Anteprima
Vedrai una selezione di 4 pagine su 15
Riassunto esame didattica generale, prof. De Santis, libro consigliato: L’ambiente di apprendimento e la dimensione relazionale nella prospettiva 0-6 Pag. 1 Riassunto esame didattica generale, prof. De Santis, libro consigliato: L’ambiente di apprendimento e la dimensione relazionale nella prospettiva 0-6 Pag. 2
Anteprima di 4 pagg. su 15.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame didattica generale, prof. De Santis, libro consigliato: L’ambiente di apprendimento e la dimensione relazionale nella prospettiva 0-6 Pag. 6
Anteprima di 4 pagg. su 15.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame didattica generale, prof. De Santis, libro consigliato: L’ambiente di apprendimento e la dimensione relazionale nella prospettiva 0-6 Pag. 11
1 su 15
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Il lavoro di cura dell'insegnante

Uno dei fondamenti dell'insegnante è rappresentato dal lavoro di cura che coinvolge non solo mente e cuore ma anche testa e pensiero. Nella scuola la cura è attenzione ai diritti dei bambini, sintonizzazione sulle loro richieste esplicite e implicite. Si attribuisce alla realizzazione di una didattica e alla creazione di un ambiente di cura nei contesti educativi un'importanza decisiva per dare concretezza a un'etica del presente. Oggi il lavoro di cura degli educatori è molto complesso in quanto hanno la consapevolezza che i bambini hanno bisogno di essere amati. Per questo è necessario molto lavoro di cura, anche da parte dei genitori. Fondamentale il lavoro di gruppo, la formazione professionale e l'auto formazione. L'educazione è un'esperienza che richiede di essere istituti, problematizzando le sue finalità e riflettendo criticamente sulle modalità con cui perseguirle, operando di conseguenza.

Attenzione

L'attenzione è la caratteristica fondante della cura e la capacità maestra dell'educatore. Per avere cura occorre essere capaci di accordare all'alto una certa qualità dell'attenzione, un'attenzione sensibile. Prima di tutto l'educatore deve saper prendere le decisioni secondo l'unicità e la singolarità di ogni soggetto educativo. Per rispondere ai bisogni e ai desideri dell'altro occorre, innanzitutto, comprenderli e dunque porre attenzione ai segnali che l'altro manda, anche non verbali.

Ascoltare e parlare con Parole Pensate

L'ascolto è forse la principale pratica di cura, rispondendo all'esigenza di ogni persona di poter esprimere se stessa sapendo che la propria comunicazione e il proprio mondo vengono accolti con attenzione, interesse e rispetto. Ascoltare è lasciare essere l'altro. L'organizzazione degli spazi, dei tempi e dei materiali portano allo

sviluppo dell'identità infantile, della socializzazione, delle competenze, in direzione autonoma. Questo è il contesto, ovvero la co-evoluzione di individuo e ambiente. Pertanto l'organizzazione dell'ambiente è spesso correlata ad un'organizzazione più complessiva del contesto, di cui l'educatore è parte. Sistema integrato 0-6 In Italia sulla base di quanto previsto dal decreto legislativo n. 65 "Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni" è stato adottato il "Piano di azione nazionale pluriennale per la promozione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni", ponendo la fascia 0-3 anni all'interno del Ministero dell'Istruzione e della Ricerca, al pari degli altri ordini. La legge prevede un percorso formativo 0-6 in continuità, mettendo insieme nelle menti il concetto di cura, accoglienza,

ascolto assume ad aspetti più formali e conoscitivi. Ancora oggi si ha l'idea che il nido sia un luogo di cura, accudimento e ché l'infanzia, soprattutto l'ultimo anno, luogo di preparazione per la primaria. Questo perché si pensa che i bambini hanno dei bisogni e caratteristiche differenti: da una parte si è centrati sul bambino affettivo, su una relazione privilegiata e personale, dall'altra ci si concentra sul bambino socio-cognitivo, sull'indipendenza e sull'autonomia nelle relazioni con i pari e nel sottostare alle regole della società. Queste posizioni tendono a separare gli aspetti affettivi ed emotivi con quelli formali, come se benessere e cura non avessero niente a che fare con l'apprendimento. La dimensione della cura incide proprio sugli apprendimenti dei bambini e i processi di apprendimento sono strettamente connessi agli aspetti relazionali ed emotivi. I campi di esperienza quindi costituiscono il serbatoio prezioso.

di idee e direzioni per le proposte ai bambini. L'inserimento per i bambini all'interno di un percorso scolastico significa poter vivere un'esperienza formativa ed educativa fin dalla nascita perché il bambino è unico e non frammentato. L'obiettivo è garantire lo sviluppo di un modello formativo-educativo che accompagni il bambino con continuità nelle necessarie discontinuità della crescita.

CAP. 4 "Verso la prospettiva di un sistema integrato 0-6"

