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E' UN REATO DI EVENTO
Se la classificazione della fattispecie tra i reati di pericolo poteva consentire interpretazioni estensive [Essa favoriva l'anticipazione della punibilità per condotte preparatorie].
La classificazione dello stalking tra i reati di evento [Essa si presta ad interpretazioni più caute e garantiste, che però finiscono col vanificare lo scopo della disposizione, atta a prevenire la consumazione di manifestazioni delittuose ben più gravi].
Infatti le persecuzioni sono spesso indici di aggressività. Solo un intervento tempestivo che punisca anche le condotte in fase embrionale, riesce a impedire un aumento progressivo dei fenomeni violenti.
Se si aspetta il realizzarsi di un evento lesivo, si attende il consumarsi di una fattispecie autonoma di reato [es lesioni], rendendo in tal modo inutile la nuova disposizione.
La giurisprudenza ha seguito una scelta di compromesso definendo l'art 612 bis cp come reato di evento -> non.
ritiene necessario il ricorso a prove scientifiche perché è molto difficile dimostrare il realizzarsi di situazioni difficilmente provabili empiricamente. Ritiene sufficiente per dimostrare i fatti le dichiarazioni della persona offesa sostenute, se possibile, da prove testimoniali (Cass n. 20531 del 2013). Il concretizzarsi di uno dei 3 eventi previsti alternativamente dalla norma non richiede onerose acquisizioni probatorie: grave stato di ansia e di paura, fondato timore, cambiamento delle proprie abitudini di vita. Lo stato di ansia e di paura non è una condizione patologica. Per confermarne la sussistenza quindi, non bisogna ricorrere ad una perizia medico legale. In base a quanto detto, risulta una truffa delle etichette parlare di reato di evento. Il motivo è che l'evento non deve essere provato necessariamente con una perizia che accerti un certo quadro clinico della vittima sulla base di parametri accreditati dalla scienza medica.ABITUALITÀ DEI COMPORTAMENTI MOLESTI RENDE MAGGIORMENTE AFFLITTIVI TALI CONDOTTE DI CONSEGUENZA SONO MERITEVOLI DI UN TRATTAMENTO SANZIONATORIO PIÙ GRAVE RISPETTO A DELITTI DI PARI DISVALORE. Tuttavia gli elementi normativi sono poco definiti. Sia gli eventi lesivi Sia le azioni delittuose sono previste poco tassativamente dalla legge. La loro valutazione di idoneità, in assenza di elementi descrittivi univoci, deve condurla in concreto il giudice, esaminando il singolo caso concreto posto al suo giudizio (Sent. Corte Cost. 172 del 2014). Nemmeno la Cassazione è riuscita a supplire a questa ampiezza normativa. LA CONSIDERAZIONE DEL DOLO GENERICO AMPLIA ULTERIORMENTE LA FATTISPECIE. Per avere il dolo, l'autore non deve perseguire un fine determinato, se si dimostra che sia consapevole di creare fastidi ad altri. Essendo un reato a formazione progressiva, c'è un aumento progressivo dell'aggressività. Lo stalker può acquistare tale.consapevolezza del disvalore delle sue azioni -> non subito dal primo atto -> ma gradualmente col passare del tempo
Per tale ragione è sufficiente un dolo unitario
Esso consiste -> nella coscienza e volontà di commettere una serie di fatti la cui reiterazione può dar luogo a comportamenti lesivi senza che occorra una programmazione preventiva dei singoli episodi
In pratica non è necessario un progetto crimoso del reo
La Cassazione infatti ritiene non necessaria la preordinazione delle condotte
La Cassazione ritiene suffiente l'esecuzione di condotte anche meramente casuali e realizzate qualora se ne presenti l'occasione. (Cass n. 50057 del 2016) (Cass n. 17935 del 2020)
Paradossalmente il soggetto che vuole perseguire un fine specifico [Ad es vuole indurre la vittima a cambiare le abitudini di vita per attuare il proprio scopo delittuso]
In tal caso si integra il delitto meno grave di violenza privata
LE AGGRAVANTI DEI COMMI 2 E 3
DELL'ART 612 BIS CPVOGLIONO TUTELARE MAGGIORMENTE LE VITTIME CON DIFESE MINORATE
Le difese della vittima possono essere minori -> per circostanze oggettive[Per le particolari modalità di realizzazione della condotta] -> per circostanze soggettive[ Per le condizioni della vittima o Per i suoi rapporti con l'autore del fatto ]
LA MAGGIORE VULNERABILITÀ DELLA PERSONA LEGITTIMA UN AUMENTO DELLA PENA FINO A 1/3
Tale vulnerabilità può scaturire -> dalla relazione coniugale o affettiva con l'autore della condotta[E' indifferente che tale relazione sia ancora in corso o già conclusa, e se sia accompagnata o meno da convivenza].
L'aggravante è collegata alla natura sessualmente motivata della condotta
Tale reato infatti si configura spesso tra soggetti legati sentimentalmente, a causa della fine della relazione sentimentale.
