Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 45
Riassunto esame di Filosofia del diritto 1, prof. Sabbatini, libro consigliato T. Hobbes - Leviatano e T. Hobbes - De Cive Pag. 1 Riassunto esame di Filosofia del diritto 1, prof. Sabbatini, libro consigliato T. Hobbes - Leviatano e T. Hobbes - De Cive Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame di Filosofia del diritto 1, prof. Sabbatini, libro consigliato T. Hobbes - Leviatano e T. Hobbes - De Cive Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame di Filosofia del diritto 1, prof. Sabbatini, libro consigliato T. Hobbes - Leviatano e T. Hobbes - De Cive Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame di Filosofia del diritto 1, prof. Sabbatini, libro consigliato T. Hobbes - Leviatano e T. Hobbes - De Cive Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame di Filosofia del diritto 1, prof. Sabbatini, libro consigliato T. Hobbes - Leviatano e T. Hobbes - De Cive Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame di Filosofia del diritto 1, prof. Sabbatini, libro consigliato T. Hobbes - Leviatano e T. Hobbes - De Cive Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame di Filosofia del diritto 1, prof. Sabbatini, libro consigliato T. Hobbes - Leviatano e T. Hobbes - De Cive Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame di Filosofia del diritto 1, prof. Sabbatini, libro consigliato T. Hobbes - Leviatano e T. Hobbes - De Cive Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame di Filosofia del diritto 1, prof. Sabbatini, libro consigliato T. Hobbes - Leviatano e T. Hobbes - De Cive Pag. 41
1 su 45
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

SEDIZIONI

Cause interne che dissolvono lo Stato:

In uno Stato i cui cittadini sono in agitazione, vi sono due cose da considerare:

- dottrine e passioni contrarie alla pace

- persone che eccitano e dirigono chi è già disposto a prendere le armi

1. la conoscenza, il giudizio del bene e Nello stato naturale è dottrina vera, ma nella

società civile è falsa. Bisogna stimare come

del male spetta ai singoli buono ciò che il legislatore ha comandato e

come cattivo ciò che ha proibito.

2. i sudditi peccano quano eseguono Peccato è ciò che si fa contro coscienza, ma

bisogna distinguere. Se agisco credendo di

ordini che sembrano loro ingiusti peccare, pecco. Ma se agisco credendo di

peccare per un ordine altrui, non pecco. Se

servo in guerra per ordine dello Stato credendo

la guerra sia ingiusta, non sto peccando, anzi

pecco se mi rifiuto di servire in guerra, perchè

mi arrogherei la conoscenza del giusto.

3. il tirannicidio è lecito

4. colui che detiene il potere supremo è Lo Stato non può obbligarsi verso se stesso

(nessuno è obbligato se non verso qualcun

sottoposto alle leggi civili altro) nè verso un cittadino (le singole volontà

dei cittadini sono comprese nella volontà unica

dello Stato). I cittadini possono a volte

chiamare in giudizio lo Stato e agire legalmente

nei suoi confronti, con riguardo non a ciò che lo

Stato può fare ma a ciò che ha voluto fare con

una determinata legge.

5. il potere supremo è divisibile Alcuni lo dividono e assegnano pace terrena a

uno e salute dell'anima ad altro, oppure potestà

di guerra e pace ad un uomo e diritto di esigere

denaro ad altro. Gli uomini sono in tal modo

distolti dall'obbedienza alle leggi.

6. fede e santità non si acquistano con lo E allora perchè giudichiamo ciò che si deve fare

e non fare in base ai precetti di chi ha il potere e

studio e la ragione, ma sono infuse o non in base alla propria ispirazione ? Si

ispirate per via soprannaturale tornerebbe a conoscenza privata di bene e male

7. i singoli cittadini hanno dominio Nello Stato naturale nessuno ha qualcosa per

diritto, tutte le cose sono comuni a tutti. Nella

assoluto sulle cose che possiedono società civile si è ceduto il proprio diritto allo

Stato: la proprietà viene dallo Stato.

8. non essere in grado di distinguere il Il popolo è uno, ha volontà unica, regna in ogni

Stato (nella monarchia è il popolo che ha

popolo e la moltitudine assegnato il potere ad un solo uomo). La

moltitudine sono i cittadini, i sudditi.

