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DA SIMMEL ALLA SCUOLA DI CHICAGO

Fin dagli esordi, il potere dei media è stato un tratto caratterizzante della ricerca sociologica, ancora presente in quella

contemporanea. Si inizia ad affrontare il problema del contesto: nonostante gli studiosi avessero ben chiara la

complessità dei processi comunicativi, le loro ricerche andavano verso una sostanziale semplificazione. La prima

l’espulsione del contesto

semplificazione fu dall’ambito della ricerca. Successivamente, com’è evidente, il ricorso alla

contesto stimolo­risposta

nozione di implicava il superamento della logica e obbligava a considerare il pubblico come

aggregato instabile,

un segmentato al suo interno. In tale prospettiva le ricerche avrebbero assunto una maggiore

problematica perché difficilmente potevano essere usate come facili “ricette” per la pubblicità o per la campagna

elettorale.

Il problema del contesto fu quello che segno una sorta di spartiacque tra le teorie della trasmissione e quella dell

dialogo.

Due sociologi che affrontarono il concetto di contesto nello stesso periodo, anzi, nello stesso anno (1983), furono

Levinson e Parret. Il primo ipotizzava l’esistenza di:

contesto sociale

un connesso con le identità dei soggetti partecipanti

o contesto epistemico,

un che riguardava le forme di conoscenza dei soggetti

o co­testo,

un ovvero la posizione specifica dell’enunciato nelle dinamiche comunicative.

o

La classificazione fatta da Parret invece, individua cinque tipi di contesto:

la dimensione co­testuale

o contesto esistenziale,

il ovvero gli oggetti e le situazioni a cui si riferisce il testo

o contesto situazionale

il (istituzioni sociali)

o contesto psicologico

il

o contesto dell’azione

e il

o

Anche Casetti, nel 1994, individua quattro idee chiave di contesto:

orizzonte di riferimento ad un testo:

Contesto come ovvero la realtà di cui si parla.

o ambiente culturale

Contesto come in cui si colloca un contesto: le componenti simboliche di una

o società. circuito della comunicazione:

Contesto come ne fanno parte gli individui che producono/ricevono un

o discorso, l’ambito spaziale/temporale e tutte le intenzioni della comunicazione.

insieme di enunciati.

Contesto come

o

Ciò che permise il passaggio da Simmel alla scuola di Chicago furono una serie di innovazioni e elaborazioni

rete,

concettuali. Innanzitutto si passa dal concetto di organicismo a quello di grazie anche ai secoli passati che (700 o

telegrafo ottico

800) che fecero da culle di concetti nati a partire dai sistemi tecnici. Anche l’invenzione del di Chappe,

sistema reticolare divisone del lavoro

Vauban e il suo per lo scambio delle merci mediante canali, il concetto di di

Adam Smith e grazie anche a Charles Babbage e la meccanizzazione dell’intelligenza.

folla: psicologia delle folle,

Si passa inoltre dalla fisica sociale alla Scipio Sighele e Gustave Le Bon con la Gabriel

agglomerato ibrido fatto sociale

Tarde con la falla/pubblico come e in movimento e Emile Durkheim con il come

diverso soggetti mettono atto.

dai che lo in

Georg affrontava l’idea del sociale come rete di affiliazioni e i rapporti sociali come interazioni comunicative: da qui la

sociologia della vita quotidiana. L’analisi di Simmel viene però schiacciata dal successo di Durkheim e dal

funzionalismo. scuola di Chicago.

Con Robert Park si ha una visione completa e definita di quella che era la Essa infatti pone la città

laboratorio umana,

come e luogo della mobilità sociale. Si ha la presenza di un’ecologia ovvero la società è costituita

livello vitale culturale. comunicazione

da un e da uno La è alla base del livello culturale e degli strumenti di

emancipazione e democratizzazione. Ritorna comunque, con un grande contributo, la sociologia del quotidiano e

l’approccio etnografico. 8

Linguaggi dei Media – Università Cattolica Del Sacro Cuore – Milano

Dispensa Personale di Matteo Ferrario – A.A. 2015/2016

Un altro contributo da parte di Simmel fu lo studio della moda. Esso affronta degli studi sull’organizzazione sociale in

cultura oggettiva

rapporto ai bisogni degli individui. Per Simmel lo sviluppo esteso della entra in contraddizione con la

cultura soggettiva

capacità della di digerire tutte le sollecitazioni cui è esposto il soggetto della società moderna. Al

concetto di cultura, metropoli:

centro del stava la varietà culturale, gruppi sociali diversi, estetiche differenti, ampia

scelta nei consumi, differenti idee ed orientamenti, creatività, arti, cambiamento, innovazione, modernità, gusti, mode e

stili di vita. moda,

Per quanto riguarda la Simmel osserva le caratteristiche e le dinamiche della moda guardando non solo

all’abbigliamento, ma agli stili, al linguaggio, all’arte, ai gusti, all’estetica e a tutte le aree della cultura. La moda

imitazione distinzione.

