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Il linguaggio verbale è anche strumento del pensiero del bambino. Il

avviene attraverso quattro processi: esperienze vissute, la loro interiorizzazione attraverso i processi di

assimilazione e accomodamento, le mediazioni simboliche e la formazione del pensiero reversibile.

Crescita, maturazione e sviluppo nell’età evolutiva

Cap 2 di vita che va dalla nascita all’età adulta nella quale si attivano

Per età evolutiva si intende quella fase i tre

processi fondamentali: crescita, maturazione e sviluppo; essi avvengono interagendo tra loro.

Nell’uomo vi è una riccorrente alternanza tra fasi in cui il fattore di crescita privilegia la statura e fasi in cui la

crescita risulta evidente nell’aspetto ponderale. Queste fasi vengono definite “proceritas” e “tugor”.

sono caratterizzati da una crescita prevalente in lunghezza dell’apparato scheletrico

I periodi di proceritas

con aumento della muscolatura; nel periodo di tugor vi è una compensazione a carico del sistema muscolare

che recupera la sua funzionalità posturale e motoria.

fasi hanno uno sviluppo differente in base al genere: il maschio presenta una fase di “tugor

Queste due

secundus” molto più lunga della femmina, la quale all’età di 9 anni può iniziare la fase di “proceritas secunda”.

L’età evolutiva è caratterizzata anche da una sostanzale differenza tra età cronologia ed età biologica, oppure

tra età di crescita e sviluppo di ogni persona.

La crescita delle parti del corpo è fortemente determinata a livello genetico dal patrimonio che ereditiamo.

Per Le Bouch il processo di maturazione va studiato tenendo conto dei principali sistemi biologici in quanto

correlati con specifiche funzionalità e con le capacità dell’uomo: il sistema vegetativo o di nutrizione, il sistema

di relazione, il sistema nervoso e il sistema della sessualità.

Lo sviluppo della motricità nell’età evolutiva non può essere pensato in modo dissociato dallo sviluppo

per definire il percorso che l’uomo

psicologico, sociale e affettivo. Si parla quindi di ontogenesi della motricità

compie per raggiungere la propria motricità, dal momento che nasce motoriamente sottosviluppato. La crescita

motoria viene condizionata dal patrimonio genetico, dall’ambiente e dalle esperienze di movimento individuali.

La crescita motoria viene favorita quando il soggetto: affronta serenamente tutte le tappe ontogenetiche in un

ambiente favorevole alla scoperta e al consolidamento delle abilità di traslocazione nello spazio, sviluppa gli

schemi motori di base, affronta un avvicinamento allo sport educativo.

La fase evolutiva incomincia con il concepimento, determinante è il periodo dalla nascita agli 11 anni. Questa

evoluzione consente al neonato di sollevarsi, deambulare, acquisire capacità manipolative.

Dagli 0 ai 3 mesi sono presenti i massivi incontrollati, definiti così in quanto interessano tutto il corpo e perché

non sono diretti ad uno scopo. Vi sono poi movimenti atetotici i quali sono realizzati in forma segmentaria e in

condizione di calma (es. allargamento delle dita); si nota la comparsa del grasping o riflesso di prensione e il

riflesso posturale labirintico del capo. l’estensione e allungamento degli arti inferiori

Dai 4 ai 6 mesi compare la reazione a paracadute che comporta

quando il neonato viene portato verso il suolo dall’alto. Compaiono inoltre le prime manifestazioni emotivo-

affettivo intenzionali. Il movimento motorio nel corso dei primi sei mesi è caratterizzato da movimenti riflessi,

ossia provocati da stimoli esterni, e movimenti spontanei, cioè non diretti ad uno scopo preciso. Durante il

è il momento dell’affermazione

settimo/ottavo mese e del controllo dei movimenti coordinati da una precisa

intenzionalità del bambino e diretti ad uno scopo. Vi è il passaggio dalla posizione prona alla posizione supina.

A 8-9 mesi può reggersi in piedi se gli viene offerta la possbilità di aggrapparsi. Dal 12 al 18 mese il bambino

acqusisce la deambulazione autonoma in stazione eretta; a 15 mesi comincia a giocare (giochi sensoriali). Dai

18 mesi ai 3 anni continuano i giochi sensoriali, è in questo periodo che il bambino diventa padrone del proprio

corpo. Il bamnino comincia ad entrare in relazione con gli altri utilizzando il linguaggio, i disegni e atteggiamenti

corporei. Dai 3 ai 5 anni vi è il periodo del consolidamento e del perfezionamento della motricità fine. Esso è

definito come “tugor primus”; sono consigliati i giochi motori di imitazione. Verso i 6-7 anni si sviluppa la fase

chiamata “proceritas prima” ossia di significativo aumento staturale che fa perdere al bambino caratteristiche

somatiche tipiche dell’infante per assumere quelle tipiche del fanciullo. Vi è l’importanza di far scrivere, parlare

e far disegnare al bambino le attività che ha svolto; controproducente è proporre attività lunghe e ripetitive

vi è il periodo dell’età d’oro della motricità.

visto il basso livello di soglia attentiva. La fase dagli 8 agli 11 anni

In questa età il bambino diventa padrone del suo corpo e delle sue facoltà intellettive; con la crescita aumenta

la capacità di forza. Il ragazzino è pronto per i giochi sport individuali e collettivi, è quindi pronto ad iniziare

un’attività di avviamento allo sport. Il periodo tra 11 e 14 anni è caratterizzato da un graduale cambiamento e

differenziazione tra i sessi indotta dallo sviluppo dei caratteri sessuali secondari.

