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Tp
Ip = x 100
Tc
Ip = importanza assegnata a ciascuna delle parti curriculari;
Tp = tempo dedicato a ciascuna parte;
Tc = Tempo complessivo dedicato a tutte le parti curriculari prese in esame.
Affinché le prove sia no valide, queste non devono durare troppo in modo tale da non andare oltre
la soglia dell'affaticabilità degli allievi. Considerando che il tempo medio di attenzione è di 20 minuti
le prove non dovrebbero durare più di un'ora.
Punti e,f e g:
la scelta della tipologia degli item dipende da tanti fattori. In particolare dalla qualità e dalla
complessità delle conoscenze da rilevare. L'ordine di presentazione dei quesiti dovrebbe essere il
seguente: V/F; corrispondenze; scelta multipla; completamenti. Non bisogna seguire un ordine di
complessità perché altrimenti le parti più impegnative le si affrontano quando si è più stanchi.
Gli errori più frequenti che bisogna evitare sono:
la domanda incompleta, la scarsa pertinenza dei distrattori, la presenza di elementi non essenziali
per la soluzione, la presenza di una negazione o doppia negazione.
Per quanto riguarda il punteggio attribuito a ogni item è necessario distinguerlo in base alla
complessità dell'esercizio (per esempio: 3 punti risposta esatta scelta multipla; 2 risposta esatta
corrispondenze; 1 risposta esatta completamenti, idea basata sulla percentuale di azzeccare
casualmente).
Capitoli 9-10
Con il discorso fatto in precedenza, non si vuole bandire l'uso delle prove tradizionali, ma si induce
alla consapevolezza dei limiti intrinseci di essi. Per una migliore azione nell'ambito educativo è
utile proporre sia prove oggettive che quelle soggettive (tradizionali), in modo da sviluppare tutte le
abilità dell'allievo. L'accettazione consapevole di ciò più migliorare la pratica valutativa corrente.
Tra i due poli delle prove tradizioni e delle prove oggettive rivestono una particolare importanza le
prove semistrutturate. Esse sono quelle prove che hanno stimoli chiusi e risposte aperte.
Generalmente sono date da una serie di quesiti si richiede ai soggetti di progettare il test delle
risposte, rispettando alcuni vincoli, questi fanno si che esso si possa confrontare con ben precisi
criteri di correzione. Tali criteri sono dati da chi elabora la prova. La chiusura dello stimolo e la
determinazione dei vincoli da rispettare nella formulazione delle risposte (per esempio lunghezza
massima, ordine gerarchico di presentazione) permettono di predeterminare i livelli di accettabilità
delle prestazioni, la scala di misura e i punteggi da assegnare secondo i livelli di adeguatezza della
risposta data con quella predefinita. Quando non si è in grado di prestilare le risposte dei quesiti
bisogna almeno definire i livelli di accettabilità delle risposte. Il grado di esaustività di ciascuna
risposta deve essere anche determinato dalla complessità della questione. Con domande chiare e
circoscritte si ridurranno di molto le possibilità di errore del processo di interpretazione delle
risposte degli allievi. Infatti, le prove semistrutturate sono strumenti valutativi capaci di ovviare ai
tanti difetti delle prove tradizionali e ai, seppur pochi, limiti dei test oggettivi. Infatti, diversamente
dai test oggettivi queste non privilegiano l'impiego della memoria riconoscitiva, bensì l'attivazione
della più complessa e importante memoria rievocativa, necessaria per la progettazione delle
risposte. Non a caso le prove semistrutturate facilitano la veriica delle abilità intellettuali superiori,
cioè di quelle capacità di porre in relazione ciò che apparentemente è irrelato. Tra le prove 5
semistrutturate possiamo includere le domande strutturate, i riassunti, i saggi bravi, i rapporti di
ricerca, taluni esercizi, il colloquio strutturato, la riflessione e altri strumenti.
Le domande strutturate sono una serie di domande scritte, ciascuna su aree tematiche disciplinari
alle quali si chiede di rispondere. Per facilitare negli allievi il processo di focalizzazione dell'area
problematica l'introduzione delle questioni può essere corredata da grafici o tabelle, inoltre bisogna
evitare eccessive ridondanze o elementi fuorvianti. Inoltre le domande non devono presupporre
risposte dalla cui esattezza o non esattezza dipenda l'adeguatezza o la non adeguatezza di quelle
che vengono dopo. Le domande tanto più sono chiare, semplici e specifiche quanto più gli allievi
formuleranno risposte altrettanto essenziali, sintetiche e precise. Ogni domanda deve sollecitare la
manifestazione di abilità ben definite per far si che il ventaglio delle risposte possibili sia
prevedibile nella sua struttura essenziale, e che ne risulti facilitata l'opera di interpretazione
durante la correzione della prova. Queste modalità verificano la capacità d'uso delle regole, dei
concetti, della capacità di compiere operazione di analisi, sintesi, valutazione del contesto, di
formulare risposte risolutive, capacità di saper giustificare le opzioni compiute.
Il saggio breve è una composizione prevalentemente scritta e chi la redige viene posto nelle
condizione di esprimere le conoscenze e competenze raggiunte in particolari ambiti disciplinari.
