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Le Corbusier

“L'architettura è un fatto d'arte, un fenomeno che suscita emozione, al di fuori dei problemi di costruzione e al di là di essi. La costruzione è per tener su, l'architettura è per commuovere.”

“Alloggiare? Vuol dire abitare, saper abitare. L'alloggio è lo specchio della coscienza di un popolo. Saper abitare è il grande problema, e alla gente nessuno lo insegna. Non semplicemente costruire qualcosa di nuovo, ma saper dare ascolto alla natura e al desiderio umano. Ogni casa è specchio della nostra anima e della nostra coscienza, questo rivoluziona ogni cosa.”

“Si deve tentare di trovare sempre la scala umana. Diverso il nostro spirito, ma muscoli e scheletro sono uguali. L'architettura è l'attività che produce popoli felici.”

“Ammobiliare e arredare la casa: l'inventario innumerevole dei mobili legati alla tradizione e fabbricati in legno.

Il mobile metallico si restringe di colpo agli armadietti che attrezzano l'appartamento, alle sedie e ai tavoli. I laboratori dove si costruiscono gli aerei e le automobili hanno apportato tecniche assolutamente nuove che permettono resistenze più efficaci e nuove forme. Il mobile metallico è nato. Esso esisteva già nei mobili da ufficio: oggi passa all'arredo domestico, agli armadietti, alle sedie e ai tavoli."

1887 = nasce a La Chaux-de-Fonds (Svizzera), dove frequenta da scuola d'arte dal 1905. Morirà nel 1965 a Roquebrune-Cap-Martin.

1907/09 = intraprende un lungo viaggio in Europa; nel 1908 lavora nello studio di Auguste Perret a Parigi, nel 1910 in Germania lavora nello studio di Peter Behrens

1911 = intraprende un viaggio in Turchia e in Grecia, per poi ritornare a La Chaux-de-Fonds

1914 = progetta la Maison Dom-Ino

1919/1925 = pubblica su alcuni numeri della rivista Esprit Nouveau fondata con l'artista Amédée Ozenfant

1923 = pubblica Vers

une funzione specifica e che possono essere prodotti in serie per essere accessibili a tutti. 2. FUNZIONALITÀ. L'architettura deve essere progettata in base alle esigenze e alle funzioni dell'edificio, senza ornamenti superflui. 3. FORMA SEGUE FUNZIONE. La forma di un edificio dovrebbe derivare direttamente dalla sua funzione, senza influenze esterne o ornamenti. 4. PIANTA LIBERA. L'architettura moderna dovrebbe permettere una flessibilità nella disposizione degli spazi interni, senza vincoli strutturali. 5. FINESTRE A NASTRO. L'uso di finestre continue lungo le facciate degli edifici per permettere una maggiore illuminazione naturale e una migliore connessione con l'esterno. 6. TERRAZZE GIARDINO. L'uso di terrazze e spazi verdi all'aperto per creare un rapporto più stretto tra l'edificio e la natura circostante. 7. PILOTIS. L'uso di colonne o pilastri per sollevare l'edificio dal suolo, creando uno spazio aperto sotto l'edificio. 8. FACCIADE LIBERE. L'eliminazione di pareti portanti per permettere una maggiore flessibilità nella disposizione degli spazi interni. 9. MATERIALI INDUSTRIALI. L'uso di materiali industriali come il cemento armato e l'acciaio per la costruzione degli edifici, al fine di ridurre i costi e aumentare la velocità di costruzione. 10. LUCE E ARIA. L'importanza di una buona illuminazione naturale e di una buona ventilazione negli edifici per il benessere degli occupanti. Queste idee e principi hanno avuto un impatto significativo sull'architettura moderna e hanno contribuito a definire il movimento modernista.

1. LA STANDARDIZZAZIONE DEI BISOGNI. Il testo parla delle esigenze di massa e della riduzione dei bisogni individuali a poche esigenze standardizzate. Sottolinea la necessità di concentrare l'attenzione progettuale su pochi prototipi realizzabili industrialmente e validi nel soddisfare i bisogni della società moderna.

