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COSTITUZIONE ITALIANA
La Costituzione Italiana è considerata “un compromesso all’italiana”, poiché le tre forze politiche
(democristiani, socialisti e liberali) si sono accordate per la stesura della Costituzione poiché
es: art 41 sulla iniziativa economica
“L'iniziativa economica privata è libera→ partito liberale
Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla
dignità umana→ partito popolare/democristiani
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa
essere indirizzata e coordinata a fini sociali”→ partito socialista ma anche democristiani del tempo; è uno
Stato che interviene in economia, ponendo limiti mediante la legge
La Costituzione ha come parte iniziale 12 articoli considerati i principi fondamentali; nell’intenzione dei
costituenti dovevano essere l’enunciazione dei principi cardini, organizzativi della nostra forma di stato e di
governo. “
L’articolo 1 L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo,
→
che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.” precisa la forma di Stato
“
Art 2 La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle
formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di
→declinazione
solidarietà politica, economica e sociale.“ dei diritti di libertà e dei doveri di solidarietà.
Art 3 “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso,
→
di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” principio di
uguaglianza
Art 4 “La repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano
effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere secondo le proprie possibilità e la proprio
→
scelta, una attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società.” diritto
al lavoro
Art 5 “La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che
dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua
→
legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento” principio di autonoma
Poi, dopo i 12 articoli abbiamo una parte sui diritti e doveri dei cittadini, che comprende gli articoli dal 13
al 54 e si suddivide in 4 titoli, una seconda parte che va dal 55 alla fine, suddivisa in 6 titoli chiamata
organizzazione della Repubblica che si occupa anche delle garanzie della costituzione.
infine troviamo le norme transitorie e finali, che servono quando si approva un testo o una riforma
costituzionale.
Caratteri costituzione
Nella Costituzione italiana troviamo più principi che esprimono le finalità principali dello Stato ed hanno
efficacia orientativa e inderogabile dello Stato; essi sono il principio lavorista, il principio democratico, il
principio personalista e, infine, il principio pubblicista.
Anche per la revisione costituzione si devono osservare tali principi perché sono inderogabili, anche per il
legislatore di revisione costituzionale.
• Il principio personalista: questo principio è il meno recente, perché ne troviamo traccia già nelle
Costituzioni liberali; quindi il riconoscimento del diritto della persona e della persona la quale non è
strumentale al benessere dello stato, bensì il contrario: lo Stato è creato per soddisfare i bisogni dei
cittadini.
NB: La teoria Hegeliana che aveva rovesciato il tema era stata applicata nel fascismo e nazismo per
convincere che era la persona per lo stato e non l’inverso.
Ci sono molti indizi di questo principio nella nostra costituzione: uno di questi nell’articolo 2 che va
“
letto e interpretato alla luce dei lavori di allora: La Repubblica riconosce e garantisce i diritti
inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e
richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.“
! è importante ricordare che ciò è scritto dopo il fascismo, quindi c’è un riavvicinamento al passato,
allo stato liberale.
La repubblica riconosce quindi i diritti sono commaturati nell’uomo: i diritti esistono come una
priori collegato ai valori complessivi della Costituzione. Questi diritti sono i diritti inviolabili
dell’uomo, i quali non sono specificati, come invece accade nella Dichiarazione di Indipendenza
americana. Essi sono inviolabili, collegati alla persona.
Questi diritti non sono però immodificabili perché il diritto deve sempre tenere conto di una
circolarità collegata all’insieme di situazioni che lo stesso soggetto deve rispettare; quindi si
possono limitare se ci sono doveri strumentali all’esistenza del diritto.
l’affermazione di uno Stato deve garantire anche diritti sociali, ovvero quel diritto che per essere
attuato ha bisogno di una prestazione da parte di qualcuno e tale prestazione se la assume lo Stato.
Questi diritti sono: diritto all’istruzione, diritto alla sanità, diritto al lavoro, all’assistenza del sociale.
• Principio pluralista: nell’articolo 2 c’è un riferimento alle formazioni sociali poiché i diritti sono
riconosciuti e garantiti come singolo ma anche come formazioni sociali.
