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Minerva, non facendo vedere l’irregolarità degli intercolunni agli ingressi al
Templum Pacis, avendo artificio a guisa di arco trionfale
il Tempio di Minerva sporge con la fronte esastila dal lato curvo di fondo con la
cella absidata in 3 navate e alle spalle era la Porticus Absidata: ai lati del tempio
sono ali che portano alla visione solo del pronao mentre della cella con
passaggio trapezoidale era nascosta con portico absidato (anche l’esedra di
Augusto) raggiungendo i 25mh, e monumentalizzando l’ingresso alla Suburra,
davanti alle Colonnacce-tempio di Minerva-fondazione di un edificio templare=
è grande impegno nell’unione delle strutture architettoniche con intento
illusionistico: la decorazione architettonica, come della Domus Augustana, ha la
tipica esuberanza barocca-insistenza di valori chiaroscurali delle altre
manifestazioni dell’arte figurativa FlaviaLe Colonnacce sono 2 colonne in situ,
ingresso al Foro della Pace: la struttura è in tufo con incastri per il rivestimento
in lastre marmoree, le colonne in pavonazzetto (Asia Minore), le paraste in
marmi colorati (non rimane nulla) per dare maggiore spessore al muro (1,60m di
differenza di distanza: 5, 25m prima e 6,80m tra queste)= sull’attico, sopra la
trabeazione erano al centro degli intercolunni metope marmoree (lar.1,50m) e
ne rimane 1 con figura femminile con chitone-mantello, detta Minerva e oggi
una personificazione di un popolo sottomesso come le Cariatidi del Foro di
Augusto= I° è che il motivo è presente prima-dopo nei fori, II° ritrovamento di
un altro rilievo che non pare Minerva, III° nel 1979 ad Afrodisia, in Asia Minore in
Caria-del Pavonazzetto, importante dall’Età Giulio Claudia, si scopre un
monumento (maggiore del 900) detto Sebasteion-Augusteum, per celebrare gli
augusti diffusa nelle province imperiali, con via stretta processionale verso il
tempio per gli augusti con una galleria di rilievi che raffigurano gli dei greci-
popoli sottomessi da Augusto che paiono riprese dal Foro di Nerva
Senza le epigrafi non si sarebbe capito il valore: celebra la sottomissione dei
Daci, però sottomessi da Traiano nel II DC: solo grazie alle iscrizioni si
comprende siano personificazioni; dovevano esservi figure in lamina bronzea
poiché applicate nell’attico aggettante alla trabeazione, sopra i fori per
l’ancoraggio di statue-basi monumentali; il muro è alzato, nascondendo i muri
dei fori-facendo sfondo= la parte di fregio colorato rimasta, 80cmxcentinaia di
metri, è 25cm delle Colonnaccee: doveva celebrare Minerva, con episodi come
quando colpisce Aracne-indicatori topografici (fiume), ha sfondo classicistico,
neutro senza profondità- movimento come nei rilievi domizianei della
cancelleria (stile classicista di Domiziano)= oggi rimane solo il basamento del
Tempio, nel 1500 aveva ancora le colonnacce anche se metà era interrato e si
leggeva solo parte dell’iscrizione del pronao; venne demolito nel 1606 per
materiale di costruzione (la Fontana dell’Aqua Caula)Nel tempio di Minerva
sono frammenti di un bucranio-tenda sacra, portando al confronto con il Tempio
dei Divi Vespasiano-Tito nel Foro con testa di bue scarnificata: si ipotizza un altro
tempio di fronte per resti-fondazioni danneggiate per un cedimento strutturale-
evento sismico, ma non vi fu mai un di Giano ma abbandonato= Il Foro di Nerva
nel IX DC ha l’edificio strutturato con piano inferiore in pietra in pietra di
spoglio, ambienti di servizio, e I° la residenza; nel IX sec buona parte del foro
