Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 43
Riassunto esame Diritto pubblico comparato, professore Paolo Ridola, libro consigliato Volpi Pag. 1 Riassunto esame Diritto pubblico comparato, professore Paolo Ridola, libro consigliato Volpi Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto pubblico comparato, professore Paolo Ridola, libro consigliato Volpi Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto pubblico comparato, professore Paolo Ridola, libro consigliato Volpi Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto pubblico comparato, professore Paolo Ridola, libro consigliato Volpi Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto pubblico comparato, professore Paolo Ridola, libro consigliato Volpi Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto pubblico comparato, professore Paolo Ridola, libro consigliato Volpi Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto pubblico comparato, professore Paolo Ridola, libro consigliato Volpi Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto pubblico comparato, professore Paolo Ridola, libro consigliato Volpi Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto pubblico comparato, professore Paolo Ridola, libro consigliato Volpi Pag. 41
1 su 43
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

STATO DEMOCRATICO

Lo Stato democratico nasce dalla crisi dello Stato liberale.

La crisi scaturisce da:

• crescente insicurezza sociale determinata dallo sviluppo del capitalismo

• crisi economiche

Lo Stato democratico si pone in un rapporto di continuità con lo Stato liberale, in quanto fa propri

principi e istituti derivanti dal liberalismo; contemporaneamente però si pone in un rapporto di

discontinuità, in quanto presenta delle sostanziali differenze con il precedente.

Lo Stato democratico si fonda su due novità:

• Novità a livello economico

Notiamo attenuarsi sempre più la separazione e distanza fra Stato e società e fra politica ed

economia. Il concetto di società evolve, in quanto con il termine “società” non si intende più

una sommatoria di individui titolari di una propria sfera di libertà bensì un insieme di gruppi

organizzati che hanno bisogni, interessi e volontà diversificate.

In questa società l’individuo viene considerazione nella relazione con altri individui e con la

società. Tutti i singoli individui sono sul medesimo piano ed hanno pari diritti-doveri-dignità.

Inoltre l’individuo partecipa sempre più alla vita politica dello Stato.

Possiamo citare Kelsen in un commento da lui scritto: “Ciò che separa la democrazia dal

passa dall’idea di una

liberalismo è la trasformazione del concetto di libertà, il quale

libertà del singolo dallo Stato all’idea di una libertà intesa come partecipazione del singolo

alla vita dello Stato.”

• Novità a livello politico-sociale

Notiamo nuove classi sociali.

Esse entrano a far parte della società attraverso lo sviluppo del movimento operaio ( = forza

organizzata ) e l’affermarsi dei “partiti di massa” ossia di quei partiti che hanno una forte

centralizzazione e un’organizzazione stabile ( dotata di una struttura capillare e di un

apparato professionale permanente ).

L’economia ora è oggetto di decisioni politiche.

Si tratta di un’economia mista ( privata e pubblica ) ossia un’economia di “mercato sociale”,

nella quale vi è il riconoscimento della proprietà privata dei mezzi di produzione e

l’importanza riconosciuta al ruolo del mercato; insieme si riconosce l’intervento regolatore

dello Stato volto a garantire la libera concorrenza e il soddisfacimento di interessi primari

insieme al rispetto della dignità umana.

Quindi... lo STATO DEMOCRATICO può essere definito uno STATO SOCIALE o STATO DEL

BENESSERE.

Nascono i partiti politici

Organismi intermedi posti fra Stato e cittadini.

Questi rappresentano il concetto di Stato democratico, poiché garantiscono la partecipazione del

singolo individuo alla vita politica dello Stato. Infatti lo Stato democratico viene definito anche

“Stato dei partiti”.

Questi svolgono diverse funzioni:

• Assicurano la partecipazione alla vita politica dei cittadini

• Gestiscono l’organizzazione del corpo elettorale

• Gestiscono la selezione del personale politico

• Esprimono gli interessi dei cittadini che vi aderiscono

• Attuano un programma di politiche sociali

Adesso vi è il riconoscimento del suffragio universale e dell’uguaglianza di voto.

Inoltre notiamo uno stretto rapporto fra: eletti ed elettori.

Coloro che vengono eletti sono i portatori delle volontà-bisogni-interessi del popolo elettore e di

conseguenza hanno il dovere di soddisfare questi bisogni-interessi. Qui dobbiamo notare un fatto

importante. In questo discorso non vale il principio giacobino ( → gli eletti sono i mandatari dei

propri elettori ), bensì il principio del “divieto di mandato imperativo” ( → gli eletti devono

raggiungere degli interessi generali che vadano a soddisfare tutta la società, cercando di trovare

delle soluzioni di equilibrio fra le esigenza di tutti e non solo di quei soggetti che hanno dato loro il

voto positivo ).

Principio dello Stato democratico

✓ Principio di sovranità → La sovranità appartiene al popolo ossia all’insieme dei cittadini

titolari di diritti politici.

Questo principio segue le modalità e i limiti previsti dalla Costituzione.

Questo principio subisce delle modifiche e adattamenti all’interno dello Stato democratico

( rispetto allo Stato liberale ). Le modifiche e gli adattamenti sono:

1. Aumentano le funzioni statali

2. Nascono nuovi poteri costituzionali, che non rientrano nei poteri politici tradizionali e che

svolgono esclusivamente una funzione di garanzia e controllo del diritto. Quelli più

importanti sono rappresentanti da: Corte Costituzionale e Corte Cassazione.

3. Vengono riconosciuti poteri politici a delle autorità amministrative indipendenti, andando ad

esercitare diverse funzioni: amministrative, legislative, paragiurisdizionali, di controllo e di

arbitrato.

4. Numerose interferenze fra poteri politici.

Acquistano importanza i partiti politici ( organismi rappresentativi esterni all’apparato

5. politico statale ).

