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Le risorse naturali
In ambito economico le risorse naturali sono considerate come tutte quelle entità fisiche
non prodotte dall’uomo che hanno un’utilità economica. Esse sono già presenti e a
disposizione, in quanto sono fornite dal pianeta tramite processi puramente naturali. Il
nostro pianeta mette a disposizione di tutta l’intera popolazione globale una certa
quantità di determinate risorse, come petrolio, carbone o gas metano, le quali possono
essere utilizzate poi come fonti di energia.
Le risorse naturali si dividono in risorse rinnovabili e risorse non rinnovabili. Le risorse
non rinnovabili sono esauribili per definizione, mentre le risorse rinnovabili lo diventano
solo a determinate condizioni.
Lo sfruttamento delle risorse naturali da parte di un certo numero di agenti (imprese o
individui) si può inquadrare in un modo simile al dilemma del prigioniero, ma che in
economia ambientale è chiamato come “tragedia dei beni comuni”.
Supponiamo che ci siano due imprese, dette impresa 1 e impresa 2, e che queste due
imprese svolgano un “gioco di caccia”, in cui X è la quantità di selvaggina cacciata. I tassi
di sfruttamento della risorsa naturale possono essere alti (h) oppure bassi (l), mentre il
tasso di riproduzione naturale della selvaggina è n. Dunque, otteniamo che h>n>l.
Logicamente la scelta strategica migliore è “l”. Purtroppo, le imprese non attuano una
strategia strettamente cooperativa: ciò impedisce alle due imprese di considerare il tasso
di riproduzione naturale della selvaggina. A questo punto otteniamo la matrice 2x2 in cui:
π1 (l, l); π2 (l, l) Π1 (l, h); π2(h, l)
Π1 (h, l); π2 (l, h) Π1 (h, h); π2 (h, h)
Il payoff di entrambe le imprese è crescente nel suo tasso di sfruttamento della risorsa,
data la strategia della rivale. Sotto questa condizione (h, h) è l’unico equilibrio possibile di
Nash, considerando le intersezioni delle strategie dominanti. Lo stesso risultato è anche
Pareto-efficiente per le imprese.
Consideriamo questo risultato dal punto di vista collettivo, definendo il benessere sociale
in corrispondenza di un punto generico (i, j): SW (i, j) =π +CS(i, j)+ X-i – j; in cui
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