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Adenauer fu coinvolto nell'affaire Spiegel, il settimanale liberal progressista accusato dal ministro
degli esteri Strauss di aver divulgato segreti militari. A favore del settimanale si schierarono tutti gli
intellettuali tedeschi. Per proteggere Strauss, Adenauer dichiarò il falso e ciò lo costrinse alle
dimissioni.
Gli subentrò Erhald che, si dimise nel 66: è la fine della prima fase della nuova Repubblica. Fu così
formata una grande coalizione dei due maggiori partiti.
Dopo 36 anni la SPD ritornava la governo. Ministro degli esteri e vice cancelliere era Brandt.
Fenomeno destinato a incidere sul profilo socioculturale della Germania, in questo periodo ci fu un
forte incremento dell'immigrazione di lavoratori stranieri, favorita dal governo per sopperire a
un'endemica carenza di manodopera. Chiamati Gastarbeiter (lavoratori ospiti) per sottolineare che
non si intendeva attribuire loro la cittadinanza. La Germania era tra i primi paesi europei a
conoscere un'ondata migratoria così consistente da fare esperienza del multiculturalismo. Nel
1969 l'esperienza della coalizione era al capolinea. Nel frattempo sulla scena della società tedesca
si era affacciata la rivolta studentesca. Pur presentando caratteristiche specifiche legate a
situazioni politico-sociali e tradizioni culturali differenti, il 68 si è sviluppato su scala internazionale:
si presentò con manifestazioni di massa, si rivolse contro le forme di organizzazione delle
Università, per estendersi poi a tute le istituzioni politico-sociali identificate con il Sistema; fu una
forma di rivolta contro i padri che in Germania mise in discussione in nazismo della generazione
precedente. Era la prima volta che un'intera generazione ribelle si affacciava nella storia dell
Germania. Nel 68 tedesco risalgono le radici di due fenomeni culturali e politici che hanno avuto un
ruolo d'avanguardia anche internazionale: una nuova coscienza ecologica e un movimento
femminista segnalatosi nel mondo.
3.1.1 Ostpolitik
Lo sfaldamento della grande coalizione portò all'alleanza tra FDP e SPD e il cancellierato di
Brandt. Più incisivo della politica di riforme fu tuttavia il nuovo corso di politica estera, basato sul
pieno riconoscimento dell'esistenza dell'altra Germania. La BRD poteva concludere accordi non
solo con la DDR ma anche con altri stati socialisti, come la Cecoslovacchia e la Polonia.
Si lavorava intanto a ricostituire il senso di appartenenza a una comune identità nazionale.
La nuova politica in Europa orientale (Ostpolitik) richiedeva un accordo con l'URSS, raggiunto nel
1970. L'assetto geopolitico dell'area di influenza russa rimase inviolato ma ci fu un reciproco
riconoscimento dei confini raggiunti nel dopoguerra, premessa che più tardi renderà possibile
l'assenso sovietico alla soluzione della questione tedesca con la riunificazione. Il nome di Brandt
resta legato a cambiamenti che, hanno dato alla Germania il volto di una democrazia più matura,
finalmente in grado di fare i conti con il proprio passato.
3.2 Ideologia e modernità
L'interpretazione di Adorno della modernità non mirava a un'azione storica ma riservava un ruolo
emancipativo solo all'arte. Contro questa concezione si mosso l'estetica della ricezione di Jauss e
della Scuola di Costanza. 9
La teoria di Jauss insiste sia sul polo dell'arte, o mondo dell'autore, che sull'esperienza estetica e
sulla ricezione dell'opera, il polo estetico al centro del quale la cosiddetta concretizzazione
definisce il modo in cui i fruitori percepiscono l'opera e l'innovazione da esse prodotta nell'orizzonte
della tradizione. A differenza dei francofortesi la sua riflessione sull'arte è però intimamente
connessa con un concetto rivoluzionario della storia. Suoi concetti: demolizione dell'idea di
progresso e la critica del tempo lineare; la visione della storiografia come scienza e
rammemorazione. L'abbandono della prospettiva rivoluzionaria e l'estraneità al movimento
giovanile sono invece marcati nelle posizioni assunte da Horkheimer. Finì così per rifugiarsi in un
pessimismo antistorico e in un'aperta nostalgia del sacro. Le nuove tendenze storico-politiche
trovarono invece una sintesi nel pensiero di Jürgen Habermass, principale continuatore della
Scuola. Habermass ha introdotto nella teoria elementi nuovi. La democrazia funziona con il
suffragio universale, le notizie sono trasmesse per tutti ma dietro le quinte agisce un meccanismo
che svuota l'opinione pubblica del suo potere effettivo. Poiché i nuovi mezzi amplificano il potere
del discorso politico, ogni individuo deve poter controllare le condizioni che lo rendono possibile.
Per la prima volta nell'orizzonte tedesco i nodi della democrazia moderna sono assunti come
compito del pensiero filosofico, secondo uno stile che presenta una certa somiglianza con la
tradizione anche recente del pragmatismo americano. Luhmann considera superate le classiche
analisi sociologiche in termini di dominio fornite da Marx e Weber, del quale conserva però il
concetto di azione sociale. Nella società contemporanea c'è una sproporzione tra il campo
illimitatamente aperto delle possibilità di ricevere le informazioni, elaborarle e agire e quello più
ridotto di cui il soggetto dispone effettivamente. Mentre i sistemi psichici si riproducono attraverso
la coscienza, quelli sociali si riproducono mediante la comunicazione.
