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CSM

La costituzione prevede che il Pres della Rep, nella sua funzione di garante dell'indipendenza dellamagistratura sia assistito dal Consiglio superiore della magistratura riservando a quest'organo innanzitutto ilruolo di supporto al Pres della Rep. Sul piano organizzativo la caratteristica principale del Consigliosuperiore è di essere diviso in due sezioni: una competente per i magistrati giudicanti e una per i magistratirequirenti. La prima è presieduta dal Primo Presidente della Corte di Cassazione ed è composta anche da 5magistrati giudicanti e da uno dell'accusa, da un consigliere di stato, da un avvocato e da 6 personalitàindipendenti, non appartenenti a nessun potere dello Stato, nominate rispettivamente dal Pres della Rep edai presidenti dei due rami del parlamento. I suoi poteri sono essenzialmente di proposta per le nomine deigiudici con incarichi direttivi, di concerto con il Ministro della giustizia per le nomine degli altri.giudici e divalutazione e sanzione circa la loro condotta disciplinare. La sezione del CSM competente per i magistrati della procura ha la stessa composizione dell'altra parte con inversione di rapporti tra magistrati requirenti e giudicanti. Anch'essa è competente in materia disciplinare, mentre le sue funzioni sono inferiori circa il potere di nomina, in quanto le è consentito solo emettere il proprio parere circa le nomine dei magistrati requirenti. L'organizzazione dall'apparato giudiziario è così strutturata su 5 livelli: - Tribunali d'istanza: per le piccole cause penali e civili. - Tribunali di grande istanza: per cause penali e civili più consistenti. - Corti d'assise: per giudizi sui crimini. - Corti d'appello: per le impugnazioni delle decisioni di primo grado. - Corte di Cassazione: ultimo grado prima del giudicato. La Costituzione non regola l'ufficio del Pubblico Ministero, ma bisogna guardare le.

Leggi organiche ed ordinarie oltre alla legge costituzionale del 93. Questo ufficio ha una struttura molto rigidamente verticistica, facente capo in ultima analisi al Ministro della giustizia, che controlla e talvolta indirizza i magistrati di tale ufficio.

Nel 2007 è stata vietata costituzionalmente la pena di morte, già vietata dal 1981 con legge ordinaria.

11. Le autonomie territoriali. L'art.1 afferma che la Francia è indivisibile, ad ogni modo la costituzione riconosce alcune forme di autonomia territoriali a cui dedica il Titolo XII ossia le collettività territoriali, intese come Comuni, Dipartimenti, Territori d'oltremare e altre collettività creabili per legge (come, ad esempio, le Regioni).

Inoltre, l'art.72/3 prevede che le collettività locali siano liberamente amministrate da consigli eletti, alle condizioni previste dalla legge.

In Francia vi sono più di 36.000 comuni estremamente eterogenei sul piano delle dimensioni.

In ognuno diessi vi è un Consiglio municipale con funzioni di assemblea deliberativa ed un sindaco con funzioniesecutive. I componenti del Consiglio municipale possono andare da un minimo di 9 ad un massimo di 163,sono eletti a suffragio universale con un voto di lista maggioritario a doppio turno con (nei comuni sopra i3.500 abitanti) accorgimenti finalizzati a garantire la stabilità. Il sindaco è il capolista della lista vincitrice. All'ente comunale compete la gestione del territorio municipale, l'amministrazione dei servizi pubblici, il piano regolatore e l'approvazione del bilancio. A livello superiore si trovano i 101 Dipartimenti. Anche qui troviamo un'assemblea, detta Consiglio Generale, eletto con sistema maggioritario a doppio turno e dotato di svariate competenze in ambito sociale e infrastrutturale. L'organo esecutivo è il Presidente del Consiglio generale, che dopo la riforma dell'82 ha acquisito notevoli.è l'articolo 114, che riguarda la gestione del bilancio dipartimentale. Questo articolo è stato modificato per garantire una maggiore autonomia finanziaria ai dipartimenti, consentendo loro di gestire in modo più efficace le risorse a loro disposizione. In particolare, la riforma prevede che i dipartimenti abbiano il potere di stabilire e gestire il proprio bilancio, senza dover dipendere da decisioni centralizzate. Questo significa che i dipartimenti possono decidere come utilizzare le risorse finanziarie a loro assegnate, in base alle proprie esigenze e priorità. Inoltre, la riforma introduce anche meccanismi di controllo e trasparenza nella gestione del bilancio dipartimentale. I dipartimenti sono tenuti a presentare annualmente un bilancio preventivo e un bilancio consuntivo, che devono essere approvati da un organo di controllo indipendente. Questa riforma ha quindi consentito ai dipartimenti di avere una maggiore autonomia nella gestione delle risorse finanziarie, garantendo al contempo un adeguato controllo e trasparenza nella loro gestione.

È il 72 che al primo comma provvede allacostituzionalizzazione delle regioni, e nei commi successivi vengono introdotti istituti estremamente innovativi. Viene riconosciuto dall'ordinamento francese il principio di sussidiarietà grazie al riconoscimento alle collettività locali amplissimi poteri regolamentari anche di natura sperimentale nell'ambito delle competenze stabilite dalla legge. Inoltre, viene consentito alle collettività territoriali, sulla base di precise condizioni e anche qui a titolo sperimentale, di derogare disposizioni di legge o di regolamento che disciplinano le loro competenze. Infine, la riforma prevede anche l'introduzione di istituti di democrazia diretta a livello locale, il riconoscimento alle collettività territoriali di autonomia fiscale e finanziaria e un nuovo regime giuridico per i territori d'oltremare (Guadalupa, Guyana, Martinica).

