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Ridefinizione

Attività che senza l'utilizzo della tecnologia non sarebbero possibili contenuti, attività e processi di apprendimento (la realizzazione di un sito, un e-book, un blog).

Quali problematiche presenta l'introduzione del web nella didattica?

Una sterminata quantità di informazioni può, se non si posseggono capacità critiche opportune, che consentano di valutare disorientare l'attendibilità e la validità scientifica e storiografica. La fase di è indispensabile, sia nel caso di selezione e verifica del materiale on-line fonti sia nel caso di (fotografie, cartoline e mappe storiche). Oggi più che mai il non si riduce più ascritte, fonti iconografiche compito dell'insegnante un mero processo di valutazione, selezione e riproposizione di contenuti attendibili e certificati, ma si deve ampliare al fine di fornire agli alunni un metodo utile ed efficace per effettuare queste.

progressivaoperazioni critiche in autonomia.- Cos'è il webquest?In materia di ricerca e reperimento delle fonti, una delle prime pratiche è il webquest, ideato da Bernie Dodge, progetto di ricerca costituito da una guida on line, 6 fasi:

  1. (presentazione della problematica, obiettivi e finalità);
  2. (in cui rientra anche la suddivisione dei ruoli se si tratta di un compito collettivo);
  3. (un elenco di siti già validati e consultati dal docente);
  4. (le attività che gli studenti devono attuare per svolgere il compito);
  5. (suggerimenti del docente);
  6. (resoconto delle attività svolte e riflessione per migliorare l'esperienza in base a quanto appreso).

Al termine di questa attività, lo studente non avrà solo assorbito concetti e nozioni, ma un vero e proprio metodo di analisi.

6. Le fonti, dalla storiografia alla didattica- Che cosa sono le fonti e come si

classificano? È fonte che si è posto. La massa delle fonti ogni elemento, materiale o meno, che lo storico individua come adatto a fornire risposte ai problemi disponibili, specialmente per l'età moderna e contemporanea, è troppo ampia e non è realisticamente dominabile da un solo studioso, quindi

Nella fase iniziale, inoltre, lo storico usa le fonti indirette o secondarie, storiografia già esistente sul tema: continui rimandi in nota segnalano che l'onere della prova spetta ad altri storici, che hanno lavorato sulle fonti primarie. Il primo dovere dello storico è quindi l'esame

Le fonti primarie sono testimonianze dirette del passato, di qualsiasi genere, purché se ne chiariscano le caratteristiche intrinseche e si definisca il contesto in cui vengono utilizzate.

- Come si articola l'analisi critica

delle fonti primarie? L'analisi si articola in 4 fasi: 1. Decifrazione: può essere un lavoro semplice e rapido oppure può durare anni nel caso di reperti in cui vengono coinvolti strumenti tecnologici, mezzi scientifici raffinati ed intere equipe di altre discipline. 2. Esame del contenuto: è possibile dopo o almeno contestualmente la decifrazione della fonte. 3. Prova di autenticità: una fonte può essere sempre frutto di una falsificazione, ma le tecniche scientifiche da un lato e i procedimenti della diplomatica dall'altro rendono relativamente semplice capire se si tratta di un falso o meno. È importante anche capire il motivo della produzione di un falso, il quale a sua volta e il suo contesto storico di produzione diventa fonte storica. 4. Definizione del grado di falsità: determinare un contenuto falso all'interno di una fonte autentica è più difficile e l'unico veroattendibilità: criterio di attendibilità di una fonte è la sua I rimandi in nota consentono ad altri di verificare direttamente ilcomparazione con altre fonti. lavoro svolto e di rimettere in discussione la stessa attendibilità delle testimonianze. - Modello proposto da Brusa per il lavoro sulla fonte Se si decide di avviare un percorso di analisi delle fonti, il cuore dell'attività didattica è l'interrogazione la lorodelle fonti, classificazione e Si possono seguire dei come quello proposto da A. Brusa, che suddivide il lavoro sulla fonte in cheschedatura. modelli generali, 4 fasi,ripercorrono le fasi del lavoro dello storico: 1. Significa assumere un di vista, una prospettiva d'indagine e scegliere i documenti pertinenti a quel tipoSelezionare. determinato puntodi ricerca. 2. Conclusa una pre-lettura globale del documento, è necessario avviare una con la quale si interroga ilInterrogare. lettura selettiva,documento per

Scoprire quali informazioni racchiude, cioè quali risposte può dare alle domande che gli vengono rivolte.

Informazioni:

  1. Giungiamo alla "lettura come la definisce Brusa: significa interpretare la lettura storicizzata del documento", porsi delle domande sulle informazioni raccolte, problematizzarle e formulare ipotesi di soluzione a questi problemi (Chi ha creato questo documento e a quale scopo? In quale contesto si inserisce il testo? Perché quel documento è giunto sino a noi?). In questa fase gli studenti si abitueranno a chiedersi le prime ragioni delle informazioni, a fare inferenze più complesse, a trascendere il documento, iniziando a fare le prime astrazioni delle informazioni rilevate.
  2. È nella fase della scrittura che si attua quella complessa operazione che consiste da un lato nel fornire rimanere aderenti ai dati dalla documentazione e dall'altro operare generalizzazioni. Le prime volte il docente può invitare gli studenti a operare generalizzazioni.

