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ATTO UNICO EUROPEO AUE 1986
Revisione del trattato di Roma (CEE), 17 febbraio 1986 firmato, entrata in vigore 1987 1 luglio,
modifiche: 3
1. Integrazione della nozione di mercato interno ridefinito come uno spazio senza frontiere
interne, nel quale è assicurata la libera circolazione delle merci, delle persone e dei capitali.
2. Al parlamento europeo (rappresenta i cittadini) eletto a suffragio universale per la prima
volta nel 1979, è riconosciuto il potere di cooperare con il consiglio e la commissione in
diversi ambiti legislativi
3. Nel consiglio( rappresenta gli stati) le decisioni relative al mercato interno sono prese a
maggioranza qualificata in luogo dell'unanimità
4. Riforma generale della politica di coesione economica e sociale (politica regionale dell'ue)
più stretta tra le regioni europee
5. Norme in materia politica dell'ambiente e di ricerca scientifica e tecnologica e di
cooperazione in politica sociale
6. Il consiglio europeo (riunione dei capi di stato, presidente della commissione europea)
viene inserito nel trattato di Roma come organo di indirizzo politico e di impulso all'azione
della comunità
Trattato di Maastricht
7 febbraio 1992 trattato sull'unione europea TUE, 12 paesi aderenti, modificandolo in TCE entrata
in vigore nel 1 novembre 1993
Vantaggi introdotti dal trattato di Maastricht:
• Cittadinanza europea
• Messe le basi per l'unione economica monetaria (per questo almeno 8 dei 12 paesi
dovevano essere d'accordo sull'unione monetaria, euro)
• Introduzione di nuove competenze in materia di industria, sanità pubblica, educazione e
cultura
Cambiano il nome da CEE (comunità economica europea) a CE(comunità europea)
Pilastri dell'unione europea denominati:
• CEE, CECA,CEEA
• Pesc (politica estera di sicurezza comune)
• Cgai (cooperazione nei settori della giustizia e degli affari interni)
Trattato di Amsterdam
2 ottobre 1997, entrato in vigore nel 1999, questo trattato prevede 7 punti:
4
1) Libertà, democrazia e rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo i quali sono formalmente
consacrati nell'ambito del diritto dell'unione
2) Politica sociale, occupazione e tutela dei consumatori rispetto alla quale sono introdotti
nuovi capitoli
3) Missioni umanitarie e mantenimento della pace in quanto espressamente riconducibili alle
priorità dell'unione, in questo senso è costituito un nucleo di valutazione politica per
l'individuazione delle zone a rischio
4) Istituzione dell'alto rappresentate della politica estera de di sicurezza comune (PESC)
5) Introduzione delle cooperazioni rafforzate, cioè alcuni stati membri (almeno la metà) nel
rispetto del quadro istituzionale europeo potranno dar vita a forme di integrazione più
strette nelle materie di competenza non esclusive dell'unione
6) L'accordo di Schengen sulla creazione di uno spazio senza frontiere interne è inserito neo
corpo del nuovo trattato acquisendo in tal modo, rango del diritto primario dell'unione
7) Quasi tutti i settori del terzo pilastro vengono ricondotti al primo, cioè vengono sottratti al
metodo interrogativo e ricondotti al metodo comunitario
Trattato di Nizza
26 febbraio 2001 Trattato di Nizza entrato in vigore 1 febbraio 2003
Si occupa principalmente delle riforme istituzionali che si ritenevano necessarie per migliorare la
governance e il buon funzionamento delle istituzioni europee
7 dicembre 2000 il presidente del consiglio, il presidente del parlamento europeo e il presidente
della commissione europea hanno proclamato la carta dei diritti fondamentali dell'ue, che non ha
ancora giuridico, ma impegna le istituzioni dell'unione a rispettare i principi contenuti al suo interno
nello svolgimento delle proprie azioni politiche e nell'approvazione degli atti legislativi; riunisce in
unico testo i diritti fondamentali creati dalla giurisprudenza della corte di giustizia dell'ue, avendo il
merito di rendere visibili e fruibili i diritti di cui può disporre il cittadino europeo: dignità,
libertà,uguaglianza,solidarietà, cittadinanza, giustizia
Al trattato di Nizza è stata allegata una Dichiarazione sul futuro dell'unione, che enuncia 4 punti:
• Semplificazione dei trattati su cui si fonda l'unione europea
• Delimitazione delle competenze tra unione e stati membri
• Lo status della carta dei diritti fondamentali dell'ue
• Il ruolo dei parlamenti nazionali nel funzionamento dell'unione
IL CONSIGLIO EUROPEO DI LAENKEN : L'AVVIO DELPROCESSO COSTITUENTE
Durante la ratifica del trattato di Nizza venne emanata la Dichiarazione di Laenken, che prevedeva
l'istituzione di una convenzione europea, incaricato di elaborare soluzioni concrete da adottare in
caso di necessità. La convenzione riuniva in un unico soggetto i rappresentanti degli stati membri,
del parlamento europeo, dei parlamenti nazionali e della commissione europea. I suoi lavori sono
5
durati un anno dal 2002 al 2003. 29 ottobre 2004 i rappresentanti del governo firmarono il
trattato costituzionale a Roma, che rappresenta il primo serio tentativo di allargare la base
democratica sulla quale si fonda l'unione. Racchiudeva in un unico testo tutto il diritto primario
dell'ue, anche i simboli e i riferimenti tipici di un organizzazione federale, cioè l'inno,la bandiera, il
motto, il giorno dell'Europa, la moneta. Per entrare in vigore il trattato doveva essere firmato da
tutti gli stati membri entro il 1 novembre 2006. Non venne ratificato perchè dopo le sorti del
referendum francese del maggio 2005 e quello olandese del giugno 2005, nonché le puntuali
perplessità fornite da Regno Unito Polonia e Repubblica Ceca insieme alla limitata visione della
contemporanea politica europea di conseguenza non entrò in vigore, il consiglio europeo nel 16/17
giugno 2005 impose il periodo di riflessione sul futuro dell'Europa che nelle intenzioni avrebbe
dovuto favorire un dibattito con i cittadini europei.
