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L'indagine sui Gruppi di Acquisto Solidale a Venezia e Bari

L'indagine seguente si muove all'interno del fenomeno dei GAS con l'intento di esplorare le motivazioni e le modalità con le quali i soggetti coinvolti vivono questa esperienza, guardando questi gruppi in due realtà territoriali molto diverse quali quella di Venezia e di Bari. Per tale intento ed eterogeneità si è utilizzato lo strumento delle interviste semistrutturate, andando poi a studiare il materiale raccolto attraverso un'analisi tematica: i gruppi GAS indagati sono stati il Veneziano GAS del centro storico di Venezia e il Naturalmente GAS, il Gasdotto e il Gasmarxiano di Bari. Gli ambiti esplorati sono stati: la base motivazionale; l'attuale sentimento di identità e di appartenenza al gruppo; la qualità e i modelli di organizzazione e di funzionamento delle attività del gruppo; le relazioni interne ed esterne al gruppo. Si è scelto di guardare i risultati osservando in parallelo le due diverse esperienze territoriali.

Pertrovarne eventuali analogie e differenze. Dall'analisi delle interviste non sembra emergere una differenza significativa tra le due esperienze e così la variabile territoriale dei GAS non appare come un utile criterio distintivo. L'analisi delle interviste invece permette di tagliare diversamente le riflessioni sui temi indagati, confermando che l'appartenenza ai GAS si connota in maniera differente: alcuni soggetti vivono i GAS fermandosi alla possibilità di mangiare cibi coltivati e lavorati secondo criteri biologici e al tempo stesso di risparmiare sui costi degli acquisti, altri invece vanno oltre questo tipo di attese arrivando sino a vivere questa esperienza come occasione politica per un concreto progetto di cambiamento. Seguendo questa linea di lettura abbiamo due tipi di appartenente ai gas: i salutisti e i contestatori critici. I salutisti hanno cercato i gas a partire dalla loro attenzione alla qualità biologica dei prodotti, spesso sentito come

completamento di uno stile di vita salutare già praticato. Per questi soggetti i GAS rappresentano l'occasione per condividere con altri il loro interesse per un certo tipo di consumo biologico e una risorsa nell'individuare, come occasione anche di risparmio legata all'acquisto collettivo. I contestatori critici si affermano andando oltre l'importanza del consumo di cibi prodotti con metodi biologici e a basso impatto ambientale, assumono il riferimento alla dimensione dell'impegno politico, inteso come carattere centrale della loro appartenenza ai GAS. L'esperienza del consumo biologico è solo un pezzo dell'esperienza, che invece è un'occasione per tradurre in comportamenti quotidiani forme di partecipazione responsabile alla comunità sociale e politica allargata, locale e globale insieme. I due tipi così individuati presentano sostanziali differenze in quasi tutti i nuclei tematici indagati. A) Base motivazionale. Lanatura complessa dell'esperienza dei GAS si rivela sin da subito già nella consapevolezza di alcuni degli stessi intervistati, per tutti il percorso verso queste appartenenza si caratterizza per un interesse assolutamente minimo relativo al risparmio economico, sono per lo più caratterizzati da un forte desiderio di accostarsi al consumo biologico a partire dalla convinzione che il cibo sia un modo per occuparsi di sé. Per i contestatori critici siamo di fronte ad orientamenti di valore molto forti: la qualità biologica degli elementi da acquistare e ancora di più il risparmio derivante dall'acquisto collettivo, hanno valore del tutto residuale rispetto alla consapevolezza di avanzare proposte alternative ai modelli di consumo dominanti, di essere una scommessa quotidiana per una differenza pensata possibile. Molti, infatti, dichiarano di aver sopportato costi economici aggiuntivi pur di preservare nella pratica di consumo solidale, fermi nellaconsapevolezza e nel desiderio di muoversi all'interno di un progetto forte di cambiamento e di trasformazione politica. B) Sentimenti di identità e appartenenza al gruppo. I gruppi osservati sono caratterizzati da una evidente eterogeneità, all'interno del gruppo confluiscono soggetti di entrambi i generi, di età diverse, credi religiosi, collocazione sociali e professionali differenti. L'unico filo rosso rintracciabile è quello della comune appartenenza alla area politica della sinistra e dei verdi. Per i salutisti, la percezione delle eterogeneità del proprio gruppo è vissuta molto spesso come occasione di arricchimento, anche a partire dalla consapevolezza di essere accomunati da una sensibilità e da un progetto culturale del tutto peculiare. Questo consente di mantenere un forte senso di identificazione con il proprio gruppo. Al contrario, per la quasi totalità dei contestatori critici, quella stessa eterogeneitàrappresenta uno degli aspetti difficili da gestire, assumendo spesso i connotati di un vero problema comunicativo e relazionale e addirittura un parziale ostacolo a quelle che ritengono dover essere le finalità del gruppo.

C) Modelli di organizzazione e di funzionamento.

