Anteprima
Vedrai una selezione di 9 pagine su 38
Riassunto esame Diritto privato e della comunicazione, prof. Bianca, libro consigliato Istituzioni di diritto privato, Bianca Pag. 1 Riassunto esame Diritto privato e della comunicazione, prof. Bianca, libro consigliato Istituzioni di diritto privato, Bianca Pag. 2
Anteprima di 9 pagg. su 38.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto privato e della comunicazione, prof. Bianca, libro consigliato Istituzioni di diritto privato, Bianca Pag. 6
Anteprima di 9 pagg. su 38.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto privato e della comunicazione, prof. Bianca, libro consigliato Istituzioni di diritto privato, Bianca Pag. 11
Anteprima di 9 pagg. su 38.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto privato e della comunicazione, prof. Bianca, libro consigliato Istituzioni di diritto privato, Bianca Pag. 16
Anteprima di 9 pagg. su 38.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto privato e della comunicazione, prof. Bianca, libro consigliato Istituzioni di diritto privato, Bianca Pag. 21
Anteprima di 9 pagg. su 38.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto privato e della comunicazione, prof. Bianca, libro consigliato Istituzioni di diritto privato, Bianca Pag. 26
Anteprima di 9 pagg. su 38.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto privato e della comunicazione, prof. Bianca, libro consigliato Istituzioni di diritto privato, Bianca Pag. 31
Anteprima di 9 pagg. su 38.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto privato e della comunicazione, prof. Bianca, libro consigliato Istituzioni di diritto privato, Bianca Pag. 36
1 su 38
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

CAPITOLO 24- IL RAPPORTO OBBLIGATORIO

I – L’obbligazione è lo specifico rapporto giuridico in forza del quale un soggetto, detto debitore, è tenuto

ad una determinata prestazione patrimoniale per soddisfare l’interesse di un altro soggetto, detto

creditore. Per obbligazione si intende il rapporto che intercorre tra debitore e creditore, rapporto che

prende il nome di rapporto obbligatorio. Esso si struttura in due posizioni correlative, a quella passiva, il

debito, corrisponde quella positiva, il credito.

II – Gli elementi costitutivi del rapporto obbligatorio sono: le due posizioni soggettive di debito e credito, la

prestazione e l’interesse del creditore. Il debito è la situazione giuridica passiva, comunemente chiamata

obbligazione. Esso designa una posizione di giuridica necessità imposta al soggetto nell’interesse altrui. Essa

si caratterizza come dovere a contenuto patrimoniale e come dovere specifico, ossia nei confronti di

determinati soggetti. L’obbligazione si distingue quindi dai doveri generici, quali doveri che interessano la

vita di relazione, che l’ordinamento impone nei confronti della generalità dei consociati. L’obbligazione è

distinta anche dalla soggezione, quale posizione puramente passiva del destinatario di un potere altrui.

L’inadempimento di un’obbligazione comporta una situazione giuridica che esige la riparazione

dell’interesse leso. Il credito è il diritto all’adempimento, ovvero il diritto del creditore all’esecuzione della

prestazione dovutagli. Il diritto di credito è un diritto relativo, ovvero può essere fatto valere solo nei

confronti del soggetto debitore. La prestazione è l’oggetto del rapporto obbligatorio. L’interesse del

creditore è l’elemento funzionale. Esso si identifica come un bisogno di un bene o di un servizio.

L’obbligazione è essenzialmente lo strumento di soddisfacimento dell’interesse del creditore infatti la

prestazione deve corrispondere al suo interesse. Questo può essere anche un interesse non economico,

poiché l’obbligazione può essere costituita per soddisfare anche interessi ideali, morali o religiosi.

III- Le obbligazioni della pubblica amministrazione si distinguono in private, se derivano dal contratto o

dalle altre fonti del diritto comune, e pubbliche, se hanno fonte in un’attribuzione normativa pubblica o in

un atto amministrativo, sono pubbliche anche le obbligazioni del privato verso la pubblica amministrazione.

