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ELEMENTI DEL PROCESSO COMUNICATIVO:
- mittente
- contesto
- messaggio
- canale
- codice linguistico
- destinatario
LIMITI:
- sempre trasferimento e non trasformazione (costruzione di senso)
- comunicazione come processo lineare anche se viene riconosciuta l’importanza del
contesto
- concentrato su emittente-fonte
APPROCCIO SEMIOTICO = il modello Eco-Fabbri è cruciale il ruolo del destinatario. Il processo
comunicativo diventa circolare.
ELEMENTI FONDAMENTALI:
- comunicazione ha carattere processuale e interattivo (EMITTENTE = produzione di senso,
DESTINATARIO = attribuzione di senso)
- comunicazione ha carattere proiettivo e strategico: il destinatario è un interprete, non un
semplice decodificatore
- l’interpretazione non è mai un processo neutro: l’attribuzione di senso del destinatario altera
e ridefinisce il contenuto osservato
DAL TRASFERIMENTO ALLA TRASFORMAZIONE:
- si riconosce il problema della significazione
- la comunicazione è concepita non come trasferimento di informazione ma come
trasformazione da un soggetto all’altra
- tra il messaggio codificato alla fonte e il messaggio ricevuto come significato dal
destinatario possono intercorrere elementi di difformità
- comunicazione come processo negoziale
- ricevente non come soggetto passivo
COMUNICAZIONE APPLICATA AL MARKETING
L’approccio semiotico può essere molto utile nel lavoro di analisi delle strategie di comunicazione.
Attraverso l’analisi semiotica si può ricostruire il concetto (concept) che sta alla base di qualsiasi
strategia di marketing e che guida l’attività creativa (Barilla = famiglia, Nike = gioco).
La marca ha la capacità di produrre dei discorsi, dotarli di senso e comunicarli a dei destinatari,
appoggiandosi ad un segno. Marchio = dispositivo semiotico, arricchisce gli oggetti rendendoli
qualcosa di diverso da pure merci.
2° LEZIONE
Segmentazione = adattamento continuo dell’offerta alle esigenze dei consumatori.
Una strategia di posizionamento è l’insieme delle analisi e delle azioni volte a identificare e a
conquistare una posizione o spazio di mercato che differenzi il prodotto dell’impresa rispetto ai
concorrenti nella mente del consumatore (= personalità distintiva di un bene/servizio).
La strategia di posizionamento è rivolta a costruire intorno al prodotto connotati di distintività di
immagine e di beneficio offerto.
La soddisfazione del cliente si ottiene direttamente con il prodotto ma anche con i valori veicolati
Caratteristiche in base alle quali posizionarsi = attributi fisici, simbolici, offerti, occasioni d’uso,
target, risorse intangibili, paese d’origine, ecc.
Classificazione delle caratteristiche: CORE PRODUCT > COMPONENTI ACCESSORIE > COMPONENTI
AGGIUNTIVE (favoriscono la willingness to buy)
Il posizionamento deve essere esclusivo, basato su fattori rilevanti, difficilmente imitabile
Requisiti per il posizionamento:
- desiderabilità (caratteristiche devono rendere desiderabile il prodotto) = INSIGHT
- unicità (offerta deve essere unica e rara) = BENEFIT
- credibilità (le affermazioni devono essere credibili e oggettive) = REASON WHY
UNIQUE SELLING PROPOSITION = al consumatore bisogna fornire una ragione unica e distintiva per
acquistare un prodotto al posto di un altro, deve essere espressa chiaramente, riconoscibile ed
esclusiva.
Pubblicità (ADVERTISING): strumento del mix promozionale che si avvale di un processo di
comunicazione impersonale, contribuisce in modo rilevante a creare l’immagine di marca (a
pagamento). Deve distinguersi dal rumore delle altre comunicazioni, suscitare adesione al
contenuto, stimolare una risposta emozionale.
STRATEGIE CREATIVE PER LA PUBBLICITÀ:
COPY STRATEGY:
- benefit (PROMESSA) = principale vantaggio, beneficio che il prodotto offre
- reason why (GIUSTIFICAZIONE) = spiegazione che giustifica la promessa (dimostrabile)
- supporting evidence (SUPPORTO) = ulteriori elementi che motivano la promessa
- INSIGHT: elemento che direttamente o indirettamente fa percepire desiderabilità
STAR STRATEGY: il prodotto viene riscattato dalla quotidianità e dai suoi attributi funzionali per
essere proiettato nello star system (pubblicità come spettacolo
STRATEGIA EMOTIVO-SENTIMENTALE: pubblicità dei buoni sentimenti, messaggi non urlati, diventare
parte di un racconto. Metodo efficace per costruire campagne pubblicitarie di durata indefinita
(Mulino Bianco)
Un LOVEMARK è un brand che occupa nella mente e nel cuore di un consumatore una posizione
privilegiata rispetto alla funzionalità del prodotto che accumulando esperienze, emozioni, aspetti
tangibili e intangibili, razionali e irrazionali riesce a costruire una relazione duratura con chi lo
possiede. I LOVEMARKS sono quei brand che non solo sono ammirati e goduti, ma soprattutto sono
amati con passione.
Ogni strategia deve essere coerente con la Brand Equity.
Nessuna strategia creativa ha valenza universale.
3° LEZIONE
COMUNICAZIONE D’IMPRESA:
- comunicazione di marketing (comunicazione valore offerta aziendale)
- comunicazione istituzionale (relazioni con il pubblico)
- comunicazione interna e gestionale (tra soggetti coinvolti nella gestione d’impresa)
- comunicazione economico-finanziaria (relazioni con stakeholders/azionisti)
Strumenti del mix promozionale (utilizzo coordinato): pubblicità, relazioni esterne, promozione
vendite, marketing diretto, ufficio stampa, marketing digitale.
