Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Le RICA hanno adottato un approccio di carattere globale, guardando non solo
agli elementi di raggruppamento ma anche agli aspetti di carattere descrittivo.
Tuttavia era parallelamente in corso l'elaborazione delle ISBD che le RICA non
hanno di fatto recepito in maniera approfondita così da risultare fin da subito
superate nella III parte. Per quanto riguarda la sezione
dedicata alla scelta e alla forma dell'intestazione, il riferimento generale delle
RICA sono state gli Statement of Principles elaborati a Parigi.
Le RICA affidano al catalogo per autori il compito di stabilire se:
• la biblioteca possiede una data pubblicazione, nota per nome dell'autore,
quali opere e quali edizioni di un'opera si trovano nella stessa biblioteca
Il punto cardine delle regole è il concetto di intestazione principale che è definita
come elemento permanentemente associato all'opera e dunque in grado di
svolgere la prima e la seconda funzione del catalogo. In termini operativi, per
quanto riguarda i problemi della scelta, tale intestazione è rappresentata
dall'autore dell'opera definito nelle RICA sulla base di due caratteristiche che lo
individuano catalograficamente: 1) essere responsabile del contenuto
intellettuale della pubblicazione 2) essere nominabile, cioè associato ad un nome
che o identifica e con cui citarlo.
• le problematiche affrontate nella parte dedicata alla scelta
dell'intestazione comprendono anche quella di analisi della
pubblicazione per accertare qual è l'opera che essa contiene e per
procedere quindi all'identificazione dell'autore. La mancanza di uno
solo dei criteri, in mancanza quindi di una paternità accertata, le RICA
prevedono come alternativa all'autore, il titole dell'opera.
Oltre all'intestazione principale, particolarmente importante è anche il concetto di
intestazione secondaria, definita come via alternativa di accesso alla
pubblicazione, potenzialmente utilizzabile per la prima delle tre funzioni
assegnate al catalogo. ES. un caso tipico in cui si prevede la costruzione di
intestazioni secondarie è quello riferibile ad opere la cui attribuzione non è certa
o in cui sono presenti contributi subordinati, come curatori o traduttori.
• un caso particolare di utilizzazione dell'intestazione secondaria è
rappresentato dalle pubblicazioni che contengono opere scritte a più mani
o opere autonome le une dalle altre. Le RICA prevedono:
se gli autori sono al massimo 3: l'intestazione principale al
128.
primo nominato con intestazione secondaria almeno al secondo
se gli autori sono più di tre, ip al titolo con is al primo
129.
nominato
Le norme principali possono essere riassunte in questi termini:
opera con autore: ip all'autore
130. opera anonima o di attribuzione incerta: ip al titolo, is all'autore/i a cui è
131.
attribuita
opera di più autori: ip all'utore primo nominato di tre, is al secondo e al
132.
terzo; se gli autori sono + di tre: ip al titolo, is al primo nominato
opera principale con contributo subordinato: ip all'autore o al titolo, is
133.
all'autore del contributo subordinato
Le RICA, nella definizione che danno del concetto di autore, l'unico riferimento è
al tipo di responsabilità e alla citabilità del nome: da questo punto di vista esse
prevedono che possano essere considerati tali non solo gli autori personali, ma
anche gli enti di tipo collettivo come autorità politico-territoriali, organizzazioni,
gruppi per cui sia ravvisabile la responsabilità dell'opera e la nominabilità. Esse
prevedono che la responsabilità dell'ente sia piena nel caso di pubblicazioni che
pertengono all'attività istituzionale dell'ente e che hanno per questo carattere
amministrativo legislativo o documentario, mentre per le opere di tipo intelletuale
richiedono le la responsabilità dell'ente sia formalmente esplicitata.
La parte II selle RICA è dedicata alla forma da adottare per il nome degli autori
personali o collettivi e per i titoli. Esse prevedono, al fine di garantire
l'uniformità delle intestazioni, l'utilizzo del medesimo nome per il medesimo
autore/titolo e di collegare mediante rinvii le varianti eventualmente scarate a
quelle accettate.
• per gli autori personali suggeriscono l'adozione della forma del nome più
comunemente utilizzata dall'autore stesso o quella più comune nei
repertori; per i titoli, quando si sostituiscono agli autori nelle instestazioni,
il titolo uniforme quello cioè della prima edizione dell'opera in lingua
originale.
Le RICA non danno indicazioni prescrittive in merito allo specifico linguaggio da
adottare e non danno indicazioni operative in merito all'allestimento e alla
struttura degli authority records. In effetti, per risolvere il problema del controllo
terminologico occorrono veri e propri archivi di intestazioni prodotti sulla base di
un complesso lavoro di authority control parallelo alla catalogazione vera e
propria.
• la produzione di liste d'autorità e la costruzione di una lista di riferimento
nazionale, è uno dei settori di maggiore impegno delle biblioteche
nazionali, anche in rapporto al ruolo che esse hanno nel controllo
bibliografico universale.
