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Componenti fisiche a carattere umano
Le componenti fisiche a carattere umano vengono definite nellospecifico le caratteristiche (profilo professionale, titolo di studio, l'età, tratti della personalità), o come si usa dire, si definisce il saper fare e il saper essere richiesto a ciascuna risorsa umana. Molti studi si dedicano alla definizione delle caratteristiche (o esperienza funzionale) del top management team (T.M.T.), proprio per verificare in che misura questi determinano e condizionano le decisioni che l'impresa prende nel suo complesso dalle quali scaturiscono performance.
Le componenti fisiche delle tre categorie, possono essere più o meno determinate o in altre termini, ciascuna classe di componenti ha un certo grado di indeterminatezza. Ad esempio le componenti finanziarie avranno un grado di indeterminatezza basso, vice-versa le risorse umane hanno un grado di indeterminatezza maggiore; questo
perché possono interagire anche con componenti fisiche non umane.potrebbe essere presente in altre unità organizzative come la produzione o il marketing. Questo perché le componenti fisiche possono avere delle relazioni con diverse componenti logiche all'interno dell'organizzazione. Ad esempio, il Chief Executive Officer (CEO) è l'amministratore delegato dell'azienda, il Chief Financial Officer (CFO) è il responsabile della funzione finanza e il Chief Marketing Officer (CMO) è il responsabile della funzione marketing. Nella sezione "PRODUCTION" vengono gestite tutte le connessioni tra le componenti fisiche all'interno della struttura. Queste connessioni possono essere tra componenti fisiche che appartengono alla stessa componente logica, ma anche tra componenti fisiche che appartengono a componenti logiche diverse. Ad esempio, una componente fisica a carattere finanziario può essere presente non solo nella componente logica della finanza, ma anche in altre componenti logiche come la produzione o il marketing. Questo significa che il capitale circolante netto, che è una componente fisica a carattere finanziario, può essere presente sia nell'unità organizzativa della finanza che in altre unità organizzative.nella unità organizzativa marketing (capitale circolante netto = attività correnti – passività correnti, attività correnti = cassa, banca, crediti a breve termine, rimanenze di prodotti, passività correnti = debiti a breve termine, quote di debiti a lungo termine con scadenza nel corso del periodo amministrativo). In breve possiamo affermare che una componente fisica può essere sottesa a più componenti logiche di natura diversa che, nel caso del perseguimento di obiettivi contrastanti, potrebbero inevitabilmente generare conflitti (ad esempio il trade off che potrebbe verificarsi tra manager marketing e manager finanza); l'idea è quindi quella di fissare delle regole e delle procedure in modo da gestire in maniera efficace questi trade off (trade off = perseguimento simultaneo di due obiettivi contrastanti). Un esempio di trade off nella produzione potrebbe essere rappresentato dalla dicotomia costo – qualità: sipotrebbe ipotizzare una qualità maggiore del prodotto mantenendo invariati i costi attraverso l'innovazione tecnologica (acquisizione di nuovi macchinari). Un altro esempio di trade off nella finanza è rappresentato dal contrasto utili distribuiti - autofinanziamento ecc... ha come base di potenza la struttura fisica e richiede la struttura ampliata: l O M ooAA RR cc P S DD | 723487 9143 8794 l'individuazione delle potenziali entità esterne fornitrici di input e acquirenti di output. In altri termini si considerano le possibili relazioni tra l'impresa e il suo contesto (relazioni tra struttura fisica dell'impresa e struttura fisica, nonché logica, di entità esterne all'impresa stessa). I possibili componenti che rientrano nella struttura ampliata sono unità organizzative di altre organizzazioni con le quali l'impresa si relaziona: funzione vendite del fornitore direttore acquisti direttore dellaproduzione dell'entità fornitricelogistica in uscita
La definizione della struttura ampliata ci fornisce un'ulteriore visione: quella relativa ai rapporti inter-sistemici e di come tali rapporti influiscono sull'organo di governo il quale interpretando le pressioni esterne stabilisce le diverse priorità. Inoltre le entità esterne potrebbero a loro volta essere relazionate con altre entità che andranno comunque considerate nella struttura ampliata con l'obiettivo di avere una configurazione quanto più completa di quello che nell'ambiente è presente, ed evidenziando la capacità di apertura del sistema. Tutto quello che è stato appena detto è meglio identificato come concetto, ovvero quella potenzialità strutturale che consiste in una varietà di componenti, ridondanza e di relazioni utilizzabili per supportare lo svolgimento dei processi indicati nello schema organizzativo di massima (somma).