Il bambino inoltre fin dal concepimento è in grado di manifestare la propria presenza e di comunicare. La prima

forma di relazione avviene attraverso il corpo in quello che viene definito dialogo tonico. La comunicazione

nell’uomo avviene attraverso vari tipi di linguaggio e si esprime a due livelli: il messaggio primario (o contenuto,

che consiste in proposizioni comunicate volontariamente) e il meta-messaggio (comunica il modo di essere

dell’individuo attraverso il linguaggio non verbale).

Da sempre la comunicazione verbale è ritenuta la più importante in quanto precisa, articolata e completa.

L’articolazione di un discorso è un fatto motorio in quanto coinvolge la muscolatura del cavo orale e della

faccia e del diaframma. La parola è la regina della comunicazione e la comunicazione verbale viene vista

L’invenzione dell’alfabeto è una delle più importanti scoperte dell’umanità,

come prodotto della civiltà umana.

con esso l’uomo ha imparato a scrivere i suoi suoni, a ogni fonema (suono) corrisponde un grafema (segno).

Per quanto riguarda la comunicazione non verbale essa si riferisce ai segnali che l’uomo trasmette attraverso

il corpo. La comunicazione corporea si attua attraverso segni convenzionali, ossia segni che riprendono

modalità comunicative del linguaggio verbale e trasmettono informazioni relative a dati di fatto, e gesti

spontanei cioè la comunicazione istintiva e non intenzionale, viene quindi attuata inconsapevolmente.

Cap. 3 Le abilità motorie

L’attività motorio-sportiva può contribuire alla crescita non solo fisico-motoria ma anche sociale, affettivo-

morale e intellettivo-cognitiva dei soggetti in età evolutiva. Lo sviluppo motorio si verifica quando un bambino

viene portato a sviluppare gli schemi motori di base sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo; esso è

condizionato geneticamente ma è favorito da fattori esterni quali l’ambiente, la famiglia, la scuola e l’attività

Lo sviluppo qualitativo è legato all’efficacia

extra-scolastica. dello schema motorio di base, è il risultato

dell’apprendimento automatizzato; quello quantitativo comporta la capacità di adattare il gesto alle variabili

ambientali e alle differenti tipologie di esecuzione: possiamo dire che un bambino sa camminare bene quando

sa adattare questo schema motorio con più varianti (avanti, indietro, incrociato) e a condizioni diverse (salita,

discesa, terreno ghiacciato).

Sono abilità motorie tutti gli schemi motori semplici e complessi che costituiscono i gesti globali tipici della

specie umana. Sono considerate come vere e proprie abilità il saper assumere e il saper controllare le posture.

L’essere umano nel corso del suo percorso sviluppa una serie di competenze motorie, intellettive, sociali e

comunicative. Il concetto di competenza oltre al concetto di saper fare contiene in sé anche un presupposto

implicito di riuscita del compito e dunque di qualità dell’agire. Il saper eseguire bene dipende non solo dalle

competenze motorie, ma anche intellettive e viene influenzata anche dai rapporti interpresonali.

Il movimento è una tra le più importanti funzioni organiche ed è una funzione sempre presente nell’uomo. Il

movimento umano permette lo sviluppo delle capacità intellettive; permette il miglioramento, mantenimento, e

conservazione della funzionalità dell’oganismo; permette lo sviluppo delle capacità di comunicazione e di

interazione con gli altri; permette infine il miglioramento delle qualità motorie, delle abilità delle capacità di

prestazioni umane.

Abbiamo diverse tipologie di motricità: il nascituro dispone di alcuni movimenti riflessi innati legati alla

sopravvivenza. Tra questi troviamo il riflesso di Moro o riflesso di aggrappamento , il grasping o riflesso di

prensione, il riflesso posturale labirintico del capo. Le reazioni di raddrizzamento porteranno il bambino ad

assumere la stazione eretta. Un’altra forma di attività riflessa sono le reazioni di equilibrio. Dall’ambiente

l’uomo riceve innumerevoli stimoli sensoriali ai quali deve adattarsi rispondendo attraverso il priorio corpo con

l’assunzione di posture e atteggiamenti o con l’esecuzione di movimenti.

atti motori che richiedono all’uomo un certo grado di

La motricità incontrollata comprende tutti quegli

attenzione, cura e controllo. Vengono, quindi, eseguiti con l’intenzione di raggiungere un fine programmato;

essi sono dispensiosi dal punto di vista energetico specialmente se eseguiti le prime volte. Tra essi abbiamo:

strisciare, rotolare, il camminare (attuate dal bamnino), correre, andare in bicicletta, pattinare (attuate dal

fanciullo), nel ragazzino che conosce i primi gesti sportivi, ecc.

Viene chiamata elaborazione controllata quella forma di controllo tipico di gesti nuovi o poco conosciuti che

caratterizza i momenti di apprendimento tipici della fase chiamata della coordinazione grezza.

La motricità automatizzata comprende quei movimenti che sono il risultato della progressiva trasformazion

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
9 pagine
4 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/01 Metodi e didattiche delle attività motorie

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher PaolaArpini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodi e didattica delle attività motorie e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Casolo Francesco.