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PARTE QUINTA - IL SÉ E L'ALTRO

Attenzione degli umani al "Sé" e all'"Altro" - sia come soggetti individuali sia come soggetti collettivi. L'appartenenza di un individuo a un gruppo è resa possibile dalla condivisione almeno parziale di determinati modelli culturali. Appartenenza da un lato e distinzione dall'altro sembrano costruire due aspetti opposti ma complementari.

IDENTITÀ - idea di appartenere a un sé collettivo e di essere ciò che siamo come individui.

RETORICA DELL'IDENTITÀ - dimensione irriducibile dell'Io o del Noi.

Con l'intensificazione dei contatti si moltiplicano i CONFINI. Gli incontri con la "differenza" producono barriere, distinzioni, differenze, esclusioni.

CULTURA OCCIDENTALE - visione rigida della propria identità. Ma non così per tutti i popoli. Es. in Africa sanno

di risultare dallo scambio con altri creando mescolanze.

INDIOS BRASILIANI TUPINAMBA cannibalismo nei confronti dei prigionieri di guerra, veniva catturato e inserito nella comunità e dopo anni messo a morte con un pasto cannibalico. Risultato che i due gruppi mangiandosi l'un l'altro risultavano legati sul piano della "sostanza umana" incorporata. Coraggio con cui i prigionieri affrontavano la morte, sicuri di rivivere nel corpo del "nemico", il quale sarebbe stato mangiato dai membri del proprio gruppo in un circolo senza fine creando identità "mescolata".

CIBO, CULTURA, IDENTITÀ e SALUTE cannibalismo dei Tupi - forma estrema dell'alimentazione nella definizione del processo identitario. Rivoluzione agricola cambiò abitudini delle popolazioni umane e la dieta carnea si ridusse. Si sviluppò arte della cucina e il cibo divenne un elemento simbolico, capace di essere usato persottolineare tanto l'appartenenza come la differenza. Vi sono religioni che proibiscono certi cibi e tutte danno indicazioni su cosa è opportuno mangiare. Minaccia della produzione standardizzata di alimenti di bassa qualità contenenti sostanze dannose per l'organismo e capaci di mettere a repentaglio la salute. CORPO mediatore tra noi e il mondo, esposto fin dalla nascita alla "regolarità" del mondo. È anche veicolo privilegiato per manifestare la propria "IDENTITÀ" sociale e individuale, luogo di "messa in scena di sé". Può diventare terreno di confronto ideologico e politico. CONOSCENZA INCORPORATA conoscenza attraverso il corpo. Ciò è culturalmente orientato. MICHEL FOUCAULT - il corpo è "disciplinato" - le tecniche che sono preposte all'attuazione di tale disciplina dipendono dai modelli culturali in vigore. INCORPORAZIONE descrive il

Il nostro essere nel mondo è influenzato dal ®BOURDIEU HABITUS - complesso degli atteggiamenti psicofisici mediante cui gli esseri umani "stanno nel mondo" ®(natura sociale e culturale). Le emozioni e i sentimenti sono incanalati secondo modelli culturali precisi. Il CORPO viene considerato come uno strumento di resistenza e di risposta, alcuni individui incorporano il disagio sociale dando luogo a ®patologie di vario tipo, organiche e psichiche. Il SAPERE INCORPORATO si esprime in forma patologica in determinate condizioni di stress.

Secondo Michael Taussig, durante le repressioni in Brasile, le donne vedevano scomparire i padri e i figli per mano dei militari e della ®polizia e ciò diede luogo alle EPIDEMIE di NERVOS, SUSTOS, PASMOS che secondo SCHEPER-HUGHES erano un modo per esprimere pubblicamente il disagio senza essere vittime di repressione.

L'antropologia PROSPETTIVA RELATIVISTA considera la SALUTE e la MALATTIA come sistemi medici che rispondono a un tentativo di spiegare e curare i disturbi fisici e mentali. L'ETNOMEDICINA è un approccio che tiene conto delle pratiche mediche e delle credenze culturali specifiche di un determinato gruppo etnico.

ETNOPSICHIATRIA un loro assunto è che questi stati del corpo e della mente si intrecciano con vari piani della vita e dell'ordine sociale e rinviano costantemente alle concezioni locali del corpo e della persona.

PARADIGMA BIOMEDICO idea che lo stato di malattia fisica abbia solo cause di tipo organico, ossia biologico.

MEDICALIZZAZIONE del PAZIENTE l'ammalato viene inquadrato come soggetto "altro" e separato dalla comunità familiare e lavorativa, desocializzato e il suo luogo non è più luogo della "messa in scena di sé" ma della messa in scena di un "sistema medico".

PREVENZIONE idea di cura che tiene conto del contesto ambientale entro cui le patologie hanno più probabilità di manifestarsi. Spesso in paesi extraeu in conflitto con il "sistema medico" locale e i medici "moderni" devono mediare con i medici locali.

