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ACCERTARE LE RISORSE DISPONIBILI E ORGANIZZARE LA RICERCA
3. Risorse economiche, di personale e di tempo e la volontà del finanziatore a
perseguire le finalità della valutazione, ad attendere, a collaborare.
PRIMO DISEGNO DELLA RICERCA E OFFERTA TECNICA
4. Definizione delle tecniche da utilizzare. Disegno della ricerca ancora astratto
basato su documenti e conoscenze pregresse con possibilità di modifiche.
ESPLORARE IL CAMPO SEMANTICO DEL PROGRAMMA
5. Analizzare il programma per delinearne gli elementi salienti e trasformarli in
strumenti operativi. Si entra nel vivo del contesto, nelle relazioni tra attori e nel
significato da loro attribuito al programma.
CUORE della valutazione.
ESPLICITARE IL SISTEMA VALORIALE DEL PROGRAMMA
6.
Stabilire un sistema di valori attraverso il quale avviare il processo valutativo.
Valutare significa giudicare e si può giudicare solo tramite un sistema di valori
(NON proposto arbitrariamente da un solo soggetto)
STABILIRE CONSEGUENTI APPROCCI, STRUMENTI, TECNICHE E
7.
DEFINIZIONI OPERATIVE
Tutto ciò viene trasformato in uno strumento operativo di rilevazione delle info
pertinenti che possiamo utilizzare per misurare le componenti del programma.
Le tecniche derivano da scelte che traggono senso dal confronto col contesto
reale in cui viene eseguita la valutazione.
RACCOLTA E ANALISI DELLE INFO
8. USARE LA VALUTAZIONE E DIFFONDERNE I RISULTATI
9.
Fase di redazione di RAPPORTI VALUTATIVI.
Le nove fasi possono essere raggruppate in tre blocchi:
PRIMO BLOCCO: FASE ESPLORATIVA mandato, formulazione domande,
I. riflessione sulle risorse
SECONDO BLOCCO esplorazione campo semantico ed esplicitazione valori
II. TERZO BLOCCO definizioni operative e raccolta info
III.
Per essere una buona valutazione deve avere almeno due blocchi su tre.
2.2 Definire gli obiettivi della valutazione (mandato)
- Mandato negoziato con il committente chiaro, completo, senza ambiguità
- Prima di sapere cosa è importante sapere perché bisogna valutare (scopi)
ASPETTI DEL MANDATO DA CHIARIRE:
CHI sono i principali ATTORI sociali (chi la utilizzerà). Capire perché certi
• problemi sono evidenziati e da chi.
Capire il RUOLO assegnato alla valutazione e al valutatore
• - ASSERTIVO: punto di vista esterno che serve da verità arbitrale
- ARGOMENTATIVO: offrire considerazioni e aspetti interpretativi
Definire cosa vuole veramente fare il principale utilizzatore della valutazione
• elemento FONDAMENTALE per il valutatore per la necessità di coinvolgere
operatori che vogliono sapere l’utilizzo che si farà delle info rilasciate
Mandato tanto più complesso quanto sono complessi il programma, la natura
- delle domande e le logiche degli stakeholders
La definizione del mandato influisce sul processo di ricerca valutativa
- fondamentale la capacità di essere attivi-reattivi-adattivi (Patton) soprattutto
nelle prime fasi della valutazione definire il mandato sulla base di un
CONTESTO REALE
Il mandato valutativo è definito in un
CLIMA NEGOZIALE legato agli SCOPI della
valutazione.
Una buona valutazione deve essere ESTERNA
poiché in grado di interpretare al meglio ciò che
viene vissuto da decisore e operatori e UMILE
ELEMENTI DEL MANDATO
CHIARA e UNIVOCA identificazione del programma il valutatore può
1. comprendere da subito il contesto e l’approccio necessari per aggredire il
problema valutativo
Definire se si tratta di un programma nuovo e di recente avvio, maturo e
2. consolidato oppure concluso da tempo
Programma nuovo: per aiutare uno sviluppo incerto affiancandosi al
2.1. management con una valutazione in itinere del processo
Programma maturo: organizzazione stanca con operatori routinizzati.
2.2. Chiedersi se è ancora utile tenerlo in piedi
Programma concluso: studiare possibili aspetti manifestatisi tardivamente
2.3.
Quale SPAZIO DI MANOVRA ha il valutatore? Sapere se ha la possibilità di
3. consegnare i suoi risultati qualunque sia la posizione del committente
Sapere se il committente vuole uno studio neutrale e asettico oppure pareri e
4. raccomandazioni
Conoscere le possibilità di diffusione dei risultati
5. Conoscere l’AUTORITà che viene lasciata al valutatore
6.
2.3 Formulare le opportune domande valutative e comprendere gli obiettivi dei
programma
OBIETTIVI
Nuova scuola di pensiero valutazione svincolata dagli obiettivi del
• programma: goal free evaluation con tali caratteristiche
- non consentito restringere il campo di osservazione ai soli obiettivi
predeterminati
- valutatore contatti minimi col management per essere meno influenzato
- si comprendono più facilmente aspetti inattesi
RAGIONAMENTO sugli obiettivi, non semplice chiarimento di quali essi siano.
• Fondamentale per committente e valutatore per comprendere al meglio quali
sono realmente perseguiti. il programma e gli obiettivi sono spesso frutto di
una RI-CO-COSTRUZIONE (ri – “in forma nuova”, co – “insieme”, costruzione
– “viene ideata e montata con processi dialogo-inferenziali passibili di errori e
ripensamenti)
In questa fase si valuta qualcosa di specifico, non in generale IMPO
• Spesso problemi rilevati hanno a che fare con gli obiettivi, quindi importante
1. chiarire quanti e quali siano (sono problemi e obietti degli stakeholder e del
gestore).
