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COME SI COSTRUISCE UN QUESTIONARIO?
1ª fase: analizzo il problema oggetto di indagine, decidendo le info da rilevare --> cosa
domandare (rientra nel problema del wording).
fase:
2° scelgo la corretta formulazione delle domande. –> come porre le domande, in
relazione al tipo di strumento usato.
- QUALI DOMANDE porre: (che cosa domandare) [domande con un ruolo nel
processo cognitivo specifico dell’indagine].
1- Domande di struttura: identificano la struttura del rispondente, sia per quello
che riguarda variabili ascrittive che acquisite. (Servono per strutturare il
campione e capire la rappresentatività campionaria e per fare collegamenti
tra risposte e caratteristiche del rispondente).
2- Domande di contesto: individuano le cause della scelta delle risposte alle
domande obiettivo. Sono tante più quanto più complesso e il questionario.
Servono quindi a stabilire i motivi che portano alle scelte delle risposte (cioè
si individuano le variabili indipendenti o intervenienti).
[es. Analisi sul grado di soddisfazione verso i mezzi pubblici. Domanda contesto:
“quante volte prendi i mezzi pubblici?”].
3- Domande obiettivo: sono le domande che contraddistinguono la finalità della
mia indagine, sono quindi presenti in ogni tipo di indagine. aumentano come
la complessità del questionario: più temi trattati, più domande per ogni
sezione. (Trovo le variabili dipendenti).
[es. Analisi sul voto. Domanda obiettivo: “Quale partito hai votato?”].
FINALITA’ delle
- DOMANDE:
5 1- Domande di informazione o conoscenza : voglio rilevare il tasso informativo, i
diversi livelli di conoscenza dei fatti e avvenimenti e fenomeni sociali
2- Domande di opinione : voglio rilevare le credenze, opinioni, tutto ciò che
l’individuo pensa su un determinato oggettto, persona o situazione
3- Domande di atteggiamento : voglio rilevare le preferenze individuali egli
atteggiamenti verso gruppi o individui, ciò che il soggetto pensa di sè e degli altri
4- Domande emozionali : voglio rilevare le sensazioni, umori, stati d’animo,
emotività riguardo sè, gli altri, un oggetto e un ricordo
5- Domande di motivazione : voglio indagare i motivi alla base di determinati
comportamenti e opinioni, perchè vengono compiuti e perchè si hanno certi
pregiudizi etc..
6- Domande di previsione o intenzione : voglio capire le intenzioni
comportamentali. Come il soggetto agirebbe in determinati contesti o di fronte a
certe situazioni (es. Storielle nei test psicologici)
7- Domande di comportamento: scopo di rilevare gli standard di comportamento, le
abitudini, le attività svolte, i modi di essere etc..
Questo tipi di domande presente 3 possibili distorsioni/problemi:
- Ricordo selettivo: differenti capacità di memorizzazione di un avvenimento passato
- Ristrutturazione del ricordo: per coerenza interna tendo a rimuovere certi ricordi e
avvenimenti passati, in modo a come sono e cosa penso io ora; si ristruttura il mio
vissuto in base al mio presente.
- Ricordo acquiescente: dovuto al solito problema di desireabilita sociale
(8- Domande sulle caratteristiche sociodemografiche: sono le domande
personali e di classificazione che corrispondono a quelle di struttura. Sono poste
a fine questionario).
In aggiunta a queste due grandi divisioni tra domande, ci sono:
- DOMANDE DI SERVIZIO:
1- Domande selettive: poste all’inizio per capire se la persona possiede i requisiti
necessari per poter essere inclusi nel campione
2- Domande filtro: incluse nel questionario affinchè si eviti che particolari intervistati
rispondano a sezioni di domande se non presentano loro stessi le caratteristiche di
eleggibilità
- FORMA DELLE DOMANDE:
1- Domande chiuse (risposta multipla o singola): ho risposte predefinite e quindi il
vantaggio è che c’è possibilità di confrontare tra di loro le risposte; svantaggio:
bias da ricercatore, ovvero quando ci sono risposte poco significative. (Per
ovviare: possibilità di registrare risposta sotto la voce ‘altro’).
2- Domande aperte : possibilità di verbalizzare per intero la riposta, si fanno
quando l’intervistatore non è in grado di costruire una griglia di risposte. La
distorsione legate all’intervistatore sono basse, ma ben maggiori quelle legate
all’intervistato che non riesce sempre a spiegarsi. Svantaggio: poca
confrontabilità.
All'interno del disegno di ricerca c'è poi anche la scelta dei campioni da intervistare:
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SCELTA DEL CAMPIONE --> bisogna scegliere il tipo di campionamento che meglio si
adatta agli obiettivi della ricerca.
Campionamento= procedimento che consiste nell’estrarre da una certa unità di analisi
(popolazione) definita come oggetti di studio, un numero ristretto di casi (il campione).
Ogni tipo di campionamento porta con sè un errore –errore di campionamento- che mai
sarà eliminato. Esso è una sorta di fascia di indeterminatezza in cui oscillano i miei
risultati, se voglio da questi risalire a stime dell’universo intero. .
1- CAMPIONAMENTO NON PROBABILISTICO
(non posso calcolare l'errore di campionamento poiché la scelta degli intervistati è
CAUSALE e viene fatta dal ricercatore/intervistatori e quindi i risultati ottenuti
saranno solo indicazioni e non stime dell'universo intero).
