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ANATOMIA DELL’OCCHIO
Bulbo oculare
Il è fatto a strati.
cavità orbitale due muscoli
Si trova nella ed è collegato a che ne controllano
-la posizione e -movimento. “sclera”
Il bulbo si trova tra le palpebre, fatto di una parte bianca chiamata poi al
centro vi è “l’iride” ( in greco era il nome dell’arcobaleno). È composta da piccole
striature ( muscoli) che si dilatano e si contraggono in base alla luce che entra nella
“pupilla” oppure se guardiamo qualcosa che ci interessa particolarmente.
“cristallino”
A formare l’immagine nitida, ci pensa il che si trova dietro alla pupilla.
Giovanni Keplero
Fu per primo a proporre un’analogia tra la Camera oscura e
l’occhio umano, ma in realtà le due cose sono totalmente opposte anche se la
storia della fotografia ci dice che ad un certo punto qualcuno mise sul fondo di una
scatola, una superficie impressionabile per trattenere e fissare quell’immagine
proiettata.
Infatti, se dietro la scatola si mette un pezzo di pellicole si fa in modo che i raggi la
colpiscano, l’immagine proiettata, vi rimarrà impressa ottenendo così una
fotografia.
Per potenziare i raggi verrà inserita una lente nel foro, ne uscirà fuori una specie di
macchina fotografica moderna.
Coni e Bastoncelli:
La percezione inizia quando la luce colpisce il fondo dell’occhio, ovvero la
“retina” ( membrana nervosa detta così perché è ricoperto di un intreccio di vasi
sanguigni che somigliano ad una rete) che assorbe la luce grazie ai
“recettori” ( sono cellule ovvero “ neuroni” e sono 125 milioni) in ciascun occhio.
Una volta colpiti dalla luce (fotoni) questi si trasformano in segnale nervoso.
Non tutti i neuroni sono recettori.
La retina 3 starti di neuroni
è costituita da diversi e connessi tra loro.
“ fotorecettori”
Ad una di queste file appartengono i che si dividono in
2
Coni (lavorano con la luce diurna. Sono capaci di distinguere i dettagli e colori.)
I coni possono essere di tre tipi:
-rossi
-verdi
-blu
I bastoncelli (servono per guardare di notte)
Sia coni che i bastoncelli servono a contare i fotoni.
“ Gangliari”
Poi vi sono cellule che elaborano il segnale che viene inviato al
“fascio ottico" che buca il fondo dell’occhio, fuoriuscendo dall’altra parte.
Le immagini nitide vengono costituite dal cervello e non dall’occhio.
Tutto ciò che conosciamo, è ricostruito dal cervello.
Noi non vediamo tutta la scena in una volta perché il cervello in realtà elabora una
piccolissima parte del campo visivo per volta. È il cervello a decidere cosa fissare.
Questa fissazione più avere 3 tipi di movimento:
- salti lunghi
- movimenti velocissimi
- tremolio costante ( di cui non siamo consapevoli), il tremolio serve a far capire
alle cellule che che l’occhio è in movimento, sarà poi il cervello a sottrarre il
tremolio per costruire un’immagine ferma.
discontinuità
Inoltre è importante la nella visione, perché se fissiamo senza
interruzione, gli occhi smetteranno di vedere, il cervello cessa di di produrre la
vista.
IL CERVELLO
Per capire i principi fondamentali delle immagini bisogna prima conoscere tutto ciò
che riguarda il cervello e il suo funzionamento.
Il nostro corpo è fatto di 100 miliardi di cellule, e tra queste sono i neuroni.
I neuroni
Costituiti da un corpo centrale da cui partono i bracci:
-Assone: trasmette il segnale verso gli altri neuroni indirizzandolo al centro del
neurone verso le cellule/neuroni esterni.
-Dendriti che ricevono il segnale nervoso/informazione dai neuroni e lo mandano
alle cellule. 3 sinapsi:
La comunicazione tra questi due bracci, è data dalle uno spazio (tra i due
bracci) nel quale si ha il rilascio di sostanze chimiche. Il numero di connessioni
vanno dai 1 mille a 10 mila. Emisteferi,
Il cervello è composto da due nessuno dei due domina sull’altro:
- Destro: non razionale, sintetico, non verbale, concreto.
- Sinistro: razionale, logico, astratto, verbale.
Ogni emisfero si divide in lobi:
- parietale (codifica le strutture del mondo esterno e le strutture tridimensionali)
- occipitale (governa la visione)
- frontale (è il più astratto, in cui risiede il senso morale)
- temporale ( governa l’udito)
I due lobi del cervello sono collegati da un corpo centrale che somiglia ad un
corteccia
fascio di fili elettrici. Lo strato superficiale del cervello è avvolto dalla
celebrale. Simile ad un tessuto ripiegato su stesso, da formare solchi e pieghe.
Sono stati individuati 3 cervelli:
semplice/antico: istintivi
dei rettili, responsabile dei comportamenti
(zona centrale).
paleocervello: troviamo -ipotalamo e -lobo limbico responsabili dei
comportamenti emozionali, pulsioni sessuali, aggresività.
neorocorteccia: mammiferi.
posseduta dai
Ci sono due vie che portano al cervello e che fanno funzionare le aree visive:
-via ventrale: da informazioni sulla forma delle cose,colore ecc
dorsale:
-via elabora lo spazio,l’ambiente e il movimento.