12. La riforma costituzionale del 2008.

Il neoeletto Sarkozy, nel 2008,

Avviò una riflessione sui difetti e le problematiche di cui soffrono il sistema economico e istituzionale francese. Con lo scopo di studiare le ragioni che frenano lo sviluppo dell'economia e di proporre gli opportuni rimedi, egli dà vita ad una Commission sur la libertion de lacroissence francais, presieduta da un intellettuale socialista (Jaques Attali) e composta da esperti di varie estrazioni e non solo francesi (Monti e Bassanini). La commissione lavora per diversi mesi e nel gennaio del 2008 conclude la sua attività con un rapporto contenente decine e decine di proposte per rendere più dinamica la vita socioeconomica e amministrativa francese. Nello stesso periodo Sarkozy istituisce anche il Comité de reflexion et de proposition sur la modernisation et le requilibrage des institution de la Vème Republique presieduto dall'ex primo ministro gollista Balladur e composto da 13 eminenti personalità del mondo accademico.

Nell'ottobre 2007 il Comité concludeva i suoi lavori anch'esso con un rapporto in cui spiegava le ragioni che lo avevano portato a formulare una complessa serie di proposte di revisione costituzionale. Sarkozy fu spinto ad avviare questa complessa opera di revisione costituzionale poiché notava un certo squilibrio emergente dal testo che danneggiava il ruolo del Parlamento a favore del Presidente della Repubblica e dell'Esecutivo. Così sulla base del rapporto di Balladur, Sarkozy e il governo Fillon presentano un disegno di legge costituzionale di modernizzazione e riequilibrio istituzionale della V rep che porta, dopo un complesso iter parlamentare in cui il progetto subisce sensibili modifiche, all'approvazione della legge costituzionale del 23 luglio 2008. Le modifiche più sostanziali possono essere divise in tre aree: Ruolo del Presidente della Repubblica: il Capo di Stato può assumere il mandato consecutivamente massimo due volte.(riforma 2000); può intervenire per leggere un messaggio alle Camere e tale intervento può dar vita ad un dibattito ma non ad un voto; le Commissioni, a maggioranza dei 3/5, possono bloccare importanti nomine fatte dal Presidente della Repubblica; non presiede più il CSM; passati i 30 giorni di utilizzazione dei poteri eccezionali, 60 Senatori o 60 Deputati possono chiedere al Consiglio costituzionale di verificare la persistenza delle condizioni che avevano portato al conferimento di tali poteri. Rapporti Governo-Parlamento: l’Assemblea discute disegni di legge che provengono dal dibattito nella commissione competente, mentre oggetto di dibattito saranno testi di provenienza governativa solo se saranno in materia di revisione costituzionale, finanziaria o di pubblica sicurezza; un parlamentare può presentare emendamenti; l’ordine del giorno è stabilito dalle Camere e non più dal Governo che, ad ogni modo, può richiedere.

l'aggiunta all'ordine del giorno di un argomento; una settimana su quattro di seduta è dedicata all'opposizione e alle loro iniziative; riduzione della possibilità del Governo di porre una questione di fiducia (solo in questioni finanziarie o di previdenza sociale).

Garanzie costituzionali: la riforma del 2008 ha introdotto una forma di controllo successivo di costituzionalità attuato dal Consiglio costituzionale, filtrato da Corte di Cassazione e Consiglio di Stato. Di minore impatto è invece l'estensione del potere di iniziativa referendaria appartenente al Capo dello Stato ad 1/5 dei parlamentari, sostenuto da 1/10 del corpo elettorale: è una difficoltosa iniziativa legislativa mista, in quanto 1/10 degli elettori significa circa 4.000.000 di persone. Altra figura importante nella tutela dei diritti è il già citato Difensore dei diritti fondamentali.

13. Considerazioni conclusive.

La Costituzione del 1958 rappresenta

Un'interessante commistione di classicità e di innovazione sul piano del costituzionalismo: prevede un'insolita supremazia del Governo sul Parlamento e, dall'introduzione del voto popolare a riguardo (1962), il Presidente della Repubblica assume un'autorevolezza senza paragoni europei.

Del semipresidenzialismo quindi vengono esaltati la celerità nell'adottare decisioni, l'innovativa ripartizione di compiti tra Parlamento e Governo e la semplificazione del sistema politico. Di contro vi è uno sbilanciamento dei poteri a favore dell'Esecutivo, una pericolosa propensione al "leaderismo" del Presidente della Repubblica e una cesura troppo netta dalle antiche istituzioni francesi. Interviene però la coabitazione, fenomeno atipico ma che mette in luce alcune debolezze di questo sistema e la rottura di quella presunta leadership del Capo dello Stato e ciò rende la forma di governo francese molto divergente.

Dal presidenzialismo americano e non solo per la mancanza dei bilanciamenti. Non bisogna però dimenticare che le Costituzioni democratiche non sono statiche ma trovano concreta applicazione nelle modalità che le società cui si riferiscono ritengono più adeguate.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
60 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/21 Diritto pubblico comparato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher 4r4ab3ll4 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto pubblico comparato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Casella Rino.