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SVILUPPO DELLE STRATEGIE DI MEMORIA

Il numero di strategie e la loro efficacia crescono con l'aumentare dell'età. Possono essere istruiti all'uso di strategie come ripetizione, organizzazione e recupero e la loro memoria migliora, ma spesso quando le imparano usano modalità poco strategiche perché conoscono meno gli aiuti di memoria e le circostanze in cui usarle. Ripetizione: ripetere items che sto cercando di ritenere in memoria. 7/10 anni: ripetono più efficacemente e quindi ricordano di più. Ripetere in modo diverso: 5/8 anni ripetono parole una alla volta (forse perché memoria di lavoro limitata), 12 anni ripetizione attiva, cumulativa, includendo man mano nella ripetizione un nuovo item. Bimbi piccoli possono essere allenati nella ripetizione cumulativa ma è difficile che raggiungano i grandi. Organizzazione: raggruppare o classificare stimoli in insiemi significativi che sono più facili da mantenere. Strategia chepuò essere insegnata ai più piccoli ma questi la applicano solo se ricevono istruzioni esplicite. (deficit di produzione, non generano spontaneamente ma sono in grado) Processi di recupero: tirar fuori le info dal magazzino a lungo termine. Rievocazione libera: senza suggerimenti o aiuti Rievocazione con suggerimenti: favorita da suggerimenti legati al contesto in cui l'evento è avvenuto Metamemoria e prestazione mnestica: conoscenza che uno ha della memoria e dei processi di memoria. Si valuta vedendo se riconoscono che vi siano limiti a ciò che possono ricordare, che alcune cose sono più facili da ricordare di altre, che certe strategie sono più efficaci per aiutarli a ricordare. I bambini più grandi sanno di più sui processi di memoria, e questa maggiore metamemoria consente loro di selezionare le strategie più appropriate per il compito che stanno eseguendo e di monitorare con cura il loro progressi. Conoscenze di base esviluppo della memoria:

I bambini esperti in un dominio, hanno span di memoria più ampi quando testati su info di quel dominio. Differenze legate all'età nella rievocazione quindi potrebbero esser dovute tanto ad incrementi nella conoscenza di base quanto ad aumenti nell'uso di strategie. Persone con conoscenze di base -> fanno imparare e ricordare di più; fanno sviluppare strategie per elaborare le info che rendono l'apprendimento e il ricordo di nuove info più facili.

Cultura e strategie di memoria: società industrializzate ripetizione e organizzazione (a scuola ripetizioni meccaniche e apprendimento di liste) società non industrializzate rievocazione di localizzazione di oggetti in un contesto naturale o ricordare istruzioni tramandate in proverbi o storie.

SVILUPPO DI ALTRE ABILITÀ COGNITIVE: RAGIONAMENTO ANALOGICO: ragionamento: problem solving che richiede alle persone di fare inferenze. Analogico: ragionamento che

implica l'utilizzo di qualcosa di cui si è già a conoscenza come aiuto per ragionare su qualcosa che non si conosce ancora. Le analogie sono dunque relazioni di somiglianza. È un'abilità che non è ben sviluppata prima dell'adolescenza o secondo alcuni è la base di altre abilità di ragionamento e risoluzione di problemi e potrebbe essere presente prima della nascita. Vari fattori contribuiscono al successo in problemi di ragionamento analogico: memoria delle premesse, conoscenze metacognitive e funzioni esecutive, familiarità nei concetti e nelle loro relazioni. Ragionamento analogico nei bambini piccoli: Goswami: ipotesi del primato relazionale: ipotesi che il ragionamento analogico sia presente dalla prima infanzia. Esperimento che dimostra che bambini di 1 anno sono in grado di usare il ragionamento analogico per risolvere semplici problemi (Chen, Campbell) --> analogie percettive. Ma spesso la somiglianza tra oggetti.

è relazionale, non percettiva-----> Goswami fa esperimenti che dimostrano come i bambini si basano su una somiglianza relazionale.Il ruolo delle conoscenze nel ragionamento analogico dei bambini:un fattore che influenza la propensione dei bambini a usare un ragionamento analogico è la conoscenza delle sottese relazioni che servono per fare un’analogia.Goswami fa uno studio: già a 3/4 anni i bambini riescono abilmente ad adoperare la transitività per analogia se hanno conoscenza di base di quella analogia. (Piaget pensava che non erano in grado di compiere inferenze transitive fino ai 6/7 anni, nel periodo operatorio-concreto)Ruolo della metacognizione nel ragionamento analogico:Ragionamento analogico è presente in una forma semplice implicita nella prima infanzia e poi diviene esplicita.Imparare per imparare: miglioramenti nella prestazione in nuovi problemi come risultato dell’acquisizione di una nuova regola o strategia da una soluzione

precedente di simili problemi = consapevolezza metacognitiva migliora il problem solving analogico. Il ragionamento analogico, che sembra esser presente in forma implicita nella prima infanzia, gradualmente si sviluppa e diviene più esplicito durante l'infanzia, ciò ha implicazioni per l'istruzione.

