Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
DELL’UNIONE
Parlamento europeo + Commissione + (BCE, per materie economiche). La decisione richiede
l’approvazione degli Stati membri e può riguardare unicamente:
1. Proposte di Modifica della Parte III TFUE: che non comportino un'estensione delle
competenze UE.
2. Eventuale passaggio da Unanimità Maggioranza Qualificata: di decisioni del
Consiglio nel quadro del TFUE e del titolo V TUE (qui è sufficiente anche solo 1
opposizione di un parlamentare).
DIRITTO PRIMARIO
La collocazione dei Trattati e delle altre norme di diritto primario al vertice dell'ordinamento, comporta che
Effetto Diretto Verticale
questi siano vincolanti direttamente per i Soggetti di questo ( ): questo non
significa che tutte le norme producono effetti direttamente in capo ai soggetti, significa tuttavia che
Legittimazione Intrinseca
possono produrre effetti in base ai casi specifici, trovando in loro stesse una a
produrre effetti per i destinatari di tale diritto. Devono inoltre essere, ha precisato la Corte, norme
sufficientemente CHIARE, COMPLETE, PRECISE e INCODIZIONATE.
Naturalmente, così come possono attribuire i loro diritti, le norme dei Trattati possono essre per i Privati
Effetto Diretto Orizzontale
anche fonte diretta di obblighi nei confronti di altri privati ( ).
Diritto Primario
Fanno parte del , una serie di complessi normativi, ulteriori ai Trattati TUE e TFUE
riassumibile così:
• Atti Internazionali : , .
Convenzioni Trattati
• Protocolli : .
N.2 - Principi di Sussidiarietà e Proporzionalità N.30 - Limitata applicazione della Carta dei
.
Diritti dell'Unione a Regno Unito e Polonia
• Atti di Adesione : .
che fanno parte comunque degli Accordi Internazionali
• Dichiarazioni : .
concernenti specifiche parti dei Trattati o aspetti ad essi connessi
• Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione : proclamata congiuntamente da Parlamento,
Principi Generali
Consiglio e Commissione nel 2000. Ricollegata alla Nozione di , contenuti
Diritti Fondamentali
nell'Art. 6 TUE, si rifà alla nozione di . Questi sono parte integrante dei
Principi Generali. Vi è l'esigenza di Rispetto dei Diritti Fondamentali nella conclusione di
Trattati, anch'esso e tuttavia questi non vanno intesi come Prerogative Assolute, rendendo
possibile la Restrizione di detti Diritti purché mirino al perseguimento di una Finalità di Interesse
Generale.
• Accordi Internazionali con Stati Terzi o O.I. : dice la Corte di Giustizia "le norme del diritto
consuetudinario internazionale [...] vincolano le istituzioni [...] e fanno parte dell'ordinamento giuridico".
È stata aggiunta però una Necessità, cioè che esse siano esaminate alla luce del loro Scopo e Oggetto e del
loro Contesto. Proprio sotto questi molteplici profili, GATT e OMC sono stati dichiarati dalla Corte, "tenuto
conto della loro natura ed economia, tali accordi NON figurano in linea di principio tra le normative alla
.
luce delle quali la Corte controlla la legittimità degli atti delle istituzioni"
DIRITTO DERIVATO
Ovvero, il diritto che è Frutto dell'Attività Normativa delle Istituzioni. Le Istituzioni ricevono potere dai
Atti di Diritto Derivato Art. 288 TFUE
trattati, di elaborare . La disposizione di riferimento è : "per
esercitare le competenze dell'UE le istituzioni adottano Regolamenti, Direttive, Decisioni,
Raccomandazioni e Pareri".
• Regolamento Generale Obbligatorio Direttamente Applicabile
: atto , , . Assimilabile a un atto
di diritto interno con forza di legge. L'obbligatorietà in tutti i suoi elementi è il carattere che distingue
il regolamento dalla direttiva, che è obbligatoria solo nel fine che intende perseguire. Il regolamento
è definito come direttamente applicabile in ciascuno Stato membro.
o Generale nel senso che si applicano non a tutti, ma bensì a un gruppo di soggetti che hanno
una determinata caratteristica in comune (ad es. a società alimentari, ai produttori di
giocattoli).
o Obbligatorio significa Inderogabile, Vincolante in tutti gli elementi della materia da essi
fatta oggetto di disciplina positiva. Caso Fratelli Variola 1977 - DOMANDA VERTENTE SULL'
INTERPRETAZIONE DI ARTT. DI UN REG. DEL CONSIGLIO – La Corte di Giustizia si è mostrata
preoccupata circa l’eventualità che atti interni possano occultare la natura di fonti
sovrannazionali dei regolamenti, modificando ed inquinando l’interpretazione degli stessi
mediante atti interni, così “l' efficacia diretta negli ordinamenti giuridici degli stati membri
propria dei regolamenti e di altre norme non potrebbe essere contrastata in giudizio da una
legge interna, senza che venissero messi in forse sia il carattere essenziale delle norme
comunitarie in quanto tali, sia il principio fondamentale della preminenza dell' ordinamento
giuridico comunitario”. L‘atto è destinato a produrre i suoi effetti senza che sia necessario
un intervento formale di una qualche autorità nazionale. Un eventuale atto interno di
recepimento sarebbe contrario al Trattato, nella misura in cui può rappresentare un ostacolo
o comunque ritardare l‘applicazione del regolamento in modo uniforme e simultaneo, anche
quando non produca riduzioni della sua sfera di operatività.
o Direttamente Applicabile diversamente dagli atti dell'UE soliti, entra in vigore senza che
gli Stati membri lo ratifichino; non solo, qualsiasi Atto che recepisce o ratifica il regolamento,
o che riproduca il regolamento, verrebbe considerato Atto Illegittimo.
