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IL RAPPORTO GIURIDICO
1. Il rapporto giuridico e le situazioni soggettive
Nozione di rapporto giuridico, parti e terzo
Il rapporto giuridico è la relazione fra due o più persone regolata dal diritto oggettivo.
Parti Persone fra le quali intercorre un rapporto giuridico.
Possono essere formate da una sola persona o da più persone.
TerzoIndividuo esterno al rapporto giuridico.
2. Situazioni giuridiche
Le situazioni giuridiche attribuiscono ad una persona il potere di fare o non fare qualcosa. 7
Esse possono essere:
- Attive, se è una situazione di pretesa o vantaggio e consentono di far prevalere il proprio interesse a quello di un altro;
- Passive, se è una situazione di svantaggio o vincolo che impongono ad un soggetto di sottomettere il proprio interesse.
3. Situazioni giuridiche attive
Le situazioni giuridiche attive, di vantaggio, sono i diritti soggettivi, le potestà, le facoltà, le aspettative e gli interessi legittimi.
Diritto soggettivoÈ il diritto di un soggetto di far prevalere il proprio interesse riconosciuto e tutelato dall’ordinamento.
Classificazione dei diritti soggettivi
PatrimonialiQuando hanno contenuto economico e si distinguono in:
Reali, se su esercitano su una cosa;
Obbligazioni, se generano diritti e obblighi.
Non patrimonialiQuando realizzano gli interessi morali con una caratteristica non economica;
AssolutiSe possono essere fatti valere nei confronti di chiunque;
RelativiSe possono essere fatti valere solo nei confronti di alcuni;
RealiQuando attribuiscono al titolare un potere diretto sulla cosa per il soddisfacimento di un determinato bisogno;
ObbligazionariQuando attribuiscono al titolare il diritto di esigere una prestazione da un altro soggetto;
TrasmissibiliQuando possono essere trasferiti da un soggetto ad un altro;
Non trasmissibiliQuando non possono essere trasferiti da un soggetto ad un altro.
4. L’esercizio del diritto soggettivo
Viene definito titolare colui al quale l’ordinamento giuridico attribuisce il diritto soggettivo.
Esercizio del diritto soggettivoSi intende l’applicazione dei poteri di cui il diritto soggettivo è composto.
Realizzazione del dirittoConsiste nell’applicazione dei poteri del diritto e può essere:
Spontanea, quando si realizza volontariamente e senza problemi.
Coattiva, quando si utilizzano i mezzi che l’ordinamento predispone a sua tutela.
5. Acquisto e successione nel diritto soggettivo
Acquisto a titolo originario e derivato
Si diventa titolari di un diritto acquistandolo a:
- Titolo originario, quando non viene trasferito da un'altra persona ma si crea;
- Titolo derivativo, quando si trasferisce da un altro soggetto.
La successione nel diritto
Nell’acquisto a titolo derivativo vi è una successione del diritto da colui che cede (dante causa) a colui che riceve (avente causa).
La successione può essere di due tipi:
- Tra vivi, quando un diritto si trasferisce ad un'altra persona quando sono ancora in vita;
- A causa di morte, quando il diritto viene trasferito ad un nuovo titolare dopo la morte di quello precedente.
La successione può essere:
- A titolo universale, quando il nuovo titolare subentra nell’intera eredità del dante causa;
- A titolo particolare, quando il nuovo titolare subentra solo in un determinato diritto del dante causa.
La successione a causa di morte può essere distinta in:
- Successione testamentaria, si ha quando il defunto ha lasciato un testamento con le ultime volontà;
- Successione legittima, si ha quando manca un testamento quindi interviene la legge per stabilire i successori.
6. Perdita ed estinzione del diritto soggettivo
Un diritto si può perdere, quando viene acquistato da altre persone, o estinguere, quando cessa di esistere.
La causa della perdita è l’alienazione, cioè il trasferimento volontario o coattivo di un diritto da una persona ad un’altra.
L’estinzione del diritto può avvenire per:
RinunciaChe si ha quando il titolare del diritto decide di privarsi volontariamente di tale diritto senza trasferirlo ad altri.
PrescrizioneSi realizza quando un diritto si estingue poiché il titolare non lo ha esercitato per un certo periodo.
Vi sono dei diritti imprescrittibili:
- Diritti indisponibili, attribuiti alla nascita (diritto alla vita, all’onore, ecc.);
- Altri diritti previsti dalla legge.
Sono requisiti per la prescrizione:
- Esistenza di un diritto che poteva essere esercitato;
- Mancato esercizio del diritto da parte del titolare;
- Decorso del tempo stabilito dalla legge.
Solitamente il termine di prescrizione ordinario è di 10 anni.
La sospensione della prescrizione si realizza quando il diritto in questione non può essere esercitato fin dall’inizio o in un
determinato periodo.
7. Altre situazioni giuridiche attive
Altre situazione giuridiche attive sono: 8
- La potestà, è il potere attribuito concesso all’ordinamento giuridico per la tutela del diritto di un’altra persona.
- Il diritto potestativo, è il potere di determinare mediante un proprio atto di volontà, una modificazione della sfera
giuridica di un altro soggetto che può solo subirla;
- Interesse legittimo, è l’interesse del soggetto che gli organi amministrativi svolgano la loro funzione nel rispetto delle
norme che li disciplinano.