Le formazioni sociali di riferimento sono:
- la famiglia, che è una formazione sociale sui generis perché naturale, fondata sul matrimonio
perché in periodi diversi
- diritto di associazione
- diritto di riunione che si può vedere in doppia faccia: come esplicazione individuale dell’individuo
ma anche come una formazione organizzata
- i partiti politici, i sindacati
Questo principio si concretizza nella Libertà di formazione→ devono avere una disciplina che ne
consente la libertà di formazione, quindi di costituire.
I singoli devono avere la libertà di formare, di parteciparvi ma anche di non parteciparvi, di
recedere.
Ci sono determinati articoli (come il 49 che sono relativi a specifiche formazioni sociali) ma l’articolo
:
fondamentale relativo alla libertà di associazioni è il 18
“I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai
singoli dalla legge penale. Sono proibite le associazioni segrete e quelle che perseguono, anche
indirettamente, scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare.”
L’unico limite relativo a questa libertà consiste nel vietare la costituzione di formazioni che hanno come
scopi atti illeciti.
tutto ciò che è più specifico ha una parte dedicata nel codice civile italiano.
• Principio di eguaglianza: si afferma subito dopo il principio personalista e pluralista, nell’articolo 3
L’organizzazione pubblica
Un’ entità astratta si muove adoperando le persone e quando pone in essere in nome della sua capacità
giuridica e di agire che si ritrova non può più usare persone fisiche. Queste persone si muovono in nome e
per conto di un organo imputando alla medesima gli effetti della sua azione
Costoro sono all’interno della società come titolari di quel potere che gli permette di imputare la fattispecie
negoziale che hanno posto in essere direttamente nella sfera giuridica dell’ente.
Si ricorre alla teoria dell’organo: costoro possono operare perché hanno una legittimazione di norma
perché sono all’interno dell’organizzazione titolari di un organo della società
Le organizzazioni pubbliche sono formate non solo da organi, anche da Uffici che sono formate da persone
le quali hanno dei compiti che però sono interni, non hanno la capacità di manifestare all’esterno la
volontà, che poi vincola.
All’ufficio sono assegnate persone, una delle quali è il titolare dell’ufficio, mentre le altre sono addetti e
all’ufficio possono essere dati in dotazione computer e altri apparecchi.
Gli organi fondamentali, detti costituzionali, della nostra forma di governo sono:
-il Parlamento
-il governo
-il capo dello stato
-la corte costituzionale
- il corpo elettorale (non il popolo, bensì i cittadini con requisiti che gli permetto di avere il diritto di voto)
NB: Tra i fondamentali non ci sono i giudici perché se fossero classificati in modo diverso non cambierebbe
la forma di governo.
Non consideriamo tutti gli organi pubblici, come il sindaco o il consiglio comunale.
l’organo ha una caratteristica: esso ha l’attitudine a realizzare fattispecie giuridiche ed imputarle
autonomamente all’ente, è autonomo [a differenza del corpo elettorale che ha bisogno di terzi, perché
senza di essi non andremmo a votare]
Organizzazioni intermedie sono i partiti o i surrogati dei partiti, mediante cui il corpo elettorale può
scegliere.
Prima di parlare di partiti bisogna chiarire il concetto di rappresentanza.
Nella sfera del diritto privato il rappresentante è colui che agisce in nome e per conto dell’interesse del
rappresentato.
Ma, nel momento in cui si aggiunge politica si fa riferimento a qualcosa di diverso e cioè si vuole evocare il
rapporto particolare tra i cittadini e coloro che sono stati reclutati e occupano la posizione di parlamentari
o coloro che sono rappresentanti di cariche pubbliche.
La rappresentanza politica comporta anche responsabilità.
Rappresentanza può significare
-mandato, cioè qualcuno che compie le attività in nome e per conto del rappresentato e lo fa sotto il
controllo del rappresentato
-rappresentazione, relativa per l’appunto alla politica. Colui che viene eletto è il più votato ma non ha il
vincolo del mandato, non ha il vincolo di rispettare ciò che ha promesso, grazie a cui è stato eletto.
La responsabilità politica si incontra nel momento della rielezione e si scontra con il concetto di
governabilità.
Nello Stato democratico gli eletti devono rappresentare gli interessi della popolazione e sono eletti su base
democratica sono scelti dal popolo; precedentemente, nello Stato liberale, la funzione del rappresentante
era quella di operare su mandato del re (i ministri erano eletti a piacimento del re)
I diversi organi di un ente hanno compiti diversi. L’insieme dei compiti e dei poteri giuridici assegnati ad