I gruppi esaminati presentano modelli organizzativi differenti. Il Veneziano GAS è organizzato in maniera orizzontale, c'è un referente per ogni prodotto, ma i referenti ruotano ogni anno, solo alcuni sono fissi per ragioni logistiche. Viene organizzata una riunione plenaria una volta al mese per discutere dei prodotti e dei fornitori, mentre gli ordini vengono raccolti nelle riunioni di due sottogruppi in cui è suddiviso il gruppo plenario. Il Naturalmente Gas è un gruppo spontaneo, non è registrato come associazione e non ha uno statuto, ogni settimana a turno si fanno carico della raccolta degli ordini che viene poi ritirata il prima possibile dagli altri partecipanti, hanno

Dunque un'esperienza più verticale che ha presentato non pochi problemi. Il GAS Marxiano ha una struttura simile a questa, si è dato però uno statuto ed ha un suo responsabile che anche referente verso l'interno e l'esterno per gli acquisti. È una scelta faticosa perché bisogna sacrificare tempi molto privati, infatti tutti i gruppi lamentano forti carenze e disagi dal punto di vista organizzativo, ma da parte dei più queste dichiarazioni si accompagnano a quelle della piena consapevolezza di non poter funzionare come una macchina. Per i salutisti questo disagio non si traduce praticamente mai in una richiesta di miglioramento, confermando l'orientamento più individualista del loro modo di stare dentro il GAS. Al contrario questa stessa carenza diventa per i contestatori critici un elemento di forte problematicità, in quanto capace di alterare il senso stesso del GAS e della loro appartenenza ad essi.

D) Relazioni interne

ed esterne al gruppo. La maggior parte dei soggetti ascoltati esprime una forte soddisfazione per i rapporti all'interno del proprio gruppo di appartenenza: i salutisti mettono maggiormente in evidenza il vantaggio di tipo relazionale, la possibilità di costruire rapporti fondati sulla fiducia reciproca sottolineando la circostanza che gli altri diventano vere e proprie risorse sulle quali poter contare in caso di bisogno; i contestatori critici invece sembrano guardare gli altri componenti del gruppo soprattutto come partecipanti ad un progetto comune, un progetto rispetto al quale si lamenta a volte una sorta di mancata consapevolezza. Per quanto attiene i rapporti con l'esterno, è da rilevare un'estrema attenzione dedicata ai legami instaurati con i fornitori, legami che coinvolgono da vicino il tema del tutto centrale della solidarietà. La solidarietà nei salutisti si traduce con un mantenimento come focus di attenzione al riferimento alla.qualità del prodotto acquistato e in qualche senso alla relazione personale con il fornitore. Nelle dichiarazioni dei contestatori critici invece la solidarietà assume in maniera marcata i connotati di quella solidarietà matura tangibile reciproca che finisce per rivestire una forte valenza politica di partecipazione attiva alle sorti della comunità più ampia alla quale si sente di appartenere, anche a partire dalla responsabilizzazione dei produttori. È proprio il rapporto con il mondo esterno dell'esperienza dei GAS ad avere una forte criticità, infatti l'immagine delle attività di questi gruppi all'esterno viene fatta passare quasi esclusivamente attraverso forme non strutturate di passaparola, in poche parole è difficile conoscere l'esperienza di consumo diverso di questi gruppi. Questa disattenzione all'esterno è riconducibile ad entrambe le tipologie. Se da una parte questa scelta di restare

chiusi al proprio interno è coerente con l'atteggiamento piùindividualista e a corto raggio dei salutisti, stona con le finalità politiche deicontestatori critici. Sembra infatti che questi finiscono di schiacciarsi sul proprio stessoisolamento, di confinarsi nel proprio gruppo elitario del tutto autoreferenziale.

4. Conclusioni

I risultati della ricerca confermano quella dei GAS un'esperienza complessa, delineanomodalità diverse di interpretare e di vivere questa appartenenza. I due tipi descrivonouno spazio di proposte diverse relative ad un consumo altro che si propone di prenderele distanze dei modelli di produzione e di consumo caratteristici del mondooccidentale. Da un lato abbiamo i salutisti che sono spesso i vegetariani o comunquesostenitori di uno stile di vita sano, che criticano gli stili più diffusi di produzione e diconsumo a livello alimentare. Il mangiare sano viene sentito come una responsabilitàtutta personale.

un'impresa da perseguire contro il sistema che ormai abito a cibianonimi e artificiali, i prodotti biologici sono una scelta vissuta come una occasione per investire con fiducia verso ciò che è immediatamente controllabile e poter essere verificato direttamente la qualità. Dall'altro lato abbiamo i contestatori critici per i quali il GAS è vissuto come occasione di partecipazione, come possibilità di far sentire la propria voce, non è casuale infatti che ci sia un passato di militanza comune in campo politico e sociale a creare le premesse per continuare in maniera concreta e quotidiana l'impegno nei gruppi. Si tratta di sub politicizzazione della società che innesta sul terreno della presa di distanza dalla politica istituzionale dalla sua crisi, le fondamenta di uno spazio nuovamente politico nel quale si prefigurano, è ancora possibile e praticabile la partecipazione attiva e consapevole. Quello che sembra mancare quiperò è una proposta più ampia che sappia tenere al suo interno le fila di un cambiamento complesso come quello che i comportamenti
Dettagli
A.A. 2020-2021
33 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cecconimarta96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di comunicazione, advocacy e consumo responsabile e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Binotto Marco.