1. miseria Mancanza di cose necessarie a conservare vita e

dignità. Non è colpa del governo dello Stato:

imposte e tributi sono il salario di chi vigila. Chi

si lamenta imputando la povertà agli stipendi

pubblici è come se dicesse di essere divenuto

povero per saldare i propri debiti.

2. chi gode di ozio e manca di cariche L'ozio induce a discutere della cosa pubblica.

Essi si ritengono preparati ad amministrare gli

affari più importanti. Ma poichè non sono ciò

che credono di essere e anche lo fossero non

tutti vengono chiamati perchè son moltitudine,

desiderano esito infelice delle decisioni

pubbliche e attendono per introdurre novità.

3. speranza di vincere Sono necessarie: numero, strumenti (armi e

approvvigionamenti), capo cui si obbedisce

spontaneamente e fiducia reciproca.

4. eloquenza Sommuove passioni dell'animo, intesse il

discorso da opinioni già accolte, è l'arte della

(ha accezione duplice ! Da non confondere retorica, il suo fine è la persuasione e la vittoria.

con l'eloquenza intesa come esposizione È quasi sempre disgiunta dalla saggezza. È il

chiara di pareri e concetti, che parte da carattere di coloro che eccitano e spingono il

principi veri, che segue una logica, il cui fine è popolo alle innovazioni. Legano i maldisposti

la verità e che non è mai disgiunta dalla ad una fazione o cospirazione e li spingono

saggezza). all'azione, a volte impadronendosi della

repubblica ma più spesso lacerandola e

suscitando una guerra civile.

Doveri di chi ha il potere supremo

Il potere supremo può essere considerato in base a:

- diritto: legittimità delle decisioni prese e delle azioni compiute

- esercizio: modo diretto o indiretto di esercitarlo. Il modo diretto è in prima

persona mentre il modo indiretto è mediante giudici, funzionari, ministri.

Massima dei doveri

La salute del popolo è la legge suprema.

Chi ha il potere supremo non è soggetto a leggi e comandi, ma è suo dovere

obbedire alla retta ragione, quindi alla legge naturale.

Egli deve agire in vista della pace e della salute. Colui che detiene il potere supremo

e non lo usa per la salute del popolo agisce contro la legge naturale.

Il termine popolo non va inteso come la persona civile unica dello Stato, ma come

una moltitudine, una pluralità di cittadini che sono governati.

Poichè ciascuno ha un'idea particolare e diversa del proprio bene e della propria

salute, questa idea va considerata dal sovrano in base a leggi universali, sforzandosi

in ogni modo di far sì che si trovi bene il maggior numero di cittadini, e per quanto

più a lungo sia possibile. Inoltre, a volte conviene per la salute della maggioranza,

che capiti qualche male a colui che è malvagio.

La salute non riguarda solamente la conservazione della vita, la sopravvivenza, ma

una vita per quanto possibile felice. È questo lo scopo degli stati istitutivi. Gli uomini

si sono riuniti spontaneamente al fine di vivere in modo piacevole. Chi ha il potere

deve procurare ai cittadini tutti i beni necessari non solo alla vita ma anche al

diletto. Quelli che invece hanno conquistato il potere con le armi – origine naturale

– devono fornire non solo i mezzi idonei per vivere ma anche quelli per mantenersi

forti, in modo da essere eventualmente capaci di combattere.

Per quanto Hobbes parli di dovere del sovrano di mantenere delle condizioni di

benessere, poi in realtà la condizione sulla quale si gioca la tenuta del sovrano è la

sua capacità o meno di garantire le condizioni minime vitali. È questo il motivo

stesso per cui gli uomini si sono uniti, stringendo un patto. È questo che spinge gli

uomini ad uscire dallo stato di natura ed è il punto su cui si gioca tutta l'obbedienza.

Prescrivere agli uomini il modo in cui essere felici è ambiguo: il sovrano garantisce il

diritto ad essere felici ma è egli stesso che decide il modo in cui esserlo.

