONAMENTO DEI CONTI

Lo schema di funzionamento dei conti è basato su CONVENZIONI, ossia è costruito in modo tale che tutti i fatti amministrativi

osservabili sotto due aspetti possano movimentare un conto a sinistra e un conto a destra. 35

FATTI OSSERVABILI DAL PUNTO DI VISTA FINANZIARIO ED ECONOMICO

1) aspetto finanziario (numerario) aspetto ORIGINARIO di osservazione (perché permette di stabilire i valori da

attribuire ai fatti amministrativi da rilevare – vedi definizione stessa di fatto amministrativo);

2) aspetto economico aspetto DERIVATO di osservazione (perché rappresenta la CAUSA del fatto amministrativo, es. ho

avuto un’uscita di cassa perché ho acquistato delle materie prime).

FATTI OSSERVABILI DAL PUNTO DI VISTA FINANZIARIO

1. Permutazioni tra variazioni numerarie di segno opposto ma di uguale ammontare

ALCUNE OPERAZIONI sono osservabili nel SOLO ASPETTO NUMERARIO in quanto originano variazioni di crediti, debiti,

denaro tra loro contrapposte:

o regolamento di crediti e debiti che giunti a scadenza vengono, rispettivamente, incassati o pagati;

o raccolta di risorse finanziarie (accensione prestiti, mutui, ecc);

o spostamenti del denaro (es. da cassa a banca c/c e viceversa, da un credito ordinario a un credito cambiario,

ecc).

- L’aspetto originario è rappresentato dalla variazione di cassa (o dalla variazione numeraria che temporaneamente

sostituisce la cassa, es. banca c/c).

- Per derivazione, lo stesso fatto amministrativo origina un’altra variazione numeraria (es. crediti, debiti, ecc) dello stesso

importo, ma di segno opposto in un altro conto finanziario.

2. Permutazioni tra variazioni numerarie di segno opposto e di diverso ammontare

Alcuni fatti amministrativi presentano una variazione numeraria (maggiore) di un dato importo cui corrisponde, per

somma, un’altra variazione numeraria (minore) di segno opposto e una variazione economica di segno uguale a quello

della prima variazione numeraria.

- L’aspetto originario è rappresentato dalla variazione di cassa (o dalla variazione numeraria che temporaneamente

sostituisce la cassa).

- Per derivazione, si ha la restante variazione numeraria.

- La differenza tra le due variazioni rappresenta un componente di reddito (positivo o negativo) che assume il segno della

→ →

variazione numeraria maggiore (variazione finanziaria attiva ricavo; variazione finanziaria passiva costo). 36

8.1 L’ANALISI DELL’AZIENDA PER SUB-SISTEMI

La visione sistemica delle imprese non consente di comprendere a pieno come operino le aziende nel loro funzionamento

quotidiano e nella dinamica dei propri elementi. Sia per finalità di studio, sia per utilità pratica di amministrazione economica, è

indispensabile procedere con l’articolare il sistema azienda in sottosistemi:

• Sub-sistema della gestione;

• Sub-sistema dell’organizzazione;

• Sub-sistema delle rilevazioni quantitative.

Questi sub-sistemi sono interdipendenti e si condizionano reciprocamente, tanto che l’attività amministrativa dell’impresa viene

anche definita come gestione organizzata. Esistono due principali chiavi di lettura utilizzate per analizzare il sistema azienda.

Ricordiamo che il termine azienda indica l’unità elementare da studiare nel suo complesso per gli aziendalisti; gli economisti invece

la vedono come singolo componente di un meccanismo più grande che è il funzionamento dell'economia.

L'economia aziendale in Italia come la conosciamo noi nasce nel 1900 - circa 1925, grazie a Gino Zappa, fondatore dell'economia

aziendale con l'approccio classico.

Il primo approccio è stato quello per processi, riscoperto negli Anni 80-90.

Nel Dopoguerra l'approccio con più successo è stato quello per funzioni.

APPROCCIO PER PROCESSI

L’azienda è scomponibile in PROCESSI, ossia insiemi di attività che, utilizzando risorse con differenti caratteristiche tecnico-

economiche, dato un certo input iniziale, giungono alla realizzazione di un OUTPUT COMUNE. Tale output può costituire l’oggetto

di scambio con il mercato, oppure un «prodotto interno» che verrà re-immesso come input nei processi aziendali.

Il processo è caratterizzato da uno scopo e da un cliente. Tutte le attività aziendali fanno parte di processi che hanno un cliente

finale, che può essere interno o esterno all'azienda.

L'approccio per processi è stato molto utilizzato nel campo pubblico.

(Es. Accettazione di un paziente all'ospedale rispetta una determinata procedura --> il cliente esterno è il paziente e i clienti interni

sono i vari reparti nei quali viene trattato il paziente).

