vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
La promozione del libro è diretta al cliente finale o indiretta al distributore. Il comportamento d’acquisto può
essere sollecitato, l’allestimento e la presentazione del libro è fondamentale per la sua vendita. Lo spirito
critico del lettore è nemico del marketing, perché non si piega ad esso.
Bibliografia:
• studiare in modo sistematico i libri
• descriverli secondo criteri predefiniti e costanti
• raggrupparli idealmente in insiemi omogenei e agevolmente consultabili
Tipologie di Bibliografie:
• Autonome: pubblicazione coincide con il repertorio o
Interne: cripto-bibliografiche, interne a qualcosa
• Correnti: aperte, in aggiornamento o
Retrospettive: di un determinato periodo di tempo
• Primarie: compilata con documenti originali o
Secondarie: con fonte intermedia [bibl. Fantasma: errori di cit.]
• Segnaletiche: registra i titoli
Ragionate: abstract/descrizione
Critiche/valutative: giudizi sui contenuti
La descrizione bibliografica è un insieme di dati bibliografici che identificano e descrivono un documento,
fondamentali: il nome dell’autore, il titolo, il luogo di edizione, la denominazione dell’azienda e l’anno di
pubblicazione.
La citazione indica i documenti a cui si fa riferimento in un altro documento, riportando le caratteristiche
essenziali ma non i specifici dettagli.
Ricerca Bibliografica : soddisfare il bisogno informativo
Le principali fonti di ricerca secondarie sono costituite dai cataloghi (raccolta reale) e dalle bibliografie
(raccolta astratta) che indicano dove trovare un documento o quale documento può contenere ciò che è oggetto
di ricerca.
Definire in principio la ricerca in base alle informazioni necessarie.
1
a) Accertare l’esistenza
b) Valutare la pertinenza e la rilevanza
c) Localizzare
d) Procurare attraverso gli strumenti (Cataloghi/Opac)
Ricerca bibliografica in rete: valutare la risorsa elettronica, anche attraverso l’impact factor (quanto è
autorevole) e il peer review (valutazione critica di specialisti del settore)
I vocabolari controllati delineano il termine di ricerca più adatto, come i thesauri.
La ricerca bibliografica è un processo dinamico in cui è fondamentale la domanda di ricerca, il bisogno
informativo si tramuta in metodo. La ricerca è efficace in base a chi la conduce e al suo grado di preparazione.
Fonti tradizionali: il libro antico resta non sempre riconducibile a categorie precise, ma tutta la sua struttura è
anche la sua storia. Vengono adottati altri metodi descrittivi, come short-title o citazioni catalografiche
formalizzate…
Fonti editoriali e commerciali: cataloghi storici degli editori (elenco delle produzioni), strumento di controllo
e aggiornamento bibliografico, molto vasti in rete.
Gli e-book sono testi elettronici leggibilità mediante un dispositivo hardware e un’interfaccia software:
contenuto – contenitore – dispositivo di lettura
Fonti e repertori digitali: numerose risorse in rete, come le bibliografie nazionali che registrano e segnalano la
produzione editoriale del paese (correnti o retrospettive)
Gli strumenti della ricerca in rete
VRD Virtual Reference Desk: terminali che raccolgono, ordinano e (a volte) valutano le fonti bibliografiche.
Come una “sala di consultazione”.
Motori di ricerca: utilizzati per la ricerca di informazioni memorizzate in un database. Vengono ricercati
attraverso keywords in database con documenti digitali e identificati attraverso metadati (informazioni
caratteristiche) e link poi forniti in base alla pertinenza. Utilizzano automaticamente gli operatori Booleani
anche senza che vengano immessi i comandi.
Esistono il deep web e alcuni cataloghi non sono rilevati dai motori di ricerca.
Motori di ricerca specialistici operano in settori specifici, come Google books che consente la ricerca di testi
digitalizzati.
I portali sono siti web che danno accesso a servizi e risorse, da un unico punto di ingresso si raggiunge una
variegata quantità di risorse informative.
Le fonti dell’informazione bibliografica in rete
Enciclopedie, dizionari e atlanti linguistici
Wikipedia è un’enciclopedia multilingue collaborativa, online e gratuita che raccoglie dati, informazioni ed
esperienze. A causa della sua natura aperta sono probabili delle imprecisioni.
Numerose sono le altre fonti in rete, come Treccani.it, Enciclopedia etc.
Anche strumenti linguistici, come vocabolari o traduttori automatici (spesso imprecisi).
Bibliografie speciali anche sono disponibili in rete e rattano un determinato campo della conoscenza.
Bibliografie e cataloghi di periodici sono anche disponibili via internet e contengono le informazioni circa
l’esistenza e il contenuto di riviste scientifico-culturali.
Banche dati e biblioteche digitali
Le banche dati sono archivi elettronici:
• Bibliografiche: con documenti e/o informazioni bibliografiche (con entrambi sono full
text)
• Fattuali: con dati numerici, statici
Archivi aperti
Depositi digitali (open Archive) come open access in cui è possibile:
• Autoarchiviazione
• Pubblicazione su riviste ad accesso aperto (con valutazione peer review)
Più un articolo è libero, più è letto, più viene citato.
Biblioteche digitali forniscono risorse e assicurano la persistenza dei documenti digitali.
