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Riassunto esame Corso di Archeologia e Storia dell'arte Romana, prof. Grassi, libro consigliato Roma la fine dell'arte antica, Bianchi Bandinelli Pag. 1 Riassunto esame Corso di Archeologia e Storia dell'arte Romana, prof. Grassi, libro consigliato Roma la fine dell'arte antica, Bianchi Bandinelli Pag. 2
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Roma, centro che accoglie molte esperienze, presenta per i Sarcofaghi

 l’importazione dall’Attica ed Asia Minore: sono divisi in tipologie, come a Klinè

(letto), con imitazione di stoffe figurate come quello di San Lorenzo, o con

immagini di defunti sul coperchio; i sarcofaghi asiatici sono ad edicole e colonne

come il tipo monumentale microasiatico a forma architettonica, posto al centro

della camera con i 4 lati decorati= i sarcofaghi di carattere romano, e italici,

erano posti su un lato della camera sepolcrale non essendo decorati nel lato

posteriore, cui fa eccezione il tipo ovale romano; i primi sarcofaghi in marmo

pentelico a Roma arrivano da Atene, cave dell’Asia Minore, e in Proconneso

dall’Isola della Marmara con coperchio a tetto e cassa a ghirlanda sorretta da

Eroti o VittorieI° l nave naufragata ritrovata è della I° metà del III sec a Taranto

con 24 sarcofaghi con rilievo sbozzato da finire a Roma, anche nell’urbe

avveniva l’esecuzione, supponendo che vi fossero maestranze dei luoghi di

origine per l’uso di particolarità iconografiche-di lavorazione-stile= il Sarcofago

di Velletri è molto importante per il contenuto ideologico delle sculture, di

esecuzione romana grossolana, ma con sovrabbondante-complessa iconografia

ispirata alle province orientali, (metà del II sec), e mostra le idee escatologiche

alla base dei sarcofaghi romani del III sec

Al fondo è il concetto che l’essenza umana immortale giunge dopo la morte

 all’aldilà (Proserpina-Alcesti-Eroti): nella vita l’uomo recita una parte e deve

sopportare le prove, non opponendosi agli dei come giganti ma facendo

sacrificio- essendo paziente (pastore), saranno poi tritoni-neridi-aquile a portare

nell’aldilà e nel sarcofago di Velletri tutti questi concetti sono espressi in

simboli= l’ansia religiosa, nutrita basata sull’Ermetismo-dottrine di gnosi, si

rafforza con le religioni misteriosofiche del III sec: i sarcofaghi con Prometeo

mostrano che non serva solo l’immortalità, ma anche una vita ben condotta

svolgendo il proprio dovere, dato che dopo che un uomo viene preso dalle

parche altri ne nascono, poiché Prometeo non cessa di modellare uomini e le

stagioni di dare frutti, per cui il bue-asino mostrano la terra che attende il seme,

Mercurio l’accompagnatore dell’anima (setta) nel III sec si ha il contenuto

simbolico che vince la forma, ciò distingue il mondo medievale-classico, con il

fine di promettere una nuova vita dopo la morte, per cui nella I° metà del sec

prevalgono le immagini di Bacco (risorge) o a Tinozza con decorazioni sul corpo

a scanalature parallele a S e sul davanti 2 teste di leone, d’spirazione dionisiaca

per il tino in cui si fa il mosto (vino: nuova vita)

Marco Aurelio, nel medaglione del 149 con Faustina, è su un carro trainato da

 centauri, come Dioniso-Arianna (felicità eterna): nel III sec l’elemento simbolico-

magico si estende a sarcofaghi ovali con raffigurazioni di Dioniso-Arianna

(anima strappata alla morte: speranza personale) o il corteo bacchico-thiasos

sulla cassa e all’apice la nascita di Dioniso: miglior gruppo di sarcofaghi

dionisiaci è nelle camere sepolcrali dei Calpuri Pisoni a Porta Pia, 180-255

(Baltimora, Walters art gallery e 2 al Museo Nazionale Romano), cui si avvicina il