Di tutte le componenti presenti nella struttura ampliata con le quali l'organizzazione non è ancora relazionata ma ne ha la potenziale possibilità (riserva). Una volta definita la struttura ampliata, il passo che segue nella matrice concettuale è quello di definire la struttura specifica attraverso lo schema organizzativo definito. È una mappa precisa e definita delle possibili relazioni.
Lo schema organizzativo definito è una mappa precisa e definita delle possibili relazioni e interazioni tra componenti fisiche interne, e tra queste e le entità esterne. È in questo momento, con la definizione dello schema organizzativo definito, che emerge effettivamente quali relazioni sono attivate e quali saranno effettivamente le interazioni che si svolgeranno sia all'interno sia all'esterno del sistema, definendo le effettive procedure da seguire per dar vita a tali relazioni. Per esempio: componente fisica "direttore della produzione" in relazione con componente fisica "direttore".
mktg”Direttore mktg: Direttore della Direttore Direttorevendite:approvvi- vendita delproduzione: gionamenti:comunicazione prodottoedelaborazione elaborazione selezione dei / contratto con idi un forni- for-deldocumento tori e stipula delpiano nitori se“distin- coincidentemarketing in contratto con glita base”grado di con la carica dicontenen- di-informare stessite l’esplosione tore degliulla situazionedel mercato e del approv-sulla prodotto in tutti vigionamenti.isuoi singoliquantità com-eventual- lOOMM ooAA RR cc P S DD | 724378 9134 8794mente ponenti erelativo pesovendibile quantitativoindica le specifiche modalità operative attraverso le quali dalla7) struttura specifica:struttura ampliata emergerà il sistema im-presa esprimendo il complesso delle capacitàeffettivamente operanti.il sistema emergerà dalla struttura specifica attraverso la considerazione di8) il sistema:quelle che sono le effettive relazioni intraprese, su
Quelle inizialmente progettate. Sulla base delle informazioni date dalla matrice concettuale si può comprendere quindicome l'ODG prende le decisioni strategiche pianificando l'evoluzione futura dell'impresa attraverso un piano pluriennale e prevedendo le modificazioni che la struttura (strutturaintesa in senso ampio includendo tutte le sue accezioni) dovrà realizzare per cogliere le opportunità e proteggersi dalle minacce del contesto.
I piani strategici riguardano tipicamente il lungo periodo e sono generalmente di durata quinquennale basati sul principio di scorri- mento; ogni anno viene aggiornato tale piano includendo l'anno successivo alla scadenza (2000-2005; 2001-2006; 2002-2007; ecc...) e delineando quelli che saranno i costi e i ricavi attesi.
Il piano strategico durante questo periodo a scorrimento subisce delle modificazioni dette che si sostan- ziano in tre tipi principali: cambiamenti strutturali una modificazione di portata
limitata e relativamente lieve che comporta comunque una modifica della struttura ampliata a causa del cambiamento di alcune componenti o delle relazioni tra essi. Il tratto più qualificante di tali cambiamenti strutturali consiste nella modificazione dei costi. In via preliminare bisogna distinguere tali costi in: costi di struttura e costi di utilizzo della struttura. Questa classificazione in prima istanza non corrisponde alla distinzione tra costi fissi e variabili, ma si riferisce al criterio della valenza strategica che caratterizza le capacità che tali costi originano (se una capacità è ritenuta fondamentale e strategica in relazione alla finalità della sopravvivenza, allora considero il costo di tale capacità un costo di struttura; viceversa lo considero un costo di utilizzo della struttura). Il manager del reparto mkg origina costi di struttura o di utilizzo. Il manager del reparto mkg, se consideratoFondamentale ai fini della struttura è il conseguimento della sopravvivenza, che genera costi di struttura. Tuttavia, gli adeguamenti strutturali generano delle variazioni nei costi di utilizzo della struttura, quindi dei costi di utilizzo delle risorse e delle capacità. Un cambiamento dello schema organizzativo definito comporta trasformazioni strutturali, che a volte possono anche comportare un cambiamento nello schema organizzativo di massima, nel caso di trasformazioni molto significative. Sono le trasformazioni, i cambiamenti strutturali di più vasta portata degli adeguamenti che comportano una variazione nei costi di struttura toccando il complesso di capacità a valenza strategica. Le ristrutturazioni comportano una modificazione dello schema organizzativo di massima.