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IL THEFT BY DECEPTION nel MODEL PENAL CODE

INGHILTERRA -> ,

Il sistema inglese con le riforme del ’68 e del ’78,ha configurato il

reato di theft in termini davvero ampi, tali da farvi rientrare addirittura alcune condotte

lesive del patrimonio altrui poste in essere con il consenso del proprietario. Nonostante

ciò, si era ugualmente avvertita l’esigenza di elaborare un autonomo sottosistema di

reati fraudolenti, articolato in una seri di fattispecie incriminatrici tra le quali si collocava,

in posizione centrale, l’illecito denominato “Obtaining property by deception ”, che

puniva chiunque con l’inganno disonestamente ottiene la property altrui con il fine di

privare permanentemente della stessa il proprietario.

Nel 2006, tuttavia, la materia è stata riformata con l’emanazione del Fraud Act . La

nuova disciplina va nel senso di un ampliamento della punibilità,operato essenzialmente

attraverso l’anticipazione della soglia di rilevanza penale. In sintesi, la nuova fattispecie

di truffa è stata costruita come reato patrimoniale tentato: sono oggi superflui, da un

punto di vista dell’elemento soggettivo, sia l’evento-inganno, sia l’evento danno-profitto.

La principale fattispecie di riferimento del Fraud Act prevede che il Fraud by false

represetation si realizzi quando taluno prospetti, disonestamente, una falsa

rappresentazione di dati fattuali o giuridici, espressa o implicita, sapendo che tale

rappresentazione è falsa e fuorviante,e intendendo, mediante tale falsa

rappresentazione, conseguire un profitto per sé o per altri oppure procurare ad altri un

danno o il rischio di un danno. Si tratta sostanzialmente di un reato di falso

caratterizzato dal mero dolo di truffa.

A tale fattispecie si affianca quella omissiva che consiste nella mancata comunicazione

di informazioni la cui trasmissione è legalmente dovuta.

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Infine è prevista l’ipotesi di infedeltà consistente nella condotta di chi, anche

omissivamente, abusa per fini patrimoniali di una posizione di garanzia di interessi altrui.

STATI UNITI -> Passando alla punizione delle condotte fraudolente nelle recenti

tendenze legislative statunitensi, occorre fare menzione della fattispecie del “theft by

deception ” prevista dal Model Penal Code.

Anche in questo caso le ipotesi penalmente rilevanti sono più numerose rispetto al reato

di false pretences. Viene infatti definita come penalmente rilevante la condotta di chi:

A. crea/rinforza una falsa convinzione relativa anche al diritto o all’intenzione

dell’agente o ad altri stati psicologici (eccetto il caso di inganno relativo all’intenzione di

mantenere una promessa, che non può essere dedotto dal mero inadempimento);

B. impedisce ad altri di acquisire informazioni condizionanti la formazione della sua

volontà;

C. omette di correggere una falsa convinzione, quando questa riguardi un soggetto

con cui l’agente ha un rapporto fiduciario;

D. omette di rivelare l’esistenza di un pegno, di una pretesa altrui ecc.. riguardante

la proprietà in oggetto; REATI PATRIMONIALI VIOLENTI

RAPINA ( Robbery )

Il reato di robbery appartiene al novero dei più antichi common law crimes, essendo

addirittura anteriore al larceny.

Le tradizionali definizioni differiscono tra loro per qualche variante dovuta per lo più alla

scelta di rendere esplicita la parte di tale reato che coincide con il furto o invece indicarla

de relato. Così, mentre alcuni richiamano analiticamente la necessità del “ prendere e

porta via la proprietà personale di un altro con l’intento di rubarla”, aggiungendo poi la

circostanza che la cosa debba essere sottratta alla persona o in presenza di questa

mediante l’uso della violenza; altri, si limitano a constatare come il reato consista nel

“larceny from the person ” con uso di violenza o intimidazione.

Gli elementi costitutivi della rapina sono:

La condotta acquisitiva del possesso con la presenza della persona / con

A. sottrazione dalla persona -> Questo elemento avrebbe portato a dubitare della

configurabilità del reato nel caso in cui il robber chiuda la vittima in una stanza e poi si

impossessi della cosa situata in altro locale / caso in cui uno dei complici immobilizzi la

vittima, mentre l’altro sottrae la cosa a un miglio di distanza.

La violenza e la minaccia -> la violenza deve essere diretta alla persona, dunque

B. non integra il reato lo “scippo”, poiché la cosa viene sottratta con rapidità dalle mani

della vittima. Essa può avvenire ricorrendo alla forza fisica o a sostanze idonee a

rendere la vittima incapace di intende e di volere.

La minaccia consiste nella prospettazione di un immane danno per la persona (tale

elemento distingue la rapina dall’estorsione). La minaccia può essere indirizzata anche

a soggetti diversi dal detentore, purché contestualmente presenti.

Dunque violenza e minaccia devono essere strumentali alla condotta acquisitiva della

cosa; per tale ragione si fa tradizionalmente fatica ad ammettere la configurabilità della

rapina impropria: così nelle ipotesi di cui taluno si faccia consegnare in visione un’arma

e poi utilizzi la stessa per impossessarsi dell’arma stessa. In realtà, non si è mancato

di sottolineare come in tutte le ipotesi in cui l’agente abbia acquisito solo la materiale

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detenzione della cosa, violenza e minaccia se poste in essere nel medesimo contesto

sono pur sempre strumentali rispetto al vero e proprio impossessamento.

