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LE RAPPRESENTAZIONI SOCIALI

Rappresentazioni sociali = serie di concetti, asserti e spiegazioni che

nascono nella vita di tutti i giorni, nel corso delle comunicazioni

interpersonali.

Esse sono nella nostra società, l'equivalente dei miti e delle credenze

nelle società tradizionali; possono essere addirittura considerate la

versione contemporanea del senso comune.

COME SI FORMANO LE RAPPRESENTAZIONI SOCIALI?

Le persone e i gruppi creano le rappresentazioni nel corso della comunicazione e della cooperazione. Vi sono 2 fasi:

L'ancoraggio permette l'assimilazione dell'ignoto al noto, è un processo che consente di trasferire qualcosa di

1. estraneo e per ciò stesso minaccioso da uno spazio esterno al nostro sistema di categorie, e di porlo a confronto

con il paradigma di quella categoria che riteniamo più adatta.

L'oggettivazione consiste nello scoprire l'aspetto iconico di una categoria. Questo processo dota di realtà un

2. concetto non familiare permettendo a qualcosa che prima ci appariva lontano e sconosciuto di assumere delle

sembianze fisiche e accessibili che ci risultano quindi più semplici e a portata di mano.

A cosa servono le rappresentazioni sociali? Rendono familiare qualcosa che è estraneo (funz. Cognitiva).

Favoriscono gli scambi interpersonali e sociali.

Permettono la costruzione dell'identità (funz. Normativa).

Le rappresentazioni sociali e gli atteggiamenti sono sociali in almeno 3 sensi:

→ riguardano la realtà sociale nel senso strutturale e culturale del sociale

→ sono sociali in origine

→ sono ampiamente condivise, il che fa sì che diventino parte della realtà sociale stessa.

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Rossi Federica, feder.rossi@hotmail.it L'INFLUENZA SOCIALE

INFLUENZA SOCIALE = cambiamento che si verifica nei giudizi, nelle opinioni e negli atteggiamenti di una persona

o di un gruppo a seguito dell'esposizione ai giudizi, alle opinioni e agli atteggiamenti di altri individui.

Vi è un'influenza “della maggioranza (esercitata da persone che detengono il potere sociale)

e “della minoranza (esercitata da persone meno potenti).

CONFORMISMO = cambiamento del comportamento, dei pensieri e dei sentimenti

delle persone come risultato di una pressione di gruppo reale o immaginaria.

Può essere negativo o positivo.

Vi sono tre tipi di conformismo:

Obbedienza → agire in risposta a un ordine o a un comando diretto.

• Accettazione inferiore → conformità che coinvolge sia l'agire sia il credere in risposta alla pressione sociale.

• Accondiscendenza o acquiescenza → conformità che implica un'azione pubblica in risposta a una richiesta

• implicita o esplicita ma con un dissenso interiore.

Tecniche di influenza per ottenere accondiscendenza

Tecnica Definizione Esempio

Convincere un cliente a provare un

Assicurarsi l'adesione a una richiesta orologio solo per vedere come gli sta al

impegnativa chiedendo alle persone di

Tecnica del piede nella porta polso, chiedere un piccolo acconto senza

accondiscendere dapprima a una richiesta impegno, solo per fermarlo, con l'obiettivo

meno impegnativa. non dichiarato di venderglielo.

Chiedere a una persona di curare i

Assicurarsi l'adesione a una richiesta bambini per poter andare in farmacia, e

minore per poi aumentare il costo che poi una volta usciti di casa, telefonare

Tecnica del tiro mancino comporta tener fede alla parola data o chiedendo di potersi assentare per una

all'impegno assunto. quantità maggiore di tempo per passare

anche in tintoria e dal salumiere

Avanzare una richiesta di portata Chiedere a una persona di acquistare una

considerevole e, dopo aver ottenuto un enciclopedia multimediale sapendo che

Tecnica della porta in faccia rifiuto, avanzare una richiesta minore non accetterà, ma che acconsentirà

effettivamente desiderata e prevista. all'acquisto di un DVD.

Offrire qualcosa a un prezzo alto e, senza Per ottenere un donazione di 30 euro

Tecnica del questo non è lasciare il tempo per la risposta, offrire un chiederne una di 100 e aggiungere subito,

tutto accordo migliore abbassando il prezzo o visto è tardi facciamo 30.

aggiungendo un altro prodotto.

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Rossi Federica, feder.rossi@hotmail.it

Il modello FUNZIONALISTA (Sherif, 1935 - Asch, 1952)

Freud

Già si era occupato dell’influenza qualificandola come suggestione.

1.

In particolare egli esamina i fenomeni che avvengono nell’individuo posto a confronto con la massa: indebolimento delle

funzioni del super-Io a favore delle istanze dell’Es, temporanea compromissione dell’esame di realtà. In questa prospettiva

l’influenza è indicata come momento di “perdita della ragione”, “trionfo dell’istinto e del potere della massa sull’individuo”.

modello funzionalista p

Il ropone invece una rilettura del fenomeno dell’influenza sociale nei termini di un

2. processo razionale. Il suo studio consiste nell’ esame delle pressioni esercitate sugli individui affinchè pensino in

modo differente rispetto ai loro attuali convincimenti ed inoltre considera le resistenze opposte dagli individui a tali

pressioni SHERIF ASCH

Gli esperimenti ormai classici sull’ autocinetismo ( ) e sul confronto di lunghezze ( ) concepiscono e

tentano di verificare che l’influenza sia un fenomeno: unidirezionale, consapevole, razionale e immediato.

