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LA COLPEVOLEZZA NELLE CONTRAVVENZIONI
Art 42 co.4 → “nelle contravvenzioni ciascuno risponde della propria azione od omissione
cosciente e volontaria, sia essa dolosa o colposa”
- Interpretazione →
Tesi superata → sufficiente, ai fini della sussistenza dell’elemento psicologico nelle
o contravvenzioni, la mera coscienza e volontà della condotta, indipendentemente dal
dolo o dalla colpa.
Obiezione → maschera un’ipotesi di responsabilità oggettiva.
Tesi prevalente → L’inciso di cui all’art. 42 sta a significare non tanto che la
o punibilità delle contravvenzioni possa prescindere dal dolo o dalla colpa, quanto che
è indifferente la presenza dell’una o dell’altra forma di colpevolezza
Nelle contravvenzioni, a differenza dei delitti, sarà sufficiente per
l’imputazione la sola colpa
- Tecnica di accertamento dell’elemento soggettivo nelle contravvenzioni
Tesi A → il giudice non è tenuto ad accertare gli elementi psicologici del
o contravventore
Presunzione di colpevolezza e l’agente ha l’onere della prova contraria.
Tesi B → sufficiente, in sede di accertamento, far ricorso alle comuni regole di
o esperienza, sulla base delle quali sarà consentito condannare ove non vi siano
circostanze in grado di evidenziare una situazione eccezionale in cui il soggetto
abbia realizzato il fatto senza dolo o colpa.
Impostazioni prive di appigli normativi
Tesi dominante → il giudice, per potere compiere la valutazione, deve prima
o accertare se l’illecito contravvenzionale sia stato commesso con dolo o colpa.
Art 43 co. 2 → “la distinzione tra reato doloso e reato colposo, stabilita per i delitti, si applica
altresì alle contravvenzioni, ogni qual volta per queste la legge penale faccia dipendere da tale
distinzione un qualsiasi effetto giuridico”
CAP IV – CIRCOSTANZE DEL REATO
Definizione → Le circostanze del reato sono gli elementi che stanno intorno (circum stant) o
accedono ad un reato già perfetto nella sua struttura, e la cui presenza determina soltanto una
modifica della pena:
- In termini quantitativi → sotto forma di modifica proporzionale della pena edittale
- in termini qualitativi
Le circostanze del reato, a differenza degli elementi essenziali del reato, possono venire meno
senza che venga meno il reato.
Funzione → duplice:
- Tenere conto di un insieme di circostanze particolari che incidono in concreto sulla gravità
dell’astratta figura di reato → permettono di meglio adeguare la pena ai singoli e variegati
casi criminosi che la realtà prospetta.
- Far sì che tale adeguamento sanzionatorio non rimanga affidata al mero potere
discrezionale del giudice → ma si attui entro confini legislativamente predeterminati che
fissano il tipo di situazioni suscettive di essere rese in considerazione da parte del giudice
stesso.
Rapporto tra circostanza e reato base → rispetto alla fattispecie circostanziata, le
circostanze sono elementi essenziali come gli altri. Problemi:
- Determinare dei criteri idonei a distinguere tra elementi essenziali e circostanze del reato
- Determinare il rapporto tra le circostanze in senso stretto e i criteri di commisurazione della
pena
Innovazione → legge n. 251/2005
- Differenziare il rigore del trattamento penale, creando una sorta di doppio binario, uno più
mite destinato agli incensurati, l’altro più severo destinato ai recidivi.
Classificazione →
Circostanze aggravanti
- → comportano:
un aumento della pena comminata per il reato base (variazione quantitativa)
o una modifica qualitativa di sanzione
o
Circostanze attenuanti
- → comportano:
Una diminuzione quantitativa della pena prevista per il reato base
o una modifica qualitativa a vantaggio del reo.
o
Circostanze comuni
- → Le prime sono previste nella parte generale del codice e sono
applicabili potenzialmente a un insieme non predeterminabile di reati
Circostanze speciali
- → previste dal legislatore solo in rapporto a specifiche figure di reati
Circostanze oggettive
- → concernono “la natura, la specie, i mezzi, l’oggetto, il tempo, il
luogo e ogni altra modalità dell’azione, la gravità del danno o del pericolo, ovvero le
condizioni o le qualità personali dell’offeso”
Circostanze soggettive
- → riguardano “l’intensità del dolo o il grado della colpa, le
condizioni e le qualità personali del colpevole, o i rapporti tra il colpevole e l’offeso, o che
sono inerenti la persona del colpevole”.
Circostanze tipiche
- → l’elemento che integra la circostanza è fatto oggetto di puntuale
descrizione normativa
Circostanze generiche
- → spetta al giudice concretizzare elementi circostanziali indicati
dal legislatore solo in forma generica.
Criteri di identificazione delle circostanze → Per tracciare la distinzione tra circostanze ed
elementi costitutivi, non si può prescindere dalla considerazione della specifica funzione che le
circostanze stesse assolvono.
Criterio discretivo
- → fa leva sull’esistenza di un rapporto di specialità tra l’ipotesi
circostanziata e l’ipotesi semplice di reato: nel senso che la prima deve porsi in relazione di
specie a genere rispetto alla seconda, in quanto deve includerne tutti gli elementi con
l’aggiunta di uno o più requisiti specializzanti.
la specialità è condizione necessaria, non anche sufficiente ai fini della
o qualificazione di un dato elemento come circostanziale ed è per questo che oggi
i criteri ausiliari
possono soccorrere nei casi + dubbi, .