Il fine di rubare -> il dolo specifico della rapina è tradizionalmente coincidente con

C. quello del furto. Ciò implica che il reato non si figuri se manca l’intenzione di privare il

detentore permanentemente del bene.

L’ESTROSIONE ( Blackmail / Statutory extortion )

La common law non conosceva i reati si estorsione. Il termine “extortion” connotava,

infatti, un illecito minore (misdemeandor) posto a tutela di beni assai diversi dal patrimonio

ed assimilabile grosso modo alla corruzione: tale reato puniva, infatti, senza alcun

riferimento a comportamenti di costrizione, la “indebita percezione di un compenso da

parte del pubblico ufficiale”.

Le condotte di vera e propria estorsione risultavano punibili son in modo parziale ed

indiretto.

In talune ipotesi era applicato il reato di robbery : la giurisprudenza aveva infatti

provveduto a dilatare tale fattispecie (per la quale è di norma richiesta la violenza alla

persona o la minaccia di un immediato uso della forza) riuscendo a comprendervi anche

due ipotesi di “ costrizione relativa ”:

- la minaccia di accusare taluno pubblicamente di sodomia;

- la minaccia di distruggere l’altrui abitazione;

In altre ipotesi, invece, era applicabile la fattispecie di conspiracy con l’intento di reprimere

una serie di illeciti contro la amministrazione della giustizia costituenti in realtà forme di

estorsione, ossia gli accordi tra più soggetti per procacciassi ingiusti profitti minacciando

taluno di accuse calunniose.

Le menzionate lacune di tutela furono colmate con la creazione, per via legislativa, del

reato di statutory extortion, denominato anche blackmail.

Per quanto riguarda la condotta, di solito l’incriminazione segue, alternativamente, due

differenti patterns :

talora il fatto vietato consiste nel procurarsi una somma di denaro o altra utilità

1. mediante una ingiusta minaccia ;

altre volte vengono punite le mere minacce dirette ad ottenere un atto di disposizione

2. patrimoniale ;

L’ordinamento inglese segue il secondo orientamento, per cui il Theft Act punisce come

blakmail il fatto di colui che con il proposito di realizzare un profitto per sé o per altrui

o di provocare un danno (patrimoniale) ad altri, effettua una richiesta arbitraria con

minacce.

Per quanto riguarda, invece, l’ordinamento statunitense, il Model Penal Code prevede

che commetta estorsione chi ottiene la cosa altrui minacciando:

di infliggere serie lesioni alla persona o commettere altri reati;

a) accusare taluno di un reato;

b) rivelare segreti tendenti ad esporre taluno all’ordii, disprezzo, ridicolo o a recare

c) pregiudizio al credito o alla reputazione commerciale

esercitare o rifiutare un’azione come pubblico ufficiale o far sì che un pubblico ufficiale

d) eserciti o rifiuti un’azione;

cominciare o continuare uno sciopero o un boicottaggio;

e) testimoniare o rifiutare testimonianza in un procedimento;

f) infliggere ogni altri danno non produttivo di vantaggi per l’agente.

g) 16

Con riferimento alla minaccia, occorre sottolineare come questa risulta delimitata dal

limitrofo reato di rapina, per il quale, è necessario che l’agente prospetti alla vittima un

imminente danno alla persona. La minaccia estensiva finisce dunque per corrispondere ad

una coazione c.d. relativa , in cui la vittima, tamen coactus voluit.

Per quanto attiene la ingiustizia del male minacciato, generalmente si ammette la non

punibilità come estorsione della minaccia finalizzata a soddisfare una pretesa tutelata

dall’ordinamento, ma non risulta chiarito il problema della minaccia di esercitare un diritto

utilizzata per fini non consentiti. Il Theft inglese prevede che la domanda minacciosa sia

lecita quando l’agente ritenga di avere fondate ragioni per fare la richiesta, ovvero che il

ricorso alla minaccia sia un mezzo appropriato per dar maggior forza alla domanda stessa.

In America, considerato la indicazione tassativa dei comportamenti oggetto della minaccia,

il problema della elaborazione della ingiustizia del male minacciato non si pone.

Reati di RICETTAZIONE

Secondo la meno recente common law, le condotte di ricettazione dovevano considerasi

penalmente lecite. Solo nel 1872, in Inghilterra, la ricettazione acquista finalmente la sua

autonomia con la creazione del reato denominato receiving stole goods.

Nei sistemi contemporanei l’illecito presenta, a seconda degli ordinamenti, confini più o

meno ampi, ma grosso modo riconducibili alla condotta di chi riceve cose rubate

conoscendone la provenienza e con l’intento di privare delle stesse il proprietario.

E’ opportuno notare come negli ordinamenti anglosassoni :

sia necessario che il soggetto attivo del reato sia diverso dall’autore del reato

A) presupposto (così come per noi);

anche la ricettazione ricada nella generale nozione di “theft”; ciò ha permesso di

B) superare seri inconvenienti processuali derivanti dalla dubbia qualificazione giuridica

di talune ipotesi.

Elementi costitutivi della ricettazione sono:

La ricezione (receiving)-> Nel Theft Act vengono indicate 4 modalità di handling

1. stolen good : la ricezione in senso lato + atti diretti alla ricezi

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A.A. 2018-2019
18 pagine
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SSD Scienze giuridiche IUS/17 Diritto penale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Ale9412 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto penale comparato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Papa Michele.