Vantaggi dei cittadini

Difesa dai nemici esterni

• Conservazione della pace eterna

• Prosperità e ricchezza, sempre compatibile con la sicurezza pubblica

• Libertà innocua, che non nuoce agli altri

1. Difesa

Tra i vari Stati vi è perennemente uno stato di guerra, quindi lo stato naturale.

Quando due stati cessano di combattere non si parla di pace bensì di tregua.

Per la difesa del popolo sono necessarie due cose : essere preavvisati e premuniti.

Spie : è necessario che vi sia chi spia e preveda i piani e le mosse di tutti coloro

• che possono nuocere allo Stato. Le spie sono paragonate alla funzione dei

raggi di luce per l'anima umana. Chi ha il potere, senza avere spie, non può

venire a conoscenza di quello che occorre alla difesa dei suoi sudditi.

Premunizioni : se si vuole che lo Stato sia salvo, si devono raccogliere soldati-

• armi-denaro in tempo di pace, per il tempo di guerra. Premunirsi significa

avere pronti un esercito stabile e addestrato, le armi, la flotta, le fortezze, il

denaro. Non solo è per i cittadini lecito inviare spie, mantenere soldati,

costruire fortezze, esigere denaro per queste cose: è anche illecito non farlo.

2. Conservazione della pace

mediante le opinioni : tra le cose che turbano la pace vi sono le dottrine

• perverse. È quindi dovere di chi ha il potere supremo sradicare queste

dottrine dagli animi degli uomini per insegnare quelle contrarie. Poichè le

opinioni non possono essere imposte all'animo comandando, bensì

insegnando, occorre introdurre la dottrina sana iniziando dalle università.

mediante eguali oneri pubblici : tra le cose che turbano la pace vi è la

• miseria, che è fattore destabilizzante. Secondo Hobbes questa miseria non

può sempre venire imputata a coloro che governano lo Stato. Ciò può essere

fatto solamente quando gli oneri dello Stato vengono distribuiti tra i cittadini

in maniera ineguale: se molti si sottraggono, diviene per altri pregiudizievole.

Gli uomini non sopportano la diseguaglianza. È dovere di chi ha il potere

distribuire gli oneri pubblici in modo eguale. Sorge il problema dell'equità

fiscale: tutti godono ugualmente della pace ma i benefici derivanti dalla pace

sono diversi. Hobbes pone l'alternativa tra tassare le persone, in modo che

contribuiscano in rapporto alla ricchezza, oppure tassare le cose stesse, in

modo che ciascuno contribuisca in base alle cose che consuma. Tra i due

predilige il secondo metodo, perchè il primo penalizza chi è più parsimonioso

rispetto a chi dissipa con prodigalità.

ricompense per gli obbedienti / pene per faziosi : tra le cose che turbano la

• pace vi è l'inquetudine dell'animo che deriva dall'ambizione (ricerca di onori).

Alcuni uomini credono di essere più saggi di altri e più competenti nel

governare rispetto a coloro che governano nel presente. Non si può estirpare

dall'animo dell'uomo ambizione e brama di onori. Il dovere dello Stato è

favorire i cittadini obbedienti mediante ricompense e reprimere con il potere i

faziosi. In nessun altro modo si può conservare potenza pubblica e quiete.

sciogliere fazioni : tra le cose che turbano la pace vi sono le fazioni, gruppi di

• cittadini uniti da patti, senza l'autorizzazione di colui che detiene il potere

supremo. È una sorta di stato nello Stato, e in quanto tale rischia di

compromettere l'unità della Repubblica. I vari stati si trovano tra di loro nello

stato naturale, nello stato di guerra. In questo senso, i sovrani che

permettono le fazioni è come se accogliessero entro le mura un nemico.

3. Prosperità e ricchezza

Hobbes individua quattro fattori in grado di determinare la ricchezza dei cittadini: il

lavoro, la parsimonia, il prodotto naturale della terra e dell'acqua, le armi. Solo i

primi due fattori sono però necessari, in quanto consentono di prosperare in

assenza di altre risorse. Il sovrano deve utilizzare le leggi per promuovere le arti ch

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
45 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/20 Filosofia del diritto

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nichi96.ch di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia del diritto 1 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Macerata o del prof Sabbatini Carlo.