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SuperPanel Auditel

TMcampione destinato a formare il SuperPanel Auditel. Le 16.100 famiglie incluse nel SuperPanel™ Auditel sono estratte in modo anonimo e casuale grazie alle risultanze della Ricerca di Base Auditel. Il SuperPanel™ ha una composizione ed un sistema di ponderazione che permettono di rappresentare correttamente il collettivo di riferimento, più ampio, da cui è stato estratto. La rappresentatività si basa su due fattori. Il primo fattore è un sistema di celle di reclutamento nelle quali si incrociano: 1. variabili geografiche (aree e dimensioni dei comuni); 2. caratteristiche strutturali delle famiglie (età del capofamiglia e numero di componenti); 3. dotazione di apparecchiature televisive. Il secondo fattore è un doppio sistema di espansione (uno per i dati familiari ed uno per quelli individuali). Il SuperPanel™ è allocato sulle 103 province italiane in modo proporzionale alla popolazione. La dispersione territoriale consente di

La Ricerca di Base Auditel consente di scattare una fotografia in alta definizione del fenomeno televisivo in Italia grazie alla dimensione del campione (41 mila individui); alla dispersione del campione (oltre 3.500 degli 8.000 comuni italiani); all'approfondimento delle informazioni raccolte; e alla metodologia usata, ossia Computer Assisted Personal Interview (CAPI) face-to-face.

Dati rilevati:

Ascolto medio (AMR) → ascolto nel minuto medio che indica il numero medio di telespettatori di un programma. È pari al rapporto fra la somma dei telespettatori presenti in ciascun minuto di un dato intervallo di tempo e la durata in

minuti dell'intervallo stesso. Share (SH) indica il rapporto percentuale tra gli ascoltatori di un canale tv e il totale degli ascoltatori che stanno guardando qualsiasi altro programma sulle diverse reti. È il dato più utilizzato dai media quando scrivono di tv. Penetrazione (PE) indica il rapporto percentuale tra gli ascoltatori di una certa categoria e il loro universo statistico di riferimento. Per esempio, quanti ragazzi di 15 anni vedono un programma rispetto al totale dei 15enni del SuperPanel™ Auditel. Contatti netti (CO) indica tutte le singole persone che vedono almeno un minuto di un certo programma. Si contano una volta sola. Questo dato, nel gergo degli addetti ai lavori, è definito Copertura. Minuti visti (MV) indica il numero medio di minuti visti dai telespettatori per ogni programma. È pari al rapporto tra l'ascolto medio di quel programma, moltiplicato per la durata e diviso per i contatti netti. Permanenza

(PR) è il dato indicatore della fedeltà di visione. Si ottiene come rapporto percentuale tra il numero di minuti visti in media dagli ascoltatori di un certo programma e la durata del programma stesso.

Approccio etnografico

C'è un forte approccio etnografico che si afferma negli anni 80 a livello sociologico, per poi arrivare nella comunicazione mediale. Per la sociologia, questo era l'approccio adeguato a studiare in che modo gli individui stanno in circuiti relazionali tra loro e come danno senso alla realtà. Si cercava di capire il circuito che si costituiva tra utilizzatore della tecnologia nella vita quotidiana. La tecnologia penetra nella quotidianità della nostra vita.

Il pubblico diventa audience e quindi si cerca di capire come l'audience pratica la comunicazione mediale, come la consuma e si fonda su due concetti base:

Decodifica

Pratica discorsiva

Si parla di ricerca sull'audience, cioè lo studio della

Produzione sociale del significato da parte delle persone nella loro fruizione mediale: Studia le relazioni fra audience attive e significati mediali

Considera il significato come prodotto congiunto del testo e dell'attività del fruitore

Il contesto specifico e sociale del fruitore influenza il significato costruito dall'audience

L'approccio metodologico prevalente nella ricerca sulla ricezione è l'intervista qualitativa.

Tutto questo non accade in contesti speciali, ma nella vita quotidiana perché i mezzi di comunicazione sono pervasivi, sono presenti costantemente. Il nostro modo di vivere e pensare il mondo tiene conto di tutti i messaggi che ci colpiscono. La vita quotidiana è sempre stata un mistero, la sociologia ha sempre voluto indagare il quadro entro il quale l'individuo agisce. Siamo esseri sociali. I media che sempre di più si avvicinano alla naturalità della vita quotidiana, sono ancora più penetranti.

La comunicazione mediale è diventata vita quotidiana senza che noi ce ne accorgessimo. Raymond Williams e le tecnologie Tutto questo grazie a delle tecnologie che ormai non sono più separabili dalla società. Si parlava di socio-tecnici, mentre oggi si parla di ecosistemi digitali comunicativi che prevedono una sovrapposizione tra tecnologia e individuo, grazie alla rivoluzione della privatizzazione mobile, cioè non si ha più distanza tra la nostra conoscenza, cultura, abitudini e il nostro circuito di interazione mediale. La tecnologia non è separabile della società. I telefoni portano le nostre abitudini. È una nuova cultura del viaggio, si è sempre connessi. Il turismo e la televisione sono entrambi istituzioni chiave nelle contemporanee culture del viaggio. Oggi si può viaggiare in modo digitale, con il Metaverso. La cultura Noi usiamo i mezzi di comunicazione come strumenti, tramite i quali spostiamo oggetti

La comunicazione culturale si basa su significati condivisi incorporati in una forma, altrimenti non si comunica. Lo status di oggetto culturale non è intrinseco, ma è il risultato della decisione di un osservatore. Ogni oggetto culturale è il risultato della negoziazione di una regola.

