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Thorvaldsen, ma nel 1967 le integrazioni furono distrutte, esponendo solo le

parti originali, come l’episodio di combattimento con Atena: Similmente l’Adone

e il Ganimede e l’aquila di Zeus di Thorvaldsen, immagine neoclassica con

integrazioni è in finto stile classico, dal marmo bianco si comprende che non è

tale= vi fu una mostra a cui si affiancarono delle ricostruzioni colorate alle

sculture presenti, ma il colore è spesso presentato nelle fonti per le opere

d’arte la preferenza è lasciarle nel contesto di origine, ma la nostra cultura non

sarebbe altrettanto ricca senza la spedizione di Lord Elgin ad Atene, Napoleone

in Egitto, inglesi in Asia Minore e il trasporto dell’Ara di Pergamo a Berlino negli

anni 80 dell’800, sebbene fondamentali per portare opere nel British Museum e

Louvre, ampliando gli orizzonti dell’archeologia

Le sculture del Partenone erano già state trasformate dalla resa del tempio in

 una chiesa cristiana e moschea schiantata dal bombardamento di Morosini del

1678, che fece esplodere il deposito di munizioni dei turchi, le rese al tempo di

Elgin in grave pericolo dato che la guarnigione turca usava i marmi per farne

calce per le pareti: bisogna riconoscere in tal caso l’intelligenza di Canova che si

rifiutò di restaurare tali rilievi e quello di Quirino Visconti che per I° vi riconobbe

Fidia= l’arte greca fu al centro degli interessi culturali dopo l’acquisizione di tali

marmi, cui Goethe dedicò un saggio: nel 1811 fu condotta una spedizione ad

Egina, le cui sculture del tempio vennero vendute a Luigi di Baviera ed esposte

al Museo di Monaco (anticipa il filone di metà XX sec di primitivi- preraffaelliti),

vennero restaurati da Thorwaldsen senza tener conto del loro valore

documentario, poi eliminati nel 1967, anche se i moncherini odierni sono più

offensivi dei restauri che un occhio esperto poteva eliminare= nel contempo si

hanno gli scavi di Selinunte, del 1822-3 da Angell e Harris e nel 1831 dal duca

Serradifalco portando in luce fregi e metope più antiche di ogni altra

Dal 1700 Pompei divenne una tappa del Grand Tour, dato che dal 1738 erano

 stati iniziati gli scavi nei cunicoli che portano fino al teatro ad Ercolano, ripresi

negli anni 80/90 del 900, mentre quelli di Pompei iniziati ne 1748 servirono ad

arricchire la collezione dei Borbone (I° di antichità): si mettono in luce aspetti

della vita quotidiana grazie agli affreschi (staccati e posti nel Museo Nazionale

di Napoli) o gli oggetti del Larario di Ercolano in cui si hanno tracce di

carbonizzazione sul legno= l’area di Pompei venne sistemata per il turismo

culturale, come mostrano varie vedute, dandone fruibilità e la I° legislazione di

tutela per il patrimonio, opera di sponsorizzazione e pubblicazione dei risultati

dai Borbone si producevano pitture-oggetti d’uso, lucerne/posta-lucerne in

bronzo trovate solo a Pompei: i volumi dei Borbone sono di grande importanza

dato che molti oggetti andarono persi nei bombardamenti del 1943= Fiorelli fa

riprendere gli scavi nel 1861, procedendo per la I° volta in modo sistematico-

creando resoconti dettagliati-usando la manodopera del luogo: dà sempre

maggiori notizie sul mondo romano, come con la Villa dei Vetii del 1894-6, di

Boscoreale con tesoro di Argenterie e nel 1918 la Via dell’Abbondanza, con

tecnica del ripristino in situ ma per la mancanza di manutenzione è in pericolo;

erano creati quadri degli scavi come souvenir

Nasce la pittura neopompeiana affianco a quella storica, richiamando l’antico

 nella dimensione più intima mostrando gli interni pompeiani aggiungendo

personaggi-arredi come Alma Tadema: a Fiorelli si devono calchi in gesso

inventando il metodo per i corpi lasciati in loco; gli scavi mostrando anche strati