Predisporre un testo completarlo o a costruire l'apparato delle note di riferimento, consentendo loro di ragionare sull'intero percorso di ricerca svolto.

- Modello Mattozzi per il lavoro sulla fonte

Dopo aver Mattozzi propone un percorso articolato intematizzato, problematizzato e individuato le fonti pertinenti, 2 fasi:

  1. La prima è volta ad sulla base di dati relativi alla funzione, agli scopi, all'emittente, al contesto, alattribuire valori e significati alla fonte,modo di acquisizione delle informazioni;
  2. La seconda è basata sull'incrocio al fine di stabilire il livello di probabilità per ogni informazione. Il confronto dovrebbe esseretra le fonti,praticato in diversi modi: tra per educare al confronto e alla verifica delle informazioni, ma anche trafonti omogenee, fonti di diversa tipologia,per educare alla diversi e mostrare come ogni codice possa dare, grazie alla sua specificità, uncomplementarietà e integrazione di

linguaggi

punto di vista diverso sull'oggetto d'indagine.

7. La mente laboratoriale- Cosa possiamo intendere con "mente laboratoriale"?

Una "mente laboratoriale" è un atteggiamento con cui l'insegnante prevede l'acquisizione delle conoscenze mediante le pratiche.

Le pratiche e i saper fare che bisogna mettere in campo riguardano i testi storici, tracce, carte geostoriche, artefatti grafici,

gli studenti hanno la possibilità di cogliere i nessi di contemporaneità, durate fatti storici, molteplicità dei fattori coinvolti, fenomeni reali

La conoscenza di tali strumenti può essere oggetto di astrazioni concettuali.

La finalità ostensiva, quando rendono facilmente mostrabili certi risultati della conoscenza storica, quando possono rappresentare la base su cui sostenere una possibile critica.

L'insegnante può attuare il fornendo stimoli e risorse iniziali,

oppure interpretativa

sostenendo gli studenti e osservando/valutando i processi simodello dell'apprendistato cognitivo,apprendimento, per poi diminuire gradualmente il proprio supporto in modo da dare progressivamente autonomia e responsabilità aglistudenti e stimolare in loro le capacità di riflessione meta-cognitiva sul proprio operato.
  1. Tre modi di fare storia nella scuola primaria

Come è stato strutturato l'insegnamento della storia nella scuola primaria dalle ultime indicazioniministeriali?

Negli ultimi anni le per l'insegnamento della storia nella scuola primaria sono cambiate più volte, sino a suggerireindicazioni ministerialispecifiche coordinate cronologiche riprese anche dai libri di testo, che assegnano alla scuola primaria "le conoscenze storiche che riguardano ilNello specifico, per le prime due classi viene proposta l'esplorazione deiperiodo compreso dalla comparsa dell'uomo alla tarda antichità".requisiti di nelle

accezioni consuete alla vita dei bambini, invitando alla ricostruzione delle storie personali; contenuti della storia naturale e comparsa dell'uomo, preistoria sino alla fine dell'impero romano d'Occidente. Le tematiche collegate alla storia recente non fanno parte del percorso di storia, ma vengono proposte come finestre oromano d'Occidente. Percorsi limitati collegati alle ricorrenze civili, attraverso le aperture sollecitate nell'ambito dell'educazione alla cittadinanza e alla costituzione. - Quali possibili interventi didattici vengono proposti? Vengono presentate 3 possibili interventi didattici, con diversi obiettivi e destinatari: 1. "Caccia alla traccia", un'attività laboratoriale relativa all'uso delle fonti per trarne indicazioni sul passato, pensata per le classi prime della scuola primaria; 2. "L'Antico propone..."

un’attività di base della cosiddetta storia generale, destinata a una classe IV, che vuole essere esemplificativaEgitto”,di come si possa organizzare la conoscenza storica riferita alle civiltà del passato, tra la scoperta delle connessioni sociali dell’epoca e quella delloro mutamento nel tempo;

“Per percorso di conoscenza di una ricorrenza civile importante, cercando di suggerirne unauna memoria che non dimentichi la storia”,declinazione storica, in modo da evitarne una lettura meramente etica e isolata dal contesto in cui l’evento che ricorre si verificò.

9. Geostoria. Studiare lo spazio e il tempo- Cos’è la “geostoria”?

Nell’edizione del 2016 dello Zingarelli compare per la prima volta il lemma “geostoria”, definito come “disciplina che studia l’evoluzione delleIn realtà, la parola compare per la prima volta incaratteristiche di un territorio in relazione alla

Storia delle popolazioni che lo hanno abitato.

Un'importante parte della storia di un territorio è rappresentata dalle popolazioni che lo hanno abitato nel corso dei secoli. Queste popolazioni hanno lasciato tracce della loro presenza attraverso reperti archeologici, testimonianze scritte e tradizioni orali.

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
8 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher pexolo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Didattica della storia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Iannella Cecilia.