Importante capire la natura del programma, cioè:
•
A chi si rivolge il programma
- Perché s’intende avviare/è stato avviato il programma
- Aspetti organizzativi del programma
- Una volta definiti gli obiettivi espliciti, cerco quelli secondari
2.
_CASO PARTICOLARE: gli obiettivi non sono esplicitati in maniera chiara.
LEGGE: più il programma è complesso e multidimensionale, più la definizione degli
obiettivi ai vari livelli gerarchici saranno confuse o assenti.
Non si può fare valutazione senza gli obiettivi per cui è compito del valutatore
ricostruirli obiettivi devono essere completi in ESTENSIONE (sui diversi argomenti)
e INTENSIONE (lungo la scala di generalità)
GERARCHIA DEGLI OBIETTIVI
- Processo decisionale può essere visto dall’alto in basso lungo la scala di generalità
(da obiettivi generali a più specifici) alla base dei programmi chiamati Quadro
logico che vede un’articolazione a cascata di obiettivi, risultati e azioni
- Vengono indicati anche gli obiettivi intermedi indicano come concretamente si è
pensato di coniugare gli obiettivi di ampio raggio agli strumenti utilizzati
PROBLEMATICHE
Analogia tra ricerca obiettivi e loro gerarchizzazione e gestione delle problematiche
da mettere al centro della valutazione.
Valutatore s’impegna per a) individuare i problemi da porre al centro, b) come
condurre tali analisi, c) quali problemi mettere al centro.
DIMENSIONI IN BASE ALLE QUALI VALUTARE
EFFICACIA:
a) Efficacia interna confronto effetti ottenuti dal programma (realizzazioni) con
- gli obiettivi iniziali
DOMANDE SULL’EFFICACIA INTERNA nei casi di:
I. interesse all’analisi delle realizzazioni, risultati ma non si è in grado di far
risalire gli effetti anche a questioni organizzative
II. Domande poste dallo staff al fine del miglioramento della performance
III. In fase di valutazione ex ante quando si devono stabilire obiettivi congrui
con la realtà
IV. Quando l’approccio coinvolge gli operatori del front office l’analisi
dell’efficacia interna rappresenta la professionalità degli operatori
Efficacia esterna confronto degli effetti ottenuti dal programma con il contesto
- economico-sociale e i suoi bisogni
DOMANDE SULL’EFFICIENZA ESTERNA nei casi di:
I. programmazione ancora in corso, per cui si può verificare la reale presenza
di bisogni
II. Programma in corso ma diversi elementi fanno ricredere il decisore sulla
validità del programma (possono essere mutati i bisogni)
III. Valutazione con carattere rendicontativo proposte per valutare se
continuare o meno un programma
IV. Valutazione con carattere formativo e si pone il problema dell’adeguatezza
del proprio lavoro con le concrete necessità dei beneficiari soddisfazione dei
clienti
EFFICIENZA: confronto fra elementi concernenti gli effetti con i vincoli e le
b) risorse inizialmente destinate
ALTRE MISURE VALUTATIVE:
c) - Rilevanza confronto fra obiettivi e contesto economico-sociale
- Appropriatezza dovere di dimostrare che il trattamento attuato è il più
consono per gli obiettivi prefissati
- Equità proprietà di un’azione che consente ai destinatari di farla propria e
goderne i risultati
VALUTAZIONE DELLA VALUTABILITà
Nel caso in cui gli obiettivi non sono identificabili o domande valutative non
condivise, è possibile valutare un programma sulla base di CONDIZIONI MINIME:
Obiettivi generali e intermedi, effetti e info devono essere BEN DEFINITI
• Obiettivi generali e intermedi devono essere PLAUSIBILI
• Info sulle principali performance del programma devono essere ottenute
• Gli utilizzatori della valutazione sono d’accordo sull’uso delle info
•
2.4 Accertamento delle risorse
A questo punto il valutatore sa di cosa deve occuparsi, ma non ancora come.
ORGANIZZAZIONE DELLA RICERCA:
Verifica iniziale risorse e vincoli
1. Importante la CHAIREZZA DEL COMMITTENTE.
Rispetto di due principi per svolgere al meglio questa fase:
I. contenuto informativo valutazione che si vuole condurre giustifica l’impegno
e la spesa
II. C’è chiarezza in tutti (dal committente agli operatori) dei limiti metodologici
che il valutatore deve affrontare
Risorse/vincoli da tener conto: fondi, tempo, risorse umane, clima
organizzativo, disponibilità dati, elementi che possono interferire, destinatari,
capacità tecnica, preoccupazioni etiche
Gestione ricerca valutativa (budget, gruppo di lavoro ristretto e allargato e
2. stakeholder)
Soprattutto gestione tempi (rispetto scadenze) e risorse
Promozione del lavoro
3. Coinvolgere gli attori, presentare il lavoro per stadi, mostrare i primi risultati,
insistere sulle domande valutative
2.5 Disegno preliminare del progetto di ricerca
La ricerca valutativa è un processo e un sistema:
- PROCESSO percorso cognitivo di successione logica, prevedibile a lunghi tratti,
ma soggetto a possibili mutamenti
- SISTEMA non esprime logica semplice e lineare, ma logiche indipendenti che
mettono in correlazioni le varie parti e avviano retroazioni fra le varie componenti
Stabilire la cornice generale della valuta