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Effetti delle interazioni farmacologiche
UK: Singolo avviso da parte della medicine controls agency, diminuzione delle prescrizioni almeno nei primi anni, nessun cambiamento nell'incidenza degli effetti avversi.
Australia: Australian ADR advisory studio sistematico sugli effetti avversi. Restringe l'uso del farmaco alle sole infezioni gravi, proibisce la pubblicità dalle aziende, raccomanda e pubblicizza costantemente trattamenti alternativi (cefalessina). Decremento del 30% dei casi.
La farmacovigilanza serve a salvare vite e a ridurre i casi delle reazioni avverse.
Definizione: fenomeno legato alla modificazione degli effetti di un farmaco (terapeutici e tossici) a causa dell'uso di un altro o più farmaci somministrati in precedenza o contemporaneamente (più aumenta il numero di farmaci, più è possibile una reazione avversa).
Effetto dell'interazione farmacologica:
- Clinicamente utile (beneficio terapeutico): alcuni ipertensivi somministrati con altri possono essere clinicamente utili.
- Priva di conseguenze (clinicamente inapparente).
infezioni ossee) da sola ho un picco di 2 ma se somministrato con antiacido la conc. max si riduce di più di un quarto.
Tetraciclina + latte abbasso la conc. fino a 10 volte. (questo è uno dei farmaci che deve essere assunto lontano dai pasti per avere un assorbimento efficace.)
Ciprofloxacina: da sola 3 microgrammi/ml, se assunta con antiacido si riduce la conc. max.
Interazione in fase di distribuzione: spiazzamento dal legame con le proteine plasmatiche: più farmaci possono competere per lo stesso sito (albumina e alpha...acida) e quello meno affine aumenta la sua concentrazione in forma libera aumentata e determina maggiormente l'effetto farmacologico, se questo aumento è elevato può darmi delle reazioni avverse clinicamente rilevanti quando: farmaci con legame proteico > 90%, farmaci con basso indice terapeutico come gli anticoagulanti orali (warfarin, cumadin). Il paziente deve fare attenzione alla dieta e all'assunzione con altri farmaci perché spesso
Questo farmaco viene spiazzato perché si lega più del 95% a proteine plasmatiche e viene spiazzato da farmaci di natura acida FANS e piccole variazioni di questa percentuale mi possono dare in concomitanza con indice terapeutico basso possono crearmi emorragie.
Interazione in fase di biotrasformazione: METABOLISMO
I farmaci possono:
- Indurre il metabolismo epatico di altri farmaci (antiepilettici, fenobarbital)
- Inibire la biotrasformazione di altri farmaci (fluconazolo)
- Aumentare perfusione epatica (glucagone)
- Ridurre flusso ematico epatico (propanolo)
La maggior parte dei farmaci è metabolizzata da 3/4 isoforme, ci sono dei farmaci che inducono il metabolismo attraverso un meccanismo recettoriale che va a riconoscere dei recettori a livello nucleare aumentandone la trascrizione. Ad esempio, simile ai glucocorticoidi, abbiamo dei idrocarburi policiclici aromatici che si legano ai recettori citoplasmatici e vengono trasferiti all'interno del nucleo, qui riconoscono a livello del
Promotore dell'elemento responsive e aumentano la trascrizione genica formando RNA che vengono trasformati in enzimi metabolici. Esempi clinici di induzione. Il fumo di sigaretta è un forte induttore e può indurre il metabolismo della teofilina (farmaco asmatico) risultato = aumento attacchi asma. Interazioni in fase di escrezione: Escreazione renale che può essere significativamente influenzata dalla somministrazione di un altro farmaco. La diuresi. Processi di rassorbimento tubolare dei farmaci modificando il PH urinario indotto da alcuni farmaci. Fase escrezione III alcuni farmaci vengono secreti dall'epitelio renale e la loro velocità di escrezione dipende dalla disponibilità di Carrier di trasporto specifici come metotressato (antitumorale e immunosoppressore) se co-somministrato con acido acetilsalicilico possibili effetti tossici poiché uno dei due non viene eliminato perché hanno bisogno dello stesso carrier di trasporto.
