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MEZZI PROPRI(I SONO DATI DA ovveroT capitale investito nettoT-contabile capitale di credito)
Nel caso della in cui si ha:STRUTTURA PATRIMONIALE LIMITECA MP=i fornitori di risorse finanziarie a titolo di credito (sia finanziario che commerciale) non sonoesposti al rischio di non conoscenza,che rimane nella sua interezza in campo alla proprietà.>CA MPDiversamente, nel caso in cui sia: e quindi-CA MP = CA + CA > 0B FI fornitori di risorse finanziarie titoli di credito e di fornitori commerciali sono, per una parte più o meno ampia, esposti al rischio dinon conoscenza.
IL RUOLO DEL CAPITALE ALLOCATO PER LA LETTURA DELLASTRUTTURA PATRIMONIALELa distinzione tra struttura patrimoniale ed rappresenta un significativo“limite” “effettiva”contributo alla scientificazione dell'azione di governo del sistema impresa, azione che trovanella sua qualificazione delle strutture dell'unione limite è nella sua compa-razione conquella effettiva un
Momento di pregnante significato, in quanto utile a comprendere l'adeguatezza del governo del rischio di non conoscenza sotteso alla struttura ed alla prevista dinamiche evolutive del sistema impresa.
Ne consegue che un consapevole azione di governo deve porre particolare attenzione alla qualificazione della struttura patrimoniale limite e dalle logiche che possono presiedere alla composizione di quella effettiva.
Composizione che, nelle grandezze di sintesi rappresentative della struttura effettiva, consegue:
- alle mutevoli circostanze per le quali la finanza chiamata supportare, con interventi variegati,
- quell'articolato percorso di adeguamenti trasformazioni che è il progettato piano di sviluppo alla specificità della singola impresa.
Tale specificità, nell'ottica di considerata, è da collegare:
- all'assetto proprietario
- all'assetto dell'organo di governo e dalle impostazioni abbassa della sua azione di indirizzo
P S DD | 723487 9143 8794
La struttura patrimoniale EFFETTIVA può dunque, in ragione delle considerazioni fatte, divergere anche in modo significativo da quella LIMITE.
Il confronto tra le due strutture al tempo T è definibile, in termini assoluti, da una grandezza di sintesi che prende nome di:
/ EDCeccesso difetto di capitale ( ): -EDC= MP CA
È opportuno dire che, mentre MP è una grandezza effettivamente qualificante lo stato, CA è una grandezza di regolamento, strumentale alla formulazione di analisi e giudizi sulla copertura del rischio e sulla sua ripartizione tra i tre soggetti.
Comunque espresso, in termini assoluti relativi, il divario tra capitale effettivo il allocato, consente di qualificare l'impresa come:
SOVRACAPITALIZZATA o SOTTOCAPITALIZZATA o con riferimento al rischio di non conoscenza.
SOVRACAPITALIZZATA
IMPRESA CON RIFERIMENTO RISCHIO DI
1. NON CONOSCENZA:
La fattispecie considerata si qualifica per le condizioni di seguito espresse con riferimento alle
FINANZIARIA: impegnata a coprire, oltre al rischio di non conoscenza, anche il rischio aleatorio che, peraltro, in situazione di corretta gestione, già coperto con il ricorso all'assicurazione interna (mediante la costituzione di fondi rischi) o esterna (assicurazione). In tale fattispecie essendo i mezzi propri eccedenti rispetto al capitale allocato, l'impresa potrebbe dar luogo ad una restituzione di mezzi propri, fino ad annullare la differenza tra questi ed il capitale allocato, sostituendoli con un pari incremento del capitale di credito. La seconda lettura, propria della logica industriale, qualifica-LOGICAINDUSTRIALE: l'eccesso di capitale con una riserva di capacità utilizzabile dall'impresa per fronteggiare in particolare quella ai limiti dell'ignoto. Quindi si può dire che la differenza non conoscenza, tra mezzi propri è capitale allocato si palesa come riserva di capacità di indebitamento per la realizzazione di opportuni investimenti in ricerca e sviluppo, per l'implementazione della struttura e degli apparati per l'acquisizione e gestione dei flussi informativi, per il miglioramento di qualifica professionali delle persone che a tutti i livelli operano nell'unità organizzative che costituiscono la struttura. lOOMM ooAA RR cc P S DD | 723478 91347894 La si qualifica, in definitiva, come SOVRACAPITALIZZAZIONE una riserva di capacità attraverso la quale è possibile un'azione di governo attiva del rischio in un contesto di complessità crescente, quindi con riferimento alle impostazioni seguite,
La sottocapitalizzazione acquista così una più puntuale specificazione quale riserva per assicurare quella capacità necessarie a progettare e realizzare nel tempo modificazioni strutturali atte a fronteggiare gli eventi sfavorevoli.
2. IMPRESA CON RIF. al RISCHIO DI NON CONOSCENZA:
La seconda fattispecie ipotizzata è contraddistinta dal ricorrere delle condizioni di seguito espresse, con riferimento alle grandezze considerate: < < 0MP CA e ED.