• in Italia uno dei progetti più significativi in ambito catalografico viene
dalla base dati SBN che ha lavorato intorno alla creazione di una vera
e propria struttura di gestione degli authority records da integrare al
catalogo, tenendo presenti oltre alle indicazioni della RICA, la
normativa internazionale, le linee guida dell'IFLA sulle voci d'autorità
4.2 Le REICAT - Le RICA hanno rappresentato uno strumento di
fondamentale importanza per le biblioteche italiane, in quanto hanno permesso
di usare un approccio funzionale, mai puramente meccanico, richiamando
continuamente il bibliotecario alla responsabilità di scelte motivate da scopi del
catalogo.
Esse hanno permesso una razionalizzazione delle procedure di indicizzazione;
pur essendo il frutto di un elaborazione storicamente datata, in quanto ancora
vicino alla struttura del catalogo cartaceo, sono state comunque in grado di
accompagnare l'evoluzione verso il nuovo scenario dell'automazione e
dell'informazione. A distanza di 20
anni dalla loro pubblicazione, tuttavia, alcuni aspetti delle RICA sono sembrati
troppo invecchiati ed è stata ipotizzata una revisione delle norme: nel 1996, il
MiBAC ha costituito una Commissione permanente per l'aggiornamento delle
regole italiane di catalogazione i cui lavori hanno portato alla pubblicazione delle
nuove REICAT, Regole italiane di Catalogazione (2009).
• si tratta di una normativa che guarda alla catalogazione nel suo complesso,
ovvero alla descrizione delle pubblicazioni ed alla costruzione degli elementi
di accesso, relativi non solo agli autori ma anche alle opere attraverso i loro
titoli uniformi di cui è valorizzata la funzione di raggruppamento delle
molteplici edizioni di una medesima creazione intellettuale
• a differenza delle RICA, in cui l'autore era il centro esclusivo del catalogo,
mentre il titolo dell'opera svolgeva una funzione sussidiaria, le REICAT
riconoscono all'opera una maggiore visibilità sul piano funzionale.
Per questo motivo esse si dividono in 3 parti:
descrizione bibliografica e informazioni sull'esemplare
134. Opere ed espressioni
135. Responsabilità - rinviano direttamente alle stesse funzioni del
136.
catalogo; sono definite in una parte introduttiva di carattere generale,
sulla base di una riformulazione dei Principi di Parigi che tiene conto
della Dichiarazione di Francoforte. Ciò permette di trovare:
una particolare pubblicazione
137. tutte le edizioni di una particolare opera
138. tutte le opere di un particolare autore
139.
A differenza delle RICA per ciascuna delle tre parti sono affrontati insieme gli
aspetti relativi all'analisi, alla scelta del livello di indicizzazione, alla forma
linguistica da adottare.
• Per la I parte, le REICAT fanno propria la logica delle ISBD e adottano un
approccio integrato ai diversi tipi di materiali, che non sono trattati
separatamente, ma di cui area per area sono esaminati analiticamente i
problemi specifici.
• Per quanto riguarda le parti II e III, dedicate rispettivamente ai punti di
accesso per le opere e per i responsabili della loro creazione, si prevede il
controllo della terminologia attraverso l'uso di intestazioni uniformi.
Tuttavia, la II parte amplia l'impiego del titolo uniforme rendendolo
obbligatorio per tutte le opere; esso diventa un elemento strutturale forte del
catalogo, cui è assegnato il compito di identificare le opere e raggruppare in
maniera sistematica le diverse edizioni di ognuna.
• Nella parte III, il problema dell'intestazione per autore è affrontato a livello di
opera e presuppone un legame diretto fra titolo uniforme (dell'opera) e le
persone o enti responsabili della loro creazione.
• Tuttavia, le problematiche relative alla responsabilità non si discostano
in maniera sostanziale dalle soluzioni adottate dalle RICA. Le diverse
tipologie di intestazione per autore sono distinte sulla base delle
diverse forme di responsabilità rispetto all'opera, in intestazione
principale, coordinata, secondaria: mentre la respnsabilità coordinata è
introdotta ex novo per il caso di opere in collaborazione, il rapporto tra
intestazione principale e secondaria, conferma l'assetto delle RICA.
L'intestazione principale è riservata all'autore dell'opera, l'intestazione
secondaria agli autori per i quali l'attribuzione dell'opera è incerta, agli
autori di opere di collaborazione, ai responsabili di particolari
espressioni dell'opera.
Il vero e proprio profondo cambiamento delle REICAT si pone sul piano
strutturale ed è dovuto al passaggio da una catalogazione per autori ad una più
rigorosamente incentrata sulle opere.
5. Indicizzazione per soggetto
La serie di problematiche relative alla costruzione delle intestazioni di tipo
semantico non è contemplato nè nelle vecchie RICA (incentrate sull'autore) nè
dalle nuove norme REICAT (incentrate sugli aspetti di carattere letterario).
Le problematiche relative agli accessi per soggetto sono sempre state trattate in
maniera autonoma da quelle riferibili al concetto di opera e di autore; lo stesso
linguaggio utilizzato per riferirsi ai problemi specificatamente connessi a tali
intestazioni è spesso diverso rispetto alla terminologia adottata per altri aspetti
della catalogazione: per quanto riguarda la costruzione