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GA
sufficiente ch il ricorso sia notificato ad almeno uno di essi
deve ordinare nel corso del giudizio l’integrazione della notifica agli
altri controinteressati
▪ Cointeressati: soggetti che si trovano nella stessa situa del ricorrente:
giurisprudenza nega che debbano essere chiamati in giudizio, ma
possibilità, a determinate condizioni, di intervenirvi, realizzando
un’ipotesi di litisconsorzio facoltativo attivo
…segue
‒Disciplina specifica relativa all’azione di condanna (art.
41, c.2, c.p.a.): ove essa, anche in via autonoma, sia
proposta, il ricorso è notificato altresì agli eventuali
beneficiari dell’atto illegittimo ai sensi dell’art. 102 cpc
(litisconsorzio); in caso contrario, il giudice provvede a
ordinare l’integrazione del contraddittorio.
…segue
▪ parti
Parti non necessarie eventuali:
▪ Art. 28, cpa, intervento:
1. Se il giudizio non è stato promosso contro alcuna delle parti nei cui
confronti la sentenza deve essere pronunciata, queste possono
intervenirvi, senza pregiudizio del diritto di difesa. casi di
intervento ad opponendum del controinteressato non intimato (in
realtà, si tratta di costituzione in giudizio di una parte necessaria):
ammissibilità di un intervento del controinteressato sul piano
sostanziale che non sia parte necessaria.
2. Chiunque non sia parte del giudizio e non sia decaduto dall'esercizio
delle relative azioni, ma vi abbia interesse, può intervenire accettando
contempla
lo stato e il grado in cui il giudizio si trova. ipotesi
diverse: sia intervento del cointeressato che avvenga prima della
consumazione del termine di decadenza (un caso di intervento
litisconsortile), sia intervento adesivo
…segue
3. Il giudice, anche su istanza di parte, quando ritiene opportuno che il processo si
svolga nei confronti di un terzo, ne ordina l'intervento. ordina alla parte di
chiamare il terzo in giudizio, indicando gli atti da notificare e il termine della
notificazione; ove la chiamata non venga effettuata, il ricorso è dichiarato
improcedibile ( terzo può essere un controinteressato pretermesso sostanziale,
ma potrebbe trattarsi anche di un’altra ammin. interessata al giudizio o nei
confronti della quale si vuole estendere la portata soggettiva della domanda)
▪ Art. 50 (intervento volontario in causa) e art. 51 (intervento per ordine del
giudice) per giudizio di primo grado
▪ In sintesi, ipotesi di:
‒ litisconsorzio necessario dal lato passivo (tra ammin. e controinteressati,
allorché vi siano controinteressati);
‒ litisconsorzio facoltativo dal lato passivo, nel caso di intervento di
controinteressati;
‒ litisconsorzio facoltativo dal lato attivo (intervento in causa di cointeressati
effettuato entro il termine di decadenza)
Le azioni esperibili nel processo amministrativo e
le tipologie di processo
▪A differenza del giudizio civile, a fronte del potere
amministrativo il legislatore ha scelto di tipizzare le forme di
azione che la parte può proporre
▪Azione costitutiva (di impugnazione): mira ad ottenere una
pronuncia di annullamento (in tutto o in parte) dell’atto ammin.
eliminazione del provv. e dei suoi effetti dal mondo del
diritto (artt. 29 e 34 cpa: «Salvo quanto previsto dal comma 3 e
dall'articolo 30, comma 3, il giudice non può conoscere della
legittimità degli atti che il ricorrente avrebbe dovuto impugnare
con l'azione di annullamento di cui all'art. 29)
…segue
▪ Azione di condanna (e azione di adempimento) al risarcimento del danno
ingiusto derivante sia dall’illegittimo esercizio dell’attività ammin. o dal
mancato esercizio di quella obbligatoria, sia, nei casi di giurisdizione
esclusiva, dalla lesione di diritti ex art. 30, co.2art. 34 cpa: «In caso di
accoglimento del ricorso il giudice, nei limiti della domanda: … c) condanna
al pagamento di una somma di denaro, anche a titolo di risarcimento del
danno, all'adozione delle misure idonee a tutelare la situazione giuridica
soggettiva dedotta in giudizio e dispone misure di risarcimento in forma
specifica ai sensi dell'art. 2058 cc
‒Art. 30, co.1, cpa: azione di condanna può essere proposta
contestualmente ad altra azione o, nei soli casi di giurisdiz. esclusiva e nei
casi previsti dall’art. medesimo, anche in via autonoma
‒Azione di condanna contestuale all’impugnazione: no questioni
particolari circa il termine (sarà quello di proposizione dell’azione
codice
correlata) non disciplina casi in cui il provv. viene annullato
d’ufficio dall’ammin. o in sede di ricorso ammin.