→ Unidirezionale in quanto si esercita dalle maggioranze verso le minoranze e non viceversa

→ Consapevole dato che i soggetti percepiscono che si sta esercitando una pressione su di loro

→ Immediato visto che gli effetti di tale pressione sono verificabili subito dopo il suo esercizio

→ Razionale a fronte del fatto che il soggetto sceglie di cedere alla pressione fondamentalmente per due motivi:

_ il giudizio della maggioranza è più oggettivo in quanto condiviso da più persone; in breve “quattro

occhi vedono meglio di due”

_ il mantenere una posizione divergente porta isolamento o espulsione dal gruppo.

Inoltre il modello funzionalista specifica che l’influenza:

è volta a unicamente a mantenere il controllo sociale

• il conformismo è il sono esito possibile di un processo di influenza (il soggetto rinuncia alla propria visione

• solo per sposare quella della maggioranza che gli garantisce legame col gruppo)

Tuttavia possiamo pensare che esistano influenze non consapevoli, che gli effetti di alcune pressioni esercitate su di noi si

evidenzino in tempi successivi ed in fine siamo certi che l’unica fonte di influenza possa essere costituita dalla

maggioranza? Come potrebbe spiegarsi il cambiamento sociale a fronte di un processo di influenza pensato solo nei

termini di una progressiva omologazione delle minoranze?

ESPERIMENTO DI SHERIF (1935 ) → La formazione della norma

La situazione sociale in cui l’individuo si trova in una condizione percettiva ambigua, in cui manca ogni struttura di

riferimento esterno rispetto allo stesso campo percettivo, adatta a produrre effetti autocinetici, è idonea a studiare il

comportamento dell’individuo (dapprima isolato e poi in gruppo) di fronte a situazioni instabili.

L’esperimento di Sherif sull’effetto autocinetico (influenza sociale informativa)

Sherif ha utilizzato l’effetto autocinetico per studiare le norme di gruppo.

Guardando un puntino luminoso in una stanza buia si ha l’impressione che dopo un po’ si muova e l’entità degli

spostamenti varia di persona in persona. C’erano tre condizioni sperimentali:

1) situazione individuale (norma soggettiva);

2) situazione individuale seguita da situazione di gruppo (si forma la norma di gruppo);

3) situazione di gruppo seguita da situazione individuale (conservazione della norma di gruppo).

Il tipo di conformismo che emerge dalla situazione descritta è l’influenza sociale informativa. Quando l’individuo si trova in

situazioni ambigue, assume il comportamento degli altri e si adegua in maniera inconsapevole.

Le persone sono influenzate a vicenda e si usano a vicenda come fonte di informazione per produrre insieme una risposta.

Si sviluppa così una norma percettiva di gruppo. 18

Rossi Federica, feder.rossi@hotmail.it

ESPERIMENTO DI ASCH: (1956) → Il conformismo

L'assunto di base del suo esperimento consisteva nel fatto che l'essere membro di un gruppo è una condizione sufficiente a

modificare le azioni e, in una certa misura, anche i giudizi e le percezioni visive di una persona. Il suo esperimento si

focalizzava sulla possibilità di influire sulle percezioni e sulle valutazioni di dati oggettivi, senza ricorrere a false informazioni

sulla realtà o a distorsioni oggettive palesi.

Il protocollo sperimentale prevedeva che 8 soggetti, di cui 7 complici dello sperimentatore all'insaputa dell'ottavo, si

incontrassero in un laboratorio, per quello che veniva presentato come un normale esercizio di discriminazione visiva. Lo

sperimentatore presentava loro delle schede con tre linee di diversa lunghezza in ordine decrescente; su un'altra scheda

aveva disegnato un'altra linea, di lunghezza uguale alla prima linea della prima scheda. Chiedeva a quel punto ai soggetti,

iniziando dai complici, quale fosse la linea corrispondente nelle due schede. Dopo un paio di ripetizioni "normali", alla terza

serie di domande i complici iniziavano a rispondere in maniera concorde e palesemente errata; il vero soggetto

sperimentale, che doveva rispondere per ultimo o penultimo, in un'ampia serie di casi iniziava regolarmente a rispondere

anche lui in maniera scorretta, conformemente alla risposta sbagliata data dalla maggioranza di persone che aveva

risposto prima di lui. In sintesi, pur sapendo soggettivamente quale fosse la "vera" risposta giusta, il soggetto sperimentale

decideva, consapevolmente e pur sulla base di un dato oggettivo, di assumere la posizione esplicitata dalla maggioranza

(solo una piccola percentuale si sottraeva alla pressione del gruppo, dichiarando ciò che vedeva realmente e non ciò che

sentiva di "dover" dire).

Nell'esperimento originale di Asch, il 25% dei partecipanti non si conformò alla maggioranza, ma il 75% si conformò almeno

una volta alla pressione del gruppo (ed il 5% dei soggetti si adeguò ad ogni singola ripetizione della prova).

STANLEY MILGRAM

Il lavoro di Asch influenzò (che fu allievo di dottorato dello stesso Asch).

ESPERIMENTO DI MILIGRAM (1961) → L'obbedienza

Lo scopo dell'esperimento era quello di studiare il comportamento di soggetti a cui un'autorità (nel caso specifico uno

scienziato) ordina di eseguire delle azioni che confliggono con i valori etici e morali dei soggetti stessi.

I partecipanti alla ricerca furono reclutati tramite un annuncio su un giornale locale. Fu loro comu

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Publisher
A.A. 2013-2014
35 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/05 Psicologia sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher feder.rossi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Farina Marco.