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Processo di apprendimento e valutazione
Applicare: essere in grado di rappresentare una situazione o un problema da vari punti di vista - mettersi dal punto di vista di qualcun altro e comprendere qualcosa che ci sembra strano o estraneo.
Enfatizzare: essere in grado di cogliere i propri limiti e i propri errori, essere consapevoli di ciò che non comprendiamo e di ciò che comprendiamo.
Auto conoscenza: una comprensione avviene solo se abbiamo questi sei punti di vista e da qui riusciamo ad elaborare delle domande chiave.
Determinare le evidenze di accettabilità: in questa fase non si tratta solamente di identificare i risultati di apprendimento che si intendono promuovere, ma anche di domandarsi attraverso quali evidenze possiamo riconoscere i risultati attesi nei nostri studenti. Quindi farsi delle domande valutative. Il momento valutativo viene messo in primo piano e viene letto in chiave formativa con lo scopo di potenziare l'apprendimento degli studenti. La valutazione accompagna i diversi.
momenti del percorso e serve per rendere tutto più efficace. La proposta che viene fatta dagli autori in riferimento ai diversi strumenti di valutazione riguarda sostanzialmente il loro livello di strutturazione e il focus sulle diverse componenti dell'apprendimento. Vengono richiamate tre tipologie di strumenti, in riferimento al loro grado di strutturazione: - I questionari/test sono più strutturati e si focalizzano sui contenuti di sapere. - Le domande aperte sono semistrutturate e si prestano ad apprezzare i livelli di comprensione raggiunti. - I compiti di prestazione e progetti sono non strutturati e apprezzano la comprensione all'interno di contesti reali o simulati. Tutti gli strumenti possono fornire un contributo nel valutare il livello di apprendimento, ma gli autori apprezzano particolarmente il terzo in quanto permette di mettere in gioco i sei aspetti della comprensione prima richiamati. La seconda tipologia di strumenti sono più qualitativi, integranoLe evidenze raccolte attraverso i diversi tipi di prestazione sollecitati, allo scopo di poter ricostruire una progressiva più ampia e articolata sulla comprensione raggiunte dall'allievo.
Pianificare le esperienze didattiche
In questa ultima fase bisogna strutturare il percorso formativo ovvero creare quell'insieme di attività per una comprensione profonda. Bisogna porsi delle domande specificamente didattiche. Due sono le parole chiave proposte dagli autori come principi guida: svelare e scoprire. Il ruolo chiave affidato all'insegnante è quello di aiutare l'allievo a scoprire le risposte alle domande che ci si è posti, non coprire gli argomenti previsti al libro di testo. L'equilibrio da ricercare è tra profondità e ampiezza, dove la profondità richiama all'esigenza di andare sotto la superficie e di domandarsi il come e il perché e l'ampiezza implica estensione, varietà e connessioni tra i concetti.
Diversi contenuti di sapere. Anche qui entrano in gioco i sei aspetti della comprensione. Gli autori propongono la crono imo per strutturare l'unità di apprendimento. La combinazione può variare in rapporto ai diversi percorsi, ma ogni passaggio è ritenuto fondamentale per una progettazione efficace.
Il primo passaggio è ovvero aiutare gli studenti a capire dove è diretto il percorso didattico proposto, indicare non solo gli obiettivi formativi ma anche le prestazioni desiderate e gli standard di risultato atteso.
Il secondo passaggio è il quale è mirato ad agganciare gli studenti e a sostenere il loro interesse. Proporre delle attività che risultino coinvolgenti e possano stimolare l'interesse degli studenti verso un determinato tema.
Il terzo passaggio invita a esplorare le questioni (explore), hai equipaggiare gli studenti (equip) e asperimentare attivamente (experience). Quindi il processo di apprendimento.
deve essere attivo edeve permettere di equipaggiare gli studenti per il loro viaggio. Qui siamo nel cuore dell'unità di apprendimento.
Il quarto passaggio sollecita la riflessione (reflect), il ripensamento (rethink), revisione (review) del proprio percorso di apprendimento, in una prospettiva meta cognitiva. Assume una particolare rilevante le modalità auto valutativa e l'impiego del feedback sia da parte dell'insegnante che degli altri alunni.
Il quinto passaggio è orientato a mettere gli studenti nella condizione di mostrare il loro lavoro (exhibit) e di valutarlo (evaluate). Creando prodotti autentici e sollecitando gli studenti a rielaborare il proprio sapere in funzione di un determinato prodotto. I quali poi saranno sottoposti a delle valutazioni a seconda delle determinate caratteristiche.