Può avere effetti sulla domanda modificando le preferenze del target.
4° LEZIONE
PIANO DI COMUNICAZIONE = programma d’azione atto a stabilire gli obiettivi e i mezzi idonei a
realizzare la strategia di sviluppo della comunicazione e dell’immagine identificata da
un’organizzazione durante la fase di riflessione strategica. Utilizzato per pianificare e ottimizzare le
scelte di comunicazione.
La comunicazione può essere distinta in:
- COMUNICAZIONE INTERNA (motivare e coinvolgere le risorse umane)
- COMUNICAZIONE ESTERNA IN AUTONOMIA (assicura efficacia alle azioni di informazione ai
target di utenti dell’azienda)
- COMUNICAZIONE ESTERNA IN PARTNERSHIP (coordinamento con altri Enti e Istituzioni su
specifici temi (es. comunicati congiunti)
Deve essere (4 C):
- CONSAPEVOLE (definizione degli obiettivi)
- COORDINATA (condivisione della strategia con tutti i livelli d’azienda coinvolti)
- CONTROLLABILE (misurazione di risultati)
- COERENTE (contribuisce alla coerenza dell’identità che l’impresa ha deciso di enfatizzare
con la sua personalità)
Sistema di pianificazione:
- SPECIALIZZAZIONE (singoli piani specifici)
- INTEGRAZIONE (unico framework comunicativo)
Attività del piano:
1. ANALISI DELLO SCENARIO interno ed esterno:
Per scenario si intende il contesto generale (geografico, socio-economico), del settore
(analisi concorrenza, benchmarking), organizzativo (definizione caratteristiche interne
dell’azienda). Chiarire i punti di forza e di debolezza, individuare opportunità e minacce =
ANALISI SWOT
2. Principi guida e definizione OBIETTIVI, devono essere SMART:
SPECIFIC = specifici
MEASURABLE = misurabili
AGREED UPON = coerenti
REASONABLE = ragionevoli
TRACKABLE = monitorabili
3. Scelta STRATEGIE e AZIONI: definizione TARGET (perché comunico), OGGETTO (cosa
comunicare), STRUMENTI (come comunicare), TEMPI (quando comunicare), BUDGET (con
quali risorse), CONTROLLO (come valutare il piano).
Scelta dello stile comunicativo: stile educativo (posizione di autorevolezza della fonte
comunicativa, obiettivo = istruire il destinatario), informativo (posizione neutra della fonte
comunicativa, obiettivo = veicolare informazioni), intrattenimento (suscitare emozioni), stile
misto (combinazione dei precedenti).
Scelta dei mezzi di comunicazione: mezzi classici above the line (per la massa, televisione
stampa) e below the line (personalizzate, public relations, social network)
4. ATTUAZIONE: redazione action plan
5. MONITORAGGIO
6. VALUTAZIONE (misurazione): si effettua in base agli obiettivi raggiunti (INDICATORI DI
CONFORMITÀ al valore obiettivo o stimato e CRUSCOTTO DI MONITORAGGIO con KPI’s
studiate ad hoc.
5° LEZIONE
L’economia digitale è globale, favorisce beni immateriali ed è intensamente interconnessa.
Origini della new-economy: computerizzazione della società, diffusione di internet. Ha rivoluzionato
il mercato, ha creato nuovi settori di business. L’IT rende possibile maggiore qualità del servizio, via
monitoraggio e personalizzazione, migliora i processi di ricerca e sviluppo e promuove
l’innovazione di prodotto e processo.
Il mondo digitale è pervasivo: informazioni disponibili anyone (economico), anytime (24/7),
anywhere (reti wireless, cellulari…).
Il web 2.0 introduce un nuovo paradigma: gli utenti sono anche generatori di contenuti. Questo
porta innovazione in ambito business nelle modalità di interazione con i clienti e nei processi interni
e nelle relazioni con i partner.
Impatto sul marketing:
- ampliate possibilità e canali
- competizione diventata globale e senza vincoli spazio-temporali
- ha cambiato la relazione azienda-consumatori.
Il DIGITAL MARKETING è raggiungere gli obiettivi di marketing attraverso l’applicazione delle
tecnologie digitali.
Approccio strategico del marketing digitale:
- ASCOLTO: luoghi di aggregazione e conversazione sul web sono ovunque, bisogna
monitorare il WOM spontaneo;
- INTERAZIONE: i clienti non vogliono solo ascoltare ma essere ascoltati = recepimento di
critiche, essere in grado di rispondere e dare feedback consistenti e tempestivi
- MOTIVAZIONE: le persone partecipano se percepiscono di ottenere un valore aggiunto dal
condividere le loro opinioni = necessità di essere creativi nella value proposition
Impatto sul marketing mix:
- PRICE: maggiore possibilità di comparazione per gli utenti;
- PRODUCT: co-creazione con i clienti, test pre-lancio;
- PLACE: no vincoli spazio-tempo, disintermediazione;
- PROMOTION: interattività.
Opportunità dei canali digitali = raffinamento attività di analisi, maggiore raggiungibilità dei
consumatori, possibilità di personalizzazione dell’offerta.
Canali new media: siti / portali web, pubblicità, motori di ricerca, email-marketing, database-CRM,
social networks, mobile. Utilizzati come:
- strumenti di analisi = effettuare ricerche di mercato online e ricevere feedback dagli utenti;
- strumenti di informazione = possono essere veicolate informazioni utili per l’acquirente
(cataloghi);
- strumenti di delivery = e-commerce;
- strumenti di engagement = accelerazione brand experience, fenomeno relazi