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LO STATO

Lo Stato è l'attore territoriale centrale, ove si svolgono i processi politici. È situato in un preciso ambito territoriale ed è regolato da un corpo di regole, attraverso le quali si perseguono determinati fini e interessi. Fornisce protezione dei diritti di proprietà e sicurezza personale, in cambio di entrate fiscali. Possiede il monopolio legittimo della forza, come afferma Weber, e impone una stessa legge su tutto il territorio.

Si comincia a parlare di Stato con Machiavelli. Col tempo il termine comincia a indentificarsi con quello di politica, e assume il significato di ogni forma di organizzazione pubblica.

Max Weber: "Lo Stato si differenzia da qualsiasi altra organizzazione pubblica per il monopolio legittimo della forza".

Carl Schmitt: "Il termine Stato si differenzia da quello di politica; il primo è solo una delle tante forme della seconda".

David Easton: "Il termine più generale per indicare...

lo Stato è quello si Sistema Politico, perché vi sono stati periodi in cui non è esistito lo Stato". Prima degli Stati esistevano le "relazioni politico-dinastiche" che poi, nell'Europa occidentale, portarono agli Stati. Lo Stato è una via di mezzo tra le città-stato (di piccole dimensioni e destinate ad essere assorbite o dagli imperi coloniali, o dagli Stati) e i grandi imperi coloniali (in continua espansione, ove il surplus economico derivante dall'agricoltura viene reinvestito a favore di un'unica élite). In tali imperi, l'economia è diretta dall'alto e il potere è nelle mani di un imperatore. Gli Stati derivano dallo sgretolamento degli imperi.

LA BUROCRAZIA

Le caratteristiche della burocrazia sono le regole universali e una gerarchia stabile. Essa è lo strumento indispensabile alla crescita ed alla sopravvivenza degli Stati. Consente allo Stato di ampliare ed esercitare la sovranità.

Lo Stato Napoleonico è il primo stato ad utilizzare in modo efficace l'apparato burocratico e a centralizzare autoritativamente di conseguenza il potere.

CITTADINANZA

La cittadinanza è l'appartenenza ad uno Stato. Il cittadino possiede dei diritti ed è destinatario di doveri nei confronti dello Stato. Si ottiene tramite la stanzialità (chi ci è nato nello Stato) e i vincoli di sangue (iure sanguinis).

PERCHE SI AFFERMANO GLI STATI

Nel corso del '900 dire Stato equivaleva dire organizzazione politica di successo. Oggi nel Mondo sono presenti 194 Stati.

Ma perché si afferma tale realtà politica in Europa? L'Impero Romano aveva unificato diverse popolazioni, che avevano quindi stessa lingua, religione, cultura, diritto romano, politica amministrativa e mantengono fitti contatti attraverso il commercio. Gli Stati si formano quindi sul modello romano.

Come si evolvono gli Stati? Passano da Stato assoluto Nazionale Liberale

Dià à àMassa Sociale. Lo Stato Nazionale è quello che combacia con l'idea di Nazione, che è un modello da perseguire. In tale modello lo Stato è distinto dalla dinastia regnante e non esistono conflitti interni, piuttosto la contrapposizione si verifica fra più Stati - nazione.

Sono inoltre caratterizzati da un'economia di tipo industriale, e quindi da un forte surplus economico (mirano alla piena occupazione).

Quali altri fattori favoriscono la formazione di Stati in Europa? L'esistenza di forti poteri centralizzati. Inoltre, quei sovrani che decisero di dotarsi di una burocrazia specializzata acquisirono un vantaggio organizzativo rilevante sulle altre forme di potere e amministrazione.

Per mantenere il potere centrale il grado di sviluppo delle forze armate è rilevante, per l'eliminazione di nemici interni, che potrebbero ostacolare gli obiettivi statali. Si mira quindi all'acquisizione e al

consolidamento del c.d. monopolio della forza. Perché, oltre tutto, l'Europa rimase invulnerabile all'influenza dei grandi imperi (ovviamente tranne l'Impero Romano)? Perché almeno 2/3 dell'Europa sono invulnerabilia qualsiasi attacco dall'esterno (es. il Portogallo deve preoccuparsi solo della Spagna). Importante fu il fattore del commercio. Tramite quest'ultimo gli Stati potettero permettersi di procurarsi e mantenere le risorse necessarie al consolidamento del potere. In ogni Stato, inoltre, è sempre esistita una regione più potente delle altre (élite dominante con le necessarie risorse economiche, politiche e militari), che è stata la responsabile dell'unificazione: l'Inghilterra in Gran Bretagna, la regione di Parigi in Francia, il Piemonte in Italia. Ultimo fattore fondamentale per l'unificazione statale è rappresentato dall'esistenza di una popolazione omogenea, e non di una

popolazione mosaico. IL FALLIMENTO DELL'URSS E LE DIFFICOLTA DELLA RUSSIA

La crisi di uno Stato è molto probabile nei contesti multinazionali (la convivenza tra gruppi e culture diverse è molto difficile) URSS (Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche). Il vero collante di tali repubbliche era l'ideologia comunista e l'esistenza di un partito unico. Con il crollo del regime comunista, si è avuto il crollo dell'equilibrio. Nella fine degli anni '90 la Russia aveva quindi un limitato controllo sul territorio.

