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La concezione organizzativa monolitica viene meno per lasciare il posto a un'organizzazione in continua revisione

La concezione organizzativa monolitica viene meno per lasciare il posto a un'organizzazione dove il racconto è in continua revisione da quando nasce fino al momento in cui sarà ancora in grado di rapportarsi a sé stesso e agli altri. Percorsi di questo tipo aiutano le organizzazioni a ripensarsi, a riprendere i propri fondamenti strategici perché la nuova comprensione che emerge si riverbera sui modi organizzativi di pensarsi nel presente e rappresentarsi nel futuro. Il risultato di questo tipo di applicazioni può essere di due tipi: documenti di consulenza strategica che riparametrano la narrazione interna/esterna su vision, mission, valori aziendali; documenti di delivery specifico in cui si costruiscono operativamente i nuovi racconti dei principi strategici fino ad arrivare poi a veri e propri piani di diffusione dei principi strategici interni o esterni.

Storytelling e brand management

La marca possiede un territorio narrativo, una sua

personalità narrante. Ogni racconto di marca si realizza all'interno dell'interazione con altri racconti di marca che generano un discorso globale di consumo. Quando si lavora sul brand con lo storytelling solitamente si collabora con la funzione marketing con il quale si possono fare diverse attività: analizzare le dinamiche del racconto del brand, analizzare diversi pubblici a cui il brand racconta costruendo una narrability efficace, comprendere meglio gli insight dei consumatori e dei clienti, ridefinire i racconti del brand e le declinazioni mediatiche del brand stesso. Tutti comprano oggetti con un passato significativo, brand con un presente che permette di intessere legami, articoli che nelle loro funzioni d'uso lasciano la possibilità di sperimentare affetti e sentimenti espressivi del sé, marchi esistenziali che diventano detentori di un destino e indicatori di destinazione. Approcci di questo tipo concretizzano documenti e attività che

arricchiscono i marchi, i prodotti e i servizi con racconti che ne amplificano l'identità, il poter fare di questa è il riconoscimento relazionale attraverso la consapevole presa di posizione su una tensione sociale. In questo caso i marchi e le merci iniziano a parlare, dicendo molto su chi li acquista e li utilizza.

Storytelling e comunicazione (interna/esterna)

La dimensione pubblica che caratterizza sempre sia la comunicazione esterna che quella interna di un'organizzazione porta naturalmente le strategie comunicative verso un dialogo impresa/individuo che è già di fatto un evento narrativo basato sullo storytelling. Solitamente lavorare con la funzione comunicazione significa costruire un piano comunicazionale che comprende contenuti e strumenti. Quando si lavora in queste aree applicative di solito si collabora con i responsabili o i direttori delle funzioni, comunicazione interna o comunicazione esterna. Si possono, a seconda dei casi, attivare vari

tipi di percorsi che vanno dalle relazioni pubbliche alle employer branding, dalla responsabilità sociale d'impresa all'employee communication. I risultati di questo tipo di attività sono di tre tipologie: documenti scritti che ridisegnano in modo narrativo gli argomenti della comunicazione interna ed esterna; piani di social narrative, cioè di costruzione di racconti attraverso l'uso di social media; veri e propri oggetti che vengono realizzati ex novo; tecniche narrative, come ad esempio cartelloni, newsletter, internet, video istituzionali ecc... Storytelling e HR management. L'HR management di un'organizzazione vive enormi problematiche che richiedono oggi strumenti culturali e operativi molto evoluti per rispondere alle diverse necessità di apprendimento e cambiamento culturale. Per questo lavorare con la funzione HR attraverso la narrazione significa fondamentalmente occuparsi di change management and innovative transformation.governo del cambiamento personale e organizzativo e trasformazioni per l'innovazione. Quando si lavora in questa area di applicazione dello storytelling si collabora con i responsabili o i direttori delle risorse umane, della formazione o dello sviluppo organizzativo. I risultati di questo tipo di attività sono i percorsi formativi nei quali si insegnano le storytelling skills come le abilità e le competenze indispensabili per un manager contemporaneo; documenti di ricerca finalizzati all'apprendimento di problemi organizzativi che attraverso il racconto vengono compresi meglio; realizzazione di documenti cartacei o vivi per la trasformazione dei saperi taciti, per potenziare e migliorare prassi e performance di lavoro. Per esempio, quando un gruppo di lavoro di un'azienda si sente di dover distaccarsi e creare una propria identità comune è un nuovo racconto collettivo, si passa alla funzione change management che interpella chi scrive e chiede di.

Poter fare un progetto di narrazione volto a costruire una nuova identità comune. Quello che è stato fatto quindi è stato così un intenso corso di storytelling nel quale hanno lavorato più persone con tecniche narrative differenti, che hanno fatto emergere i racconti, le frasi, gli slogan, da inserire all'interno di un piano creativo.

