Riassunto esame Didattica della formazione, Docente Tacconi, Libro consigliato: Didattica al lavoro di Giuseppe Tacconi
Anteprima
ESTRATTO DOCUMENTO
di oguno, e la sua AUTENTICITA', questi atteggiamenti rendono i ragazzi più disponibili
a fare uno sforzo.
Curare il clima della classe: la fase di avvio del lavoro è un momento cruciale per
misurare la temperatura relazionale della classe.
"Quando entro in classe cerco sempre di percepire il clima, chiedendo loro come va, e
dico loro ciò che dobbiamo fare, non ciò che devono fare"-->in questo modo l'attenzione
diventa reciproca, anche gli allievi colgono come sta il docente, c'è un clima di reciproca
cura.
Valorizzare i momenti informali : "ci sono dinamiche che nascono se si fa con loro una
partita a basket, sei fai loro una battura, emerge una parte della loro vita che in altri
momenti non verrebbe fuori" -->L'affetto più che le regole o le costrizioni, ha il potere di
liberare potenzialità positive degli allievi.
Costruire situazioni di incontro a tu per tu: si chiama "talking card" consente agli allievi
di usufruire uno spazio di ascolto a tu per tu con un docente, dedicando quindi la piena
attenzione al ragazzo che vede gli adulti come punti significativi che possono aiutarlo a
crescere.
Gestire le provocazioni basate sul linguaggio: il linguaggio è un elemento per
esplorare confini anche attraverso la provocazione. "Quando scelgono il sesso
come argomento io non li fermo, l'importante è affrontare l'argomento in maniera seria"--
>soffermarsi su certi argomenti vuoldire anche capire se possono spingersi un pò più in
là nella relazione con il docente. Un conto è il linguaggio apparentemente disinibito, un
conto è il significato, un formatore che risponde alle provocazione senza imbarazzo si
pone in modo autorevole nella relazione e può accompagnare i ragazzi su percorsi di
apprendimento.
Prevedere regole e confini
Far sentire che si è parte di una comunità: bisogna far capire che si è parte di una
comunità e non in nome di un'astratta autorità. Le regole permetton ai ragazzi una
struttura rilevante per la crescita, le regole non devono essere proibitive o repressive ,
che chiudono i ragazzi in se stessi, ma incoraggianti che valorizzino la capacità di singoli
e dei gruppi.
Far toccare con mano le regole: è importante farle rispettare e vivificarle con la
testimonianza personale.
"Questi ragazzi non sono abituati alle regole" --> Le regole sono essenziali per arrivare
all'obbiettivo, bisogna far capire loro l'effetto che ha per loro e per gli altri una regola
infranta, e spesso un richiamo non pregiudica il rapporto ma può rafforzarlo.
All'inizio è opportuna una certa fermezza, e solo dopo ci si può permettere una certa
flessibilità. Anche se in cortile ci si permette una certa informalità non significa che in
classe non si esiga il rispetto delle regole.
Attivare processi di negoziazione: attivando processi di riflessione sulle regole è più
probabile che vengano percepite come dettate dal basso , essere parte di un gruppo, e
non imposte dall'alto, è più facile che vengano rispettate. E' utile anche far emergere le
proposte dei ragazzi, per poi analizzare le diverse prospettive di tutti e rinunciare o
modificare insieme quelle di alcuni, anche del formatore (negoziazione). Il
comportamento del docente dev'essere credibile per far sì che gli allievi rispettino le
regole.
Agire con elasticità: l'atteggiamento dei formatori deve cambiare in base alla
situazione e alle persone che si trova davanti, capendo i bisogni di chi ha davanti, ma
anche assumendo modalità apposita per far percepire loro le regole.
Definire il proprio ruolo: "Tenevo un rapporto amichevole ma alle volte diventavo
drastica, devo trovare un equilibrio tra questi due modi, si tratta di lavorare sulla
posizione del corpo e sul modo di fare" --> Anche se un insegnante sa di dover
mantenere una certa distanza spesso è difficile farlo, e si apprende solo provando sulla
propria pelle certe esperienze, il ruolo dell'insegnante è definito sorpattutto
dall'atteggiamento dei ragazzi nei suoi confronti.