CIG: conferenza intergovernativa
22 giugno 2007 venne indetta la conferenza intergovernativa che era incaricata di formare non più
una costituzione ma un trattato di riforma, questo trattato è stato approvato nel 18/19 ottobre a
Lisbona e firmato dai 27stati membri il 13 dicembre 2007
DAL TRATTATO COSTITUZIONALE AL TRATTATO DI LISBONA
Con la tecnica giuridica denominata "a pettine", che consiste nell'inserimento di modifiche parziali
all'interno dei trattati esistenti, vengono modificati alcuni elementi:
1. Eliminata la sistematica e la tecnica redazionale presenti nel trattato costituzionale
2. Scompare il termine costituzione
3. Il termine ministro degli esteri viene sostituito da alto rappresentante dell'unione per gli
affari esteri e la politica di sicurezza
4. Eliminato il termine legge in luogo di regolamento e di legge quadro in luogo di direttiva
5. Eliminati i simboli come la bandiera dell'UE, l'inno europeo, il motto unità nella diversità 9
maggio come giornata dell'Europa memoria della dichiarazione Schumann
Architettura dei trattati scaturita da Lisbona TUE, TFUE
TFUE: trattato sul funzionamento dell'unione europea (era ex TCE) , detto trattato servente di
rango inferiore al TUE. È un contenitore delle norme di minore importanza della CIG
TRATTATO DI LISBONA
Struttura del diritto primario dell'Unione
• Dal TUE composto da 55 articoli totali che formano 6 titoli:
Disposizioni comuni
o Disposizioni relative ai principi democratici
o Disposizioni relative alle istituzioni
o 6
Disposizioni sulle cooperazioni rafforzate
o Disposizioni generali sulle azioni esterne dell'unione, disposizioni specifiche sulla
o politica estere e di sicurezza comune
Disposizioni finali
o
• Dal TFUE composto da 358 articoli che formano 7 parti:
Principi
o Non discriminazione e cittadinanza dell'unione
o Politiche e azioni interne dell'unione
o Associazione dei paesi e territori d'oltre mare
o Azione esterna dell'unione
o Disposizioni istituzionali e finanziarie
o Disposizioni generali e finali
o
• Da 37 protocolli
• Da 2 allegati :
Elenco previsto dall'articolo 38 del TFUE
o Paesi e territori d'oltre mare a cui si applicano le disposizioni della parte quarta del
o TFUE
• Da 65 dichiarazioni suddivise in:
Dichiarazioni relative a disposizioni dei trattati
o Dichiarazioni relative a protocolli allegati ai trattati
o Dichiarazione degli stati membri
o
• Dalla carta dei diritti fondamentali dell'UE, che ha lo stesso valore giuridico dei trattati
Dichiarazioni allegate al trattato di Lisbona:
Dichiarazioni relative a disposizioni dei trattati
Dichiarazioni relative ai protocolli allegati ai trattati
Dichiarazione degli stati membri
7
CAPITOLO 7
Allargamenti dell'UE
Criteri di adesione all'Europa (criteri di Copenaghen):
1. Criterio politico: presenza di istituzioni democratiche stabili che garantiscono lo stato di
diritto i diritti dell'uomo il rispetto delle minoranze e la loro tutela
2. Criterio economico: esistenza di una economia di mercato aperta, capacità di far fronte
all'impatto con una economia aperta di mercato e alla pressione concorrenziale all'interno
dell'UE
3. Criterio giuridico: acquisizione del cosiddetto "acquis comunitario" cioè inglobare tutto il
diritto produttivo delle istituzioni europee all'interno del proprio ordinamento, sono obblighi
derivanti dall'adesione e gli obiettivi dell'unione politica economica e monetaria
Al giorno d'oggi ci sono ancora richieste di adesione da parte degli stati non membri dell'UE in
particolare la Croazia per cui si è in attesa del processo di ratifica del trattato di adesione inoltre ci
sono negoziati con Turchia Islanda e Macedonia.
Da 6 a 28 paesi membri
23 luglio 1952: con il trattato CECA entrano Belgio, Francia,Paesi Bassi, Italia, repubblica
federale tedesca, Lussemburgo
1 gennaio 1958: con il trattato CEE si riconfermano le 6 nazioni aderenti all'UE
1 gennaio 1973: nella CEE entrano Regno Unito, Danimarca, Irlanda,
1 gennaio 1981: la Grecia entra in UE
1 febbraio 1985: Groenlandia faceva parte della Danimarca ma ottenne l'autonomia dalla
Danimarca e uscì dalla CEE (unico caso di fuoriuscita dall'ue)
1 gennaio 1986: Portogallo , Spagna entrano nella CEE, finora sono 12 i paesi membri
1 gennaio 1995: Austria, Svezia, Finlandia entrano in CEE
1 maggio 2004: Cipro, Malta, Ungheria, Polonia, Slovacchia, Lettonia, Estonia, Lituania,
Repubblica Ceca, Slovenia entrano nella CEE
1 gennaio 2007: Romania e Bulgaria entrano in CEE
1 luglio 2013: Croazia entrano in CEE
Paesi con