Lo IHAMBA degli NDEMBU ihamba è un

rito praticato in Zambia dagli Ndembu – fanno risalire certe malattie all'azione di un qualche antenato®adirato con un individuo o con la sua famiglia. Si cerca di liberare il paziente con una "terapia di gruppo" dove i parenti del paziente devono esplicitare pubblicamente i loro contrasti reciproci e/o il proprio risentimento nei riguardi del paziente. Più tali contrasti e risentimenti vengono esplicitati e più efficace sarà la cura. ISOLE TROBRIAND i neonati sono considerati reincarnazioni degli spiriti dei morti del gruppo di discendenza della®madre. POPOLI del MADAGASCAR essere umano composto da elementi duraturi (ossa) che derivano dal padre ed elementi®corruttibili (sangue e tessuti) derivanti dalla madre. JIVARO per loro le anime di un individuo sono parecchie perché accumulate incorporando quelle dei nemici uccisi.® BIOETICA lo studio degli atteggiamenti e delle idee che sono implicite nel nostro modo di trattare il

corpo umano® nella sua relazione con la sfera della persona, della sua libertà, dignità, ecc. Es. aborto, trapianti, ecc.

MARCEL MAUSS sottolineò come l’idea dell’individuo quale soggetto svincolato dal contesto fosse un’idea® occidentale ma anche come presso altre culture la dipendenza dell’individuo della società fosse esplicitamente riconosciuta.

INDIVIDUO rinvia al singolo in quanto unico esemplare.® PERSONA rinvia al modo in cui l’individuo entra in relazione con il mondo sociale di cui fa parte. In occidente però si® può intendere persone come di un soggetto meritevole di attenzione e di cura.

SOGGETTO pensato ovunque come entità largamente “coerente” anche se tale coerenza non può essere concepita® sul modello di quella a noi più familiare.

CLIFFORD GEERTZ nelle società balinesi per parlare di qualcuno usano delle etichette acquisite fin dalla nascita e® immodificabili.

Riproporre continuamente un modello ciclico di ripetizione della vita umana e dell'intero universo tipico della tradizione indù. Essere umano come rappresentante di un modello generale. Habitus balinese corrisponde a una sorta di comportamento standard modellato sulla base dei termini immutabili. La "PERSONA" tra i SAMO (Burkina Faso) ritengono che l'essere umano sia costituito da 9 componenti: corpo, sangue, ombra, sudore, soffio, vita, pensiero, "doppio" (mere) e "destino individuale" (lepere). Il mere è una specie di anima posta dal dio creatore nel seno della madre dell'individuo. Abbandona il corpo durante il sonno e fa delle esperienze che poi ritrasmette all'individuo. Durante questo periodo può contrarre malattie e può essere strumento degli attacchi di stregoneria. Il destino - quando il feto è dentro al ventre della madre il dio creatore chiede all'individuo dipronunciare il proprio destino. Ci sono poi gli "attributi" cioè nome, potenza extraumana da cui derivano i bambini, ecc. tutti questi sono le componenti sociali. IL SESSO, IL GENERE, LE EMOZIONI Confine identitario più netto FEMMINILE e MASCHILE. Per alcuni studiosi questa differenza rappresenta "ultimo limite® del pensiero". Con omosessuali e transgender nuovo modo di considerare le differenze sessuali e di genere.®FRANÇOISE HÉRITIER riflessione umana fin dalle origini su ciò che si presentava nel modo più diretto e immediato:®differenze dei tratti sessuali e la diversa funzione riproduttiva del corpo femminile e maschile. RAPPORTO IDENTICO/DIFFERENTE alla base dei sistemi di opposizione tra rappresentazioni e valori sia astratti che concreti, i quali rinviando al modo di parlare del femminile e del maschile come categorie oppositive. La differenza femmina/maschio è presente in tutti i sistemi di pensiero.tanto in quelli tradizionali (chiusi) quanto in quelli scientifici (aperti). MA ciò non implica che in tutte le culture si abbiano rappresentazioni analoghe delle relazioni fra i sessi. Es. caso degli INUIT – presso di loro l'identità sessuale di un individuo non è legata al sesso anatomico, ma all'identità sessuale dell'anima-nome reincarnata assegnata alla nascita MA quando arriva il momento si deve prendere il sesso appartenente (anatomico) cioè per sposarsi, accoppiarsi ecc. 16 DIFFERENZE SESSUALI quelle legate alle caratteristiche anatomofisiologiche di un individuo. ® DIFFERENZE di GENERE risultano dal diverso modo di concepire "culturalmente" la differenza sessuale. Tratti della ® femminilità e della mascolinità sono delle costruzioni culturali. Rappresentazione delle donne come individui "naturalmente" preposti alla riproduzione MA non è naturale – partorire, allattare.

Accudire i figli sono atti che implicano un controllo e delle direttive socialmente approvate. Pratiche anticoncezionali e abortive note a tutte le società umane e conoscono sviluppi da molti giudicati eticamente inaccettabili: aborto selettivo, infanticidio. Yanomami amazzonici sceglievano in parti ravvicinati di una donna di uccidere il secondogenito e preferibilmente femmina. Il controllo delle capacità riproduttive delle donne costituisce un elemento cruciale di tutti i sistemi sociali e della comparsa di certe forme di potere. Spesso rapporti fra i sessi sono oggetto di norme giuridiche codificate. Spazi di genere caffè nell'Europa mediterranea del secolo scorso, i club solo maschili in Inghilterra ancora oggi, ecc. Quasi sempre il modo di esporre il corpo è connesso a una concezione precisa della sessualità e della "libertà sessuale". Es. società amazzoniche e dell'Africa subsahariana dove la

La verginità prematrimoniale di una donna non è tenuta in considerazione.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
36 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Marydf00 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Antropologia culturale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Udine o del prof Quattrocchi Patrizia.