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II. LETTERATURA BIBLICA
Premesse
Ci sono tre fasi nel processo di formazione della letturatura biblica:
- Tradizione orale scritta (e riscritta e riscritta e riscritta...) fase redazionale
La Bibbia non è nata a tavolino, ma da un insieme di tradizioni orali prima e scritte dopo. All'interno del testo finale possiamo rintracciare le fasi precedenti. In uno stesso libro (a volte pagina), troviamo epoche molto diverse. Questi racconti si sono trasformati lungo il tempo, non sono da considerarsi uguali a come sono nati.
Es. Is ha 66 capitoli. Oggi tutti sono d'accordo che Is è composto di 3 parti, 3 libri di epoche completamente diverse:
- Is 1-39. Composto prima dell'esilio
- Is 40-55. Durante l'esilio
- Is 56-66. Dopo l'esilio
La Bibbia è un libro di vita: ci sono ripetizioni, contraddizioni, verità che non combaciano. Questo perché essa nasce come tradizione orale, poi scritta da un autore e poi riscritta magari un secolo dopo.
da un altro. Solamente alla fine vi è la fase redazionale in cui ciascun libro viene fissato nel suo testo. Ogni Libro della Bibbia è il frutto di un LUNGO processo.- Noi possiamo risalire alla tradizione orale? C'è una scienza che si chiama Formgescichte (storia delle forme, studio critico delle forme). Ed essa ci permette di capire che c'è una tradizione orale a cui possiamo rifarci.
- C'è poi la Traditionsgeschichte che studia le tappe dello sviluppo dei testi dalla fase orale a quella scritta.
- Redaktionsgeschichte: studia il lavoro redazionale dell'autore sulle fonti a sua disposizione. La fase della composizione, potremmo dire.
Formgescichte
Ci sono delle forme fisse di linguaggio usati dai veri stili/generi letterari che manifestano l'intenzione del parlante. A seconda dell'intenzione che si ha, si utilizzerà una forma diversa (es. descrizioni e narrazioni diverse per riferirsi allo stesso fatto). Conoscere
la forma è fondamentale per conoscere l'intenzione. I generi letterari sono stati riconosciuti significativi a livello ermeneutico soprattutto dall'enciclica Divino Afflante Spiritu di Pio XII. Pionieri: Gunkel (per l'AT) e Dibelius e Bultmann (per il NT) hanno studiato queste forme applicate alla Bibbia: modi di esprimersi, delle maniere letterarie che racchiudono una determinata intenzione. Se non comprendo l'intenzione, non capisco nulla.
Chiedersi sempre qual è l'intenzione del racconto! Pericolo: leggere la Bibbia in modo letterale! Ma la Bibbia è anche umana.
Ci sono tre espressioni principali:
- racconto didattico (ad es Giona: non posso accostarmi a questo racconto come se esso fosse il verbale poliziesco dell'incidente che Giona ha avuto in mare; è un racconto didattico, né storico né scientifico, ma con finalità educativa!). L'intenzione è trasmettere un insegnamento su Dio e sugli uomini,
Non è la descrizione di un episodio reale.
Saga: esperienza di un popolo tenuta viva in un racconto emozionante e coinvolgente. (ad es. Abramo e Isacco: non è la storia di un individuo, ma la storia di un popolo. La storia di Israele (esilio, sacrificio, promessa) viene concentrata nella storia di un individuo.
Eziologia: ricerca della causa per cui un luogo o una persona si chiama così, ecc. Il Pentateuco è colmo di eziologie. Ad esempio, il nome Israele (dal combattimento di Giacobbe con l'uomo sconosciuto) e il luogo Penuel (ho visto Dio e non sono morto).
Ci sono poi generi minori: parabola, apoftegma (es. guarigione dell'epilettico [Mc 9]), disputa, ecc.
Importante oltre all'intenzione è il concetto di sitz im Leben (cioè di studiare il contesto culturale in cui il racconto è nato e si è trasmesso). Figliol prodigo: padre che si comporta come una madre, figura di Dio.
Apocalittica: lo scopo non è dirci quello che avverrà,
Il tuo compito è formattare il testo fornito utilizzando tag html.
ATTENZIONE: non modificare il testo in altro modo, NON aggiungere commenti, NON utilizzare tag h1;
ma confortare i credenti che si trovano in mezzo adifficoltà. Simboli apocalittici: agnello con 7 corna, mare come sede dei demoni, luna rossa, ecc
Epopea: grandi eventi, battaglie, racconti enfatizzati, eroi
Traditionsgeschichte
Studio critico della tradizione
Studio dello sviluppo del testo (testi aggiunti, autori vari, ecc).
Studia le tappe dello sviluppo dei testi dalla fase orale alla fase scritta
Dopo alcuni anni, il racconto originario ha bisogno di aggiunte, aggiornamenti
Es. cappuccetto rosso, presente in tutte le culture, ma raccontata in modi diversi
“C’era una volta”: forma fissa di linguaggio. Ci dice l’intenzione.
Un racconto letto in un altro contesto, muta!
Nel contesto ebraico il divorzio era concesso solo agli uomini
In Mt troviamo Gesù che dice “chi ripudia la propria donna, commette adulterio”. Scrive per giudei ed ebrei
In Mc troviamo “…idem, e una donna che ripudia il proprio marito commette adulterio”.