La sottocapitalizzazione e manifestazioni di un'allocazione di NELL'OTTICA FINANZIARIA, parte del rischio di non conoscenza in capo ai finanziatori al titolo di credito e o ai fornitori. Tale allocazione, con un'efficace l'efficiente sistema finanziario si riflette entro prefissati di sopportabilità del rischio, nell'incremento delle attese di rendimento dei finanziatori ne consegue che l'impresa, per mantenersi in consonanza con i propri finanziatori.
dovrebbe, secondo il modello del profilo di rischio-rendimento, offrire un rendimento adeguato. La sottocapitalizzazione comporta che, in momenti di difficoltà o di possibile sviluppo dell'impresa, la proprietà debba intervenire per ricostruire o implementare il presidio del rischio di non conoscenza e/o dotare l'impresa di quelle capacità necessarie a realizzare il continuo processo di adeguamenti e trasformazioni strutturali in cui si dispiega il progetto percorso di sviluppo. LA STRUTTURA FINANZIARIA IL SUO GOVERNO K MP D+ Partendo dalla rappresentazione contabile della struttura al tempo T, cioè =T T T, il quoziente di indebitamento si può definire il T, principale indicatore che riveste notevole importanza nel quadro di una consapevole azione finanziaria di sintesi, di governo: Quoziente di indebitamento LIMITE Sotto un profilo generale, si può dire che in presenza di un eccesso di capitale, la copertura del rischio di non conoscenza e/o dotare l'impresa di quelle capacità necessarie a realizzare il continuo processo di adeguamenti e trasformazioni strutturali in cui si dispiega il progetto percorso di sviluppo.conoscenza rimane in capo alla proprietà sino all'assorbimento dell'eccesso di capitale connesso all'incremento del debito da del quoziente di indebitamento da T a T. Il quoziente di indebitamento limite può essere determinato anche come evidenzia chiaramente, che l'entità dell'eccesso di capitale, rapportata a quella dei mezzi propri, condiziona il quoziente di indebitamento limite al tempo T, dato un certo quoziente di indebitamento effettivo Q t. CAPITOLO 9 SVILUPPO DELL'IMPRESA, COMPATIBILITÀ FINANZIARIA, REDDITIVITÀ, POSSIBILITÀ E LIMITI DEL RICORSO ALL'INDEBITAMENTO L'approccio sistemico qualifica un progetto di sviluppo con una successione di stati di funzionamento del sistema impresa, risultanti di processi di adeguamento e trasformazioni strutturali nell'intervallo di tempo ∆T, orizzonte temporale di riferimento del progetto stesso.progetto di sviluppo, contraddistinto da una determinata rischiosità e da una crescente capitale investito netto, ossia dall'incremento delle risorse finanziarie strutturalmente investite al rischio di credito, richiede attenta riflessione e una consapevole azione di governo dell'assetto finanziario. Tale azione deve basarsi su 2 momenti di analisi: La compatibilità finanziaria, che si incentra, a sua volta, sulla considerazione: 1) della composizione delle risorse titolo di mezzi propri e di debito disponibili o che si ritiene comunque di investire per il necessario incremento del capitale investito netto degli effetti dell'incremento dell'indebitamento sul previsto necessario incremento di capitale in questione - dei limiti del ricorso all'indebitamento La redditività, che si incentra sulla considerazione: 2) dalla relazione ROE= f (ROI), tra redditività netta rapportata ai mezzi propri (ROE) ed operativa rapportata al capitale.investito netto (ROI), in presenza di un determinato quoziente di indebitamento e costo del capitale di credito degli effetti sulla relazione ROE= f (ROI), di una variazione incrementativa del quoziente di indebitamento in ipotesi di invarianza del costo del capitale di credito degli effetti sulla relazione ROE = f (ROI), di una variazione incrementativa del quoziente di indebitamento e parallelo incremento del costo dei capitale. Questi momenti di analisi richiedono, un'attenta riflessione circa il rischio relativo sia al piano di sviluppo prefigurato, sia le modalità di finanziamento del connesso incremento del capitale investito netto, quindi ancora una volta assume primario rilievo il rischio del quadro dell'azione di governo dell'impresa, rischio sotteso al legame tra assetti patrimoniali finanziari, redditività netta e industriale. Una variazione incrementativa del quoziente di indebitamento che non comporti effetti sul costo di capitale di credito puòinfatti a- vessi, almeno sotto il profilo teorico, quando non si superi il quoziente di indebitamento limite. Ciò significa che l'impresa sta af- frontando il progetto di sviluppo con assetti patrimoniali che configurano un eccesso di capitale.COMPATIBILITÀ FINANZIARIA
Valutare la compatibilità finanziaria di un progetto di sviluppo con la sua preordinata successione di stati, dallo stato iniziale allo stato finale obiettivo, significa prendere atto che il progetto, se consente il conseguimento di un interessante risultato atteso, espresso ad esempio da incrementi nella redditività a livello industriale e netto, nella generalità dei casi comportanti anche incrementi nel