✓ Principio del pluralismo → Lo Stato riconosce l’esistenza e l’attività di una pluralità di

gruppi economico-sociali, religiosi, etnici e culturali e una pluralità di partiti ( espressione

della volontà popolare ), Inoltre lo Stato riconosce il conflitto fra questi gruppi, purché si

svolga nel rispetto reciproco e nell’osservanza delle norma dell’ordinamento giuridico

interno.

✓ Principio di maggioranza → L’organo parlamentare deve sempre decidere secondo

maggioranza.

Questo principio all’interno dello Stato liberale era assoluto e senza limiti; nello Stato

democratico il principio di maggioranza è limitato dall’esistenza di istituti di garanzia che

tutelano anche le minoranze politiche. Quindi è previsto:

– maggioranza assoluta o qualificata per decisioni determinate ed importanti ( es: revisione

della Carta costituzionale )

– attribuzione di cariche alle minoranze ( es: presidenza di commissioni parlamentari )

– attribuzioni di poteri politici alle minoranze ( es: impugnare legge davanti alla Corte

costituzionale )

– sottrazione di alcune decisioni al circuito democratico-rappresentativo ( es: decisioni

affidate alle autorità amministrative indipendenti )

– esistenza di un sindacato sulla legittimità costituzionale delle leggi

In questo modello di Stato troviamo il connubio fra: democrazia e pluralismo → da cui nasce la

POLIARCHIA

Sistema basato su una Caratteristiche:

pluralità di gruppi in – Massima estensione possibile della cittadinanza

competizione fra loro per ( a differenza dai sistemi oligarchici )

la gestione del potere. – Vero riconoscimento dei diritti

In tal modo si accresce il ( a differenza dai sistemi autoritari )

livello di partecipazione

All’interno dello Stato democratico cambia l’assetto dei diritti costituzionali.

Innanzitutto si arricchisce il catalogo dei diritti costituzionali, poiché accanto ai diritti tradizionali se

ne aggiungono di nuovi come:

• Diritti politici ( diritti “nello Stato ) → Grazie a questi diritti i cittadini partecipano

attivamente alla vita politica dello Stato. Questi diritti sono: diritto al voto, libertà di

associazione politica, etc...

• Diritti sociali ( diritti “attraverso lo Stato” ) → Grazie a questi diritti i cittadini ottengono

delle prestazioni da parte dello Stato. Questi diritti sono: diritto al lavoro, diritto

all’istruzione, diritto alla salute, etc…

• Diritti di nuova generazione → Questi diritti hanno una struttura mista e quindi richiedono

al contempo, per il loro soddisfacimento, comportamenti attivi dello Stato e comportamenti

di astensione da parte dello Stato. Questi diritti sono: diritto alla pace, diritto ad un ambiente

etc…

salubre, diritto alla qualità della vita, diritto allo sviluppo sostenibile,

I diritti civili tradizionali sono modificati perché:

1. non si fondano più sul parametro del diritto di proprietà, diritto che viene ancora

riconosciuto e tutelato dalla Costituzione seppur con delle limitazioni derivanti dalla tutela

di altri diritti costituzionali.

2. Si devono integrare con le libertà positive, in modo tale da garantire un completo sviluppo

della persona umana.

NB: Lo STATO DEMOCRATICO è uno STATO COSTITUZIONALE

Questo tipo di Stato anche definito:

→ “a sovranità costituzionale”

→ “a Costituzione senza sovrano”

La Costituzione dello Stato democratico è una Costituzione aperta, in quanto si fonda su principi

che vengono condivisi ( e non imposti ) dal corpo sociale.

La Costituzione dello Stato democratico è una Costituzione lunga, in quanto incorpora dichiarazioni

di diritti e disciplina ampiamente i rapporti fra i poteri pubblici.

La Costituzione dello Stato democratico è una Costituzione rigida, in quanto è legge fondamentale e

dell’ordinamento giuridico.

superiore ad ogni altra fonte normativa

Ora si passa ad una concezione di legalità in senso formale ( nello Stato liberale ) ad una

concezione di legalità in senso sostanziale ( nello Stato democratico ).

Nella legalità in senso formale il potere amministrativo viene esercitato sulla base di autorizzazioni

da parte del potere legislativo nel compimento di determinati atti.

Nella legalità in senso formale è la legge stessa che stabilisce: l’oggetto, la forma, le procedure, le

finalità del potere amministrativo. La legge adesso non è più espressione di una realtà omogenea,

come lo era nello Stato liberale, bensì di una realtà eterogenea.

In tal senso cambia lo schema passando da:

Prima: Superiorità della legge sul diritto ( Stato liberale )

Superiorità del diritto sulla legge ( Stato democratico ) → Adesso vi è una Carta

Adesso:

costituzionale che esprime i valori e i principi supremi del nostro ordinamento giuridico statale, sui

quali si fondano tutte le altre fonti del diritti interno. Quindi la legge è subordinata ad essere sempre

conforme alla Carta costituzionale ( diritto ).

Infine nello Stato democratico cambia il ruolo e compito del giudice.

Egli non è più “bocca della legge” bensì è colui che deve svolgere un’azione di prudente

mediazione fra potere statale ( che si esprime mediante la legge ) e le rivendicazioni della società

( basate su principi di giustizia e diritti sanciti dalla Costituzione ).

Cosa possiamo dire in relazione alla diffusione della democrazia e ai suoi limiti ?

La diffusione del modello de

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
43 pagine
1 download
SSD Scienze giuridiche IUS/21 Diritto pubblico comparato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher frarosci di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto pubblico comparato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Unitelma Sapienza di Roma o del prof Ridola Paolo.