Ricorrere ad un sistema di incentivi: gestire le norme attraverso un sistema di premi e
punizioni
Comunicare attenzione rispettando la libertà dell'allievo: spingere l'allievo a mettersi in
gioco, non sgridandolo per aver copiato ma facendoli capire che sei davvero
interessato a qualcosa di suo.
Organizzare lo spazio
Curare la disposizione dei banchi: mettere i tavoli a quadrilatero offre più vantaggi
riducendo la separazione tra docente e allievi che la cattedra crea , comunica l'idea di
essere impegnati in un'impresa comune.
Muoversi in aula: i movimenti possono assegnare rilevanza fisica e tonalità specifiche a
quello che dice il docente, spostarsi tra i banchi può comunicare attenzione.
Valorizzare gli spazi esterni all'aula: stimolare l'apprendimento centrato
sull'esperienza diretta e sul fare è molto efficace di quello che sarebbe stato possibile
realizzare negli spazi ristretti dell'aula.
Strutturare la lezione in modo efficace (10 passi)
Organizzare in modo efficace non significa strutturarla e seguire passo per passo ma
riservare un'attenzione a dei specifici momenti (avvio, corpo centrale, conclusione)
1-Curare l'avvio: Da esso dipenderà la sostanza del tempo a disposizione.
Stabilire fin dall'inizio un contatto emozionale: prima di entrare nello specifico dei temi i
docenti cercano di stabilire un rapporto cordiale che comunichi attenzione e rispetto,
cercand anche di capire qual'è l'atmosfera generale dell'aula. Una volta garantito il
contatto emozionale si può lavorare proficuamente insieme.
Riprendere il filo rosso del percorso, riassunto della lezione precedente: l'avvio si dedica
alla ripresa di quanto già svolto
Trasformare il controllo dei compiti in attività di riscaldamento: si tratta di un
riconoscimento della fatica degli allievi, l'avvicinarsi fisicamente può rappresente
un'invasione allo spazio degli allievi e richiede delicatezza.
Fornire un inquadramento del percorso che si svolgerà: annunciare l'argomento che si
andrà a lavorare e gli obbiettivi che si dovranno raggiungere, consente agli alunni di
collocare il tema della lezione nell'insieme del percorso.
Inserire qualche volta un elemento insolito: può essere utile un avvio indifferente dal
solito che introduca un elemento provocatorio, o un aneddoto personale che possino
suscitare curiosità o sorpresa.
Educare al metodo: mira a dare struttura al lavoro, si acquisisce con la ripetitività di
specifiche azioni: leggere, analizzare, comprendere, individuare i concetti chiave,
schematizzare, riassunti.
2-Esplorare il punto di vista degli allievi
I momenti più fecondi nascono dal dialogo tra insegnante e allievi. Decisiva è la capacità
di mettersi in ascolto dei punti di vista, delle storie e dei pensieri di ciò che gli allievi
sentono dentro senza liquidarli freddamente come ingenui. L'atteggiamento che un
soggetto sviluppa nei confronti di una disciplina incide sull'apprendimento e può
compromettere il percorso se negativo.
I goal delle aspettative: un modo per dare la parola agli allievi è esplorare le loro
aspettative
"Davo dei post it di due colori diversi, uno per le aspettative, uno per le ansie"
-->strategia che consente di discutere di eventuali difficoltà, e di far cogliere dinamiche
del gruppo di classe.
Esplorare il vissuto dei ragazzi confronto alla materia: spesso i ragazzi interiorizzano
l'idea di non essere fatti per una materia, occorre una pulizia delle idee distorte e
negative , e armarsi di fiducia cambiando visione delle proprie capacità e della materia
stessa
Adesso, dite la vostra: stimolare gli allievi ad esprimere la propria opinione su diversi
temi, proponendo un esercizio di scrittura personale. Partire da loro e raccogliere le
proprie idee è più efficace che calare dall'alto definizione preconfezionate.
