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Verwestlichung

Una diagnosi largamente condivisa parla di cioè di occidentalizzazione della Repubblica federale (e dopo il 1990 anche delle ragioni della ex Rdt – Repubblica democratica tedesca o Germania Est – su alcuni punti questo discorso di e è un continuo rifiutarsi della Germania di aderire ai valori dell’Occidente, delle democrazie occidentali, dello spirito che nacque con la Rivoluzione francese e con l’illuminismo; questa Verwestlichung, appunto occidentalizzazione nel senso di aderire ai valori dell’Occidente in senso atlantico, partecipazione poi al sistema capitalistico occidentale americano si compì poi nel 49 con la nascita della Bundesrepublik (Germania Ovest o Repubblica Federale di Germania). Questo metanoia processo è parte del concetto di tedesca.metanoia La tedesca seguita alla catastrofe del 1945 ha significato, dunque, l’affermazione in Germania dei principi liberal-democratici delle grandi

Rivoluzioni transatlantiche, di quella "gloriosa" inglese e poi di quelle americana e francese, che costituiscono il decalogo del "progetto politico-costituzionale della modernità occidentale". La metanoia è quel sistema, quel momento in cui in Germania avvenne una svolta, una Kulturconversione, un abbandono definitivo di quella tradizione della che mal sopportava tutti i principi della democrazia ai principi veri e propri delle democrazie occidentali. Secondo Bolaffi, questo è avvenuto nel 49 e torna nel 89 con la caduta del muro di Berlino. Un decalogo contro il quale proprio la Germania, tradendo la preziosa eredità dell'Illuminismo cosmopolita di Lessing e Kant, aveva opposto un'accanita resistenza respingendolo in undeutsch, quanto come non tedesco, una "democratizzazione della Germania" - la Considerazioni di un impolitico formulazione è del Thomas Mann delle - avrebbe segnato

laEntdeutschung, sua la sua stedeschizzazzione, e nel caso di una "fusione delle democrazienazionali in una democrazia europea e mondiale" non sarebbe rimasto nella "della sostanzatedesca". Nel corso del 900 in Germania e dalla Germania, per due volte, contro quelli chesinteticamente definiamo "valori occidentali" è stata condotta una guerra ideologica,propagandistica e militare. Prima dal nazismo in nome di una folle "visione del mondo"sostenitrice della diseguaglianza naturale e razziale del genere umano, di un'ideologia dellacontrorivoluzione totale. E poi, dopo la Seconda guerra mondiale, in nome di una falsa utopiachiamata "socialismo reale" nella Germania dell'Est, nella Germania comunista. Quindi Bolaffiindividua due momenti cui la Germania finalmente rifiuta quel concetto che aveva per bendue volte sostenuto contro il mondo, le due guerre mondiali. OkzidentE poiché "in nessun altro paesedell'Occidente (intendendo con Occidente quello che chiamiamo Westen) è diverso dalle idee democratiche dell'Occidente hanno incontrato un'opposizione tanto tenace quanto in Germania" - questa è la causa di quello che Benedetto Croce ha chiamato il Dissidio spirituale della Germania con l'Europa all'origine della "guerra civile" che ha insanguinato il 900 europeo -, la loro affermazione ha segnato una soluzione di discontinuità talmente radicale da poter essere paragonata a quella provocata dalla Riforma di Lutero e da Kant: dopo il 1945, dunque, i tedeschi hanno deciso "di associarsi alla cultura dei vincitori in un ordinamento di grado superiore [...] quando hanno indicato quale linea di azione la parola d'ordine della "integrazione occidentale" (dell'aggancio ai valori occidentali). Per definire questa disponibilità alla trasformazione di regole.

culturali metanoia. Riconosciute come dannose in modelli meno dannosi, faccio ricorso al termine Metanoia. È un termine greco che significa cambio di rotta. Una diagnosi, questa formulata da 117Sloterdijk, praticamente identica a quella che, con termini meno criptici, era stata proposta 116Karl Theodor Richard Lessing (Hannover, 8 febbraio 1872 – Marienbad, 31 agosto 1933). È stato un filosofo tedesco. È noto soprattutto per il saggio L'odio di sé ebraico (1930). I suoi ideali politici e la sua adesione al Sionismo ne fecero una figura scomoda della Germania nazista. Lessing, il rappresentante dell'illuminismo di matrice tedesca, è colui che può essere contrapposto proprio ad Hitler in questa visione: Sonderweg da un lato di universalismo e dall'altro di tedesco, di via autonoma tedesca.

117Peter Sloterdijk (Karlsruhe, 26 giugno 1947) è un filosofo e saggista tedesco. 45

11825 anni prima da Jürgen Habermas nel suo

Leggendario saggio in risposta alla provocazione Historikerstreit 120119 neo-revisionista di Ernst Nolte, saggio che diede inizio allo: "Lariappropriazione e la prosecuzione della tradizione umanistica comprese le idee critiche di Marx, Nietzsche e Freud rappresenta la più importante prestazione intellettuale deldopoguerra".

Una "westernisation of German thought" - la formulazione è di Fritz Stern - che ha "girato il volto della Germania verso Occidente", riannodando i fili di un dialogo che si era interrotto all'inizio dell'800 a seguito delle guerre napoleoniche. La metamorfosi spirituale e politica della Germania è stata di tale portata e di tale significato da assumere valore esemplare al punto da spingere uno studioso come Daniel J. Goldhagen (colui che aveva scritto negli anni 80 un libro durissimo sulla Germania affermando che durante il nazismo tutti i tedeschi erano i volonterosi carnefici di Hitler.