Un processo si compone quindi di tante attività. Studiare un'azienda per processi significa individuare tutte le attività e studiarle

suddividendole in uno o più processi. Questi processi hanno come obiettivo l'immissione sul mercato del prodotto finito/servizio,

l'output finale.

APPROCCIO PER FUNZIONI

L’azienda è scomponibile nelle sue FUNZIONI fondamentali (aree funzionali), ossia in attività omogenee da un punto di vista

tecnico-economico (cioè delle conoscenze e competenze tecniche per il loro svolgimento), ad esempio attività di

approvvigionamento, di ricerca, di produzione, di commercializzazione, ecc.

L'approccio per funzioni, rispetto all’approccio per processi, non segue il percorso dalla materia al prodotto, ma individua le attività

omogenee che vengono svolte. Ogni singola funzione di per sé non serve a niente, fa parte di un processo che deve portare

all'obiettivo finale.

Con questo approccio vengono raggruppate tutte le attività omogenee, ed è più facile quindi studiarle rispetto ai processi

orizzontali.

Ogni funzione ha una certa matrice economico-tecnica.

È più facile prima individuare le funzioni e poi i processi che non cercare solo i processi, più difficili da spiegare.

Es. Processo di sviluppo di nuovi prodotti passa per le funzioni Marketing, R&D, Produzione e Logistica --> trasfunzionalità del

processo --> bisogna capire qual è il contributo di ogni funzione alla realizzazione del processo.

In ogni funzione sarà presente una gerarchia del personale (responsabili, operai/dipendenti). È difficile che ci sia una persona

competente a livello orizzontale...

Se tutte le risorse di personale sono raggruppate in un'unica funzione, si avrà una funzione molto qualificata e che favorirà

maggiormente la crescita professionale e aziendale (maggior scambio di idee, condivisione di conoscenze, risparmio di risorse e

attrezzature...). 37

L'approccio per funzioni è più efficiente perché è possibile minimizzare le risorse. L'approccio per processi è più efficace, segue

maggiormente le richieste del cliente. (Es. Avversione della gente ai mega-poli di sanità).

Contro delle funzioni: bisogna cercare di individuare il punto d'incontro tra le esigenze di ogni funzione, prestando comunque

attenzione al processo!

Oggi, sempre di più, ci sono apposite figure, i responsabili di processo, che cercano di far collaborare le funzioni, e a volte superano

in importanza i responsabili di funzione.

8.2 LE PRINCIPALI FUNZIONI AZIENDALI

La funzione può essere intesa in 2 accezioni: come attività o come unità organizzativa. (In aziende piccoline le attività sono

presenti, non è detto che ci siano unità organizzative separate).

Il modo più semplice e intuitivo è quello di scomporre la gestione di un'azienda nelle sue funzioni fondamentali, definite aree

funzionali. Le funzioni sono insiemi di operazioni omogenee da un punto di vista tecnico ed economico; per poter esser realizzate,

tali funzioni assorbono conoscenze e competenze, risorse materiali e immateriali, omogenee nelle loro caratteristiche tecniche

ed economiche.

L'approccio funzionale all'impresa è semplice e intuitivo, proprio perché le funzioni permettono di individuare chiaramente quali

siano i compiti da eseguire in azienda, quali siano le persone addette allo svolgimento di tali compiti, quali conoscenze e

competenze servono, le risorse attribuite ai soggetti e quali relazioni.

In questo modo l'approccio funzionale è efficace sia sotto il profilo della gestione, che organizzativo e informativo. Dal punto di

vista prettamente gestionale, le aree funzionali possono essere classificate come segue:

• Aree funzionali caratteristiche o operative (“operation”)

o realizzazione dell’oggetto tipico;

o costituiscono il nucleo caratterizzante dell’attività economica svolta dall’impresa;

o lavorano direttamente per l’output aziendale.

• Aree funzionali integrative o di gestione delle risorse

o gestione dei fattori produttivi capitale e lavoro;

o svolgono un’attività di supporto strumentale alle funzioni caratteristiche;

o alimentano la struttura e portano le risorse all'azienda.

• Aree funzionali di informazione

o formalizzazione e implementazione delle scelte strategiche, controllo dei risultati e comunicazione agli

stakeholders;

o Svolgono un ruolo direzionale e informativo;

o si occupano attraverso la raccolta di informazioni della connessione interna dell'azienda riguardante scelte

strategiche, orientamento dell'attività mediante controllo di gestione, comunicazione agli stakeholder. 38

AREE FUNZIONALI CARATTERISTICHE

Esse riflettono l'oggetto e l'estensione di tale attività, la sua specializzazione, e sono finalizzate al perseguimento degli obiettivi

aziendali. Sono cosi rappresentabili:

• Marketing (o area Commerciale): è costituita da tutte le operazioni studio e di analisi del mercato di sbocco e

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A.A. 2019-2020
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ver.merl di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e contabilità aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Manzi Luca Maria.