Agganciare conoscenza pregresse: se l'argomento è nuovo è utile valorizzare le
conoscenze che i ragazzi possedono già, con l'intento di rendere più familiari i concetti.
Tecnica brainstorming: "Scrivo sulla lavagna la parola comunicazione e chiedo ai
ragazzi cosa associano ad essa, da lì mi aggancio per spiegare la definizione"-->
indicazioni arrivano da vita personale degli allievi e si giunge insieme alla chiarificazione
concettuale che viene avvertita come frutto di lavoro di tutti.
Decostruire: spesso bisogna aiutare gli allievi ad esprimere il loro punto di vista andando
oltre i luoghi comuni, spesso smontando idee e significati acquisiti su un determinato
tema.
"La scuola deve presentare ai ragazzi il maggior numero possibile di punti di vista in
modo che loro autonamamente possano farsi un'idea"--> aiutare ad affrontare un tema
controverso in modo ragionato, non censurando interventi e consentendo l'espressione
d'idee.
4-Offrire e far scoprire ragioni per impegnarsi
L'apprendimento è sempre legato ad un'attribuzione di senso.
A cosa serve?: molte difficoltà sono legate alla fatica di darsi ragione di ciò che si fa. Il
sapere "inutile" è messo spesso in discussione dai ragazzi perchè è percepito come
distaccato dalla vita, se gli allievi riescono a cogliere quello che fanno "serve", possono
sentire un maggior interesse nell'esplorare. (matematica)-->si può riportare le proprie
ragioni che hanno spinto ad intraprendee lo sforzo di imparare, e raccontare come
questa cultura si possa usare nel mondo reale, quindi rispondere a questa domanda in
base alla propria esperienza diretta o tentando di far riconoscere il rappoto che esiste tra
le teoria e la pratica collegato all'indirizzo.
Trasformare la matematica in calcolo professionale: il vissuto della matematica (dai cfp)
può essere segnato da timori e ansie, per risolverlo si può cercare di descolarizzare la
disciplina, farla vedere ai ragazzi in un'altra maniera. Legando i saperi a qualcosa di utile
e strumentale è possibile accendere nei ragazzi il desiderio di saperne di più
Recuperare le conoscenze di base: evitare quindi le lacune già all'inizio che poi
potrebbero andare a peggiorare
Far incontrare testimoni: incontri tra allievi ed ex-allievi che possono offrire una via di
accesso al mondo reale
Proporre esercizi in modo sensato: da come gli es vengono proposti dipende anche la
percezione degli alunni per questa attività: è dotata di senso? vale la pena di
impegnarsi? Gli esercizi devono essere coinvolgenti e devono portare a far riflettere i
diretti interessati, facendo intuire formule, quindi esplorare e fare tentativi per poi arrivare
alla definizione. Un altra modalità potrebbe essere descrivere l'esercizio appena svolto
per elaborare una spiegazione significativa al procedimento per guidare alla
consapevolezza gli allievi.
Quando ciò che muove è l'affetto verso l'insegnante: a volte l'allievo è spinto ad
apprendere per la relazione col docente, che comporta una specie di affidamento , a
volte è quindi necessario crearlo per far nascere un interesse nella materia , ma
bisogna sempre considerare che l'obiettivo non è condurre a sè ma far guadagnare agli
allievi fiducia nelle proprie capacità e nella propria autonomia. La relazione dev'essere
funzionale a far crescere i soggetti.
4-Rendere vitali i contenuti
Perchè i contenuti possano essere percepiti veramente è necessario che siano vivi nella
mente dei formatori e dunque riscoperti di continuo nel momento in cui vengono
insegnati. "Gli studenti non sono vasi da riempire ma fiaccole da accendere." I ragazzi
del cfp hanno più visibilità pratica, son più portati alla visione, all'ascolto che alla lettura e
alla riflessione, i docenti devono essere capaci di gettare dei ponti tra l'immaginario dei
ragazzi e la loro consapevolezza.
