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Una classificazione che ha avuto una certa diffusione è quella articolata in temi, sotto temi e nozioni
specifiche:
- Identificazione personale,
- Abitazione e ambiente,
- Vita quotidiana,
- Tempo libero
- Viaggi,
- Rapporti con gli altri,
- Salute e benessere,
- Educazione,
- Acquisti,
- Cibi e bevande,
- Servizi,
- Luoghi,
- Lingua, tempo meteorologico.
Di questi vi sono le sottocategorie:
- Tempo libero,
- Hobby e interessi,
- Radio e tv,
- Cinema, teatro, concerti,
- Mostre e musei,
- Attività intellettuali e artistiche,
- Sport,
- Stampa.
Di questi vi sono le nozioni specifiche:
- Luoghi: capo, terreno, stadio,
- Istituzioni e organizzazioni: sport, squadra club,
- Persone; giocatore;
- Oggetti; carte, pallone
I temi scelti e la relativa organizzazione in sotto temi e nozioni specifiche sono frutto delle decisioni prede
dagli autori in base a una valutazione dei bisogni comunicativi degli apprendenti considerati.
Gli utenti del Quadro di riferimento prenderanno le loro decisioni sulla base della valutazione che avranno
dato ai bisogni, motivazioni, caratteristiche e risorse dell’apprendente nel dominio o nei domini che li
riguardano.
L’uso di una lingua straniere usata come veicolo di insegnamento imporrà di stabilire una stretta relazione
con il contenuto tematico della disciplina insegnata.
Chi usa la lingua si impegna in un atto comunicativo con uno o più interlocutori per rispondere ai bisogni
che ha in una determinata situazione.
Gli apprendenti sono in grado di dire chi sono, dire lettera per lettera il proprio nome, specificare il pro prio
indirizzo e dare il proprio numero di telefono, dire quando e dove sono nati, età, sesso, stato civile, cosa
fanno per vivere, descrivere la propria famigli, indicare eventualmente, la religione, indicare ciò che ci piace
o non piace ecc.
Tocca agli affetti ai lavori riflettere sui bisogni comunicativi degli apprendenti di cui sono responsabili e
specificare quindi i compiti comunicativi per i quali andrebbero preparati, usando in modo appropriato
tutte le risorse del modello del Quadro di riferimento. Gli apprendenti andrebbero inoltre guidarti a
riflettere sui propri bisogni comunicativi.
Nel dominio educativo è opportuno distinguere tra i compiti che gli apprendenti devono saper svolgere.
Occorre indicare:
- Tipi di compito,
- Finalità,
- Stimoli,
- Risultati,
- Attività,
- Ruoli,
- Controllo e valutazione.
L’uso ludico della lingua ha spesso un ruolo importante nell’apprendimento e nel perfezionamento
linguistico, ma non è peculiare del dominio educativo.
L’uso creativo e artistico della lingua è importante sul piano educativo. Le attività estetiche possono essere
di produzione, ricezione, interazione o mediazione e possono essere orali o scritte.
Molte attività comunicative nono interattive: i soggetti si alternano nel ruolo di emittente e destinatari. In
altri casi gli emittenti sono separati dai destinatari, è probabile che non li conoscano nemmeno e i
destinatari non sono in grado di rispondere ai messaggi. In questo caso l’evento comunicativo può
consistere nel parlare, scrivere, ascoltare o leggere.
Nella maggior parte dei casi chi parla e scrive produce il testo per esprimere il proprio pensiero. In altri
agisce come un canale di comunicazione tra due o più persone.
Le strategie sono il mezzo che il soggetto utilizza per attivare e usare in modo equilibrato le proprie risorse,
per attivare abilità e procedure per soddisfare le esigenze di comunicazione nel contesto dato e per portare
a termine con successo il compito in questione, nel modo più esaustivo o più economico possibile, in
funzione di un preciso scopo. L’uso di strategie comunicative consiste nell’applicazione di principi
metacognitivi- pianificazione preliminare, esecuzione, controllo e riparazione ad attività comunicative di
diverso tipo: ricezione, interazione, produzione e mediazione.
Strategie è usato in diversi modi: l’adozione di una particolare linea di condotta per rendere massima
l’efficacia.
Il progresso nell’apprendimento di una lingua si mostra con maggiore chiarezza nella capacità
dell’apprendente di impegnarsi in attività linguistiche osservabili mettendo in atto strategie comunicative.
Attività e strategie costituiscono quindi una base utile per guardare le capacità linguistiche.
Nelle attività di produzione orale chi usa la lingua realizza un testo orale che viene ricevuto da uno o più
ascoltatori come per esempio annunci al pubblico o parlare in pubblico; queste attività possono consister
per esempio nel leggere ad alta voce un testo scritto; vengono forni ti esempi di scale per la produzione
orale generale.
Nelle attività di ricezione audiovisiva chi usa la lingua riceve simultaneamente uno stimolo orale e visivo.
Per esempio seguire un testo letto ad alta voce, guardare la TV, usare nuove tecnologie.