+ In base a quanto previsto dall'art. 289 TFUE, quando sono adottati con procedura legislativa
(ordinaria o speciale), i regolamenti sono atti legislativi.
+ Quando sono adottati dalla Commissione in qualità di delegata ai sensi dell'art. 290 TFUE, si parla
di regolamenti delegati.
+ Quando sono emanati nella fase esecutiva ai sensi dell'art. 291 TFUE, si parla di regolamenti di
esecuzione.
L'art. 297 TFUE prevede che i regolamenti quando sono adottati secondo la procedura legislativa
speciale devono essere firmati dal presidente dell'istituzione che li ha adottati. Vengono poi
pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea ed entrano in vigore alla data da essi
stabilita oppure, in mancanza di data, il 20esimo gg successivo alla pubblicazione.
Con la Costituzione europea i regolamenti comunitari avrebbero dovuto prendere il nome di "legge
europea", ma il trattato di Lisbona ha mantenuto la denominazione corrente.
• Direttiva Obbligatorio
: atto per lo Stato cui è rivolta. La direttiva vincola lo Stato membro cui è
rivolta per quanto riguarda il risultato da raggiungere (fonte di scopo), salva restando la competenza
degli organi nazionali in merito alla forma e ai mezzi. Pur essendo la direttiva non caratterizzata dalla
diretta applicabilità, troviamo tre casi eccezionali di c.d. Direttive Self-Executing:
non facere
1. Direttiva di : vincula negativamente uno Stato a non tenere un determinate
comportamento. Non ha quindi bisogno di essere recepita nelle norme interne.
ribadisce un comportamento già espresso
2. Direttiva che : in precedenza,
memorandum.
Direttive Dettagliate
3. : la Corte di giustizia ha stabilito che in determinate circostanze
(termine scaduto senza attuazione) le direttive, pur non essendo direttamente
applicabili, possono avere effetti diretti, possono cioè essere idonee a creare situazioni
giuridiche soggettive in capo ai singoli. Tale interpretazione è nota anche come principio
dell'effetto utile cioè nel riservare agli atti dell'Unione la maggiore efficacia possibile nella
realizzazione degli obiettivi. La direttiva gode di effetti diretti, però, solo dopo la
scadenza del termine stabilito (nella direttiva stessa) per il recepimento.
La direttiva è adottata congiuntamente dal Parlamento europeo + Consiglio dell'Unione europea al
fine dell'assolvimento degli scopi previsti dai Trattati, perseguendo un obiettivo di armonizzazione
delle normative degli Stati membri. Essa si differenzia dal regolamento perché quest'ultimo si
applica direttamente agli stati membri, la direttiva deve essere prima recepita. Il recepimento
consiste nell'adozione di misure di portata nazionale che consentono di conformarsi ai risultati
previsti dalla direttiva. portata individuale
L'elemento principale della direttiva è, pur essendo un atto vincolante, la che
la contraddistingue dal regolamento: i destinatari dell'atto normativo sono un singolo o un numero
definito di stati membri, anche se non sono mancate c.d. direttive generali rivolte a tutti gli stati.
La direttiva non è obbligatoria in tutti i suoi elementi, in quanto, dettando solo un obbligo di
risultato, lascia spazio all'iniziativa normativa di ogni stato cui è diretta. La libertà dello Stato non è
obbligo
assoluta in quanto deve garantire l'effetto voluto dall'Unione. Allo Stato è inoltre posto un
di STAND STILL : nel periodo antecedente il termine di attuazione non può adottare atti in
contrasto con gli obiettivi della direttiva. Lo Stato deve inoltre, in fase di recepimento, comunicare
la forma e i mezzi attraverso i quali la direttiva è stata recepita sì da permettere, nel caso, alla Corte
di giustizia dell'Unione europea di valutare se i mezzi adottati corrispondono al principio di certezza
del diritto.
Mancata attuazione di una direttiva direttiva inattuata
L'idoneità a produrre effetti diretti è solo "verticale"
di una
(rapporto soggetto/Stato): le situazioni giuridiche soggettive che essa pone in capo ai singoli
possono essere fatte valere solo nei confronti degli organi statali (in quanto responsabili
dell'inadempimento). Si tratta dunque di una sanzione a carico dello Stato che non può più
pretendere l'adempimento di un dovere imposto ai singoli che sia in contrasto con tale atto.
L'idoneità ad avere effetti diretti "orizzontali", cioè nei rapporti tra soggetti privati, delle norme
contenute in direttive è invece negata (è peraltro ammessa per alcune norme dei trattati).
Le norme (contenute in direttive) prive di effetti diretti, in quanto carenti dei requisiti di chiarezza,
precisione e carattere incondizionato, assumono rilevanza nell'ordinamento in via indiretta grazie
all'obbligo di interpretazione conforme che è posto in capo ai giudici nazionali e all'effetto legato alla
responsabilità dello Stato per violazione del diritto dell'Unione europea. Tale ultimo effetto,
affermatosi con la sentenza Francovich del 1991 (
Si trattava della direttiva 80/987/CEE, relativa alla tutela
d