Collezioni di documenti e metadati [informazioni strutturate che descrivono le risorse documentarie, possono
essere nel codice html, esterni alla risorsa o in una banca dati. Schema Dublin Core: 15 elementi per
identificare una risorsa]
2
I documenti possono essere:
• Primari: nativi digitali, non cartacei
• Secondari: digitalizzati (scanner etc.) e il file può essere statico (immagine) o di testo
(dinamico)
Ebook
Formati liquidi (epub, mobi) : si adattano allo schermo
Formati rigidi (pdf): meno adatti
Protezione per i diritti: DRM (Digital Rights Management) e Social DRM: sistema di cifratura che blocca la
lettura del libro su dispositivi non autorizzati
Ebook in Biblioteca
Prestito digitale: Prestito dei dispostivi o Prestito del contenuto (messo a disposizione grazie ad accordi con gli
editori)
One copy/one user: leggibile per un tempo determinato
Pay per view: aumenta la tariffa in base ai download
Streaming: servizio di noleggio offerto dall’editore
Gestione dei periodici
I periodici e le collane sono risorse continuative, cioè non definite nel tempo. Gli aggiornamenti vengono
registrati attraverso gli schedoni amministrativi in cui ogni volume va scritto.
Periodici elettronici sono una risorsa remota, il testo è su un computer e viene letto da un altro.
Le biblioteche devono allestire a riguardo delle sale di lettura con attrezzature e garantire l’effettivo
funzionamento mantenendo un abbonamento. Viene meno alla classica “catalogazione”, abbrevia ogni campo
della cultura, più immediato.
Le risorse elettroniche sono qualsiasi pubblicazione su supporto fisico elettronico o disponibile in rete,
possono essere finite ovvero completate oppure continuative che continuano nel tempo.
Dublin Core: schema che propone 15 elementi tutti opzionali e ripetibili. 7 descrivono il contenuto, 4 le
responsabilità intellettuali e 4 la versione della risorsa.
UNIMARC: mira a costruire una lingua uguale per tutti che rende possibile la conversione e la circolazione
dei dati bibliografici tra nazioni e istituzioni bibliotecarie.
Nuove forme dell’informazione bibliografica
Open Access: accesso, fruizione e uso gratuiti per tutti al sapere scientifico. Opera elettronica su standard
internazionali, contro la chiusura e privatizzazione della conoscenza come copyright, limiti…
Recupero delle informazioni in archivio di dati:
• Ricerca per parole : Base – un criterio
Avanzata: Operatori booleani – strumento con comandi di ricerca:
AND: restringe i risultati
o OR: espande
o NOT: esclude
o
• Scorrimento di liste alfabetiche : elenco alfabetico con i termini che più si avvicinano a
quello ricercato
• Navigatore ipertestuale : in collegamento un termine con altri che hanno quello ricercato
in comune
Affinché una ricerca sia efficace deve esserci una giusta proporzione tra richiamo (capacità di recuperare tutti
i documenti considerati rilevanti) e precisione (capacità di recuperare gli effettivi documenti rilevanti)
Realizzazione di un Repertorio
Un repertorio è un elenco di schede catalografiche, strutturato secondo procedure trasparenti ed omogenee,
con criteri e obiettivi e indici.
Deve esserci una ragione per la sua realizzazione:
• Aggiornamento (a qualcuno già esistente)
Punti di riferimento sono i repertori correnti in cui l’aggiornamento è previsto o repertori
retrospettivi in cui necessita di un aggiornamento e di un’integrazione che risulta difficile per il
recupero di tutte le fonti utilizzate precedentemente.
3 • Originale e necessario
E’ fondamentale chiedersi: è richiesto? Serve? Esiste già?
Individuare: • Tema
• Tipo di documento da considerare
• Quando, arco cronologico
• Dove, luogo di pubblicazione
• In che lingua
Le fasi della ricerca:
1. Accertare l’esistenza e il contenuto dei documenti.
Documenti di qualsiasi tipo su qualsiasi supporto.
Fonti bibliografiche, catalografiche e commerciali.
2. Valutare la pertinenza e la rilevanza
3. Localizzare
4. Procurare
Gestione delle notizie bibliografiche:
1. Scegliere la descrizione (short-title, citazione standard, ISBN etc.) e la formula
citazionale, procedura costante e funzionale.
2. Inserire eventuali annotazioni, considerate utili dal bibliografo
3. Scegliere l’ordine, alfabetico, cronologico o classificato (con categorie e sottocategorie)
Classificazione decimale Universale: a Dewey vengono aggiunti simboli per indicare aspetti e
relazioni tra i soggetti
4. Garantire: - rigore e coerenza dell’ordine – chiarezza e rapidità di decodifica
Articolazione del repertorio:
1. Introduzione: ragioni scientifiche e modalità di realizzazione.
2. Avvertenza: tutte le fonti utilizzate
3. Indici: ordine delle notizie bibliografiche (alfabetico, cronologico o classificato)
L’autore del lavoro bibliografico può consegnare all’editore un prodotto finito, per tanto infine, è
fondamentale scegliere il titolo del repertorio e disegno e corpo dei caratteri leggibili.
I Cataloghi
La catalogazione svolge una funzione di mediazione tra i lettori e il patrimonio della biblioteca.
Il catalogo consente di individuare e riconoscere un documento.
I due cataloghi fondamentali: per autore e per accesso semantico (argomento)