Il legislatore con L 119 del 2013 ha ampliato l'applicabilità di tale circostanza assimilando
le disposizioni più severe si applicano". Nel caso dello stalking e dei maltrattamenti contro familiari e conviventi, entrambi i reati coinvolgono gli stessi soggetti, ma tutelano beni giuridici diversi. Pertanto, se una persona commette sia stalking che maltrattamenti contro un coniuge non legalmente separato o divorziato, potrebbe essere accusata di entrambi i reati. Tuttavia, in caso di condanne multiple, si applica il principio del ne bis in idem, che impedisce di essere puniti due volte per lo stesso fatto.La disposizione di legge speciale deroga alla legge o alla disposizione di legge generale, salvo che sia altrimenti stabilito. Il reato aggravato di atti persecutori si ha per fatto consumato in ambito familiare, anche quando il legame coniugale sia ancora formalmente sussistente. Lo stato di separazione legale o di fatto non basta per escludere il diritto di maltrattamenti in famiglia. Pertanto si realizza un conflitto tra le due norme, da risolversi attraverso il principio di specialità. (Cass n. 39331 del 2016)
Tale principio è richiamato all'inizio dell'art 612 bis cp [Salvo che il fatto costituisca più grave reato].
È possibile avere concorso di reati in altri casi (Cass n. 30704 del 2016) [Il concorso di reati si riferisce all'ipotesi prevista dal diritto penale, in cui un unico soggetto è contemporaneamente responsabile di più reati].
Se i comportamenti delittuosi sono in sequenza cronologica: iniziano durante il matrimonio e proseguono...
della dipendenza da internet e dei social media. L'utilizzo di strumenti informatici o telematici per commettere reati come il cyberstalking rende il reato ancora più grave, in quanto gli effetti sono più difficili da controllare. Queste condotte possono consistere nella diffusione di dati, veri o falsi, tra gli utenti della rete, causando alla parte offesa una situazione dannosa e di inquietudine. Ad esempio, si è verificato un caso in cui è stato creato un profilo Facebook con contenuti particolarmente denigratori (Cassazione n. 57764 del 2017). L'obiettivo è quindi quello di contrastare fenomeni derivanti dall'abuso e dall'uso compulsivo della tecnologia, che colpiscono soprattutto i giovani, che sono contemporaneamente vittime e autori di reati informatici e schiavi della dipendenza da internet e dai social media.dei social network e soggetti al bullismo.AGGRAVANTE DI AVER APPROFITTATO DELLA CONDIZIONE DI DEBOLEZZA DELLA VITTIMA [aumento della pena sino alla metà]
AD ES DELLA SUA MINORE ETA'; AD ES DEL SUO STATO DI GRAVIDENZA; AD ES DELLA SUA DISABILITA' FISICA, PSICHICA O SENSORIALE
MEDESIMA AGGRAVANTE PER FATTO COMMESSO DA PERSONA TRAVISATA [aumento della pena sino alla metà]
AGGRAVANTE PER FATTO COMMESSO DA UN SOGGETTO CHE AVEVA GIA' SUBITO IN PRECEDENZA UN AMMONIMENTO DA PARTE DEL QUESTORE [aumento della pena fino a 1/3]
Può accadere infatti che Per i reati procedibili d'ufficio e qualora non siano trascorsi i termini per presentare la querela La vittima si può rivolgere all'autorità di pubblica sicurezza --> affinché diffidi l'autore dei comportamenti assillanti [anziché all'autorità giudiziaria] Se l'autore malgrado l'avvertimento non rispetta il precetto imposto, lie commette anche solo un'altra.
Volta un'azione persecutoria --> la pena sarà aggravata.
In pratica con l'istanza di ammonimento la vittima prende il controllo della situazione.
Infatti se l'autore dovesse persistere --> si procederà nei suoi confronti anche contro il volere della persona offesa.
La persona offesa quindi non potrà più avere ripensamenti [cosa che invece può fare normalmente nei reati a querela di parte].
LE AZIONI PERSECUTORIE ESPRIMONO LA DEGENERAZIONE DEI RAPPORTI SOCIALI E SPESSO FAMILIARI PER TALE RAGIONE LA SCELTA DI PROCEDERE NEI CONFRONTI DELL'AUTORE È RIMESSA ALL'OFFESO.
Lo stalking è un reato procedibile a querela. La presentazione può avvenire entro 6 mesi dalla notizia del fatto di reato [come per la violenza sessuale].
Ordinariamente il periodo per querelare è di 3 mesi [art 124 cp]. Il termine più lungo serve a consentire alla vittima di avere più tempo per prendere contezza della gravità.
dell'accaduto. Ovviamente la vittima nel frattempo è sottoposta al rischio di subire ritorsioni o pressioni psicologiche da parte di altri familiari [specialmente se lo stalker sia un congiunto]. A seguito però della L 119 del 2013 --> la rimessione della querela può essere solo processuale [Ciò garantisce un migliore controllo sull'effettiva scelta della vittima di ritirare la condizione di procedibilità]. IN ALCUNI CASI LA QUERELA PRESENTATA È IRREVOCABILE PER ATTI PERSECUTORI COMPIUTI CON MINACCE GRAVI – PER ATTI PERSECUTORI COMPIUTI CON LE MODALITÀ EX ART 339 CP – [minaccia commessa con armi] [minaccia commessa da persona travisata] [minaccia con scritto anonimo o simbolico] [minaccia da parte di più persone riunite].