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Intersoggettività secondaria condividono

simultaneamente l’interesse sullo stesso aspetto del mondo e si comunicano

messaggi relativi ad esso.

Durante questa fase (intersoggettività secondaria) l’abilità di sequenziare l’attenzione

tra oggetto e care-giver NON viene acquisita totalmente, ma si presenta sotto forma

di una serie di fallimenti e successi, tuttavia la curva relativa al successo è in rapido

aumento.

IV. Reciprocità e intenzionalità (8 mesi)

Fra tutte le riorganizzazioni psicologiche che periodicamente avvengono nel corso

dello sviluppo quella che si manifesta intorno agli 8-10 mesi è la più radicale:

la comunicazione diventa intenzionale nel senso che il bambino si accerta che il

suo destinatario capisca il suo messaggio. Il fenomeno dell’attenzione condivisa non

è solo merito dell’adulto ma anche del bambino: è presente una reale alternanza di

turni. Inoltre si sviluppano le routine di gioco adulto-bambino quali quello del cucù,

o battimani.

Repertorio comportamentale:

❖ segue lo sguardo di un adulto

❖ chiede aiuto ad un adulto nello svolgere un compito con un oggetto

❖ ubbidisce a richieste semplici

❖ imita azioni che gli sono state mostrate sugli oggetti

❖ gioca al cucù celando il viso durante il suo turno

❖ impara ad utilizzare i gesti per comunicare (comunicazione gestuale):

In questa fase emerge anche l’uso intenzionale nella comunicazione gestuale,

tappa importantissima corrispondente ad un importante sviluppo nella

cognizione.

• (o deittici) → indicare, mostrare, offrire, richiesta

Gesti performativi

ritualizzata. Questi gesti condividono le seguenti caratteristiche: sono

usati con una intenzione comunicativa, sono convenzionali e si

riferiscono ad un oggetto od evento esterno. La presenza di una chiara

intenzione comunicativa è segnalata soprattutto dall’uso dello sguardo

rivolto all’interlocutore prima, durante e dopo l’emissione.

• → questo

Gesti referenziali (o simbolici) tipo di gesti oltre ad

esprimere una intenzione comunicativa, denotano un referente

specifico, cioè hanno un significato che non varia in conseguenza del

variare del contesto (esempio: fare ciao con la mano)

Grazie alla sequenza dell’attenzione oggetto care-giver, diventano possibili

diversi tipi dell’uso degli oggetti:

• Uso non comunicativo

• → uso di un oggetto per ottenere un altro oggetto;

Uso comunicativo

uso di un adulto per ottenere l’oggetto desiderato (richiesta); uso di un

oggetto per ottenere l’attenzione di un adulto (dichiarazione)

❖ produce suoni linguistici quali lallazioni, ed emergono le prime parole

V. Rappresentazione simbolica (18 mesi)

Comunicazione e linguaggio

La comunicazione è la trasmissione di informazioni mediante messaggi da un emittente ad un

ricevente (comunicazione interpersonale; comunicazione di massa)

Leggi di Grice

La comunicazione umana, sia che si avvalga di un codice linguistico che non linguistico: è una

impresa sostanzialmente cooperativa, che funziona nel modo più naturale e senza intoppi entro il

contesto di (1) un terreno concettuale comune reciprocamente posto e (2) motivazioni comunicative

cooperative reciprocamente poste. La natura fondamentalmente cooperativa della comunicazione

umana è l’intuizione di Grice.

Secondo Grice le leggi generali, a cui in genere ci si attiene durante le nostre interazioni con gli

altri, sono:

• Principio di cooperazione

• Massima di qualità

• Massima di quantità

• Massima di relazione

• Massime di modo

Il messaggio è una combinazione di segni

Esistono tre tipi di segni (Pierce):

• → fra il segno e ciò che sta a significare esiste un rapporto di similarità (esempio:

Icona

rappresentazione grafica)

• → fra il segno e ciò che sta a significare esiste un rapporto di contiguità spazio-

Indice

temporale (esempio: gemito e dolore; fumo e fuoco)

• → fra il segno e ciò che sta a significare esiste un rapporto di convenzionalità

Simbolo

(esempio: colori del semaforo)

Esistono due tipi di comunicazione:

• Comunicazione verbale

• Comunicazione non verbale

e due tipi di messaggi:

• Richieste → in comune con i mammiferi e i primati

• Dichiarazioni → con due diverse funzioni:

➢ Cooperativa e/o affiliativa → funzione specie-specifica, differenziata rispetto ai

mammiferi ed ai primati

➢ Prosociale e/o altruistica → fornire informazioni che si ritiene essere utili ad altri

Sviluppo della comunicazione nel bambino

Sono state individuate due fasi nello sviluppo comunicativo pre-linguistico:

• → il bambino produce comportamenti che possono assumere il

Fase pre-intenzionale

calore di segnali per l’interlocutore adulto ma che non hanno ancora questo valore per il

bambino

• → il bambino è capace di produrre comportamenti che hanno il valore di

Fase intenzionale

segnali e che hanno un effetto sull’interlocutore

Il linguaggio verbale assolve a due diverse funzioni:

• →

Comunicativa espressione di idee, sentimenti, ecc. del parlante; effetto di evocazione

nell’ascoltatore

• →

Simbolica e di astrazione (vedi rapporti tra pensiero e linguaggio)

Importanza della comunicazione verbale per la specie

linguaggio permette di plasmare con estrema precisione gli eventi nel cervello altrui → trasmette

Il – “How

conoscenze, credenze, atteggiamenti, ecc. (Ted conference di Mark Pagel language

transformed humanity”.