- Le facoltà, consistono nell’attribuire al titolare la possibilità di comportarsi in un certo modo.
- L’aspettativa, tutela temporaneamente la possibilità di comportarsi in un certo modo.
- Status, qualità giuridica che si ricollega alla posizione dell’individuo nella collettività.
8. Situazioni giuridiche passive
Ad ogni situazione giuridica attiva corrisponde una situazione giuridica passiva.
Le principali situazioni giuridiche passive sono:
- Dovere, rispettare le cose altrui, non ledere l’integrità fisica di una persona, ecc.;
- Obbligo, come l’obbligo di saldare i debiti;
- Soggezione, come chi è destinato all’altrui diritto potestativo;
- Onere, consiste in un comportamento a carico di un soggetto per la realizzazione di un ulteriore interesse.
9. Gli oggetti del diritto
I beni sono entità materiali che possono essere oggetto del diritto perché soddisfano un interesse regolato da norme ed esistono
in quantità limitata e possono dividersi in:
- Beni materiali, sono tutti i beni concreti;
- Beni immateriali, sono tutti i beni astratti come le creazioni dell’intelletto umano (Opere letterarie, marchi, invenzioni).
- Beni immobili, cioè i beni incorporati al suolo come le case, i ponti, gli alberi, ecc.;
- Beni mobili, tutti gli altri beni non incorporati al suolo;
- Beni mobili registrati, sono quei beni mobili che vanno registrati (auto, navi, aerei).
Per il trasferimento di proprietà dei beni immobili e dei beni mobili registrati serve una forma scritta, mentre i beni mobili
possono essere scambiati senza particolarità.
Cose specifiche e cose generiche
Sono cose generiche quelle individuate in base al genere e determinate solo per quantità, numero, misura.
Sono cose specifiche quelle prese in considerazione nella loro individualità.
Cose fungibili ed infungibili
Sono fungibili i beni sostituibili l’uno all’altro, mentre sono infungibili i beni che non possono essere sostituiti.
Cose consumabili e inconsumabili
I beni consumabili forniscono utilità solo se vengono utilizzate e possono essere utilizzate una sola volta.
I beni non consumabili forniscono utilità nel tempo e possono essere utilizzati più volte.
Cose divisibili e indivisibili
I beni divisibili possono essere frazionati senza perdere il loro valore economico.
I beni indivisibili non possono essere frazionati altrimenti perderebbero la loro utilità.
° °
LA PERSONA FISICA
1. La persona fisica
La persona fisica è l’uomo considerato come soggetto del diritto.
2. La capacità giuridica
È l’attitudine ad essere titolari di situazioni giuridiche (diritti, obblighi)
La capacità giuridica si acquisisce con la nascita, poiché è condizione necessaria e sufficiente.
La capacità giuridica si perde con la morte, intesa come la cessazione irreversibile di tutte le funzioni encefaliche.
Il soggetto giuridico è il titolare di situazioni soggettive giuridiche (persone fisiche o enti giuridici).
3. La capacità d’agire
È la capacità di disporre dei propri diritti e assumere obblighi mediante manifestazioni di volontà.
La capacità di agire si acquisisce con il raggiungimento della maggiore età, cioè quando l’individuo diventa capace di intendere e
volere.
Ipotesi di incapacità di agire
La capacità di agire può essere limitata o esclusa dopo i 18 anni se il soggetto si trova in condizioni psicofisiche che lo rendono
del tutto o in parte incapace di curare i propri interessi, per cui ricorrerà il fenomeno della rappresentanza legale.
4. L’incapacità di agire
Le principali cause per cui la capacità d’agire può essere esclusa o limitata attengono alla mancanza o alla riduzione della
capacità d’intendere e volere.
Incapacità legali assolute
Sono incapaci legali assoluti i minori d’età e l’interdetto poiché non possono compiere nessun atto giuridico. 9
L’incapacità naturale è l’effettiva incapacità di intendere e di volere.
Il minore d’età non può compiere atti giuridici, e un negozio compito dal soggetto minorenne è annullabile in 5 anni.
L’interdizione
L’interdizione viene espressa dal giudice quando un soggetto presenta infermità mentale, abitualità dell’infermità, incapacità di
provvedere ai propri interessi o necessità di un’adeguata protezione.
Conseguenze dell’interdizione
Da tale sentenza deriva:
- Totale incapacità per atti patrimoniali e famigliari;
- Nomina di un tutore;
- Annullabilità di tutti gli atti compiuti dopo la sentenza.
L’interdizione può essere modificata o trasformata in inabilitazione a seconda delle condizioni future del soggetto.
5. Incapacità naturale
L’incapacità naturale è l’incapacità di intendere e di volere in cui si viene a trovare un soggetto, normalmente capace, nel
momento in cui compie determinati atti.
Nell’incapacità naturale può trovarsi l’infermo di mente, il malato grave, l’anziano, il drogato o l’ubriaco e può essere:
Incapacità permanente È l’incapacità naturale che perdura nel tempo come l’infermo di mente.
Incapacit&agr