Sono presenti diverse scuole di pensiero che studiano il lavoro redazionale dell'autore sulle fonti a sua disposizione. Il redattore non è solo una persona, ma spesso rappresenta una scuola che cerca di unire testi diversi in un unico racconto. Ad esempio, Mt ha a disposizione diverse fonti, come la fonte dei segni (miracoli), una dei discorsi e una fonte della passione (Bultmann). Esistono due approcci principali nello studio dei testi biblici: la diacronia e la sincronia. La diacronia si occupa dello sviluppo nel tempo dei testi, mentre la sincronia analizza il testo nella sua forma attuale. Le tre scuole di pensiero si sviluppano con lo stesso obiettivo: comprendere come si sono sviluppati i testi biblici nel corso del tempo. È importante considerare sia la tradizione orale che quella scritta dei libri dell'Antico Testamento e della letteratura giudaica. Ad esempio, secondo Wellhausen, il Pentateuco si è formato sulla base di quattro fonti: la fonte javista (che chiama Dio YHWH), la fonte eloista (che chiama Dio elohim), la fonte deuteronomista e la fonte sacerdotale. Queste sono solo alcune delle tematiche affrontate nello studio critico della redazione dei testi biblici.Molti autori invece dicono che il P si è formato su un nucleo centrale, alcuni capitoli del Dt (12-26), a cui sono state poi aggregate diverse tradizioni.
Il P si è formato al tempo del post-esilio!
Profeti Nebi'im
Prima dell'esilio 750 aC abbiamo Amos e Osea, intorno al 700 Proto-Isaia 1-39
Durante l'esilio Deutero-Isaia 40-55
Dopo l'esilio Trito-Isaia 56-66
Scritti sapienziali Ketubim
Periodo ellenistico-romano, post-esilio
3 filoni:
- Libri sapienziali (cantico dei cantici, Qoelet, sapienza...)
- Libri apocalittici: Daniele 7-12 (molti libri apocalittici sono apocrifi)
- Libri politici (Ester, Giuditta)
La Bibbia non nasce a tavolino, ma da una tradizione orale. Questo significa che la redazione dei testi è avvenuta tardivamente rispetto ai racconti raccontati. Abramo è risalente al XV secolo a.C., ma sua storia in Genesi viene redatta solo a partire dal IV-V secolo a.C.
Letteratura giudaica 22- Targum: traduzione aramaica della Bibbia ebraica,
nell'epoca persiana (deriva da tirgem: tradurre). Ci sono tanti targumim. Traduzione molto libera. L'aramaico è diventato ufficiale nel tempo persiano.- Midrash (da darash: cercare): i midrashim sono la ricerca del senso profondo di un determinato testo. Es. racconto della morte di Mosè, la descrive per far comprendere la profondità del personaggio, muore con il bacio di Dio, colui che non poteva vedere Dio faccia a faccia (solo di spalle)- Talmud: (da lamad: insegnamento): istruzioni per vivere (es. per osservare il sabato), compagno di vita del popolo ebraico, ci sono le massime dei rabbini, la sapienza dei saggi, le norme di vita. Tradizione orale dell'ebraismo (Torah: tradizione scritta). Ci sono due talmud: quello di Gerusalemme e quello di Babilonia (nato da quelli che erano rimasti là durante l'esilio).In questi scritti ebraici ci sono due forme: halakà (che esprime la legge, significa "camminare"), insegnaA comportarsi; e ‘aggadà (raccontare). L’insegnamento avviene quindi attraverso leggi e racconti.- Manoscritti di Qumran (1QIs, 1QS, 1 QM, ecc). Del II sec. aC. Erano in anfore nel deserto.1 significa la grotta 1, Q sta per Qumran, poi:Is: Isaia (ne sono stati ritrovati due: Isaia a e Isaia b)S: Serek (regola, era la regola di questa comunità monastica di Qumran).Tradizione orale e scritta del Nuovo TestamentoLc 1,1-4Processo dai testimoni oculari > alla tradizione orale > alla redazione dello scrittoDalla tradizione DI Gesù alla tradizione SU Gesù Euaggelion di Gesù: il regno di Dio, che è venuto ad annunciare. Gesù ci annuncia il regno di DioDopo, il Vangelo di Gesù è diventato il Vangelo SU Gesù, lui diventa il contenuto, l’oggetto del Vangelostesso! Euaggelion su Gesù: evangelizzare CristoGenesi e formazione del NTScandalo della croce. Dopo la delusione del messia crocifisso,
Incomincia una riflessione proprio sulla croce. Non abbiamo le prove, ma probabilmente il 1° racconto che è stato scritto è stato quello della passione di Cristo. Il 1° che ha annunciato Gesù di cui abbiamo testimonianza scritto è stato Paolo, che non aveva vissuto con Gesù. Paolo non scrive nulla della sua vita. Ci dice solo che è nato da donna, che è morto e risorto. A lui interessa solo l'evento pasquale. Forse esistevano già degli scritti prima, ma non abbiamo prove.
- Storia reale > storia narrata
- Tradizione pre-sinottica
- Lettere paoline e deuteropaoline
- 1Ts
- Fil
- Filemone
- 1-2 Cor
- Gal
- Rom
- Sinottici
Dal greco syn-opsis (insieme-occhio). Convergenze e somiglianze incredibili, ma anche differenze. Con un colpo d'occhio posso vedere tutti e 3 i testi dei sinottici allineati tra loro.