2. MOBILE E UTENSILE COME MEMBRA ARTIFICIALI. Il testo afferma che lo spirito umano può essere valutato soggettivamente e che le funzioni possono essere riconducibili alle categorie antropometriche umane. Gli oggetti di arte decorativa devono rispondere a bisogni tipo, funzioni tipo e quindi essere oggetti-tipo. Si sostiene che l'arte decorativa costituisce una sorta di ortopedia. Si è contro la decorazione, l'efimero, il superfluo (come Loos). Si prendono come modelli mobili ortopedici, protesi, strumenti chirurgici (anche se non decorati, hanno validità estetica legata a funzione e forma che nasce quando essi diventano oggetti domestici).

3. LA NUOVA TECNICA. Si sostiene la necessità di sostituire i nuovi materiali.

industriali (acciaio, alluminio, cemento e bre sintetiche) all'uso tradizionale del legno: consente una resistenza migliore e una disposizione nuova degli oggetti che possono essere realizzati in modo più economico, redditizio e veloce. Gli oggetti sono "estensioni dei nostri arti e adattati alle funzioni umane che sono bisogni di tipo e funzioni di tipo, quindi oggetti-tipo e mobili-tipo. L'oggetto dell'arto umano è un servitore docile. Un buon servitore è discreto e schivo per lasciare libero il suo padrone. Certamente, le opere d'arte sono strumenti, bellissimi strumenti. E viva il buon gusto che si manifesta con scelta, nezza, proporzione e armonia."

Ha una nuova concezione dell'arredamento dell'alloggio; alla base ci sono i casiers standard (contenitori modulari e componibili, pareti attrezzate). Possono essere incorporati o appoggiati a muri o servire come divisori tra ambienti. Sono ispirati ai mobili d'uf cio,

Servono per riporre oggetti di ogni tipo, lasciano il massimo dello spazio libero. L'ambiente è ridotto a elementi ssi (casiers standard, contenitori, più tardi de niti come pareti attrezzate) e mobili come membra arti ciali (sostenitori, cometavoli, sedie, poltrone). Si mette così in crisi la nozione di arredamento dividendolo in architettura e design. 12fi fi fi fl fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi"Cercare il livello umano, la funzione umana, vuol dire de nire i bisogni umani. Tali bisogni sono pochi, identici per tutti gli uomini, dato che gli uomini, dalle epoche che conosciamo, sono stati fatti con lo stesso stampo. Questi bisogni sono standard, cioè gli stessi per tutti; abbiamo bisogno di completare le nostre capacità naturali con elementi di rinforzo."

Sue creazioni sono:

  • Fauteuil Grand Confort, prototipo sperimentale con cuscini di stoffa e modello finale, 1927-1928
  • Siège à dossier basculant, 1928, Modello B301 Thonet 1928-1930
LC1 Cassina 1965- Tavolo 1928 Le Corbusier, Tavolo LC6 Cassina 1965- Schizzi di studio sulle diverse posizioni del corpo di seduta e di riposo.- Chaise Longue à réglage continu, progetto (LC4 produzione Cassina 1965). Progettata nel 1928, prodotta nel 1965 da Cassina La casa come machine à habiter. "Una casa è una macchina per abitare, non tanto in quanto automobile, ma come meccanismo, strumento per abitare, per realizzare spazi di qualità per la vita dell'uomo. Esiste un'armonia che accomuna la pietra scolpita (il Partenone) e il congegno meccanico (l'automobile): l'uno realizzato compiutamente, l'altro in una prospettiva di progresso. Questo nobilita l'automobile. Facciamo macchine per abitare, a misura d'uomo e secondo i suoi bisogni essenziali!" Le Corbusier è contro il decorativo del gusto del suo tempo, preferisce la mimesi formale, cerca leggi del mercato comuni alla produzione.

contemporanea. L'Art Déco e la teoria corbusiana faranno nascere uno stile internazionale, ma l'Art Déco è lo stile dell'inclusione e del mobile prezioso, mentre la teoria corbusiana è orientata verso la selezione e la riduzione all'essenziale. Definisce i 5 punti dell'architettura moderna, di cui Villa Savoye è l'edificio meglio rappresentante.