dipende da due movimenti simultanei: e Con la prima gli individui cercano di partecipare ad un

modello universale, ad una comunità immaginaria, ad un segno generale della cultura oggettiva di quel momento, ad un

gruppo sociale meritevole di prestigio e considerazione. Ma al tempo stesso gli individui sentono il bisogno di

distinguersi, di trovare segni attraverso cui differenziarsi da ciò che è troppo comune, banale, scontato. La moda, nelle

dinamica di classe: ceti superiori

società moderne, è anche una i si impegnano attraverso le scelte dei singoli individui

a trovare i segni che li distinguano dalle altre classi. L’innovazione si produce così in una cerchia ristretta di persone, fra

classi elevate. intermedie

le Poi si estende gradualmente a quelle che la normalizzano. Grazie alle capacità produttive

dell’industria di massa e alla facile circolazione delle idee, dei prodotti e degli stili, progressivamente l’innovazione (che

non è più tale) viene imitata dalle classi inferiori che, alla ricerca di un’espressione universale, traducono

definitivamente quella che era un’innovazione culturale in un dato popolare.

scuola di Palo Alto,

La tra i maggiori esponenti ricordiamo Paul Watzlawick e Gregory Bateson, si basa su dei semplici

concetti di base: processi relazionali,

La comunicazione di fonda su ovvero non sono i singoli elementi del processo

o comunicativo ad avere importanza, ma le loro reciproche interconnessioni.

valore comunicativo.

Qualunque attività umana possiede

o disturbi psichici

I della personalità sono spiegabili in termini di difficoltà nel comunicare tra

o individuo e gruppo.

Palo Alto

La scuola di è anche una reazione alla teoria matematica della comunicazione, attraverso la cibernetica e la

prossemica,

teoria dei sistemi. Inoltre viene data importanza alla ovvero la scienza che studia lo spazio o le distanze

come fatto comunicativo; lo studio, cioè, sul piano psicologico, dei possibili significati delle distanze materiali che

l'uomo tende a interporre tra sé e gli altri.

Un altro importante contributo è stato dato dal sociologo Marshall McLuhan, uno degli autori di alcune delle più

caldi e media freddi”,

riuscite massime sui media. Tra le sue teorie più importanti ricordiamo quella dei “media “il

villaggio globale” medium è il messaggio”.

ed “il

Per villaggio globale, McLuhan, intende la realtà planetaria sempre più interconnessa grazie la rapida

o evoluzione delle tecniche di trasmissione dei messaggi e al ruolo sempre più importante nella vita

quotidiana di ognuno di noi.

Media caldi: detti anche di alta definizione, sono quei mezzi che saturano la capacità percettiva del

o fruitore, senza richiedergli uno sforzo totale di ristrutturazione delle immagini e dei contenuti,

innescando così meccanismi di partecipazione (ad esempio il cinema). I media freddi: o di bassa

definizione, non saturano la percezione del fruitore e quindi richiedono un esercizio attivo di

partecipazione. tetradi

Nella sua fase di studi finali, il sociologo canadese, individuò quattro leggi generali, che vengono definite e che

fanno riferimento al rapporto fra innovazione tecnologica e uso sociale dei media. Le quattro leggi sono:

Estensione: ogni tecnologia amplifica le facoltà dell’utilizzatore.

o Chiusura corrispondente: ad un’esperienza che si intensifica ce n’è un’altra che si atrofizza.

o Recupero: ogni medium recupera in forma nuova le caratteristiche di un medium precedente.

o Rovesciamento del medium surriscaldato: ogni tecnologia spinta oltre le sue potenzialità subisce un

o capovolgimento delle sue caratteristiche.

Se prendiamo in considerazione la radio, ad esempio, e applichiamo i quattro concetti appena spiegati ne risulterà che:

amplifica la musica, riduce la stampa, rilancia le parole e promuove l’audiovisuale. 9

Linguaggi dei Media – Università Cattolica Del Sacro Cuore – Milano

Dispensa Personale di Matteo Ferrario – A.A. 2015/2016

medium

Sempre secondo McLuhan, il dunque ricopre un ruolo fondamentale nella comunicazione: modifica il nostro

pensiero, le forme della nostra conoscenza e la nostra organizzazione sociale.

L’opera di McLuhan mostra un debito scientifico notevole nei confronti del lavoro di Harold Innis, che lo stesso

McLuhan considerava un po’ il suo maestro. Anch’esso canadese, si concentrò sulla divisione delle tecnologie che

controllo centralizzazione

influiscono sullo spazio e sul tempo: le prime hanno un ruolo di e (come la stampa), le

memoria decentralizzano

seconde influiscono sulla e (come il discorso orale).

Altri sociologi, invece hanno considerato nei loro studi un aspetto diverso della comunicazione: quello dell’interazione.

Erving Goffman, con la disattenzione civile, teorizza che nella comunicazione si tende a prendere atto della presenza

dell’altro, evitando qualunque gesto invadente. Utilizza anche un approccio microsociologico, analizzando le relazioni

del se”,

fra individui e piccoli gruppi e le relazioni faccia a faccia. Conia anche la “sociologia ovvero una serie di

strategie di interazioni non verbali usate nel processo commiativo.

Harold Garfinkel, invece, utilizza l’etnometodologia come strategia di ricerca: le pratiche di uso comune usate in

determinati contesti, danno senso alla realtà circostante. Ritornano anche le convinzioni culturali non espresse, nei suoi

studi (“sai l’ora?”, “cosa hai fatto domenica?”) con le classiche risposte “riassuntive” e non stando li ad elencare una

serie di attività. Sempre approcciandosi alla microsociologia, affronta diversi studi su le strategie si ricerca dell’analisi

della conversazione

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
23 pagine
7 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher teo.21maggio di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teorie e Tecniche della Comunicazione Mediale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Lombardi Marco.