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ESTINZIONE DEL GIUDIZIO DI REVOCAZIONE STRAORDINARIA E OPPOSIZIONE DI TERZO

La regola del passaggio in giudicato della sentenza (di primo grado o di appello) non può essere applicata a due casi di impugnazione che si svolgono nei confronti di una sentenza che è già passata in giudicato:

  1. Non darà luogo a tale passaggio in giudicato, ma semplicemente consoliderà e renderà definitiva la tenuta della decisione.
  2. Si tende ad ammettere che financo lo stesso terzo possa di nuovo riproporre opposizione, stante la sua natura di esercizio del potere di azione e così di non potere soggetto ad un termine di decadenza.

C. CONSOLO (Vol. II) SEZIONE 7: LE IMPUGNAZIONI DELLE SENTENZE E DEI LODI PROCEDURA CIVILE 26° - AMMISSIBILITÀ

Anche nel corso di un procedimento di impugnazione si pone, come nel processo di primo grado, un ordine fra le relative questioni:

Valuta

anche d'ufficio, se l'impugnazione sia ammissibile e procedibile è si tratta in sostanza di un accertamento1 che un oggetto processuale antecedente l'oggetto dell'impugnazione. "Solo dopo valuta la fondatezza dell'impugnazione2 originaria e genetica. Le forme di inammissibilità attengono alla validità dell'esercizio del potere di impugnazione. I requisiti di ammissibilità sono:
  1. La impugnazione sia pertinente
  2. L'impugnazione sia proposta con l'osservanza dei termini di decadenza previsti dalle norme
  3. L'impugnazione non sia stata preclusa da una forma di acquiescenza
  4. L'impugnazione sia stata proposta nell'osservanza di requisiti di forma e di modo previsti dalla legge
  5. Chi ha proposto l'impugnazione vi sia legittimato per sussistenza di un'adeguata forma di soccombenza o comunque di interesse ad impugnare
  6. (Per l'appello): Inammissibile quando il giudice

d'appello ritenga che il gravame non ha una ragionevole probabilità di essere accolto.

L'appello deve essere motivato e, a pena di inammissibilità, la motivazione deve contenere:

  1. Indicazione delle parti del provv che si intendono appellare e delle modifiche che vengono richieste alla ricostruzione del fatto compiuta dal giudice di primo grado
  2. Indicazione delle circostanze da cui deriva la violazione della L e della loro rilevanza ai fini della decisione impugnata

La mancanza di uno qualunque di tali requisiti imporrà al giudice di non entrare nella valutazione della fondatezza della impugnazione stessa, ma di limitarsi a dichiararne l'inammissibilità, di solito con sentenza.

C. CONSOLO (Vol. II) SEZIONE 7: LE IMPUGNAZIONI DELLE SENTENZE E DEI LODI PROCEDURA CIVILE 27ß - IMPROCEDIBILITÀ originaria e genetica

Tutte le forme di inammissibilità, dunque, attengono alla validità dell'

Esercizio del potere di impugnazione. Le forme di improcedibilità attengono ad oneri che la parte impugnante deve adempiere di solito nella prima parte del corso del procedimento di impugnazione. Infatti, dopo la proposizione dell'impugnazione, la parte impugnante dovrà compiere alcune attività regolate per l'appello all'art. 348; per il ricorso per cassazione all'art. 369.

ART. 348. IMPROCEDIBILITÀ D'APPELLO. L'appello è dichiarato improcedibile, anche d'ufficio, se l'appellante non si costituisce in termini. Se l'appellante non compare alla prima udienza, benché si sia anteriormente costituito, il collegio, con ordinanza non impugnabile, rinvia la causa a una prossima udienza, della quale il cancelliere dà comunicazione all'appellante. Se anche alla nuova udienza l'appellante non compare, l'appello è dichiarato improcedibile anche d'ufficio.

ART. 369. DEPOSITO DEL

RICORSO. Il ricorso deve essere depositato nella cancelleria della corte, a pena d' improcedibilità, nel termine di giorni venti dall'ultima notificazione alle parti contro le quali è proposto. Insieme col ricorso debbono essere depositati, sempre a pena d' improcedibilità: - il decreto di concessione del gratuito patrocinio; - copia autentica della sentenza o della decisione impugnata con la relazione di notificazione, se questa è avvenuta, tranne che nei casi di cui ai due articoli precedenti; - oppure copia autentica dei provvedimenti dai quali risulta il conflitto nei casi di cui ai numeri 1 e 2 dell'articolo 362; - la procura speciale, se questa è conferita con atto separato; - gli atti processuali, i documenti, i contratti o accordi collettivi sui quali il ricorso si fonda. Il ricorrente deve chiedere alla cancelleria del giudice che ha pronunciato la sentenza impugnata o del quale si contesta la giurisdizione la trasmissione alla

cancelleria della corte di cassazione del fascicolo d'ufficio; tale richiesta è restituita dalla cancelleria al richiedente munita di visto, e deve essere depositata insieme col ricorso.

Tra questi vi è la costituzione in giudizio che deve avvenire, secondo quanto previsto dall'art. 347 "secondo le forme e i termini per i procedimenti" e quindi entro 10gg dalla notificazione dell'atto di citazione al convenuto.

davanti al tribunale

Le conseguenze del mancato rispetto del termine di costituzione sono diverse:

  • In primo grado sarà possibile una costituzione tardiva dell'attore, qualora il convenuto si sia costituito tempestivamente ed abbia così iscritto la causa al ruolo
  • In appello, la costituzione tardiva dell'appellante determinerà in ogni caso l'improcedibilità della sua impugnazione.