Interazioni farmaco dinamiche comprendono:
- Sommazione: l'effetto farmacologico finale è la somma matematica degli effetti dei due farmaci somministrati singolarmente a dosi minori.
- Sinergismo: due farmaci insieme aumentano l'intensità dell'effetto farmacologico finale rispetto agli effetti indotti dai due farmaci singolarmente.
- Antagonismo: cosomministrando due farmaci si ottiene una risposta farmacologica ridotta rispetto all'uso singolo dei due farmaci, significa che questi sono antagonisti. Ad esempio, un farmaco battericida (beta-lattamina) uccide i batteri durante la proliferazione e un farmaco batteriostatico (macrolide) riduce la proliferazione batterica.
- Vi può essere antagonismo competitivo quando due farmaci competono per lo stesso recettore. Ad esempio, naloxone e morfina competono per il recettore Mu. Questo tipo di interazione può essere utilizzato se si verifica una reazione avversa da morfina per salvare da un blocco respiratorio.
Interazioni farmaceutiche
(non rientrano in quelle farmaco dinamiche e in quelle farmacocinetiche) Avvengono quando i farmaci prima della somministrazione vengono miscelati tra loro (es. messi nella stessa siringa o flacone di infusione) possono determinare reazioni chimico-fisiche:
Si può avere un'Inattivazione dei composti (es. precipitazione, neutralizzazione) visibile a livello fisico con flocolazione all'interno della sacca.
Oppure una trasformazione in composti tossici, ad esempio incompatibilità tra meticillina + kanamicina, idrocortisone + metaraminolo.
Regola generale: i farmaci non devono essere mescolati tra loro.
FANS, Farmaci antinfiammatori non steroidei. Farmaci più utilizzati in assoluto sia in pratica clinica che individualmente, come l'Aspirina (Acido acetilsalicilico), che agiscono sulla cascata acido arachidonico, quella via metabolica che serve per produrre prostanoidi cioè le prostaglandine e i leucotrieni, che sono alla base delle infiammazioni, poiché sono i mediatori.
che il nostro organismo ha deputato alla risposta infiammatoria che se va fuori controllo determina dei veri quadri patologici (es. artrite). Quando arriva uno stimolo si alterano le membrane cellulari che attivano dei meccanismi che fanno sì che alcuni enzimi (fosfolipasi) degradino alcuni fosfolipidi di membrana e liberino l'acido arachidonico, un acido grasso importante che viene preso da 2 importanti famiglie di enzimi: la ciclossigenasi (cox) e la lipossigenasi che danno vita a due grandi famiglie di mediatori di infiammazione. La ciclossigenasi dà vita alle prostaglandine, ai trombossani e alla prostaciclina che sono dei mediatori per le infiammazioni (in particolare prostaglandine E2), mentre la via dei lipossigenasi dà vita ai leucotrieni I che sono fondamentali per alcune patologie come quella asmatica. Meccanismi per Liberazione acido arachidonico: Stimoli fisiologici: (istamina, bradichina, fattori di crescita): attivazione fosfolipasi (o fospolipasi Co Fosfolipasi A2) che prendonoI lipidi di membrana vengono trasformati in Acido Arachidonico in seguito a stimoli fisici come ischemia e traumi, o l'azione di agenti farmacologici. Una volta che l'Acido Arachidonico è stato prodotto, viene preso dalle ciclossigenasi e trasformato in prostaglandine. In realtà, viene prima trasformato in un intermedio chiamato prostaglandina endoperossido (PGG2), che a sua volta viene trasformato da ulteriori enzimi in prostaglandine H2 (PGH2). Quest'ultima viene nuovamente trasformata dando origine alle prostaglandine più importanti.
La prostaglandina E2 (PGE2) viene prodotta dalle cellule infiammatorie, come i leucociti, ed è liberata in grande quantità in caso di danno o infiammazione. Viene anche prodotta a livello renale per motivi fisiologici e a livello ipotalamico (ad esempio, la febbre è mediata da questa prostaglandina). Dal punto di vista fisiologico, la PGE2 determina la diminuzione del tono della muscolatura liscia, la diminuzione della secrezione gastrica, la riduzione della liberazione di neurotrasmettitori e la diminuzione della soglia del dolore.