LE DIFFERENZE TRA GLI STATI

Le differenze riguardano il processo di State building:

Stato Unitario = costruito attorno ad un centro che mantiene saldamente il potere (Francia);

Stato di Unione = incorporazione dei territori avvenuta mediante l'unione dinastica personale (mediante trattati, matrimoni combinati); (Spagna, Regno Unito);

Federalismo meccanico = caratterizzato da un'unione di

strutture territorialmente differenziate, coordinate da un centro che rimane politicamente e istituzionalmente più forte delle altre componenti dello Stato (Germania, Italia); Federalismo organico = associazione volontaria di diverse entità territoriali, che conservano la propria autonomia (Svizzera); Vi sono quindi due tipi ideali di formazione statale, ai quali se ne può aggiungere una terza: 1. Unificazione ed espansionismo ad opera di un centro; 2. Aggregazione volontaria; 3. Disgregazione di una precedente entità politica (es. URSS); riguarda anche la disgregazione degli imperi. Le radici dello Stato Nazionale (omogeneo, compatto, mononazionale) stanno nell'assolutismo, cioè in quei principi di centralizzazione, gerarchia e statalismo, che vengono opposti alla realtà frammentata della società tardo feudale. L'evoluzione dei rapporti interni fra le componenti dello Stato si ha con la decentralizzazione del potere, che

ha caratterizzato molte nazioni europee nella seconda metà del XX secolo, pur avendo tutte una tradizione centralistica. Ciò è avvenuto in seguito alle spinte localiste degli ultimi decenni. La decentralizzazione del potere consiste nella riduzione delle competenze dello Stato e nel miglioramento dell'amministrazione locale (perché cosa ne sa il centro di tutti i problemi a livello locale??).

La prima metà del XX secolo ha invece visto un rafforzamento del modello Centralista, a causa dei Conflitti mondiali.

NAZIONI E NAZIONALISMI

Il concetto di Stato è diverso da quello di Nazione. Lo Stato è un insieme di strutture coordinate tra loro che operano all'interno di uno stesso territorio. La Nazione è una comunità percepita come tale dai suoi membri.

Lo Stato nasce con la fine del Feudalesimo, ed è il frutto di guerre e azioni militari. La Nazione scaturisce dalla rivoluzione francese. Lo Stato ha una dimensione

La Nazione è una grande solidarietà costituita dal sentimento dei sacrifici compiuti e da quelli che si è ancora disposti a compiere insieme.

Lo Stato è l'organizzazione politica sovrana di una Nazione, che esercita il potere su un territorio definito e su una popolazione. Ha una struttura organizzativa (governo, burocrazia, esercito) e serve alla Nazione per consolidare la legittimità interna e per svolgere una politica di potenza all'esterno.

La Nazione ha una dimensione naturale (iure sanguinis), culturale e politica che accomuna tutti i cittadini. Stato e Nazione hanno bisogno l'una dell'altra. La Nazione si serve dello Stato per rafforzarsi e ottenere autonomia rispetto alle altre Nazioni.

Il CENTRO è il centro del potere economico, commerciale, politico, culturale. Le periferie sono lontane dal centro, però ne hanno bisogno. Molte volte le periferie (degli Stati) sono refrattarie ad ogni forma di integrazione - assimilazione da parte dello Stato.

E in poche parole il consenso e il desiderio chiaramente espresso di continuare a vivere insieme. Ernst Renan afferma: "L'esistenza di una nazione è un plebiscito di tutti i giorni".

C'è un'ulteriore distinzione che riguarda i concetti di Stati Nazione e Nazioni Stato:

  • Stati nazione = culturalmente più omogenei; i confini della Nazione coincidono con le frontiere statali (Francia);
  • Nazioni Stato = entità multiculturali che però si riconoscono sotto un'unica bandiera (Svizzera).

Spagna e Belgio sono passati da essere Stati Nazione a Nazioni Stato: La Spagna, alla fine degli anni '70, diventa "Estado de los Autonomias" (una specie di federalismo); il Belgio, alla fine degli anni '90, attua una riforma federalista.

NAZIONALISMO

Il nazionalismo è il forte attaccamento alla Nazione, intesa come collettività umana, nella quale nasce un "idem sentire" (sentimento di uguaglianza).

Si sviluppa tramite il nationbuilding (come lo State building è per lo Stato). L' idem sentire non è necessariamente correlato con la lingua parlata; es. i bosniaci parlano la stessa lingua di serbi e croati, ma non si sentono né serbi né croati. Il sentimento di uguaglianza nasce con la storia comune ad una Nazione. La storia è infatti un patrimonio di esperienze comuni. SFIDE TRASFORMAZIONI E FALLIMENTI DEGLI STATI Gli Stati nascono, si trasformano e muoiono. Gli Stati possono fallire. Il fallimento costituisce un terreno fertile per movimenti terroristici e organizzazioni criminali (che colpiscono quindi Stati fragili o falliti). Il fallimento è un'emergenza umanitaria, per la quale interviene la comunità internazionale, per svolgere funzioni suppletive a quelle dello Stato fallito. Fondamentale per gli Stati è riuscire a controllare i movimenti lungo la frontiera, cioè
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A.A. 2020-2021
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SSD Scienze politiche e sociali SPS/04 Scienza politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sprint Notes di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienza politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Palano Damiano.