  1. PILOTIS. Permettono di sollevare l'edificio dal suolo in modo da non interrompere lo spazio naturale che può proseguire sotto l'edificio. L'edificio viene così elevato e separato dal terreno e dall'umidità. La natura si espande sotto l'edificio in un'area usata come parcheggio o zona percorribile da chiunque (non privata).
  2. FINESTRE A NASTRO. Le finestre sviluppate orizzontalmente lungo tutta la lunghezza della facciata permettono una straordinaria illuminazione degli interni e un contatto più diretto con l'esterno.

Garantiscono inoltre un senso di quiete dato dall'orizzontalità.

3. FACCIATA LIBERA. È una derivazione dello scheletro portante in calcestruzzo armato e permette libertà di creare facciate non più costituite di murature aventi funzioni strutturali. La facciata diventa un semplice diaframma fra interno ed esterno. I pilastri sono arretrati rispetto al l'esterno dell'edificio, la parete di chiusura esterna può essere di qualsiasi tipologia (vetrata, forme particolari, inesistente).

4. TETTO GIARDINO. La natura entra nell'edificio, la presenza del terreno tra i giunti delle lastre permette di mantenere l'umidità costante ed evitare gli sbalzi termici che possono spaccare il cemento armato. Attenua il calore dell'edificio e rallenta il flusso delle acque piovane.

5. PIANTA LIBERA. La struttura dei pilotis permette di poter creare una pianta libera, diventando veicolo della più libera espressione artistica dell'architetto.

Per questo motivo ogni piano può avere pianta diversa. Le Corbusier rivaluta il mobile metallico pensandolo per le case e non considerando più il legno come elemento fondamentale. La casa è vista come un prodotto industriale per abitare fatta a misura d'uomo. La forma è legata alla funzione come in natura; nel 1964 Cassina produce dei mobili disegnati da Le Corbusier con Pierre Jeannaret e Charlotte Perriand. Nel 1965 Cassina produce la serie LC. Le Corbusier concepisce la costruzione di abitazioni ed edifici come fatti per l'uomo e costruiti a misura d'uomo. Il modulor è una scala di grandezze e proporzioni basata sul rapporto di determinazione della sezione aurea, riguardo alle proporzioni del corpo umano: queste misure devono essere usate da tutti gli architetti per costruire spazi, ripiani, appoggi, accessi che siano perfettamente in accordo con le misure standard del corpo umano.

DE STIJL è una corrente che prende il nome dalla

Rivista di van Doesburg, chiamata proprio De Stijl. I personaggi principali sono Mondrian e van Doesburg. Temi chiave sono l'astrazione spaziale in pittura fatta di pieni e vuoti, lo spessore delle figure dato dal colore (gradazione del grigio, che dà profondità agli altri colori e alla composizione), l'uso di colori primari e la contrapposizione di linee (basiche, parallele o perpendicolari).

THEO VAN DOESBURG

Direttore della rivista olandese De Stijl. Lascia l'Olanda e arriva al Bauhaus (dal 1921 al 1923), senza riuscire a insegnarvi. Tiene delle conferenze sul movimento De Stijl nello studio di Rohl, frequentato dagli allievi della scuola. Denuncia l'espressionismo della prima fase del Bauhaus, attacca il corso preliminare, definisce assurdo che Gropius (architetto razionalista) sia a capo di una scuola espressionista. Dà importanza all'estetica meccanica, propone uno stile elementare con mezzi elementari: forme pure nate dal riduzionismo.

numero limitato di figure e colori. L'estetica espressionista e incentrata sull'artigianato del Bauhaus è in contrasto con l'estetica De Stijl che celebra la macchina e il razionalismo. Vediamo l'influenza del De Stijl al Bauhaus nelle scelte formali in astratto, nella progettazione di oggetti e nella grafica.

GERRIT RIETVELD

Vuole definire lo spazio attraverso arredi moderni, che mantengano le caratteristiche del movimento.

Dettagli
A.A. 2022-2023
27 pagine
1 download
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/17 Disegno

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuliaconsolati di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del design e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Patti Isabella.