Criteri ausiliari →
Criterio di imputazione delle circostanze →
- Prima → Criterio di imputazione obiettiva
esse cioè operavano in virtù della loro effettiva presenza, senza che fosse
o necessario che il soggetto se le rappresentasse
- Oggi → Art 59 co.2 “le circostanze che aggravano la pena sono valutate a carico
dell’agente soltanto se da lui conosciute ovvero ignorate per colpa o ritenute inesistenti per
errore determinato da colpa”
Nel nuovo testo il principio nulla poena sine culpa, è stato esteso anche alle
o circostanze che aggravano la pena: perché queste possano essere accollate
occorre un coefficiente soggettivo, rispettivamente costituito o dalla loro conoscenza
o dalla loro colpevole ignoranza.
inalterata, l’imputazione obiettiva delle circostanze attenuanti, e ciò perché esse
o incidono in ogni caso favorevolmente sul trattamento punitivo
Interpretazione art 59 →
- l’effettiva conoscenza dell’elemento circostanziale sarebbe richiesta soltanto rispetto a un
illecito- base attribuito a titolo di dolo; mente, rispetto al reato colposo sarebbe sufficiente,
ai fini dell’attribuibilità dell’aggravante, che il reo, pur potendola conoscere, non ne abbia
conosciuto per colpa, l’esistenza.
- Interpretazione dominante → ai fini dell’imputazione della circostanza aggravante, basta in
ogni caso che il reo ne abbia ignorato per colpa l’esistenza, non importa se la circostanza
acceda ad un reato base doloso oppure colposo.
Rilevanza pratica modesta:
o poiché il criterio precedente subiva deroghe sia per espressa volontà del
legislatore, si implicitamente in tutti i casi in cui la struttura stessa
dell’aggravante fosse tale da rivelarsi incompatibile con un criterio di
attribuzione che prescindesse del tutto da coefficienti soggettivi.
anche in presenza di circostanze strutturalmente compatibili oggettivo, con
un’imputazione di giurisprudenza ha dell’effettivo atteggiamento psicologico
dell’agente col tener finito conto ai fini della tipo la concreta determinazione
dell’aumento della pena.
Art 60 cp → errore sulla persona offesa da un reato:
- “nel caso di errore sulla persona offesa da un reato, non sono poste a carico dell’agente le
circostanze aggravanti, che riguardano le condizioni o qualità della persona offesa, o i
rapporti tra offeso e colpevole. Sono invece, valutate a suo favore, le circostanze
attenuanti, erroneamente supposte, che concernono la qualità, le condizioni o i rapporti
predetti” (Es. caso Parricidio)
- l’art. 60 prospetta rispetto ai casi di errore sulla persona offesa, una regola soggettiva delle
circostanze aggravanti, che risulta per il reo + favorevole di quella prevista oggi più in
generale dal nuovo art. 59.
Criteri di applicazione degli aumenti o delle diminuzioni di pena →
L’effetto tipico delle circostanze è quello di modificare il regime sanzionatorio previsto per la figura
semplice di reato. Criteri:
- Circostanze a efficacia comune → l’aumento o la diminuzione della pena è dipendente
dalla pena ordinaria, nel senso che si effettua una variazione frazionaria (fino a 1/3) della
pena prevista per il reato semplice.
- Nelle circostanze a efficacia speciale → nelle circostanze che portano ad una variazione di
pena superiore ad 1/3: l’aumento o la diminuzione della pena non opera sulla pena
ordinaria del reato, ma sulla pena stabilita per la circostanza speciale.
Art 63 → modifica comma 3 con la l. 400/84
- Prima → nelle circostanze a efficacia speciale, si ricomprendevano le ipotesi in cui la
circostanza
comportava una pena di specie diversa da quella prevista per il reato base
o (circostanza autonoma)
ne determinava la misura in modo indipendente dalla pena ordinaria (circostanza
o indipendente).
Dubbio → se dovessero rientrare nella categoria di circostanza in esame, alcune
o ipotesi marginali come le circostanze che importano una variazione frazionaria
superiore al limite ordinario.
- Dopo →
Nelle circostanze ad efficacia speciale:
o Si ricomprendono le circostanze autonome
Si ricomprendono (implicitamente) tutte le circostanze indipendenti
Si fa rientrare, nella categoria delle circostanze a effetto speciale, anche
quelle che comportano una variazione frazionaria della pena base, superiore
a 1/3.
Non si tiene più conto delle circostanze ad efficacia comune → si deve tenere solo
o conto degli aumenti di pena indotti solo dalle circostanze ad efficacia speciale
Concorso di circostanze aggravanti e attenuanti → Allo stesso fatto di reato possono
accedere più circostanze:
Concorso omogeneo
- → nelle ipotesi in cui sono compresenti più circostanze della stessa
specie (tutte aggravanti o tutte attenuanti). Tale disciplina si differenzia a seconda che si
tratti di circostanze:
A efficacia comune (Art 63 co. 2 cp) → se concorrono pi&ug