I tedeschi comuni e l'Olocausto nazisti - – ora riconosce che la Germania oggi svolge un ruolo di altissimo livello nella democrazia mondiale), che della responsabilità collettiva dei tedeschi verso i crimini hitleriani ("volenterosi carnefici di Hitler" come li aveva definiti nel suo libro) è stato forse il più acceso sostenitore a prendere atto metanoia Modell Bundesrepublick dell'avvenuta parlando a tal proposito addirittura di e lui afferma "dalla comoda posizione di inizio XXI secolo, è facile dare per scontata l'epocale trasformazione della Germania – epocale rispetto alla morale e alla cultura che sono fallite nel 1945. Sotto la guida dell'occupazione degli alleati, la occidentalizzazione e la modernizzazione del paese erano solo questione di tempo perché il liberalismo riuscisse a mettere radici e la Germania diventasse come noi". Kultur Quindi vediamo una Germania divaricata fra i valori propri

e autonomi della che poilentamente procedono verso il riconoscimento dei valori occidentali. Per comprendere l'importanza storico-spirituale del processo di pentimento/ravvedimento compiuto dalla Germania federale dopo la Seconda guerra mondiale e valutare la portata delle ricadute politico-istituzionali che questo ha prodotto sull'organizzazione e sul funzionamento della Repubblica di Bonn (Germania Ovest), è sufficiente ricordarsi le fatali metanoia conseguenze che proprio la mancata all'indomani della fine della Grande guerra ha avuto sulle sorti della Repubblica di Weimar. E in definitiva sui destini dell'intera Europa. Dopo la sconfitta del 1918, infatti, proprio coloro che ne erano stati i principali responsabili - il blocco di potere junkerian-prussiano dell'età guglielmina, gli industriali della Ruhr e le élites culturali e accademiche dominate dal risentimento antioccidentale e antiliberali - riuscirono a salvaguardare.

La loro egemonia facendo passare nell'opinione pubblica tedesca la "leggenda della pugnalata alle spalle", cioè che un nemico interno che avesse in qualche modo la colpa della perdita della guerra da parte della Germania. Secondo questa lettura della storia,

Jürgen Habermas (Düsseldorf, 18 giugno 1929) è un sociologo, filosofo, politologo, epistemologo ed accademico tedesco, tra i principali esponenti della Scuola di Francoforte (culla della teoria critica).

Ernst Nolte (Witten, 11 gennaio 1923 – Berlino, 18 agosto 2016) è stato uno storico, filosofo e accademico tedesco.

La Historikerstreit ("disputa tra storici") è il nome dato a una controversia storiografica riguardante l'Olocausto che occupò il dibattito pubblico tedesco nella seconda metà degli anni '80. Ad aprire il dibattito fu un articolo di Ernst Nolte pubblicato il 6 giugno 1986 che sosteneva la non-unicità

Dell'Olocausto nella storia moderna, in quanto diverso nei metodi di uccisione (gassificazione) ma non nelle caratteristiche principali da altri genocidi di massa come quelli perpetrati da Stalin con i Gulag, i quali anzi furono precursori dei campi di sterminio tedeschi. Alcuni storici intervennero immediatamente appoggiando il punto di vista di Nolte, chiamando a una relativizzazione dei crimini nazisti e a una pacificazione nazionale con il proprio passato. Altri, tra cui Jürgen Habermas, attaccarono frontalmente e a volte violentemente le teorie di Nolte, vista come apologetiche e strumentali. Benché il dibattito non produsse nulla di effettivo, non basandosi su nuovi documenti o scoperte ma solo su teorizzazioni, tuttavia segnò la rottura di un taboo nel dibattito pubblico tedesco.

121 Daniel Jonah Goldhagen (Boston, 30 giugno 1959) è uno storico statunitense.

122 Il periodo guglielmino (altrimenti detto età o era guglielmina oppure guglielminismo)

Il periodo della storia della Germania compreso tra il 1890 ed il 1918, durante il regno dell'imperatore Guglielmo II nell'Impero tedesco, va dalle dimissioni del cancelliere Otto von Bismarck sino alla fine della Prima guerra mondiale con l'abdicazione di Guglielmo II dopo la rivoluzione di novembre. Coincide grossomodo col periodo della Belle Époque del resto dell'Europa occidentale e con parte dell'epoca umbertina in Italia.

Una narrativa palesemente falsa ma che tuttavia riuscì a imporsi fino a diventare senso comune, era che la colpa della sconfitta militare subita sul campo dalla Germania andava addebitata non a coloro che ne erano stati i veri responsabili (casta militare, per esempio) ma al tradimento dei nemici del Reich. A quanti - esponenti del movimento operaio, socialisti e comunisti, cattolici, pacifisti, antimilitaristi e in generale intellettuali impegnati sul fronte della critica sociale e culturale - con i loro comportamenti

"disfattisti" volti alla diffusione di ideologie "antitedesche" e alsovvertimento dell'ordin

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A.A. 2019-2020
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/13 Letteratura tedesca

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher chiara_101 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Cultura tedesca e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Renzi Luca.