Nel caso di assenza o invalidità di alcuno di questi atti di impulso che servono a radicare in

maniera regolare il processo di gravame, il improcedibile giudice dell'impugnazione non potrà che dichiarare l'impugnazione stessa, con la conseguenza di sancire in questo modo il passaggio in giudicato della sentenza impugnata. Va da sé che, anche in questo caso, si tratterà della sola improcedibilità della impugnazione principale non già dell'intero giudizio ove sia stata proposta impugnazione incidentale ammissibile e procedibile. Il giudizio di impugnazione proseguirà, allora, ma avendo riguardo alla sola impugnazione incidentale. - - - C. CONSOLO (Vol. II) SEZIONE 7: LE IMPUGNAZIONI DELLE SENTENZE E DEI LODI PROCEDURA CIVILE 28° - CONSEGUENZE DELLA DICHIARAZIONE DI INAMMISSIBILITÀ O IMPROCEDIBILITÀ ◆ Fino a che la dichiarazione di inammissibilità o la dichiarazione di improcedibilità non sia avvenuta, la parte impugnante potrà peraltro (ove possibile) rimediare.ai difetti o alle omissioni in cui sia incorsa, rinnovando la proposizione dell'impugnazione.
Tali attività sananti potranno essere compiute tuttavia solo allorché i termini per la proposizione dell'impugnazione stessa non siano già decorsi (e quindi in ben pochi casi) posto che di solito le impugnazioni vengono proposte in prossimità della scadenza di tali termini.
Se vi è già stata una dichiarazione giudiziale di inammissibilità o improcedibilità, invece, ogni attività sanante è ormai preclusa.
Analoga disciplina si deve considerare operante per il procedimento di e per il REGOLAMENTO DI COMPETENZA PROCEDIMENTO DI REVOCAZIONE.
ORDINARIA - - - C. CONSOLO (Vol. II) SEZIONE 7: LE IMPUGNAZIONI DELLE SENTENZE E DEI LODI PROCEDURA CIVILE 29ß - LA NOTIFICAZIONE DEL GRAVAME
Dal punto di vista pratico delle forme processuali, le impugnazioni si propongono attraverso la notificazione di un atto della parte.

impugnante che:

  • Talora è un atto di citazione
  • Talaltra è un ricorso

La notifica deve essere richiesta entro il termine perentorio, ma può avvenire anche dopo la sua scadenza.

Il devo deve avvenire la notificazione di tale atto introduttivo è precisato dall'art. 330: si tratta del luogo in cui la parte che ha notificato

LUOGO

la sentenza ( ) ha eletto domicilio, nella relata di notificazione della sentenza stessa.

ai fini di far decorrere il termine breve è quindi eventuale-

In mancanza di notificazione della sentenza, l'impugnazione andrà notificata alla parte presso il procuratore costituito o nella residenza dichiarata o nel domicilio eletto per il giudizio svoltosi nel grado precedente.

Tale ubicazione del luogo di notificazione varrà anche in tutti i casi in cui non si sia avuta nessuna notificazione della sentenza e l'impugnazione sia dunque effettuata senza dover tener presente il termine breve decorrente.

dalla notificazione stessa. La notificazione dell'impugnazione eseguita: Senza il rispetto di queste regole in ordine al luogo è NULLA ex tunc. Tale vizio deve considerarsi sanato con efficacia retroattiva e così se la parte nei cui confronti è stata eseguita la notificazione viziata, si costituisca in giudizio con il relativo atto. Se invece la notificazione sia avvenuta in luogo totalmente dissociato e non riconducibile in alcun modo alla parte destinataria dell'atto, la notificazione sarà INESISTENTE. Tale vizio non è sanabile dalla costituzione della parte notificata né dal passaggio in giudicata della sentenza impugnata. Nei processi con due sole parti, la notificazione si fa presso il difensore della controparte. Passato un anno dalla pubblicazione della sentenza, l'impugnazione ancora ammissibile si notificherà personalmente alla controparte e non più al suo procuratore costituito nel grado di giudizio precedente. Nel caso in cui la

notificazione dell'impugnazione sia fatta presso il procuratore che assisteva più parti nel grado di giudizio precedente, non sarà necessario notificare tante copie dell'atto quanto sono le parti, a basterà la notifica di una sola copia.

Nel caso in cui la parte sia deceduta, l'impugnazione può essere notificata nei luoghi sopra menzionati collettivamente e impersonalmente agli eredi della parte defunta.

Può accadere che l'impugnante non sappia nulla del decesso della controparte e così notifichi l'impugnazione presso l'avvocato costituito per la parte deceduta è ammissibile.

C. CONSOLO (Vol. II) SEZIONE 7: LE IMPUGNAZIONI DELLE SENTENZE E DEI LODI PROCEDURA CIVILE 30° - SIGNIFICATO E AMBITO DI OPERATIVITÀ DELL'ART. 337.2

ART. 337. SOSPENSIONE DELL'ESECUZIONE E DEI PROCESSI. L'esecuzione della sentenza non è sospesa per effetto dall'impugnazione di essa,

Salve, le disposizioni degli articoli 283, 3

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
332 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/15 Diritto processuale civile

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher CriUniTn di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto processuale civile e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trento o del prof Baccaglini Laura.