Differenti modalità in riferimento alla finalità della ricerca:
A- Campionamento a valanga :
si utilizza quando ho fenomeni molto rari o allo stato nascente o al limite del
legale. L'intervistato stesso fornisce i nomi degli altri da intervistare.
B- Campionamento agli angoli della strada (street corner):
Si fermano solitamente i passanti per strada o all'uscita del negozio; si utilizza
per capire in generale quale è la reazione o il giudizio degli intervistati rispetto
ad un certo prodotto o altro. Spesso utilizzato per avere un'idea preliminare sulle
reazioni degli individui di fronte ad uno specifico stimolo. Simile al
campionamento di convenienza nella scelta dei campioni (il primo che si ferma).
(N.B. se la scelta dei campioni viene effettuata con modalità probabilistica, cioè
ogni K, allora è equiparabile al campionamento causale sistematico. Quello che
cambia è che l’universo di riferimento in un campionamento PROBABILISTICO
sistematico deve essere limitato ad un numero N finito.
C- Campionamento per convenienza :
Si intervistano campioni composti dagli individui più accessibili e si utilizza con
la finalità di permettere l’effettuazione di un primo test sulla bontà della
formulazione delle domande (per esempio per testare le bozze di questionari).
D- Campionamento di esperti :
Si intervistano degli esperti riguardo al fenomeno in esame e il mio obiettivo è
capire di più sul fenomeno stesso, che spesso è poco noto o riguarda materie
specifiche. (Es. Indagine sul fenomeno degli ultras dello stadio: intervisto i tifosi,
la polizia, gli addetti ai lavori etc...).
Funzionamento: si costruisce una sorta di prequestionario com domande parte
che alla fine verranno chiuse sulla base delle info provenienti dagli esperti.
Da questo tipo di campionamento deriva il cosiddetto Metodo di Delphi --> cerco
di capire cosa avverrà nel futuro rispetto ad un determinato scenario,
intervistando degli esperti. (Gli intervistatori scrivono brevi frasi che inviano agli
esperti, i quali devono dire se sono o meno d'accordo con quelle frasi, gli
intervistatori poi tengono le frasi con maggiore consenso e le uniscono per fare
frasi più lunghe; l'operazione continua fino ad avere una frase lunga che dia uno
scenario possibile).
E- Campionamento per quota :
L'idea di fondo è dividere la popolazione in quote (cioè tipi di individui) (come
per il campionamento stratificato)in base a certe caratteristiche e ogni caso
viene assegnato ad una quota in base alle sue caratteristiche; sarà
l’intervistatore a scegliere chi intervistare tra coloro che possiedono quelle
7 caratteristiche che voglio fare entrare in quella quota (per questo non è
probabilistico).
(Es. Le società di marketing che vogliono capire il livello di apprezzamento al
proprio prodotto in base al tipo di persona (donna anziana, donna giovane...)).
Quando si usa?
-Abbattimento costi e tempi
-No interesse a fare generalizzazioni
-Quando voglio capire le possibili differenze esistenti nelle risposte dei diversi
profili di intervistati (non stimare precisamente il suo universo di riferimento).
Come si scelgono le variabili stratificanti?
-primo caso: individuo quote che garantiscono il controllo delle più rilevanti
caratteristiche socio-demografiche note della popolazione (es. Genere, età e
livello di istruzione).
-secondo caso: mi baso su caratteristiche che presentano correlazione con
obiettivo di ricerca; in questo caso il campionamento è detto disegno fattoriale.
2- CAMPIONAMENTO PROBABILISTICO
(segue regole statistiche matematiche per estrarre dall’universo il campione in
esame; posso calcolare l'errore di campionamento e posso generalizzare all'intera
popolazione perché il di estrazione sarà CASUALE).
Esistono due modalità base per estrarre il campione:
A- Campionamento casuale semplice ( camp, di base): (preferibile quando ho un
elenco di soggetti definiti, cioè tutti i nominativi, ma il limite è il fatto che il
ricercatore deve essere a conoscenza della lista di soggetti che appartengono
alla popolazione --> difficoltà organizzativa e costi alti).
Ho una lista finita. A ciascun caso associo un numero. Il computer estrae numeri
in ordine casuale.
N.B. Conviene sempre estrarre, a fianco del campione principale, uno o più
campioni di riserva ognuno di pari numerosità del primo e con l’accortezza, in
caso do sostituzione, di usare campioni omologhi.
B- Campionamento casuale sistematico (camp, di base): (il vantaggio rispetto al
primo è che non devo preventivamente associare ogni individuo ad un numero e
N può essere una incognita, cioè non ho un elenco certo (---> Es. in edicola
voglio intervistare chi legge il sole 24 ore; non posso sapere prima chi lo legge:
campiono l’edicola, poi estraggo uno ogni K). È preferibile avere l'accortezza di
tenere un passo di campionamento K basso).
Ho una lista finita. Ordino in fila tutti i casi secondo caratteristiche indipendenti
dalle modalità di estrazione ed estraggo un caso ogni K.
K(passo di estrazione)=N/n. (Se ho 1000 italiani e voglio prenderne a
intervistare 10--> K=10)
n: viene deciso dall’intervistatore.
In caso di assenza di un N noto e in caso di rifiuto dell'intervistato, allor