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Tipologie di articolazioni, Anatomia Umana Pag. 1
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ARTICOLAZIONI A CONDILO O CONDILOARTROSI

Simili alle enartrosi ma sviluppo delle superfici non uguale in tutte le direzioni. Le superfici hanno

contorno ellissoidale: una è convessa, l'altra concava; entrambe hanno curvatura differente, più

accentuata sull'asse minore, meno accentuata sull'asse maggiore. Se i mezzi di unione tra le due

superfici sono molto lassi, è possibile un minimo movimento rotatorio, altrimenti sono ammessi

solo movimenti angolari che possono effettuarsi nei piani corrispondenti ai due assi principali

dell'ellisse.

Es: articolazione temporomandibolare.

ARTICOLAZIONI A SELLA

Una superficie è convessa in un senso e concava nell'altro, ad angolo retto tra loro. L'altra superficie

ha andamento analogo ma dove una è convessa l'altra è concava. Sono ammessi solo movimenti

angolari orientati nei piani corrispondenti agli assi delle due curvature.

Es: articolazione sternoclavicolare. 2

LOCOMOTORE

GINGLIMO

Le superfici sono rappresentate da segmenti di cilindro, convesso su una superficie e concavo

sull'altra. A seconda dell'orientamento dell'asse del semicilindro convesso nei confronti dell'asse

delle ossa che prendono parte all'articolazione si distinguono:

Troclea/ginglimo angolare. L'asse del cilindro è perpendicolare agli assi delle ossa che si

• articolano. Sono ammessi movimenti angolari nel piano perpendicolare all'asse di rotazione

dell'articolazione stessa, però, dato che il cilindro non è perfetto, si ha che i movimenti angolari

si effettuano con un continuo spostamento nei confronti del piano nel quale il movimento ha

avuto inizio.

Qualche volta un osso compie nei confronti di un altro che è fermo una rotazione

accompagnata da un movimento a vite.

Es: articolazione omeroulnare.

Trocoide/ginglimo laterale. L'asse del cilindro corrisponde o è parallelo all'asse di almeno una

• delle due parti articolari. Sono ammessi solo movimenti di rotazione.

Es: articolazione radioulnare.

Talvolta in queste articolazioni il raggio di curvatura della superficie concava è marcatamente

maggiore della corrispettiva superficie convessa: intorno alla superficie femmina si dispone un

cercine cotiloideo, che aumentando la curvatura della superficie concava rende le due superfici

perfettamente complementari.

Quando le articolazioni sono formate da più di due superfici articolari esse si definiscono composte.

Quando invece è presente tra le due superfici un disco o un menisco si parla di articolazione

complessa.

In base al numero degli assi intorno ai quali si compiono i movimenti le articolazioni si distinguono

in: Monoassiali-> consentono movimenti attorno a un unico asse, si identificano con i ginglimi

• laterali e angolari.

Biassiali-> i movimenti si svolgono attorno a due assi ortogonali tra loro e possiedono quindi

• due gradi di mobilità.

Triassiali-> consentono movimenti lungo tre assi ortogonali fra loro, si identificano con le

• enartrosi (esse sono anche considerate articolazioni pluriassiali perché gli assi attorno ai quali

ogni movimento si può svolgere sono teoricamente infiniti).

CINESIOLOGIA

Le diartrosi possono compiere vari tipi di movimento.

Scivolamento: slittamento di una superficie articolare sull'altra senza componenti rotatorie e

• modificazioni angolari. Movimento classico delle artrodie.

Movimento angolare: si svolgono attorno a un asse solitamente ortogonale all'asse delle ossa

• che partecipano all'articolazione. Determina la riduzione o l'ampiamento dell'angolo tra le due

ossa che costituiscono l'articolazione.

Flessione-estensione. La terminologia varia a seconda della posizione: l'innalzamento

o del piede si definisce flessione dorsale, l'abbassamento della punta del piede flessione

plantare, per la mano si definiscono flessione dorale e flessione planare. 3

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Publisher
A.A. 2017-2018
4 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gip1911 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia dell'uomo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Vertemati Maurizio.