Selezionare: ciò che è rilevante per loro e cattura l'interesse dei ragazzi, ciò che piace
al docente e che può raccontare con più anima, ciò che può aiutare a leggere il presente
e far riflettere
Insegnare Dante ai meccanici: rendere vitale ciò che spieghi è molto importante per
accendere una fiamma in questi studenti "quando spieghi nel mezzo del cammin di
nostra vita devi fare un salto magari , fare lo sforzo di rendere questo passaggio
vivo....Cerco di creare un rapporto empatico tra il personaggio della storia, Dante,e loro
chiedendo magari se si sono mai trovati in un bosco da soli"-->le letture a questi ragazzi
potrebbero risultare spesso piatte, mute, il docente deve far parlare il testo articolandolo
in modo espressivo e avvolgere i ragazzi nell'atmosfera del testo per farli mettere nei
panni dell'autore.
La matematica può allargare il pensiero: interrogarsi sul perchè delle cose è un obiettivo
della matematica, sollecita ad interrogarsi, a scoprire nessi e a ragionare argomentando.
Consente di descrivere le relazioni che accadono, allargare il pensieo e far accedere a
forme di ragionamento rigoroso che servono anche nella vita quotidiana
Evidenziare i collegamenti: legare il lavoro alla letteratura o il passato al presente , la
potenzialità dell'interdisciplinarietà consente di accostare la poesia alla storia
contemporanea, e aumenta il coinvolgimento trasformandosi in esperienza. Anche il
fatto che le classi siano popolate di cittadini stranieri rappresenta una risorsa in più
perchè evidenzia i processi culturali. Inoltre collegare diverse materie tra di loro permette
di comprendere che la matematica per esempio, ha una natura concreta ed ha
avvicinato più personaggi storici, o far rivivere le emozioni delle scoperte fatte da
scienziati e matematici. L'obbiettivo è quindi quello di non congelare la matematica nella
sua freddezza.
Ricorrere ad un registro narrativo: per affascinare e rendere viva la lezione, stimolare
processi d'apprendimento basati sull'immedesimazione e l'attribuzione di senso alle
esperienze. Raccontando si ottiene un coinvolgimento emotivo che guida ad una
comprensione molto più profonda.
Coltivare e comunicare passione: la capacità dei docenti di comunicare è fondamentale,
e di essa fa parte l'energia che mettono nel loro lavoro che lascia tracce indelebili.
Esporre con chiarezza: curare la qualità della comunicazione, attraverso anche
movimenti, gesti, contatto visivo, tono che può avvicinare o allontanare gli allievi. Si
ricorre spesso alla vivacità espositiva, la schematizzazione, e al far esporre agli studenti
presentazioni efficaci.
Valorizzare il contatto visivo e variare tono di voce e postura: mantenere l'attenzione
dei ragazzi dipende da quanta attenzione poni nei loro confronti, per questo è importante
mantenere un contatto visivo cogliendo dai loro sguardi se sono presente. Variare il tono
può ravvivare l'attenzione, o anche delle pause, a volte si può ricorrere a forme di
comunicazione che puntino su un effetto scioccante come assumere posture inconsuete
che catturino l'interesse degli alunni, ovviamente sempre che si abbia questa capacità e
mantendo la padronanza sugli argomenti.
Utilizzare un linguaggio concreto e diversi supporti: se un docente non cura il proprio
linguaggio può contribuire all'idea che una materia sia incomprensibile. Si può tradurre le
cose più complicate in più semplici per farle capire ai ragazzi, il ruolo dell'insegnante è
spesso "tradurre", si può fare anche con supporto di video, immagini, o software a patto
che l'immagine spinga ad un'elaborazione e non si fermi solo all'apparenza.