3.3 Un nuovo clima
Tra luci e ombre, la rivolta della generazione della disubbidienza tardiva ha prodotto un clima
nuovo. La voce davvero nuova fu quella di Christa Wolf. La Wolf ebbe successo anche presso il
pubblico occidentale, che vedeva in lei l'esponente di una critica democratica alla DDR. In seguito
l'autrice ha sperimentato nuove forme di romanzo, approfondendo figure femminili del mito
classico. Nella difficoltà a inquadrare uno scrittore tra i più interessanti della recente letteratura di
lingua tedesca ma inquietante, fuori da schemi e da correnti letterarie, la critica ha parlato subito di
nichilismo disperato e influenze di Pascal o Schopenauer. Il nodo più arduo riguarda la concezione
dell'arte e della poesia, che appaiono l'unica fonte di un progetto dell'umano.
Nella straordinariamente negativa visione di Bernhard, il mondo è una rete di forze maligne che
mirano a distruggere l'esistenza umana e le sue forme. Ormai bruciato l'orizzonte delle ideologie e
della politica, la creatività artistica è l'unico punto di resistenza dell'uomo. La sua prosa ripetitiva e
avvolgente, è un vortice che risucchia il lettore. E' una scrittura della vita minacciata che, non è per
nulla estetizzante ma tocca nodi esistenziali profondi. Austriaco (carinziano) è anche Peter
Handke, nel quale a differenza di Bernhard la scrittura non è chiusa in se ma si mostra facendo
riferimento a se stessa, nella consapevolezza che il linguaggio può essere anche mascheramento,
inganno e violenza. Nelle arti figurative si segnala la figura di Gerhard Richter con composizioni il
cui realismo straniante e allucinato prelude all'iperrealismo degli anni 70. Il suo utilizzo delle
tecniche fotografiche, con cui manipola, monta e sovraespone immagini pubblicitarie e di
personaggi politici, antichi soggetti pittorici e paesaggi di montagna, si distingue dalla pop art
americana ma ha qualche affinità con la tecnica di riporto fotografico per serigrafia su tela
sperimentato negli stessi anni da Andy Warhol e con la combine painting di Robert Rauschenberg.
Hans Hartung: contro il dogmatismo a suo parere insinuatosi nella ricerca pura dell'astrattismo
geometrico, l'idea nuova di Hartung è il dinamismo soggettivo. La sua pittura da grande rilievo alla
cura dell'espressione grafica.
3.4 Il nuovo cinema tedesco
Nei primi anni 60 nasce il nuovo cinema tedesco, che fino alla fine degli anni 70 fu in primo piano
nel mondo. Di solito come primo film viene citato Der Junge Törless di Volker Schlöndorff. La
carriera di Schlöndorff è caratterizzata dal rapporto con la letteratura: Die verlorene Ehre der
Katharina Blum di Böll ne è un esempio. Mentre Schlöndorff è diventato a tutti gli effetti un registra
americano, Wenders ha invece percorso una sorta di movimento pendolare tra USA e Germania:
dagli iniziali temi tedeschi è passato a una fase americana, per tornare poi a film di taglio sempre
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più europeo. Si precisa il tema proprio di Wenders: l'immagine stessa e il senso del cinema come
moderna arte della visione. Tra i registi più significativi del mondo: Più incline al grottesco Werner
Herzog; Rainer Werner Fassbinder è una figura di artista irregolare e maledetto rara nella cultura
tedesca. Dotato di straripante talento e non comune capacità di scandalizzare ha lasciato una
filmografia piuttosto vasta. Uso a firmare i suoi film con apparizioni alla Hitchcok, Fassbinder ha
composto un mosaico nei cui tasselli si riflettono con cattiveria autentica aspetti cruciali della
società tedesca contemporanea.
3.5 Germania in autunno
La capacità di visione critica accomuna tutto il nuovo cinema tedesco. Fassbinder, Schlöndorff e
altri registi come Alexander Kluge e Edgar Reitz nel 1978 girano il film collettivo Deutschland im
Herbst (Germania in autunno), di cui occorre ricostruire l'antefatto. Basato su Die Artisten in der
Zirkuskuppel: Ratloss (1968: Artisti sotto la tenda del circo: perplessi) di Kluge trattava della
situazione degli intellettuali alla fine degli anni 60, perplessi nella scelta tra un riformismo che
implicava l'accettazione del sistema capitalistico e la rivoluzione anticapitalistica. Per nulla
perplesso, già nei primi anni 70 e poi per tutto il decennio un settore della rivolta giovanile scelse la
strada del terrorismo. Fu identificato con il Gruppo Baader-Meinhof (dal nome dei fondatori) o RAF
(Rote Armee Fraktion: frazione armata rossa). Il gruppo compie una serie di attentati molto
pesanti. 4 anni dopo il Parlamento approvò un ampio provvedimento antiterrorismo che consentiva
alla polizia di sospendere provvisoriamente i normali diritti civili del cittadino. Il film del 1978
denunziava il pericolo di questa violazione del principio delle garanzie giuridiche, in qualche modo
equiparando la situazione tedesca alla caccia alle streghe degli anni 50 negli USA. Schlöndorff
ricostruisce un episodio in cui si accennava alla possibilità che segretamente il governo tedesco
volesse seppellire in una fossa comune i membri della RAF suicidatisi in carcere.
Quest'espressione allude al fatto (certo) che nelle carceri tedesche i terroristi furono sottoposti a
condizioni particolarmente dure di segregazione e isolamento, per cui morti archiviate come
suicidio destavano sospetti.
La st