…segue
‒Azione di condanna autonoma, art. 30, co.3 (domanda di
risarcimento per lesione di interessi legittimi): ricorrente deve agire
nel termine di decadenza di 120 gg decorrente dal giorno in cui il
fatto si è verificato o dalla conoscenza del provv. se il danno deriva
nel
direttamente da questo determinare il risarcimento, il giudice
valuta tutte le circostanze di fatto e il comportamento complessivo
delle parti e esclude il risarcimento dei danni che si sarebbero potuti
evitare usando l’ordinaria diligenza
‒Art. 30, co.4: Risarcimento dell’eventuale danno che il ricorrente
comprovi di aver subìto in conseguenza dell’inosservanza dolosa
o colposa del termine di conclusione del procedimento (c.d.
danno da ritardo), il termine di 120 gg non decorre fintanto che
perdura l’inademp. e inizia comunque a decorrere dopo un anno
dalla scadenza del termine per provvedere
…segue
Azione
‒Secondo correttivo art. 34 tipizzata da due limiti:
1. Dal punto di vista processuale, va proposta contestualmente
all’azione di annullamento del provv. di diniego o all’azione
avverso il silenzio
2. Dal punto di vista sostanziale, esperibile solo quando si tratta di
attività vincolata o quando risulta che non residuano altri
margini di esercizio della discrezionalità e non sono necessari
adempimenti istruttori che debbano essere compiuti
dall’ammin.
▪ Azione avverso il silenzio (art. 31, co.1): chi vi ha interesse può
chiedere l’accertamento dell’obbligo dell’ammin. di provvedere
‒Art. 31, co.2: «L'azione può essere proposta fintanto che perdura
l'inadempimento e, comunque, non oltre un anno dalla scadenza del
termine di conclusione del procedimento»
…segue
▪ Azione di nullità (art. 31, co. 4): «La domanda volta all'accertamento delle nullità
previste dalla legge si propone entro il termine di decadenza di 180 gg. La nullità
dell'atto può sempre essere opposta dalla parte resistente o essere rilevata
d'ufficio dal giudice. Le disposizioni del presente comma non si applicano alle
nullità di cui all'art. 114, co. 4, lett. b) (relativo agli atti elusivi o in violazione di un
giudicato), per le quali restano ferme le disposizioni del Titolo I del Libro IV.»
▪ Azione di accertamento della situa controversa, anche al di fuori dei casi di
sicuramente
nullità esperibile nell’ipotesi di giurisdizione esclusiva,
relativamente ai diritti
‒ Giurisprudenza tradizionale: a fronte di un atto illegittimo, la parte possa
chiederne soltanto l’annullamento e non già un mero accertamento
(convinzione secondo cui la tutela dell’interesse legittimo richiederebbe
un’eco
l’annullamento dell’atto lesivo dell’interesse oppositivo di questa
impostazione si ritrova nell’art. 34, secondo cui il giudice non può conoscere
della legittimità degli atti che il ricorrente avrebbe dovuto impugnare con
l’azione di annullamento, così escludendo l’azione di accertamento autonomo
della legittimità dell’atto) …segue
‒Contenuto di accertamento avrebbero l’azione avverso il silenzio e
quella in tema di accesso, nonchè l’azione di cui all’art. 21-octies, l.
241/1990.
▪ Azione di ottemperanza: eliminazione del provv. e dei suoi effetti dal
mondo del diritto molto spesso non consente di ripristinare l’ordine
occorre
giuridico violato e di soddisfare la pretesa del ricorrente
un’ulteriore attività ammin. consistente nell’esecuzione della sentenza;
qualora l’ammin. rimanga inerte o, comunque, non ottemperi alle
statuizioni della decisione, il ricorrente può esperire siffatta azione,
chiedendo al giudice di sostituirsi all’ammin. nell’adozione dei
provvedimenti necessari.
▪ Azione cautelare mira a scongiurare il rischio che la decisione con cui si
dichiara fondata la domanda della parte giunga quando ormai il provv.
è stato portato ad esecuzione o il comportamento ha esplicato effetti
pregiudizievoli …segue
▪ Classificazione delle forme del processo amministrativo in relazione “al
contenuto e all’oggetto delle pronunce del GA”:
‒ processo di cognizione, processo esecutivo, processo cautelare e, all’interno
del processo di cognizione, distinguere processo d’impugnazione, processo di
condanna e processo di accertamento.
▪ Il processo d’impugnazione mantiene una sua centralità nell’ambito del
fulcro
sistema del processo ammin. del giudizio di primo grado, la cui
disciplina, a sua volta, in forza dell’art. 38, cpa, costituisce il modello
generale. Vero è che
▪ Esistono numerosi riti speciali, la cui presenza vale a differenziare in
modo rilevante la connotazione dell’attuale processo ammin. rispetto a
in
quello tradizionale luogo di un unico rito ordinario, si deve
registrare la presenza di molteplici possibilità procedurali che talora
assumono caratteri di notevole specificità.
Il problema dell’individuazione dell’oggetto del processo
▪ Questione di merito: inizialmente identificabile con la verifica della legalità
tesi
dell’ azione, è oggi di difficile definizione seguita in dottrina e in
giurisprudenza afferma che l’oggetto del giudizio sarebbe rappresentato
dall’illegittimità dell’atto in relazione al vizio denunciato; tesi più radicale, il
rapporto che corre tra ammin. e cittadini; altri identificano con la situazione
sogg. lesa, relegando in secondo piano il provv., considerato “mero veicolo
della lesione”.
▪ Art. 34, cpa, in nessun caso il giudice può pronunciare con riferimento a
poteri ammin. non ancora esercitati: a parte i casi di giurisdizione esclusiva,
ove il rapporto sostanziale è investito dal giudizio, il “rapporto” è investito
solo nei l