IV – I soggetti del rapporto obbligatorio sono i titolari delle correlative posizioni di debito e di credito,

ovvero il debitore e il creditore. Il debitore, o soggetto passivo, è tenuto all’adempimento dell’obbligazione,

mentre il creditore, o soggetto attivo, è il soggetto nei cui confronti il debitore è obbligato. L’obbligazione

deve far capo a due titolari distinti, in caso contrario essa si estingue. I soggetti devono essere determinati

o determinabili, questo segna la differenza tra obbligazioni e doveri generici, quali sussistono nei confronti

della generalità dei consociati, regolando la vita di relazione. L’obbligazione invece impone un dovere

specifico nei confronti del soggetto, il creditore quindi è titolare della pretesa dell’adempimento nei

confronti dell’obbligato.

V - L’obbligazione naturale è un dovere morale o sociale giuridicamente non rilevante. La doverosità

morale o sociale di un atto sussiste se esso è moralmente o socialmente necessario. Il soggetto è libero di

adempiere o non adempiere all’obbligazione, la sua inosservanza comporta un giudizio di riprovazione o

disistima. Per qualificare un atto gratuito come adempimento di un’obbligazione naturale occorre che esso

risulti necessario alla stregua di un’obbiettiva valutazione sociale. I requisiti dell’adempimento di

un’obbligazione naturale sono la forma, la spontaneità e la proporzionalità. L’ obbligazione naturale non

richiede la forma dell’atto pubblico, ma se prevede l’attribuzione di un diritto reale immobiliare è richiesta

quantomeno la scrittura privata, in mancanza il beneficiario non acquista il bene, ma può essere rivendicato

come titolare. La spontaneità, ovvero devo trattarsi di un adempimento eseguito senza coazione. La

proporzionalità, ovvero la prestazione deve essere proporzionata ai mezzi in cui l’adempiente dispone e

all’interesse da soddisfare.

CAPITOLO 25 – LE FONTI DELL’OBBLIGAZIONE.

I - Le fonti delle obbligazioni sono in generale le fattispecie idonee a produrre rapporti obbligatori. Nel

codice sono fonti dell’obbligazioni il contratto, l’atto illecito e qualsiasi atto o fatto idoneo a produrla, in

conformità dell’ordinamento giuridico. Art. 1173 c.c. Le fonti tipiche dell’obbligazione sono quindi il

contratto e l’atto illecito. Il rapporto obbligatorio del contratto non è da confondere con il rapporto

contrattuale, poiché l’obbligazione indica il vincolo per cui una prestazione è dovuta, mentre il rapporto

contrattuale è il complesso unitario delle posizioni attive e passive scaturenti dal contratto. L’atto illecito è

fonte di obbligazione di risarcimento del danno, in cui ogni fatto doloso o colposo che cagioni ad altri danno

ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno. Art 2043 c.c.

II- Dall’articolo 1173 che rinvia all’idoneità di produzione di obbligazioni da qualsiasi fatto o atto in

conformità dell’ordinamento giuridico, vanno distinte fonti diverse come le promesse unilaterali, e quindi i

diritti di credito e la promessa al pubblico, la gestione di affari altrui, il pagamento dell’indebito e

l’ingiustificato arricchimento. A queste si aggiungono le altre fattispecie desumibili dal codice, come la

collazione, o dalle leggi speciali.

III – La promessa unilaterale è il negozio unilaterale mediante il quale il soggetto si impegna ad eseguire

una determinata prestazione. Essa non produce effetti obbligatori salvo nei casi previsti dalla legge. La

promessa unilaterale è sancita quindi dal principio di tipicità, quale conferma di esclusività del contratto.

Tra i casi ammessi dalla legge sono compresi la promessa di pagamento, la ricognizione di debito, la

promessa al pubblico e i titoli di credito. La promessa di pagamento differisce dalla promessa unilaterale,

per quest’ultima si intende un soggetto che assume un debito prima inesistente, mentre per promessa di

pagamento di intende un soggetto che si assume un debito che ritiene già esistente, al quale si assume un

valore sostanziale ma meramente processuale. Inoltre la promessa di pagamento dispensa colui a favore

del quale è stata fatta l’onere di provare il rapporto fondamentale.