Nonostante l'apparente somiglianza con il tema, il saggio breve è una prova diversa. Alla totale
apertura dello stimolo e della risposta del tema, corrisponde una delimitata apertura delle risposte
e una chiusura degli stimoli. Infatti, mentre con il tema si registrano difficoltà di rilevare dati
valutativi validi e di predefinire criteri univoci di correzione, con i saggi brevi questi limiti sono
superabili. Infatti, nello sviluppo del tema ciascun allievo è libero di trattare di ciò che vuole, riesce
attraverso l'omissione ad evitare gli ostacoli che gli si pongono davanti, da un certo punto di vista il
tema è diseducativo. Esso è diseducativo anche perché costringe gli allievi a trattare con tante
parole ciò che si potrebbe esprimere sinteticamente e perché non insegna a utilizzare adeguati
registri linguistici. Tutt'altra cosa è il saggio breve. Attraverso esso l'allievo deve manifestare il
grado di competenza in uno specifico campo, questo significa mostrare di saper impiegare le
conoscenze, di saperle riorganizzare e finalizzare al particolare uso richiesto. Pertanto il saggio
comporta la capacità di saper cogliere gli elementi più rappresentativi di un problema e di saper
formulare ipotesi, di saperle argomentare e giustificare sul piano logico. I requisiti del saggio breve
sono: il titolo, il tipo di analisi, il livello di approfondimento della questione, le finalità comunicative,
il grado di estensione consentita dalla trattazione. Nel saggio breve sono presenti tanti criteri, quelli
di ordine generale sono:
Proprietà di linguaggio (uso pertinente del lessico specialistico);
Efficacia linguistica;
Focalizzazione del problema;
Qualità delle informazioni (pertinenza dati);
Rigore logico;
Impalcatura teorica (razionalità del modello di ragionamento);
Apparato critico (connessione tra i vari elementi, giustificazione dell'eventuale impossibilità
di sostenere certe tesi);
Originalità della trattazione.
In questo modo si può determinare una scala descrittiva dei punteggi capace di far distinguere i
diversi livelli di possesso delle conoscenze e attribuire punteggi a ciascuna delle componenti
indicate, in modo da costruire giudizi articolati e affidabili. Ovviamente non devono essere presi
tutti i punti qui sopra riportati, poiché se una prova non consente uno di questi obiettivi, questo
aspetto non può essere valutato.
I criteri indicati per i saggi brevi sono pressoché invariati nel momento in cui ci si riferisce ai
rapporti di ricerca e alle relazioni richieste agli allievi per dare conto delle esperienze di laboratorio.
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La più evidente differenza è che nelle relazioni c'è una maggiore aderenza alle procedure seguite
nell'indagine conoscitiva. Le relazioni devono presentare con estrema chiarezza:
Lo stato della questione problematica (analisi delle posizioni più accreditate);
Le condizioni che hanno condotto all'ipotesi;
Le fasi procedurali seguite, i problemi incontrati, le soluzioni trovate;
Le possibili connessioni con altri campi di ricerca.
Il riassunto è uno strumento di particolare importanza e ingloba due prove: la lettura e la scrittura.
Esso, infatti, consiste nella riscrittura di un testo seguendo, però, le richieste indicate
esplicitamente. Il saper leggere non rimanda alla semplice comprensione delle parole, ma
soprattutto a quell'attività di manipolazione, discriminazione e riorganizzazione delle informazioni.
L'obiettivo è di esprimere brevemente, efficacemente e con una propria forma linguistica quelle
informazioni principali contenute nel brano letto, tenendo conto dei criteri stabiliti dalle consegne
ricevute. Dagli obiettivi di verifica vengono poi, con opportune specificazioni, tradotti in criteri di
correzioni, tra i più importanti abbiamo:
• Focalizzazione dei contenuti;
• Capacità di sintetizzare;
• Congruenza del testo prodotto con le chiavi di lettura imposte;
• Adeguatezza del registro;
• Capacità del testo prodotto di assolvere la funzione comunicativa indicata;
• Lunghezza del testo scritto.
La correzione consisterà nel controllo della presenza delle componenti, nella presenza dei punti
predeterminati come essenziali e nell'attribuzione di punteggi predeterminati per ciascuno dei
criteri sopraindicati.
Il colloquio orale è la forma più diffusa della comunicazione educativa scolastica. La
comunicazione orale è una via monodirezionale sia nella trasmissione dei dati informativi, sia in
quella del controllo degli apprendimenti. Lo scopo prevalente per cui si ritiene utile l'impiego della
comunicazione orale nei processi di verifica sono:
− Cogliere il punto di vista dell'interlocutore;
− Conoscere strategie e processi logici attivati per l'analisi e la soluzione di determinati
problemi;
− Determinare il grado di flessibilità e la capacità di impiego delle conoscenze.
Il colloquio orale strutturato è una situazione di interazione verbale tra docente e allievo, volta a
cogliere specifiche abilità, conoscenze e competenze.
Nel colloquio strutturato è indispensabile:
• Definire gli obiettivi;
• Determinare la tipologia dei quesiti;
• Indicare criteri di accettabilità delle risposte;
• Predisporre una griglia di registrazione della qualità delle risposte.
Bisognerà, quindi, ut