La svolta etnografica

La ricerca etnografica è un'attività interpretativa che viene svolta da un ricercatore che osserva uno scenario nel quale sono attivi gli oggetti del suo studio e li interroga. L'osservatore raccoglie informazioni che interpreta perché vuole comprendere il significato che gli altri attribuiscono alla comunicazione a cui partecipano in un determinato contesto. Il ricercatore è un soggetto che interpreta gli altri che agiscono comunicativamente. La comunicazione è interpretazione, quindi il ricercatore interpreta le interpretazioni della comunicazione dei soggetti che studia. La ricerca etnografica sull'audience televisiva

comune è un insieme di conoscenze condivise e preinterpretate che si basano sull'interazione sociale. Queste conoscenze sono tipizzazioni intersoggettive che riflettono la costruzione sociale della realtà. L'etnografia e l'etnometodologia cercano di smontare la normalità di queste conoscenze, considerando strano e problematico ciò che è dato per scontato nel mondo del senso comune. Questo significa che il ricercatore, attraverso l'immersione nel contesto di fruizione della televisione, come ad esempio l'ambiente domestico, riceve gli stessi stimoli dei soggetti di studio e può osservare i fenomeni e le pratiche sociali nella loro apparenza normale. È importante montare la normalità, cioè analizzare e comprendere le dinamiche sociali che si celano dietro le apparenze comuni. In questo modo, l'etnografia e l'etnometodologia mettono in discussione il senso comune e offrono una prospettiva critica sulla costruzione sociale della realtà.il senso comune è fondamentale. Utilizziamo tag html per formattare il testo:

Il senso comune emerge da tutte quelle pratiche, rappresentazioni, simbolizzazioni permezzo delle quali il soggetto si organizza e contratta incessantemente il suo rapporto con la società, con la cultura e con gli eventi. I mondi che costruiamo contengono tutte le caratteristiche delle nostra cultura.

Il senso comune è talmente comune da essere difficile da scoprire perché è nascosto dal dato per scontato. Non sarebbe senso comune se dovessimo farlo emergere consapevolmente. Il senso comune si basa sulle conoscenze che condividiamo e che sono state talmente tanto interiorizzate da non essere nemmeno notate. Il senso comune può essere considerato come l'insieme delle certezze tacite e indubitabili che ciascun componente di un gruppo condivide con i suoi simili. I contenuti e le assunzioni sulle quali si basa sono ritenute auto-evidenti. Le domande che lo mettono in discussione sono prive di senso e le persone che se ne discostano sono dissennate.

Per la comunicazione,

è importante indagarlo, perché sono risposte che si danno sempre in risposta a certi segnali, proprio quelle cose che determinano i vari orientamenti quando si è stimolati dal punto di vista comunicativo. Quello che è più apparente nell’osservazione, non è necessariamente la cosa più importante. La medietà è quello che chi vuole fare comunicazione deve imparare a intercettare per conquistare il pubblico.

L’etnometodologia è lo studio dei metodi utilizzati dall’individuo per rendere spiegabile e intellegibile la realtà che ci circonda. L’etnografo analizza la spiegazione e i racconti forniti dagli stessi attori sociali, i quali a loro volta li impiegano nella vita quotidiana, attingendoli dalla conoscenza di senso comune. L’etnografia viene vista come la rottura del senso comune.

Il mondo vitale dell’audience

Noi vogliamo svelare quello che si chiama mondo vitale delle audience. Il

mondo vitale è il mondo delle situazioni, cioè determinate combinazioni di spazio-tempo. Quindi, i processi comunicativi vanno studiati nello spazio e nel tempo reali per esaminare le dinamiche dell'azione e le limitazioni nelle attività quotidiane e nelle pratiche degli individui e dei gruppi impegnati nella produzione socialmente situata e nel consumo dei significati. Le istanze individuali della comunicazione non hanno senso, prima di essere state interpretate nel contesto complessivo del mondo vitale dell'audience. Oggi tutto questo si può fare grazie alle tecnologie, mentre prima era possibile solo faccia a faccia. Il contesto comunicativo è la situazione in cui agiamo e che studiamo. L'esperienza dell'audience di un medium specifico e del suo contenuto non possono essere separate da come esso viene usato e nemmeno dal luogo in cui la comunicazione si attiva. La comunicazione sul web non esisteva negli anni 80, quando questiEsperimenti si facevano sulla tv che era analogica. Il contesto sociale fornisce u
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A.A. 2022-2023
53 pagine
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SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher danillomba di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teorie e tecniche della comunicazione mediale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Lombardi Marco.