Schematizzare : durante la spiegazione spesso è utile schematizzare per fissare i
concetti, migliorare la chiarezza dell'esposizione e inoltre avvia il dialogo che fa tornare
sullo schema per integrarlo o ampliarlo, può aiutare gli allievi stranieri o chi perde
spesso l'attenzione. Consente quindi di dare rappresentazione visiva ai concetti e aiuta a
fissarne il significato senza bisogno di complicate spiegazioni, aiuta a chiarire ogni
passaggio del discorso, di intuire azioni e rifletterci quindi sopra. Far fare schemi alla fine
di una spiegazione sul quaderno dei ragazzi consente di verificare la comprensione
avvenuta. Il quaderno può offrire occasioni di comunicazione, tra l'esercizio svolto
dall'allievo e la valutazione del docente, si può cogliere un bisogno d'aiuto, o un
eccellente comprensione.
Richiamare il punto d'arrivo: "ciò che faremo è questo, e dentro una certa ora voglio
questo schema" , aiuta a mantenere la tensione, da una direzione al lavoro e rende più
determinati i ragazzi a giungere ad un obbiettivo
Far apprendere insegnando : invitare gli allievi da soli o in grupp a fare una
presentazione li aiuta a superare la difficoltà di esprimersi in pubblico, sollecita
protagonismo, stimola la curiosità e a volte possono far capire meglio dei concetti
dell'insegnante ai propri coetanei.
5-Giocarsi diverse carte, variando attività
Alternare lavori in gruppo, a coppie, in aula o fuori è essenziale per mantenere
l'attenzione e adeguarsi a tutti i soggetti del gruppo e alle loro differenti caratteristiche
cognitive, la lezione così si trasforma in un'esperienza variegata.
Far fare, organizzando i tempi: gli allievi hanno bisogno di partecipare attivamente, è
fondamentale accorgersi dei cali di attenzione e predisporre un alternanza di
spiegazione e di coinvolgimento attivo.
Variare gli approci lasciandosi guidare dagli "uffa": i segnali di stanchezza o
insofferenza che gli allievi lanciano suggeriscono l'opportunità di un cambio di attività, lo
sforzo dev'essere quello di guidare lasciandosi guidare, quindi non andare di corsa per
conto proprio ma prestare attenzione a ciò che succede, di assecondare purchè
nessuno si perdi, scegliere percorsi più lunghi ma più agevoli ma allo stesso tempo far
intuire il fascino della meta e dei panorami.
Inserire intermezzi per far ricaricare le batterie: pause per far riprendere
successivamente l'attenzione, vanno gestite con buon senso.
Utilizzare la leva del gioco: i giochi negli ambiti disciplinari (si può prendere spunto
anche da quiz televisivi) suscitano coinvolgimento, sfida, interesse e curiosità
proponendo situazioni in cui è necessario un ragionamento e colorando gli aspetti
dell'apprendimento.Tecniche ludiche sono strategie piacevoli, si ricorre spesso a gare
che fanno leva sulla competizione poichè immettono dinamismo nella lezione, ma si
deve essere consapevoli del rischio della fretta o dell'eccesso di grinta, bisogna fare un
uso educativo del gioco intervenendo e spiegando le risposte non date.
6-Differenziare il lavoro all'interno del gruppo
Variare il lavoro serve per rispettare i ritmi di ciascun allievo
Cogliere le differenze per adattarsi al gruppo e ai singoli: si tratta di adattare le proposte
a tutti i soggetti, procedendo in modo esplorativo per tentativi ed errori, l'esigenza è
comprendere le caratteristiche del gruppo, le domande e le esigenze dei ragazzi, e
quando il gruppo si evolve ricorrere a modalità di lavoro diverse.
Differenziare la consegna del lavoro: alcuni formatori differenziano i compiti a second
del gruppo classe, è importante che tutti apprendino anche se per vie differenti perchè
differenti sono gli stili di apprendimento dei soggetti.