Stato dell'arte

L'educazione e la cura dell'infanzia è uno dei temi di grande attualità. Nel 2006 la Commissione europea si propone di promuovere e salvaguardare i diritti dei bambini nella politiche europee interne ed esterne, in quanto è una priorità, ponendo attenzione anche verso l'educazione per l'infanzia. Nell'insegnamento prescolare si iniziano a porre le basi per un insegnamento futuro. Nel 2011 la Commissione

vuole consentire ai bambini di affacciarsi al mondo di domani nelle condizioni migliori. Occorre quindi puntare ad un miglioramento delle qualità e dell'efficacia di tutti i sistemi di istruzione, offrire a tutti l'accesso all'educazione e alla cura dell'infanzia. Nel 2013 la Commissione ribadisce la necessità di un investimento sociale nella prima infanzia. In quanto è la base essenziale per il buon esito dell'apprendimento permanente. Nel 2014 la Commissione fa riferimento ai servizi all'infanzia in maniera unitaria proponendo dieci Principi di qualità validi per tutti i servizi 0-6. Anche a livello nazionale si fecero dei passi infatti nel decreto n.65 del 2017 dispone "l'Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a sei anni. Avere una prospettiva pedagogica comune 0-6 garantendo ai bambini pari opportunità. Viene quindi introdotta la qualificazione universale e laIndicazione nazionali delirano per la prima volta riferimenti pedagogici comuni, poiché i servizi educativi 0-3 sono sempre stati disciplinati da leggi regionali autonome. La regione Umbria sta iniziando un progetto di sperimentazione di un sistema integrato per i bambini in età 0-6. È importante però fare una riflessione a livello educativo, a livello dell'ambiente di apprendimento. Se le finalità sono quelle di sviluppare la creatività, relazioni autonome, ecc.. è importante creare un contesto adeguato e quindi precise proposte educative e didattiche. La progettazione degli ambienti di apprendimento è elemento imprescindibile per favorire esperienze, semplici ma cariche di significati importanti, perché il quotidiano si sedimenta dentro, dando forma all'essere persona.

Presentazione della ricerca

I servizi 0-6 si presentano come spazi di incontro e sistema di relazioni complesse,

luoghi di educazione, promozione della crescita del bambino e di sostegno. Devono quindi essere orientati da una logica della qualità formativa. Il bambino ha la possibilità di esprimersi e di sviluppare tutte le proprie potenzialità in un clima ricco di relazioni affettive rassicuranti. L'atteggiamento di cura si coniuga con una intenzionalità educativa. Per dare un contributo al tema è stato avviato il progetto di ricerca: "L'ambiente di apprendimento e la relazione adulto/bambino nei servizi 0-6". Gli obiettivi sono: - Analizzare l'ambiente di apprendimento nei servizi 0-6 - Analizzare la relazione educatore/bambino - Analizzare il punto di vista dei coordinatori e dei dirigenti delle scuole L'ambiente di apprendimento serve per sostenere lo sviluppo del bambino nella sua totalità, quindi deve essere ricco e stimolante. L'esperienza educativa deve contenere il momento esistenziale del vivere una situazione e quello

Riflessivo dell'appropriarsi di ciò che si è vissuto. Importante anche la dimensione relazionale, in quanto la conoscenza non avviene per sequenza ma attraverso la sistematizzazione degli aspetti affettivi, relazionali e sociali. Un ambiente di apprendimento nel quale lo spazio sociale, relazionale ed esperienziale si coniugano grazie ad una progettazione intenzionale e sistematica che tiene conto della cura, dall'accoglienza, dalle relazioni, dagli spazi, dai tempi e dai materiali. La metodologia utilizzata per la ricerca è l'osservazione strutturata: una check lista con risposte si/no, con possibilità di aggiungere note. Una parte si indaga sull'ambiente di apprendimento e dall'altra la dimensione relazionale. Per indagare il punto di vista dei coordinatori e dei dirigenti è stato scelto un questionario semistrutturato. Sono state prese dei campioni in Umbria e sono state coinvolte le studentesse del CdL di scienze dell'educazione.

Le osservazioni sono state svolte durante le ore di tirocinio ma prima sono state formate sulla metodologia e sul corretto utilizzo della scheda. È stata svolta in due giornate e a coppie. Poi è stato dato il questionario ai coordinatori e ai dirigenti. Sono stati scelti questi argomenti perché entrambi si collocano all'interno del concetto di curricolo. Gli ambienti per i ambiti devono essere dimore, luoghi identitari, spazi di vita nei quali gli hanno una storia e una valenza simbolico.

Il campionamento: I servizi nell'indagine sono stati 44 e le tipologie erano di vario tipo: privati e pubblici, 0-3, 3-6, 0-6. È opportuno osservare le cose come accadono all'interno dei servizi, ponendo l'attenzione solo sulle tracce che il fenomeno lascia, al fine di comprendere e riflettere.

CAP. 5 "Ambiente di apprendimento"

La scheda di osservazione per l'analisi dell'Ambiente di apprendimento: La pratica osservativa è uno

Lo strumento indispensabile della ricerca nell'ambito delle scienze dell'educazione è la scheda di osservazione. La sua finalità è quella di riconoscere e riflettere su alcune pratiche, con l'intento e l'esigenza di migliorare la qualità dei servizi educativi. La scheda permette di raccogliere dati quantitativi e qualitativi ed è costituita da cinque aree, con rispettive dimensioni e descrittori.

Le aree sono:

  1. Progettazione
  2. Organizzazione spazi interni, arredi e materiali
  3. Spazio esterno

Le aree individuate fanno riferimento a un approccio pedagogico olistico fondato sulla cura e sull'educazione. Questo approccio vede i professionisti dell'educazione impegnati nel lavoro di progettazione, organizzazione di spazi, tempi, materiali e rispetto dello sviluppo del bambino. L'obiettivo è offrire una ricca e variegata proposta formativa che rispetti gli interessi e l'età dei bambini.

Infine, l'analisi e l'interpretazione dei dati dell'ambiente sono fondamentali per valutare l'efficacia delle pratiche educative e per apportare eventuali miglioramenti.

di Apprendimento Sono stati utilizzati dei software specifici per i dati quantitativi e qualitativi. Per la sezione note sono state selezionate le sequenze di parole ritenute più significative.
Dettagli
A.A. 2019-2020
15 pagine
17 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/02 Didattica delle lingue moderne

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Eleonora-Bolzani di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Didattica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof De Santis Mina.