pre-romani, mosaici ellenistici portati a Pompei e pittura romana: secondo

Wickhoff gli elementi dello sfondo paesistico sono di interpolazione romana, ma

oggi si sa conquista ellenistica come mostrano le tombe di Alessandria del III AC

in cui si hanno le basi della pittura illusionistica di Pompei (continuazione)=

Maiuti, maggior esperto del IV stile pompeiano, scrive che il fenomeno è dovuto

al rifacimento del 62 DC, ma ve ne sono testimonianze anche a Roma-Gallia-

Renania-Africa del Nord mostrandolo fenomeno ellenistico-romano nel 1809

vennero fatti i primi scavi a Campo Vaccino, Foro Romano, ad opera di Boni (non

pubblica molto), con riesame alla fine della II° Guerra Mondiale dell’area del

Foro e Sant’Omobono alle pendici della rupe capitolina verso il Foro Olitorio

(Sonetto di Belli, Papa Gregorio a li scavi 1836)= per la conoscenza dell’arte

greca sono essenziali gli originali in Grecia e allargamento dell’orizzonte nel

mediterraneo tramite quelle in Anatolia

Le I° spedizioni nell’800 sono di Francesi-Inglesi-Tedeschi e I° scavi quelli in

 Samotracia di Cotze nel 1863, che portarono alla Nike del Louvre, mente nel

1871 si hanno quelli del Dyplon (due porte) ad Atene che portano a vasi in stile

geometrico, legato al I° geometrismo del vasellame preistorico della regione

danubiana, risultato di un’attività artigiana che si eleva a coscienza dell’arte,

ma non conoscendo le pittore preistoriche del paleolitico superiore nelle grotte

del franco-cantabrico sono dette inizio dell’arte della società umana= gli scavi

ad Olimpia iniziano nel 1875 da Curtius, dopo che il sito venne identificato dal

console francese Favel nel 1787 e saggi di scavo francesi del XIX sec ritrovano il

tempio di Zeus: Curtius ha progetto di scavo sistematico, impossibile dopo

l’unificazione prussiana della Germania; la fase più prolifica è dal 1875-80 con la

Nike di Paionios-sculture del tempio di Zeus-Hermes di Prassitele, nuova fase

della conoscenza dell’arte greca per il lavoro di classificazione-catalogazione

nell’800 non si comprendono le opere dell’antichità classica, come le sculture

frontonali del Santuario di Olimpia, capolavoro di stile severo creduto d’arte

secondaria, nell’ottica di idealizzazione di Wincklemann, restando sconvolti

davanti alle opere vere che non corrispondevano all’ideale= nello stesso tempo

gli inglesi scavano ad Efesto, sito del Tempio di Artemide rifatto dopo l’incendio

di Eratostato del 356 AC, ripresi in contesto urbano dall’Istituto Archeologico

Austriaco e l’esplorazione di Pergamo da Curtius con Humann-Conze

Si hanno 3 grandi centri molto diversi tra loro, con a Olimpia il periodo da

 arcaico a romano, a Efesto dal VII sec AC all’età tardo antica-bizantina e a

Pergamo post alessandrino-romano: è la fase dell’arte greca detta da Wickhoff

Barocco Ellenistico, tendenza artistica opposta alla compostezza plastica;

l’Altare di Pergamo ci fa conoscere una serie di scultori con nomi segnati nel

fregio che lavoravano in identità di stile-consapevolezza della loro autonomia e

che ognuno era a capo di un équipe ma eseguiva l’opera secondo un accordo=

presenta tutte le tipologie dell’arte del V/IV AC, accentuando il rilievo-

chiaroscuro-intonazione patetica-personale: non si mette quindi in luce una

peculiare caratteristica della scultura greca ma della capitale di uno stato sorto