Linguaggio e pensiero →

1. Ipotesi di Piaget Il linguaggio dipende dal pensiero: è un sottosistema della capacità

simbolica ed assume caratteristiche diverse a seconda dello stadio di sviluppo cognitivo

2. Ipotesi di Vygotskij Linguaggio e pensiero nel loro sviluppo ontogenetico hanno radici

diverse e assolvono a funzioni diverse; i due processi di sviluppo seguono per un certo

periodo linee differenti indipendenti l’una dall’altra: ad un certo punto le linee si incontrano

e il linguaggio diviene razionale mentre il pensiero diviene verbale

3. Ipotesi di Bruner Il linguaggio è uno strumento del pensiero: la forma più potente di

rappresentazione è quella linguistica; il linguaggio viene utilizzato sia dal pensiero logico-

paradigmatico che dal pensiero narrativo

Nozioni di linguistica

In linguistica si opera una distinzione tra:

• Linguaggio → facoltà comune a tutti gli esseri umani di comunicare dei significati mediante

l’utilizzo di segni

• Lingua → sistema specifico di segni adottato da una popolazione, è il codice linguistico

Lo studio del linguaggio si svolge a diversi livelli:

• →

Fonetica

➢ Studio del modo in cui vengono prodotti i suoni linguistici → fonetica articolatoria

➢ fisiche dei suoni delle parole →

Studio delle caratteristiche fonetica acustica (onde

sonore)

➢ →

Studio della percezione delle parole dall’ascoltatore fonetica percettiva

Fonetica articolatoria:

I suoni linguistici derivano dal flusso d’aria proveniente dai polmoni; dalle modificazioni di

quel flusso all’altezza della laringe (corde vocali) e dalle modificazioni dello stesso flusso

d’aria tramite la posizione e il movimento della lingua, delle labbra e di altre strutture

anatomiche del tratto vocale (faringe, cavità orale e nasale)

Se l’aria esce liberamente dalla cavità orale o nasale il suolo è una vocale, se invece viene

bloccata e modulata abbiamo le consonanti.

Fonetica percettiva:

Le diverse caratteristiche del suono sono correlate ad altrettante sensazioni acustiche

diverse: frequenza (altezza del tono); ampiezza (intensità); forma della curva (timbro). Le

diverse proprietà fisiche dei suoni assumono specifiche caratteristiche nelle lingue

• → è lo studio delle caratteristiche distintive dei suoni entro il sistema della

Fonologia

lingua. Ogni lingua possiede un numero limitato di suoni base, dalla cui combinazione

originano tutte le parole della lingua stessa: tali suoni di base sono denominati fonemi. I

fonemi vengono definiti come gli elementi linguistici minimi del sistema di espressione di

una lingua, e anche come il minimo elemento distinguibile dagli altri all’interno di una

bOtte / bOtte → fonema diverso; iNvidia / iNsidia →

sequenza fonica (esempio: suoni

foneticamente diversi ma classificati come istanze dello stesso fonema).

• →

Morfologia studia il modo in cui sono costruite le parole. Dalla combinazione dei fonemi

originano i morfemi, che sono le minime sequenze di fonemi dotate di un significato

all’interno di una lingua.

• →

Sintassi studia il modo in cui le parole devono essere combinate in frasi e periodi

• → studia il significato delle espressioni delle lingue

Semantica

• studia l’uso

Pragmatica→ del linguaggio in relazione al contesto e alla linguistica

Teorie sull’acquisizione del linguaggio

Le diverse teorie differiscono secondo i seguenti aspetti:

• Il peso relativo dei fattori innati e derivanti dall’esperienza

• Il rapporto fra lo sviluppo del linguaggio e quello di altre capacità, in primis quelle

cognitive, ma anche quelle interattive

• Il rapporto esistente fra comunicazione verbale e non verbale

Principali approcci teorici

• → Chomsky, Pinker

Innatista

• → Tomasello

Cognitivo-funzionalista

• → Bruner

Socio-cognitivo

• → Bates, Camaioni

Interazionista

Approccio innatista

Gli esseri umani sono dotati fin dalla nascita di una conoscenza preimpostata della struttura del

linguaggio. Esiste una componente cognitiva esclusivamente preposta allo scopo e indipendente

dalle altre funzioni cognitive, cioè un modulo.

La grammatica universale

Le varie teorie hanno in comune due concetti di base:

• L’esistenza di una Grammatica Universale (GU)

• L’esistenza di un Language Acquisition Device (LAD)

La grammatica universale è formata da due componenti:

• componente universale, ovvero la conoscenza geneticamente determinata delle regole della

grammatica esistenti in tutte le lingue

• componente che codifica le possibili variazioni nelle lingue (parametri)

Il LAD è il dispositivo tramite cui i bambini cominciano a costruire la grammatica della propria

madre lingua a partire dal linguaggio che sentono.

Approccio cognitivo-funzionalista

• Non esiste una sorta di conoscenza innata della struttura del linguag

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
93 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Thanthius di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Caprin Claudia.