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LO SVILUPPO FISICO NELLA FANCIULLEZZA
I bambini si sviluppano secondo il principio della crescita cefalo caudale e della
crescita specifica rispetto alla massa.
Due tipi di abilità motorie:
- generali: comprendono movimenti che implicano l’attività di numerosi grandi muscoli
(es. salto, corsa, arrampicata); predisposizione maschile;
- fini: movimenti piccoli finemente coordinati (es. disegnare cerchi, scrivere);
predisposizione femminile;
Anche se ci sono propensioni, un adeguato addestramento sopperisce la “natura”.
Attenzione a spingersi troppo oltre (es. scrivere come gli adulti o sport troppo
complessi) è controproducente perché causa di frustrazione per i genitori e i bambini.
Minacce ambientali alla crescita e alle abilità motorie:
- stress (blocco della crescita, pubertà precoce);
- malnutrizione (dannosa per lo sviluppo di abilità motorie sia generali che fini,
sviluppo di ossa, muscoli e cervello).
Obesità infantile Viene diagnosticata quando il valore dell’indice di massa corporea è
uguale o superiore al 95° percentile nella rilevazione originale (effettuata negli Stati
Uniti). L’indice di rilevazione si chiama Indice di massa corporea o body mass index
(BMI) cioè rapporto tra altezza e peso di una persona.
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Paesi sviluppati: malattia dei bambini delle famiglie a basso reddito;
Paesi sottosviluppati: malattia dei bambini delle classi agiate;
I cibi ricchi di grassi sono quelli che incidono meno sul bilancio familiare; facile
reperibilità di snack confezionati, declino dell’abitudine di spostarsi a piedi o in bici.
Mancanza di tempo dei genitori > i bambini mangiano fuori > fuori i cibi sono più
grassi e più buoni.
Inattività fisica:
- bambini predisposti ad ingrassare > portati a passare più tempo inattivi (es.
guardando la televisione; la natura evoca la cultura) > più sono inattivi più
ingrassano. Se i genitori fanno come missione di vita il non far ingrassare il figlio,
quest’ultimo tenderà ad ingozzarsi di conseguenza. Le critiche continue al loro peso
non favorisce la loro autostima. Il diabete di tipo 2, in genere associato
all’invecchiamento e al sovrappeso, si manifesta in età eccezionalmente precoce.
LO SVILUPPO COGNITIVO NELLA FANCIULLEZZA
Si prendono in considerazione, nello sviluppo cognitivo di questa fase, lo stadio
preoperatorio (dai 2 ai 7 anni, incapacità di sottrarsi all’effetto delle percezioni
immediate e di ragionamento) e lo stadio operatorio concreto (dagli 8 agli 11 anni,
capacità di ragionare sul mondo in termini più logici, più simili all’adulto).
Strane idee sulle sostanze Il fatto che i bambini, fino ad una certa età, si fermino
alle apparenze è stato dimostrato dai compiti di conservazione sviluppati da Piaget
(conservazione si riferisce al fatto del capire che la quantità di una sostanza resta
invariata al cambiare della sua forma).
Piaget individua delle capacità che il bambino ancora non possiede ma emergeranno:
- reversibilità: nei compiti di conservazione ideati da Piaget, indica nel bambino la
conoscenza, dovuta al periodo operatorio concreto, che è possibile invertire con
un’azione opposta il cambiamento introdotto nell’apparenza esteriore di una data
sostanza (es. colore dello smalto, tinta di una parete, una pettinatura);
- concentrazione: capacità di fissare l’attenzione sulle caratteristiche visivamente più
salienti di una sostanza, senza tenere conto delle altre; i bambini tendono a
concentrarsi su un unico aspetto, cioè quello che più lo colpisce (compito di
conservazione dei liquidi, concentrazione solo sull’altezza del contenitore);
- decentramento: capacità di considerare più aspetti di un oggetto o di una sostanza;
comporta il ritrarsi dall’apparenza immediata e a tenere conto di tutti gli aspetti di una
situazione, capendo che l’aumento di una dimensione compensa la diminuzione di
un’altra;
- inclusione di classe: la comprensione del fatto che una categoria generale può
abbracciare vari elementi subordinati; (es. preferisci le Fruittella o le caramelle?)
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- seriazione: capacità di ordinare gli oggetti in base ad un particolare criterio (es.
l’attenzione del bambino si posa sui bastoncini maggiormente visibili, e non sulla loro
differente dimensione); i bambini non possiedono la capacità d’astrazione necessarie a
capire il concetto di “categoria” e non afferrano l’idea che sia possibile ordinare gli
oggetti in una serie.
Modi peculiari di percepire le persone
- i bambini mancano della costanza d’identità (cioè non capiscono che le persone
rimangono le stesse anche se possono apparire in modo differente dal solito es.
travestirsi da babbo natale);
- i bambini vivono l’animismo (non riescono a distinguere ciò che è vivo da ciò che è
inanimato). Il bambino sa di essere vivo e lo applica a qualsiasi oggetto;
- i bambini vivono l’artificialismo (credono che tutto ciò che esiste in natura sia creato
dagli umani). Avendo visto gli adulti compiere imprese prodigiose come spegnere la
luce e costruire case, un bambino generalizza all’intero universo lo schema “i grandi
controllano le cose”;
- i bambini vivono l’egocentrismo (incapacità di comprendere che le persone hanno
punti di vista diversi dai propri)
Fasi del pensiero
- I bambini applicano il periodo operatorio concreto ad ogni area dell’esperienza;
- Fra i 5 e i 7 anni il pensiero diventa meno statico (cominciano a vacillare sui compiti
di conservazione);
- Dagli 8 anni viene raggiunto un livello superiore di ragionamento (inizio del periodo
operatorio concreto). Per Piaget è un punto di svolta, perché il bambino impara a
guardare oltre le esperienze immediate, afferra la seriazione e le categorie, assume
una posizione decentrata rispetto all’universo fisico e sociale e abbandonano
l’animismo.