alla disgregazione dell’impero di Alessandro Magno (classicismo) L’urbanistica

di Pergamo si articola sul fianco di un colle con un dislivello di 275m: è un

centro di cultura poiché i sovrani creano biblioteche-scuole d’arte e favorirono la

produzione di opere, creando anche alcuni aspetti della pittura pompeiana

I francesi scavano a Delo dal 1877 e Delfi dal 1879: I° sacra ad Apollo in cui non

 si poteva abitare-nascere-morire fino all’epoca romana, importante per la

ricostruzione della cronologia degli stili, e presenta i precedenti diretti della

pittura pompeiana del I° stile descritta da Vitruvio, mostrando com’essa

appartenga allo svolgimento artistico del tardo ellenismo= gli scavi di Delfi sono

molto più importanti e vennero pubblicati regolarmente nel 1902, dato che era il

maggior santuario dopo Olimpia e i reperti vennero protetti dal materiale

lasciato dai fiumi Alfeo-Cladeo, e nei resti del santuario un piccolo paese che

rese difficoltosi gli scavi come lo strato di Humus protettivo sui reperti sulla

roccia dolomitica spostato il villaggio venne ricostruita la pianta, ritrovando

frammenti dei Kuroi arcaici di Kleobis e Bition, metope del Tesoro degli Ateniesi,

Auriga ex voto di Polyzalos dando ad una maggior conoscenza dell’arte greca

dall’arcaismo-stile severo

Il tempio di Apollo è dello stesso architetto del Partenone Ictino, in cui venne

 usato per la I° volta il capitello corinzio: nel 1812 il suo fregio venne portato al

British Museum (il tempio di Basse è stato coperto),e nel 1863 si hanno

spedizioni internazionali che portano al Louvre la Nike di Samotracia, poi le

grandi scuole archeologiche europee continuano a scavare e ampliano sul

profilo cronologico l’arte greca, scoprendo l’arte arcaica, geometrica, arte

micenea e minoica= ad Efeso la scuola austriaca ricostruisce in situ la

Biblioteca di Celso distruggendo le strutture successive, mentre a Pergamo si

recupera il teatro da cui si vede l’Altare, scavato dal 1875I francesi hanno

scavato a Delfi e Delos, recuperando le statue di Mausolo-Artemisia al British

Museum, dell’ipotetico Mausoleo di Alicarnasso, poi i fregi con

l’Amazonomachia, ma siccome non vennero trovati in situ ma in un castello

veneziano a Bodrum come reimpiego diventa molto difficile l’attribuzione= si ha

anche la spedizione a Trysa in Asia Minore, dove Benndorf trovo un Heroon, area

sepolcrale suntuosa, circondato da lastre in rilievo del V sec AC in cui riecheggia

l’opera di Polignoto: fino ad Alessandro in area asiatico-ellenistica si creano

tombe a piccolo tempio, fatte fare dai vassalli dell’impero persiano ad artisti

greci: esempio maggiore è il Mausoleo di Alicarnasso, le cui rovine sono a

Budrum con lastre decorate con sculture, che vennero portate al British

Museum-Genova

Le sculture del tempio sono originali attribuibili a Skopas-Bryaxis-Leochares-

 Thimoteos, il cui riconoscimento sarebbe stato più semplice senza il

rimaneggiamento, avendo sola certezza le attribuzioni a Skopas: per Buschor i

lavori vennero interrotti alla morte di Artemisia, moglie di Mausolo satrapo di

Caria, nel 351 AC, poi continuati alla conquista di Alessandro Magno nel 334 AC,

che diede il trono ad Ada che lo adottò (sorella di Mausolo) spiegando delle

differenze stilistiche= le scoperte che ebbero maggior risonanza tra gli

archeologi sono quelle di Schiemann, ricco trafficante innamorato di Omero che

scavò in Troade nello scetticismo del mondo accademico del 1871 trovando i

resti di Tro

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
30 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/07 Archeologia classica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Melissa. di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Archeologia romana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Grassi Maria Teresa.