era in buone condizioni, ma dall’XI/III è interrato da uno strato 4m (fine dell’uso
della Cloaca Maxima)
Roma, Foro e mercati traiani
Con l’afflusso dell’Oro Dacio, Traiano crea opere pubbliche fino all’apice dei fori
imperiali (106-113 AC): Il Foro di Traiano è il più splendido come mostra nel 357
DC Appiano Marcellino, anche se elementi erano già spolia, come i Daci
sull’Arco di Costantino, ma problema è che nella pianta degli anni 30 è il Tempio
del Divo Traiano e ora gli studiosi lo eliminano= il Foro fu inaugurato nel 112 DC
per l’amministrazione della giustizia con nuovi tribunali, perché con Traiano
l’impero raggiunge la sua massima espansione con Mesopotamia-Siria-Arabia-
Dacia= la struttura era monumentale come l’accampamento romano, con la
grande piazza-basilica trasversale, luogo in cui si conservavano le insegne
(aperto-coperto)= lo sbancamento del Quirinale è enorme, eliminando la
montagna: il progetto è di Domiziano, che sceglie di livellare la zona nel 95 DC,
dando straordinaria occasione di lavoro per la plebe urbana, rientrando nella
politica di edilizia pubblica degli imperatori
Amplia lo spazio per l’amministrazione della giustizia per l’aumento dei pretori-
tribunali (pretorio-prefetto urbano-imperatore) con anche un complesso per
celebrare Traiano e le vittorie contro i Daci, provincia oltre il Danubio a confine
dell’Europa: architetto è Apollodoro di Damasco (militare in contrasto con
Adriano), che elimina l’emiciclo N del foro di Augusto, ponendosi sullo stesso
asse NO del foro di Cesare, perpendicolare a quello di Augusto, collocandosi tra
Campidoglio-Quirinale essendo di 300x185m con in ordine Piazza Forense-
Basilica Ulpia-Cortile porticato con colonna spiraliforme-2 biblioteche-teatro del
Divo Traiano= la piazza 118x89 ricoperta da 3000 lastre in marmo di Luni
(segni-2 esemplari) era accessibile solo da S da un largo tra i fori di Augusto-
Traiano con arco trionfale (noto dalle monete) con il lato di ingresso curvilineo-
lunghi colonnati dall’alto attico con cariatidi di prigionieri Daci inquadrati da
pannello con imagines clipeate; nel lato d’ingresso si hanno grifi-eroti sorgenti
da crespi d’acanto, massimo esempio di arte decorativa flavio-traianea nei
portici laterali sono 2 esedre centrali coperte con nicchia di fondo inquadrata da
colonne di granito (Foro di Augusto): la Statua equestre non era al centro ma
verso S, ritrovando nella fossa di fondazione 4x8m uno dei 10 blocchi in
travertino che reggevano il basamento decorato a cataste di armi e l’Equus
Traiani, in bronzo 10-12m (Marcellino)noto dalle monete in cui è detto “optimus
princeps” con lancia dalla punta in giù-vittoria alata nella mano sinistra
I portici erano su 3 lati: quelli lunghi hanno ampi emicicli con gradini-
decorazione del pavimento in marmi colorati come Giallo Antico (Tunisia)-
Pavonazzetto (Turchia)-Lunense; sopra erano le basi dei Daci, in marmo bianco
lunense-pavonazzetto mostrando con il colore che siano barbari, vinti ma con
sottomissione fiera (pantaloni-mantello a frange)= tra loro si hanno ritratti
clipeati (su scudi) con busti di personaggi famosi, come Agrippina Minore o
padre di Nerva-Traiano trovati in epoca fascista, pensando si rifacessero alla
storia del principato, proseguendo la galleria di repubblica-impero ma non si
conoscono gli altri personaggi delle imagines clipeate; sopra l’attico dovevano
essere basi con incisioni di legioni-reparti militari che avevano partecipato alle
guerre daciche o nell’ipotesi più recente daci in pavonazzetto (diversi da quelli