La corteccia visiva primaria le informazioni provenienti dai due occhi, che saranno
inviate ad altre aree informazioni riguardo al
-colore
-orientamento
-movimento
Colore, forma e movimento non saranno percepiti assieme ma in tempi diversi, in
base ad una gerarchia precisa: il colore viene prima della forma e questa, prima del
movimento.
Ci sono zone del cervello come:
“ on-off” che sono sensibili alle linee di contorno delle cose.
“ end-stop” sono sensibili agli angoli, spigoli, linee interrotte.
Alcuni studi hanno evidenziato che per il cervello sarebbero più facili da individuare
- verticalità - l’orizzontalità.
la e 4
Dimensioni
Le Tre :
La visione è dovuta a molti fattori, ma senza il dialogo tra il senso dell’equilibrio,
l’udito, odorato, posizione e gravità, non sarebbe possibile.
Avere due occhi serve:
- Ampliare il campo di visione
- Vedere in 3 dimensioni la profondità.
Il cervello combina i dati provenienti dai due occhi per costruire
90°,
Ogni occhio ha un campo di alcuni animali non possono vedere la profondità.
MIMESIS
Si dice sempre che l’arte è una disciplina che vuole rappresentare la realtà cosi
come appare nella sua totalità, ma non è cosi. Non è possibile. Se prendiamo in
considerazione il movimento artistico dell’Impressionismo, o la tecnica del
Puntinismo, che accosta tanti punti colorati scomponendo la scena, ma solo vista
scompone
da lontano sarebbe comprensibile. La stessa cosa fa il cervello: la
ricostruirla
realtà che vede, per poi in una visione d’insieme.
Gestalt
La psicologia della afferma, infatti, che riusciamo a vedere le cose come
un insieme e non come la somma di parti.
Il cervello spesse volte tende a riempire vuoti, a completare una visione, un suono,
aggiungendo parti che non ci sono grazie ad alcune cellule.
Teorie della percezione
La percezione è una costruzione del cervello, guidata da continui feedback del
cervello che ci rassicurino sulla stabilità delle cose.
Gestalt <<configurazione>>.
La parola sta per
Max Wertheimer di raggruppamento percettivo.”
Fu a dar vita ad alcune “regole
Che descrivono caratteristiche con cui il cervello estrae dalla scena gli elementi
importanti:
Regole:
Buona forma: semplice,
1. afferma che la struttura percettiva deve essere poiché
stabili regolari.
il cervello cerca le figure e
Vicinanza
2. elementi vicini sono interpretati come in relazione tra loro. È molto
probabile che i pezzi vicini appartengano a una stessa cosa.
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Somiglianza:
3. cioè la tendenza di raggruppare gli elementi simili.
Continuità di direzione:
4. una serie di elementi posti uno di seguito all’altro,
vengono uniti in forme in base alla loro continuità di direzione.
Legge della chiusura:
5. le linee che formano delle figure chiuse tendono ad
essere viste come unità formali.
Destino Comune:
6. se gli elementi sono in movimento, vengono raggruppati
percettivamente quelli, con uno spostamento coerente.
Figura - sfondo:
7. la figura è sempre un elemento piccolo posto su un’area
grande detto sfondo ( ciò che non ha forma).
Esperienza passata:
8. elementi che per la nostra esperienza passata sono
abitualmente associati tra di loro tendono ad essere uniti in forme.
La capacità di vedere è sia innata che acquisita, per cui i ricordi sono importanti
perché per vedere, abbiamo aver già visto.
Ma dove stanno le esperienze passate? Dove stanno i ricordi e le capacità
acquisite? Nel cervello.
Il cervello ha due tipi di memoria:
Memoria Dichiarativa/ Esplicita:
A. ci consente di ricordare il nome delle cose,
delle persone e di luoghi. Essa contiene sia le memorie degli episodi della vita
che quelle relative al bagaglio generale dell’individuo. Le situazioni o eventi
verificatisi nell’arco della vita di ciascuno di noi finiscono in questa parte di
memoria e possono essere rievocate tutte le volte che è necessario
Memoria Procedurale/ Implicità:
B. Consiste in quella forma di memoria a cui
non possiamo accedere consapevolmente. La memoria implicita si collega a
esperienze che avvengono non a livello del tutto cosciente e non sono neppure
verbalizzabili.
VEDERE LO SPAZIO FIGURATIVO prospettiva
Da sempre lo spazio è rappresentato da una
<<vedere davanti a sé>>
(dal latino nata nella pittura Rinascimentale ma poi
cacciata da essa.
I pittori progettavano prima lo spazio prospettico e poi mettevano all’interno le
figure. La maggior parte delle invenzioni figurative sono verticali o orizzontali quasi
mai quadrate o circolari. rettangolare
Solitamente una superficie viene usata per rappresentare il
verticale
paesaggio ritratto.
mentre in si raffigura un CAD,
Oggi la prospettiva è intensamente rappresentata con programmi 2D o 3D.
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L’uomo è un animale mobile, e riesce a spostarsi in orizzontale ovunque, mentre la
verticalità li pone limiti.
Dato che abbiamo due occhi affiancati, il nostro scrutare si esercita soprattutto in
orizzontale.
orizzontale: significa il “concreto” e il percorribile.
verticale : astratto e ascensionale e stabilisce gerarchie.
L’orizzontalità e la verticalità solo orientamenti fondamentali nella rappresentazione<