sarcofago di Villa Medici a Roma e uno da Palazzo Taverna al Puskin di Mosca,

tutti con ispirazione letteraria che avvicina alla produzione ellenistica, come il

chiaroscuro esuberante-elementi paesaggistici (termine barocco)= conferma

della derivazione è nella stoffa di Antinoe al Louvre, con figure a stampino (au

pochoir), con stretta fascia nel coperchio con la nascita di Dioniso, poi una a

racemi di vite animati da uccelli- una con danze bacchiche davanti al dio (nomi

in greco), essendo della metà del V sec con modello antico e il fatto che

l’iconografia si presenti oltre i sarcofaghi mostra come ne esistesse una

pittorica i sarcofaghi dionisiaci prevalgono su quelli epico-mitologici (II sec)

anche se il mito di Medea-Fetone-Meleagro-Ippolito-Fedra-Endimione-Diana

hanno ancora successo in schemi fisi, base per gli artisti del rinascimento come

Meleagro per il sepolcro di Francesso Sassetti di Sangallo, anni 80 1400

Si hanno sarcofaghi con rappresentazioni relative al defunto, in modo simbolico

 o con scene allusive alla sua vita (generali) come matrimonio-vita militare-

sacrificio-patria-religione e le figure avevano fattezze grezze per prendere

quelle dei committenti: tal modello aderisce al rilievo storico romano, mentre

quelle con cacce al leone sono ellenistici, mostrando la virtus morale-fisica, o

filosofo tra le muse, in chiave simbolica, dato che le classi agiate prediligono

l’uomo spirituale con accezione plotiniana per l’apertura del cielo ai filosofi;

nella tomba di Peregrinus i filosofi hanno l’iconografia di apostoli cristiani, infatti

la I° figura cripto-cristiane del maestro che insegna è nel filosofo, dato che la

cattedra di Pietro era quella di un maestro= la traduzione è semplificata,

avvicinandosi all’arte plebea che aveva assorbito la tendenza di accentuare

l’espressione con tratti simbolici: i fatti narrati sono simbolo di vicende bibliche,

per questo i primi sarcofaghi cristiani sono in arte plebea dalla metà del

secolo i sarcofaghi in marmo sono più costosi per l’ornamentazione, come

mostra quello con rilievo di Battaglia (Collezione Ludovisi, Museo Nazionale

Romano), datato poiché il personaggio principale ha una cicatrice a croce in

fronte, iniziato ai culti mitriaci, e dovrebbe essere il figlio dell’Imperatore Decio

caduto nel 251: in questo sarcofago si accentua il modo verticale di

composizione, e è ultimo documento Barocco, con finitezza nella tecnica del

marmo lucidato, rutilante nelle forme esagitate ma senza calore-manieristiche-

preziose

La freddezza manieristica sotto la tecnica espertissima dell’età gallienica porta

 Bandinelli a non voler spostare verso questa data il sarcofago di Acilia (tra

Roma-Ostia), con grandiosità nel ritmo e calore espressivo nelle teste, molto

differente dal sarcofago Ludovisi= è uno dei pochi sarcofaghi fatti su

ordinazione, con tipo a tinozza, con corteggio di Muse e Filosofi ai lati della

coppia nuziale, ma nello schema consueto si pone una nuova figura, il Genio del

Senato con una mano distesa che pare attuare la designazione di un giovinetto,

Gordiano Pio III, proclamato dal Senato nel 238 a 13 anni, prima che gli venisse

imposto da tumulto popolare per la morte di Pupieno-Balbino, ma oggi si ritiene

sia la processione di un console che va ad assumere la caricaUn altro

sarcofago creato su ordinazione riporta i caratteri di due coniugi, ritratti

espressivi fra simboli dell’amministrazione annonaria, dato che il grano

proveniva dall’Africa e sbarcava ad Ostia: è della fine del III sec e studiandone