Quindi intorno a questo acronimo troviamo delle parole chiave inerenti alla proposta: significatività dell'apprendimento, attivazione dello studente,
CAP. 5 Unità di apprendimento: un format per la progettazione
Progettazione a livello d'aula: alcune premesse
La progettazione può avere due visioni: una amministrativa e una professionale. La prima visione risponde alle esigenze burocratiche, mentre la seconda è la disponibilità di uno strumento utile per orientare la propria azione didattica. Quasi sempre prevale la prima istanza e quindi la progettazione diventa uno spazio di compilazione di documenti ma rimane profondamente distante dalla pratica didattica. In questo capitolo tenteremo di muoverci su un piano professionale focalizzando la nostra attenzione sulla progettazione micro, a livello d'aula. Si possono riconoscere due logiche progettuali profondamente diverse. Da un lato, la logica della razionalità tecnica, la quale presuppone un rapporto lineare tra i momenti del progettare, dell'agire e del valutare.
alla dimensione temporale del progetto, distinguendo tra una progettazione a breve termine e una progettazione a lungo termine. La progettazione a breve termine si concentra sulle attività e sugli obiettivi immediati, mentre la progettazione a lungo termine si preoccupa di pianificare e organizzare le attività nel medio e lungo periodo. La progettazione è un processo fondamentale in diversi ambiti, come l'architettura, l'ingegneria, l'informatica e l'educazione. Attraverso la progettazione si definiscono gli obiettivi da raggiungere, si individuano le risorse necessarie e si pianificano le azioni da intraprendere per realizzare il progetto. In conclusione, la progettazione è un momento strategico che permette di anticipare e organizzare il processo che si intende realizzare, sia a livello analitico che globale, e sia a breve che a lungo termine.alla distinguendo tra una strategia progettuale sottesa, deduttiva, fondata su un principio gerarchico fini-mezzi, e una strategia induttiva, dove il processo didattico ha una centralità nel determinare gli scopi dell'azione formativa. Vengono poi indicate tre tipologie progettuali: - Unità didattica: progetto complesso, percorso di insegnamento-apprendimento dedicato ad un blocco di contenuti di una certa ampiezza (curricolare) e composto da unità didattiche. - Modulo didattico: percorso di insegnamento centrato su una tematica di una certa ampiezza (extracurricolare). - Progetto didattico: l'espressione "unità d'apprendimento" richiama le due caratteristiche, struttura morale e strategia induttiva. Meglio utilizzare questa espressione perché mira fin da subito a spostare il focus del lavoro progettuale sull'apprendimento anziché.sull'insegnamento. La ragione di una proposta è frequente ritrovare proposte progettuali a parole orientate verso le competenze, in cui si fatica a cogliere elementi di novità rispetto a modelli del passato. La progettazione deve essere ripensata a fondo, in qualche modo anch'essa capovolta, se vuole orientarsi verso una comprensione profonda e uno sviluppo di competenze del soggetto. Peraltro la predisposizione di un percorso didattico non richiede solo una chiara esplicitazione degli scopi che intende raggiungere e delle evidenze attraverso cui verificarlo, ma necessita anche di fornire risposte operative al come apprendere, ovvero all'astrutturazione delle esperienze e attività attraverso cui sviluppare quegli apprendimenti. Tale prospettiva allarga enormemente lo sguardo didattico, mettendo a tema il setting formativo entro cui realizzare attività e impiegare metodologie di lavoro. In questo contesto la Flipped classroom può essere utilizzata.Perché si può creare un ambiente low cost, ovvero senza cambiamenti strutturali macro, bensì con una mutamento dal basso che vada a modificare la gestione del lavoro d'aula.
L'Unità d'apprendimento per competenze assume dei significati più chiari e definiti. La struttura logica dell'uda gira intorno all'individuazione di una situazione problema, intesa come un'opportunità per manifestare la competenza assunta come traguardo focus del percorso. Nella lettura su questi temi la situazione problema è pensata come attività funzionale all'integrazione di saperi, mettendo in risalto il rapporto tra esse e lo sviluppo di competenze. La quale richiede di mobilitare l'insieme delle risorse di cui il soggetto dispone, sia interne che esterne. Dal punto di vista dello sviluppo di una competenza, la situazione problema assume quindi una duplice funzione:
- Rappresenta un'occasione per farsi delle domande,
per interrogarsi sulle proprie risposte.
Sollecita la realizzazione di un prodotto verso cui finalizzare il lavoro di ricerca, rendere visibile agli altri il proprio percorso di apprendimento.
Nell'espressione situazione problema convergono due approcci didattici complementari: La didattica per problemi, che vede l'azione formativa costruita intorno a domande, e la didattica per progetti, che centra l'azione formativa sulla realizzazione di un progetto operativo. Quindi è un percorso sfidante dove il senso della sfida è veicolato proprio dalla situazione problema.
Elaborazione del format
Ci sono diversi componenti presenti nella struttura logica e ordinati in modo sequenziale. Ovviamente il grado di articolazione e lo stesso sviluppo di ciascuna componente può variare in relazione alle situazioni d'uso; per questa ragione, in una logica di essenzialità, si distinguono alcuni componenti imprescindibili, rispetto ad altri da approfondire.
o meno a secon