IV - La promessa al pubblico è il negozio mediante il quale un soggetto s’impegna pubblicamente ad

eseguire una prestazione a favore di chi si trovi in una determinata azione. Essa è un atto gratuito, che può

avere scopo pubblicitario, di ricompensa per un’azione, o un fine altruistico. Quest’ultimo non va confuso

con la donazione, quale atto di liberalità volto all’arricchimento di un determinato beneficiario. La

promessa è vincolante nel momento in cui viene resa pubblica e può essere revocata solo per giusta causa,

o comunque non dopo che si sia verificata l’azione. L’effetto obbligatorio della promessa al pubblico è

condizionato al compimento dell’atto previsto, mentre se la promessa concerne eventi futuri ma certi, è

immediatamente obbligatoria. Se l’azione viene compiuta da più persone separatamente, la prestazione

promessa spetta a colui che per prima ne ha dato la notizia. La promessa al pubblico è un atto unilaterale,

diversa dall’offerta al pubblico, quale proposta contrattuale che dà luogo alla formazione di un contratto a

seguito dell’accettazione altrui.

V – Si ha gestione di affari altrui quando il soggetto assume consapevolmente e senza esservi obbligato la

cura dell’interesse di chi non è in grado di provvedervi. Le obbligazioni principali che nascono da tale

gestione sono l’obbligazione del gestore di continuare la gestione intrapresa e quella dell’interessato di

adempiere alle obbligazioni assunte in suo nome. L’oggetto della gestione è una qualsiasi attività giuridica o

materiale. La disciplina della gestione di fonda sul principio di solidarietà sociale. La legge richiede la

capacità di agire del gestore, in quanto la gestione è un fatto giuridico volontario che comporta il sorgere di

obbligazioni. I presupposti per la gestione di affari altrui sono l’impedimento dell’interessato, la

consapevolezza del gestore di curare un interesse altrui, la spontaneità dell’intervento e l’utilità iniziale

della gestione. L’impedimento dell’interessato (absentia domini) a provvedere al proprio interesse è un

requisito della gestione di affari altrui, in mancanza dell’incarico conferito dall’interessato la gestione

costituisce un’ingerenza della sfera giuridica altrui. È sufficiente che l’interessato si trovi in una situazione

oggettiva o soggettiva che gli precluda il curare del proprio interesse. La consapevolezza del gestore di

curare un interesse altrui è un fondamento solidaristico. La spontaneità significa che il gestore non deve

essere obbligato alla cura dell’interessato. Per l’utilità iniziale della gestione si intende che la gestione sia

utilmente iniziata, in quanto il risultato finale negativo non toglie che l’intervento del gestore fosse

giustificato. L’utilità sussiste se l’intervento è idoneo ad incrementare il valore di un bene o ad evitarne il

pregiudizio. Il gestore è obbligato a continuare la gestione dell’affare intrapreso fino a quando l’affare sia

stato espletato. Infine l’interessato è tenuto a rimborsare al gestore le spese sostenute.

VI – Pagamento d’indebito è l’esecuzione di una prestazione non dovuta, la lesione è causata dallo stesso

danneggiato. L’indebito è oggettivo quando l’adempiente esegue una prestazione in base ad un titolo

inesistente o inefficace. L’indebito è soggettivo quando l’adempiente esegue un debito altrui nell’erronea

credenza di essere egli il debitore. Chi riceve un pagamento non dovuto è tenuto alla restituzione. Il

pagamento d’indebito produce quindi obbligazioni. Gli elementi dell’indebito oggettivo sono il pagamento

e la mancanza del titolo, differentemente dall’indebito soggettivo dove non è richiesto l’errore

dell’adempiente. Per pagamento non si intend

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
38 pagine
13 download
SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Uranus75 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto privato e della comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Bianca Mirzia.