altri del genere si comprende che le botteghe a Roma seguissero

l’Espressionismo, affiancato alla copia di modelli tradizionali neoattici

classicheggianti, dopo il 250 base per i geni delle stagioni = questi custodi

dell’eternità sono, con le Vittorie-Angeli, coloro che porteranno il defunto alla

nuova vita, essendo un elemento della cultura antica che passa in quella

bizantina

Esempio è nell’Arco di Settimio Severo e di Caracalla nel Foro Romano:

 dall’iscrizione dedicatoria si ha la data del 10/12/202 e 09/12/203

(inaugurazione), infatti Settimio tornò il 13/04/202 a Roma dopo la vittoria sui

Parthi nelle campagne del 195-6 e 197-8; dal 198 si era associato nel principato

il figlio Caracalla, che però per la gotta non poté partecipare al trionfo per la II°

vittoria= è il più suntuoso arco eretto a Roma, con sopra 2 statue in bronzo

(immagine in una moneta) un carro con 6 cavalli al centro dell’attico ed ai lati 2

statue equestri seguite da un soldato; l’architettura era stata resa più ricca

dall’inserzione delle colonne come semicolonne nella struttura ma staccate da

essa creando un chiaroscuro forte in armonia con il gusto in scultura le vittorie

negli estradossi del fornice principale e geni delle stagioni sotto di esse sono

tradizionali, mentre più individuali pur seguendo un modello e ricche di impeto

ellenistico sono o Fiumi negli estradossi dei fornici minori= nel fregio piccolo

sopra gli archi si perpetua la tradizione del rilievo narrativo, che di solito segue

forme peculiari al rilievo onorario d’arte plebea; qui si ha un corteo trionfale con

carri carichi del bottino, terminando davanti alla Personificazione di Roma,

seduta a ricevere la sottomissione dei barbari con il globo in mano: tal fregio

mostra forme tardoantiche, come figure tozze tratteggiate a grandi masse nelle

anatomie-panneggi sottolineati da incisioni (contorni) susseguendosi in serie

narrativa, mostrando il ruolo dell’arte plebea nella formazione del tardoantico

Tal fregio è in serie con taluni coperchi di sarcofaghi con scene di banchetto-

 processioni pubblico-religiose connesse alla personalità del defunto, in

continuazione con l’arte plebea che determina le iconografie-linguaggio formale

senza l’appoggio ai modelli ellenistici (solo per dettagli): per la cattiva

conservazione non si riconoscono le 4 mani, anche se quella della parte sud-

ovest somiglia a quella dei pannelli della parte centrale sopra i fornici, con

novità nella sintassi decorativa degli archi onorari, dando una composizione

unica al posto di strutture architettoniche con lastre tra cornici orizzontali-

colonne-lesene: i 4 rilievi raccontano scene militari e nei 3 con scene d’assedio

è la conquista di Seleucia-Babilonia-Ctesifonte (cupola iranica-macchine da

guerra)= tali pannelli gremiti di figure non paiono parte dell’arco, concepiti

come arazzi diminuendo l’effetto monumentale, forse rappresentando le pitture

mandate da Settimio descritte dallo storico Erodiano portano all’accettazione

del nuovo modello anche la Colonna Traiana-Aureliana con punto di vista non

fisso e espedienti per dividere le scene città-fiumi-piccole figure in gruppi-serie

reiteranti il movimento: la connessione di tali rilievi-Colonna Antonina è

innegabile anche se nei I° si ha un gusto meno plastico e più disegnativo (poca

varietà), occupandosi della narrazione dei fatti e meno delle forme generali-

ricchezza plastica, abbandonando la tradizione ellenistica e precorrendo quella

bizantina per le rappresentazioni in gruppi compatti (tipici nei mosaici: Giosuè

Santa Maria Maggiore, V sec)

Il monumento di Giulia Domna e Settimio Severo è decorato con statue: è la

 Porta del Foro Boario dedicata dai Negotiantes Boari-Argentari nel 203-4 (202

Arc

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
12 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/07 Archeologia classica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Melissa. di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Archeologia romana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Grassi Maria Teresa.