Potenziare l'autostima curando la relazione e supporto individuale: molti ragazzi portano
con sè un vissuto scolastico negativo che ha demolito la loro autostima, un "Tu provaci"
può far recuperare l'energia e far liberare potenziali che sarebbero rimasti soffocati, un
"Io so che puoi fare di più, vedo qualcosa di più in te" affiacando il soggetto e aiutandolo
a vincere la paura di sbagliare riconoscendo i suoi progressi. Il modo in cui si comunica
con un ragazzo in difficoltà ha un potere metacomunicativo sul resto della classe,
"Accorciare le distanze"
Adattare gli stimoli agli allievi con bisogni educativi speciali: è essenziale con queti
soggetti costruire una didattica su misura, come collaborare con la famiglia, garantire un
supporto individuale anche al di là della normale didattica e partecipare emotivamente al
percorso riconoscendo i risultati positivi e l'impegno. Si può partire anche dal riformulare
le consegne di lavoro a fine lezione fermandosi qualche minuto in più con il diretto
interessato
Organizzare momenti di apprendimento libero ed autonomo: la tesina: è una
personalizzazione del percorso, e da la possibilità di approffondire individualmente tra
varie possibilità in base agli interessi dell'allievo. Grazie a questo processoo gli allievi
possono sviluppare una certa autonomia nella costruzione del proprio apprendimento.
Differenziare il curricolo:
Far apprendere in/il gruppo: la proposta di lavori di gruppo favorisce l'apprendimento
cooperativo, costruendo un'interdipendenza positiva. Inoltre lavorare in gruppo prepara
alle competenze sociali che saranno essenziali nel mondo del lavoro e nella vita.
Cooperative learning: ricorrere ad un'intelligenza condivisa, lavorare insieme per una
finalità condivisa fa sentire ciascuno impegnato
Proporre forme di tutoraggio tra pari: possibilmente a coppie. Strategia che promuove
un clima collaborativo e uno scambio di feeback costruttivi
7-Guidare discussioni lavorando sulle domande: senza domande nessun incontro
risulta interessante
Far generare domande: per avvicinare alla comprensione del testo è importante
socializzare le domande di ciascuno e selezionare le più rilevanti confrontando le
risposte degli allievi così da trasformare la lezione in una viva conversazione: si può così
trasformare il punto interrogativo stampato sulla fronte degli allievi.
Offrire una griglia di domande: il docente propone delle domande e stimola un confronto
sulle risposte. Disporsi in cerchio senza i banchi può facilitare la discusione, o far
rispondere individualmente per iscritto a una domanda legittima cioè di cui non si
conosce già una risposta e che faccia emergere la vita personale del ragazzo. Poi si
potrebbe confrontarsi a coppie sulle risposte o discutere insieme per arrivare a generare
un sapere che parte dall'esperienza.
L'esperto delle domande inutili: fare una domanda che chiede esattamente
l'informazione appena spiegata dal docente, la quale documenta la distrazione
dell'allievo. La soluzione potrebbe esere nominare un "eperto delle domande inutili",
farle annotare su un foglio e rispondere alla fine dell'ora per evitare interruzioni
inopportune. Un altro caso è invece quello di incoraggiare gli allievi a fare le domande
che loro considerano inutili.
Concludere tirando le somme e raccogliendo i lavori
Raccogliere i lavori consente di connettere le varie esperienze vissute durante la lezione
stessa.
Al docente spetta il compito di fissare la cornice , sono poi i ragazzi gli autori del quadro.
VALORIZZARE L'ESPERIENZA
L'esperienza è un elemento centrale dell'azione didatticca del Cfp, loro obiettivo è far
capire che la disciplina è utile per risolvere molti problemi della realtà sociale, economica
e lavorativa. Quando la comprensione avviene a partire da un "fare" assume una qualità
notevole.
1-Far toccare con mano gli oggetti d'apprendimento
Se gli allievi percepisono gli oggetti d'apprendimento solo come enunciazioni teoriche,
scisse dalle cose, è difficile che possano essere accolti e integrati nel loro universo.