ABILITÀ ARITMETICHE: conteggio e strategie aritmetiche: 3/4 anni = contano. 4 ½ / 5 anni = cardinalità: consapevolezza che l'ultimo numero in una sequenza di conteggio specifica il numero di elementi in un insieme. Strategie di somma e min. Sviluppo dell'aritmetica mentale: Primi anni della scuola primaria = problemi aritmetici impliciti (contano nella loro testa) + altre strategie (scomposizione, min e recupero di fatti) che migliorano con l'età ma non seguono un percorso stadiale.

Influenze culturali sulla prestazione matematica: Vygotsky --> sviluppo cognitivo avviene sempre in un contesto culturale. Bambini non scolarizzati

in grado di risolvere problemi in un contesto pratico, pur non conoscendo le regole.

Bambini scolarizzati (già) bimbi prescolari asiatici più bravi degli americani: scomposizione e recupero di fatti migliori; queste differenze prescolari predicono le prestazioni future in forme più complesse di matematica.

Sostegni linguistici: precoci abilità aritmetiche dei bambini differiscono in funzione del linguaggio della propria cultura (coerente con le idee di Vygotsky di strumenti di adattamento intellettivo di una cultura).

Lingua cinese, giapponese, coreana inglese > precoci differenze nelle competenze aritmetiche.

Sostegni educativi: numerose pratiche educative asiatiche favoriscono il rapido apprendimento di fatti matematici e procedure di calcolo richiesti in addizione e sottrazione di numeri a più cifre.

Questi sostegni sono importanti ma non sono i soli fattori che contribuiscono etccc

Nonostante i suoi numerosi punti di forza, la

prospettiva dell'elaborazione di informazioni è stata criticata per aver ignorato le influenze neurologiche e socioculturali sullo sviluppo cognitivo, per non aver fornito una teoria più ampia, integrativa sull'intelligenza dei bambini e per aver sottostimato la ricchezza e la diversità delle attività cognitive umane.

INTELLIGENZA: MISURARE LE PRESTAZIONI MENTALI

approcci piagetiani e di elaborazione delle informazioni >> incentrati sui processi cognitivi

approccio psicometrico >> orientato sul prodotto, ottica quantitativa (QI), punteggio non è un dato fisso e immutabile, cambia nel corso della vita, misurazioni di performance più che di capacità intellettiva in generale.

COS'È L'INTELLIGENZA:

Intelligenza > significato diverso per le persone, definizione non univoca. (Piaget: pensiero o azione adattiva)

VISIONI PSICOMETRICHE DELL'INTELLIGENZA:

approccio psicometrico: intelligenza come un tratto

(o un insieme di tratti) diverso negli individui. Obiettivo: identificare i possibili tratti e misurarli per descrivere le differenze intellettive tra individui. Struttura: Capacità unica o abilità distinte? Approccio ad una sola componente BINET: Il governo francese commissionò a Binet e Simon la costruzione di un test che identificasse i bambini ottusi a cui fare lezioni di recupero. I compiti misuravano le abilità necessarie per l'apprendimento in classe (attenzione, memoria...). Il test fu rivisto e gli items adattati in funzione dell'età. Principio del test: siamo caratterizzati da un'età mentale (misura dello sviluppo intellettivo che riflette il livello di problemi graduati sull'età che un bimbo è in grado di risolvere) che può essere più o meno dell'età cronologica. Confrontare il singolo rispetto a campione di popolazione naturale. Obiettivo: predire la prestazione scolastica. Visione:

multicomponenziale dell'intelligenza

Alcuni psicometrici hanno messo in dubbio che un unico punteggio potesse rappresentare la prestazione intellettiva. Si è visto che il test Binet-Simon misura più abilità mentali.

Per capire se l'intelligenza è determinata da uno o più attributi si utilizza l'analisi fattoriale, una procedura statistica per identificare gruppi di test o item che sono fortemente collegati l'uno all'altro e scollegati da altri item del test.

1 fattore ---> 1 abilità mentale

Prime teorie:

- Spearman: dopo analisi fattoriale scoprì che i punteggi in una serie di test erano moderatamente collegati e dedusse che c'è un fattore mentale generale g che influenza la performance nella maggior parte dei test cognitivi. La performance era spesso incoerente, aggiunse perciò una componente, abilità speciali s, ognuna si misura con un test specifico.

- Thurstone: trovò 7 fattori = abilità

mentali primarie che comporrebbero il fattore g (spaziale, memoria etc)

Successive teorie:

  • tendenza ad atomizzare l'intelligenza in diversi ambiti di abilità.

Guilford: modello di struttura dell'intelletto: potrebbero esserci circa 180 abilità mentali di base, classifica infatti i compiti cognitivi in 3 dimensioni: contenuto (a cosa pensare) 5 X operazioni mentali (che pensieri eseguire) 6 X prodotti (che risposta si chiede) 6 = 180.

Costruiti test per misurarne più di 100 ma punteggi ottenuti misurando questi fattori sono spesso collegati --> abilità non così indipendenti.

Cattel e Horn: 2 tipi di intelligenza, fluida >> capacità di risolvere problemi nuovi e astratti che non si insegnano e liberi da influenze culturali (es relazioni tra figure geometriche), cristallizzata >> abilità di risolvere problemi che dipendono da conoscenze acquisite a scuola o da altre influenze culturali (es. comprensione di parole,

abilità numeriche)Molti

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
75 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher R.Sofia di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di psicologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Nicolais Giampaolo.