Storytelling e design dei prodotti: servizi, esperienze

Oggi è vitale capire, presidiare, sviluppare i discorsi sociali che accompagnano il consumo e l'esperienza d'uso di prodotti, servizi, ambienti. Quando si lavora in questa area non esiste un vero e proprio referente diretto, a volte si collabora con i responsabili delle operation, altre con i responsabili del design team, altri ancora con i referenti delle client user experience. Si vuole dunque comprendere la storia di vita e le passioni dei clienti, ridisegnare i processi e prodotti secondo le tecniche narrative e dare vita a percorsi narrativi possibili.

Dunque si devono creare e concretizzare dei documenti di analisi dell'esperienza d'uso di prodotti e servizi attraverso la raccolta della narrazione dei clienti; studi di fattibilità sul design alternativo; progetti di costruzione di nuovi prodotti e servizi attraverso tecniche narrative; sviluppo della digital experience per prodotti e servizi che vendono nel web e nei social media il loro naturale ambiente d'uso; costruzione di ambienti immersivi narrativi a doc e quindi progettazione e allestimento di exhibition narrative. Storytelling e branding istituzionale e territoriale Così come non ci sono più istituzioni che vengono seguite automaticamente dai pubblici, allo stesso modo sono sempre meno i luoghi e i territori che possono contare su una visita turistica automatica. Gli enti pubblici o privati, proposti al branding culturale e al marketing territoriale sono così chiamati a creare progetti di narrazione dove si racconti di eventi per la

La partecipazione territoriale e il risveglio culturale sono fondamentali per creare una strategia di coinvolgimento e attrazione turistica. Durante il lavoro in quest'area, è comune interagire con interlocutori pubblici e politici, assessorati, fondazioni e associazioni pubbliche, ma anche con strutture private come enti di turismo e aziende.

I risultati si traducono in attività di coinvolgimento del pubblico attraverso laboratori narrativi per raccogliere esperienze di vita e vissuti concreti, creazione di piani mirati di marketing narrativo, territoriale e istituzionale, sviluppo di esperienze, eventi ed exhibition in cui la narrazione viene vissuta dai visitatori.

L'idea fondamentale è quella di introdurre sul mercato un nuovo approccio allo storytelling del turismo, in cui la destinazione diventa il fulcro di una narrazione esperienziale in grado di coinvolgere gli appassionati di avventura, natura e cultura.

Capitolo 7 - Variabili organizzative

utilizzando il tag html
    per creare una lista non ordinata, il testo formattato sarebbe il seguente:
    • la strategia - narrative accountability: il primo elemento da considerare e con cui confrontarsi sempre è l'aspetto strategico di un'organizzazione, bisogna confrontarsi con il top management e chiedere perché si sta facendo uno storytelling. È sempre molto importante avere ben chiaro le motivazioni e gli obiettivi per cui si sta facendo un'attività narrativa, ma soprattutto importante individuare la narrativa accountability, ci vuole un responsabile del racconto nella sua complessità;
    • le persone - life narrative: lo storytelling si rivolge sempre alle persone, è fatto da persone e va verso altre persone. Conoscere i propri pubblici è un'operazione da fare costantemente,

    Ascoltarli e dialogare con loro è un'operazione imprescindibile per chi fa storytelling. Bisogna quindi convincere chi di dovere a fornirvi i dati o, se non ci sono, a fare qualche attività di indagine per capire il momento di vita dei pubblici interni o esterni.

    La cultura e i valori aziendali - social narrative: ogni azienda è portatrice di una specifica cultura organizzativa e di una serie di valori più o meno definiti. Se fate storytelling per una determinata azienda, bisogna sfondare e conoscere i valori e comportamenti operativi di quella azienda. Se questa si occupa di un determinato prodotto, bisogna comprendere che si sta già entrando a contatto con una tipologia di racconto diverso da qualunque altro.

    Role script - ruoli e poteri: un'organizzazione ha un uomo di potere dove si gestiscono risorse per ottenere risultati, si ricoprono ruoli e si ricevono riconoscimenti positivi o negativi a seconda dei risultati che si raggiungono.

    ovvio che il racconto di un top manager sarà diverso da quello di un professionista che lavora nello staff. Ogni volta che farete un'operazione di storytelling, soprattutto interna a un'organizzazione, è bene che possiate capire con puntualità i sistemi e i poteri dei pubblici a cui vi rivolgete e di conseguenza il sistema di riconoscimento collegato, perché tali sistemi hanno una grande influenza sul processo di racconto che sarete chiamati a costruire e ad agire nelle diverse funzioni scelte; - i meccanismi operativi: behavior continuity: un'organizzazione non solo ha sistemi di potere, ruoli e riconoscimento ma anche una serie di meccanismi operativi con cui agisce e realizza pratiche di lavoro. Si hanno dei comportamenti standardizzati con cui fare le cose, come per esempio andare in ferie tutti nello stesso periodo, o avere tutti i report aziendali scritti con la stessa formattazione della pagina e così via. Questi meccanismi operativi interni

    diventano anche rilevanti da conoscere e gestire nel momento in cui uno storyteller inizia a raccontare

Dettagli
A.A. 2019-2020
26 pagine
1 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cecconimarta96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Social media e digital marketing e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Falcone Paola.