Bisogna costuire uno spazio mentale basato su un confronto pratico per agganciare gli
interessi degli allievi.
Coinvolgere il corpo per rendere visibili i concetti: valorizzare il corpo è importante (le
dita per la matematica) per chiamare in causa oggetti concreti, o far costruire/portare
materiale consente di rappresentare fisicamente i concetti, che diventano palpabili. La
rappresentazione ha il potere di muovere l'intuizione e gli allievi pssono operare delle
astrazioni attraverso esperienze motorie.
Agganciare l'esperienza reale: degli allievi agli oggetti culturali rende questi ultimi
concreti. Il passaggio dalla teoria all'esperienza, e dall'esperienza alla teoria sembra
essere un filo rosso nella storia dei formatori. L'obiettivo del docente non è ribadire il
proprio amore per la cultura sennò si lamenterebbe se non è condiviso dagli allievi, ma
ostinarsi a coltivare menti e cuori, per questo deve trovare l'accesso al loro mondo.
Collegarsi agli interessi degli allievi: ognuno è guidato a capire ciò che gli sta a cuore per
questo si è attenti ad intercettare gli interessi degli allievi, questo comporta una certa
flessibilità del programma, l'importante è rendere parlanti gli oggetti di apprendimento.
Proporre situazioni simulate e ricorrere ad esempi: un altro metodo per ricorrere alla
pratica e alla comprensione più concreta, inoltre i ragazzi tendono a partecipare con
maggiore e più vivo interesse
Partire da fenomeni chimici e farne cogliere la struttura sottostante: procedimento
induttivo dalla pratica alla teoria "Dalla bottiglia ghiacciata che scoppia si sviluppa un
percorso sulla dilatrazione termica e sui cambiamenti di stato"
2- Fare riferimento alle conoscenze incarnate nella vita quotidiana
Riflettere sulla matematica di tutti i giorni: aiutare gli allievi a percepire che i concetti
matematici fanno parte della vita quotidiana. Gli allievi sono spesso più abili nel
ragionamento pratico piuttosto che nelle relazioni astratte, lavorare su entrambi i piani
aiuta a mettere a fuoco le relazioni esistenti tra esperienza ed intuizione. Gli ambiti in
cui la matematica può diventare utile sono:
• Mate economica e finanziaria: es-> comprare il motorino, calcolare gli interessi
su un prestito, calcolo degli sconti sugli acquisti,
• Mate statistica: statistiche, sondaggi,organizzare dati e analizzare fenomeni
sociali, interpretare grafici e tabelle
• Mate in cucina: calcolo delle calorie, proporzioni di ingredienti per una ricetta
Chiaramente esiste una matematica la cui bellezza consiste proprio nella sua totale
irrilevanza per la vita, ma questi esempi sono la prova che può essere anche vista
come utile per la vita pratica.
Far riflettere sulla lingua d'uso: Il linguaggio ha a che fare con tutte le contingenze
della vita , una buona padronanza linguistica consente di muoveri in diversi territori .
Anche qui insistere troppo su astratte operazioni di analisi grammaticale, logica o del
periodo toglierebbe tempo a un'attività più importante come la riflessione
metalinguistica sulle lingua d'uso. Ricordiamo che lo scopo è quello di esprimersi
correttamente e sviluppare competenze lessicalli e semantiche, un lessico povero
impedisce la traduzione della realtà in linguaggio. Si tratta quindi di guadagnare
familiarità con termini soprattutto astratti o tecnici.
3-Lavorare per problemi in matematica
Se gli allievi non vedono il problema come possono essere interessati a trovare la
soluzione?
Focalizzare l'attenzione sulla soluzione di problemi concreti: gli allievi imparano
meglio se percepiscono i problemi come tali. Di fronte a un problema invece che
cercare una riposta immediata è utile mettersi in una posizione che consenta di
guardare le cose da un punto di vista più ampio.