Le strategie di ricezione implicano l’identificazione del contesto e delle conoscenze del mondo rilevanti per
quel contesto e l’attivazione degli opportuni schemi. Queste generano aspettative sull’organizzazione e il
contenuto dei messaggi. Nel corso di ciò si utilizzano gli indizi individuati in tutto il contesto e le aspettative
relative al contesto attivate dagli schemi, per costruirsi una rappresentazione del significato espresso e
formulare ipotesi sul’intenzione comunicativa sottesa. Poi si riempiono i vuoti del messaggio in modo da
dare sostanza alla rappresentazione del significato.
Pianificazione: inqudramento,
esecuzione: individuare indizi e utilizzarli per fare inferenze.
Valutazione: verificare le ipotesi: mettere in relazione reciproca indici e sche mi.
Riparazione: rivedere le ipotesi.
Nelle attività di produzione scritta chi usa la lingua realizza un testo scritto che viene ricevuto da uno o più
lettori.
Le strategie di produzione implicano l’attivazione di risorse e l’uso bilancio di diverse competenze. Le
risorse interne verranno attivate sia con una preparazione consapevole al compito, sia valutando l’effetto di
diversi stili, strutture e formulazioni discorsive sia consultando materiale o facendosi assistere in casi di
lacune linguistiche. Se non è riuscito ad attivarfe o individuare le risorse opportune chi usa la lingua può
trovare ragionevole accontentarsi di una più modesta versione del compito e scrivere una cartolina anziché
una lettera, scegliendo se ha reperito le risorse occorrenti, di fare il contrario. Le strategie per ridurre le
ambizioni comunicative alla misura delle risorse disponibili sono definite strategie di evitamento; quelle per
migliorare il livello comunicativo e trovare i modi di cavarsela sono chiamate strategie di compensazione.
Ricorrendo alle strategie di compensazione l’apprendente adotta un atteggiamento positivo rispetto alle
risorse di cui dispone.
Che il parlante sia consapevole o no, le espresssioni del viso gli offrono un riscontro che gli permette di
controllare se la comunicazione è passata.
Pianificazione:
- Ripetizione della prova
- Individuazione delle risorse
- Attenzione al destinatario
- Adattamento del compito
- Adattamento del messaggio
Esecuzione:
- Compensazione
- Costruzione su conoscenze possedute
- Procedura per tentativi
Valutazione:
- Controllo del successo
Riparazione:
- Autocorrezione
Vengono forniti esempi di scale per:
- La pianificazione
- La compensazione
- Il controllo e la riparazione.
Attività e strategie di ricezione: si riferiscono sia all’ascolto sia alla lettura.
Nelle attività di ricezione orale chi usa la lingua ascolta e “tratta” un testo orale prodotto da uni o più
parlanti.
Tra le attività si ascolto troviamo:
-annunci pubblicitari
-ascoltare mezzi di comunicazione
-ascoltare come componente di un pubblico
-ascoltare conversazioni di altre persone
In ogni caso chi usa la lingua può ascoltare allo scopo di:
-capire
-acquisire informazioni
-comprendere i dettagli
-inferire gli impliciti
Vengono forniti esempi di scale per
-comprensione orale
-comprendere un’interazione tra parlanti nativi
-ascoltare annunci
-ascoltare mezzi di comunicazione audio e registrazioni.
Nelle attività di ricezione scritta chi usa la lingua legge e tratta un testo scritto prodotto da uno o più
scriventi.
Nelle attività interattive orali chi usa la lingua riveste alternativamente il ruolo di parlante e ascoltare con
uno o più interlocutori, insieme ai quali costruisce un discorso conversazionale, negoziando il significato
sulla base del principio di cooperazione. Nell’interazione si ricorre costantemente a strategie di ricezione e
di produzione. Inoltre ci sono classi di strategie cognitive e di collaborazione che organizzano la gestione
della cooperazione e dell’interazione, ad esempio nel prendere e dare l a parola, inquadrare il problema e
definire una modalità di approccio, proporre e valutare le soluzioni, ricapitolare e sintetizzare quando si è
detto e mediare nel caso di conflittualità.
Tra le attività interattive troviamo:
- Transizioni
- Conversazioni casuali
- Discussioni informali
- Discussioni formali
- Dibattiti
- Interviste
- Negoziazioni
- Progettazioni comuni
- Cooperazioni finalizzate al raggiungimento di un obiettivo pratico.
Vengo forniti esempi di scale:
- Interazione orale generale
- Comprendere un interlocutore nativo
- Conversazione
- Discussione informale
L’interazione che si avvale del mezzo scritto comprende attività quali:
- Passare e scambiare appunti, promemoria
- Corrispondere per lettera
- Negoziare il testo di accodi, contratti
- Partecipare a forum in rete online e offline.
Ovviamente l’interazione faccia a faccia può avvalersi di più canali: orale, scritto, audiovisivo,
paralinguistico e para testuale.
Vengono forniti esempi di scale per:
- Interazione scritta generale
- Corrispondenza
- Appunti messaggi e moduli.
L’interazione comprende sia le attività ricettive sia quelle produttive ed anche un’attività peculiare alla
costruzione di un discorso comune. La pianificazione dell’interazione orale implica l’attivazione di schemi o
di un prassi gramma (diagramma che rappresenta la strutture dell’interazione comunicativa) degli scambi
che si possono avere in quella attività. Nel corso dell’attività i parlanti adottano strategie per prendere
l’iniziativa nel discorso, per consolidare la collaborazione in funzione del compi to e mantenere viva la
discussione.
Pianificazion