Critiche alla visione di Piaget
- Piaget sottovaluta le capacità cognitive dei bambini nello stadio preoperatorio;
- Ha dato troppa importanza all’egocentrismo dei bambini (non è così marcato);
- I bambini non abbandonano ad 8-9 anni la concezione animista (es. tutti abbiamo un
portafortuna per i viaggi in aereo o il posto dove gli alberi ci sussurrano).
Vygotskij Per Vygotskij, l’apprendimento ha luogo nella zona di sviluppo prossimale,
intesa come la distanza tra la capacità di un bambino di risolvere da solo un dato
problema e quella potenziale, a cui può arrivare se riceve un insegnamento da una
persona più esperta. Gli educatori devono adeguare il loro insegnamento alla zona
prossimale del ragazzo: al crescere delle competenze dovrebbero lentamente ritirarsi
in secondo piano e lasciare sempre più allo studente la responsabilità di dirigere un
particolare apprendimento. Questo procedimento adegua l’insegnamento ai giusti
tempi del ragazzo ed è stato chiamato scaffolding.
Svolgere efficacemente la funzione di scaffolding:
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- gli insegnanti si impegnano ad alimentare un attaccamento sicuro;
- suddividere i compiti cognitivi complessi in passaggi più semplici e meno
impegnativi;
- feedback non minacciosi (es. se il bambino sbaglia, l’educatore indugia e guardano
assieme l’alternativa corretta);
- continuare ad aiutare il bambino finché quest’ultimo non s’impadronisce del concetto
> ci si può spostare su un nuovo concetto;
- creazione di un quadro di riferimento su cui fondare il processo di apprendimento e
la motivazione (es. caspita, sembra davvero interessante! Non vedo l’ora di leggerlo!).
La memoria Modello della memoria: le informazioni, nel loro percorso per essere
memorizzate, passano attraverso una serie di depositi. Per prima cosa, gli stimoli
provenienti dall’esterno vengono tenuti per un periodo molto breve nel deposito della
memoria sensoriale, poi gli elementi su cui si concentra l’attenzione entrano nella
memoria di lavoro (la sede in cui avviene l’azione cognitiva, cioè dove l’informazione
viene elaborata o eliminata). La memoria di lavoro è consiste in vari contenitori di
limitata capacità e di un processore esecutivo che ci permette di focalizzarci su ciò che
dobbiamo ricordare e di manipolare il materiale presente nella memoria di lavoro in
modo da prepararlo per l’immagazzinamento permanente. Dopo l’elaborazione, le
informazioni entrano nella memoria a lungo termine.
Le funzioni esecutive Sono le attività dei lobi frontali che ci permettono di inibire le
risposte immediate e di pianificare e indirizzare il nostro pensiero.
Caratteristiche dei bambini più grandi:
- usano la ripetizione per memorizzare: una delle principali modalità con cui
apprendiamo nuove informazioni è grazie alla ripetizione (rehearsal), cioè il ripetere
più volte l’informazione fino a memorizzarla;
- capiscono come usare l’attenzione selettiva: la capacità di controllare i processi
dell’attenzione cosciente in modo da concentrarla su ciò che dobbiamo conoscere,
eliminando tutta l’informazione che non serve, prende il nome di attenzione selettiva
> i bambini tendono ad intasare lo spazio disponibile con molte informazioni
irrilevanti, quindi sono meno capaci di focalizzare l’attenzione;
- hanno maggiori capacità d’inibizione: l’autocontrollo è molto difficile per i bambini
piccoli (es. è loro impossibile mantenere un segreto).
Applicazione della teoria dell’elaborazione delle informazioni a casa e sul
lavoro
- stimolare l’attenzione selettiva (es. mettere una grossa stella a lato delle parole da
memorizzare per un test);
- sostenere attivamente strategie organizzative (es. aiutare a preparare, la sera, tutto
ciò che serve per la scuola del giorno dopo e insegnare che certi oggetti importanti
vanno tenuti sempre nello stesso posto); 26
Le funzioni esecutive (strategie d’apprendimento, l’attenzione selettiva e l’inibizione
del comportamento sono processi che migliorano gradualmente nell’arco di molti anni;
i bambini che hanno problemi a tenere concentrata l’attenzione e a obbedire posso
avere un disturbo col nome di deficit di attenzione/iperattività (o ADHD): quest’ultimo
è caratterizzato da irrequietudine e irritabilità eccessive (es. difficoltà a stare seduti
composti, concentrare l’attenzione) e, cosa più grave, ad inibire i comportamenti;
difficoltà ad obbedire, problemi con l’attenzione selettiva. È prevalentemente maschile
ed ha una forte componente genetica