Tradurre esercizi classici in problemi concreti
Accompagnare nella ricerca della soluzione: la soluzione va fatta cercare e scovare,
non è facendosi dire come risolvere un problema che si affina la mente ma
orientandosi ad affrontarlo per contro proprio.
4- Far vivere il leggere e lo scrivere come esperienze piacevoli
Educare alla comprensione dei testo ed educare al piacere della lettura che però non si
può imporre, sarebbe come dire "Sii spontaneo". Vediamo alcune tecniche che usano i
docenti.
Quando leggere e scrivere non sono un piacere: ci possono essere deficit certificati o
meno che inducono un sentimento negativo verso queste attività, in questo caso è
necessario un percorso che li aiuti a rappresentarsi il compiito come affrontabile non
come sgradevole. Attraverso un'analisi di testi bisogna aiutare a cogliere le
caratteristiche formali (presentazione, sviluppo ecc) collegandolo anche ad una
conversazione quotidiana in cui cerchiamo di convincere qualcuno così da far capire che
è utile anche nella comunicazione quotidiana. Poi il docente guida gli allievi nelle varie
fasi di costruzione di un testo, per poi far presentare i lavori individuali. In base a questi
esiti organizzerà delle attività di recupero, differenziando le strategie rispetto alle
difficoltà dei singoli .
Leggere e far leggere ad alta voce: una lettura espressiva, teatrale, proposta dal
docente stesso o fatta fare agli allievi, per vivacizzare un testo narrativo assegnare
diverse parti dei vari personaggi curano pause e intonazione. Leggere per altri e non
solo per sè può rendere la lettua un'esperienza viva
Far riflettere su di sè a partire da ciò che si legge: scoprire che ci sono pagine che ci
leggono, ci rivelano, ci regalano parole per riconoscere vissuti e sensazioni. Affinare
capacità riflessive oltre che competenza di lettura attraverso lo stimolo
dell'immedesimarsi nelle situazioni, per caricare la lettura di risonanze emotive ed
esistenziali.
Personalizzare il rapprto con il libro e gli autori: le lettura è anche un fatto fisico,
utilizzare la penna per sottolineare o scrivere note, si personalizza il libro con cui si
isituisce un rapporto unico. Quando la lettura si trasforma in esperienza si allacciano
rapporti anche con gli autori.
Far analizzare un testo: l'analisi è un mezzo e nn il fine. La lettura, la ricerca di parole
nuove, domande sul testo, selezione degli elementi principali, rielaborazione personale
attraverso uno schema. Grazie a questo processo ci si avvicina più criticamente ai testi,
ed è uno strumento per gustare la bellezza del testo, ma leggere rimane la fonte
principale del piacere.
Far scrivere creativamente: consente agli allievi di riappropriasi delle parole perchè la
lettura non rimane passiva ricezione ma diventa attività creatrice, da sfogo alla fantasia
e sviluppa una sapienza che la sola lettura non può dare.
5-Dare spazio ad esperienze basate su immagini, musica, e teatro
Valorizzare diversi elementi della cultura multimediale di cui i ragazzi sono imbevuti: i
formatori sanno distanziarsi da un'aderenza passiva ai programmi, soprattutto oggi che
siamo immersi nel linguaggio iconico. Familiarizzare con determinati linguaggi può aprire
le porte al mondo degli allievi e far comprendere meglio un concetto. "Bisogna amare ciò
che i giovani amano perchè loro possano amare ciò che sta a cuore agli educatori"
Analizzare immagini e film: le immagini spesso più eloquenti delle parole suscitano
emozioni e custodiscono informazioni oltre che stimolare curiosità e una propria
interpretazione.
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giorgia_333 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Didattica della formazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Verona - Univr o del prof Tacconi Giuseppe.
Acquista con carta o conto PayPal
Scarica il file tutte le volte che vuoi
Paga con un conto PayPal per usufruire della garanzia Soddisfatto o rimborsato