in bianco) gli emicicli hanno dm di 40m, essendo molto più alti del porticato,
avendo doppio ordine, con al I° piano nicchie con statue-superiore finestre per
dar luce ai tribunali e forse la galleria di imagens clipeate vi continuava
Grazie agli scavi si determina che il lato S aveva il passaggio per il Foro di
Augusto: era la Corte Porticata, settore a 3 segmenti, parte più suntuosa-sfondo
dell’Equus Traianus, con colonne molto più alte dei portici in Cipollino-
pavonazzetto con fusti monolitici di 40 piedi, 12m, come quelle del pronao del
Pantheon-Tempio di Antonino e Faustina (con componenti 17m), distanti di 2m,
sopra la trabeazione era una grande epigrafe che celebrava la realizzazione del
Foro come in monete con carro a 6 cavalli con vittoria, altre in bronzo armate ad
accompagnare il trionfo dell’imperatore (riprende l’Equus)fu trovata una testa
nel condotto fognario, ritratto rielaborato a Costantino, forse dai clipei,
fenomeno tipico dell’arco di Costantino nei Tondi di Adriano: nei frammenti dei
marmi per la Corte Porticata sono tratti di marmo Porta Santa, degli stipiti della
porta del Vaticano, in colore rosato-da Chio, con grifoni-tripodi in richiamo ad
Apollo legandosi ad Augusto-passato
Sul lato di fondo, ortogonale all’asse, è la Basilica Ulpia, con 2 grandi emicicli,
ma non si sa se avesse colonne solo agli ingressi: le dimensioni colossali
180x60m con doppio ambulacro attorno al grande spazium medium (non ha
ancora le navate: 5 con centrale maggiore di 80x25m) con alte colonne con
fusto di 9m, totale di 13m, in Granito del Foro (da tal basilica: come nel
Pantheon) dal deserto orientale Egiziano, e minori in cipollino, con un ingresso
centrale a 3 fornici e 2 laterali con 1, inquadrati da colonne con gruppi equestri
sopra, mentre all’interno è un fregio con vittorie tauroctone=l’esterno è in
marmi colorati nella facciata verso la Piazza, con fusti in pavonazzetto (bianco
con macchie rosse)-marmo bianco, parti con decorazioni in bronzo come la biga-
insegne legionarie-figure di cavalieri daci come nell’attico dei portici;
dimostrazione è in monete con un matroneo: il suntuoso interno è sempre
rivestito di marmi come le biblioteche, tetto coperto di tegole dorate che
aggiungono sfarzo alla decorazione policroma esterna
I lati corti della basilica hanno, separate da colonnati, 2 esedre simili a quelle
dei portici, ad SO dedicata alla libertas sostituendo l’atrium libertatis augusteo,
in cui venivano resi liberti gli schiavi (Forma Urbis): nel cortile ancora oggi si ha
la colonna coclide affiancata da 2 biblioteche, collezione privata di Traiano e i
decreti dei pretori, con la consueta forma di sale coperta a volta, con nicchie
contenenti i volumina in greco-latino e centrale maggiore per le statue di
Traiano-Minerva, le scale portavano al tetto per leggere il fregio spiraliforme= il
doppio ordine, con armadi per i volumina, è un rifacimento adrianeo, per cui
forse il I° progetto non era di una biblioteca, ma di certo archivi per i tribunali: la
colonna è monumento funerario-onorario di Traiano, ricordando lo
sbancamento, al posto della statua di San Pietro era quella colossale di Traiano
per le monete (cataste di armi alla base), diventando un modello celebrativo
importante nel corso dei secoli (san Carlo Borromeo a Vienna nel 1737 e
Napoleone)Bandinelli pensa che qui termini la costruzione originaria, dato che
il tempio del divo Traiano-diva Plotina, octastilo periptero al fondo di una piazza
colonnata con lato terminale ricurvo è di Adriano, consacrato nel 121 DC= Si
hanno framment