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Riorganizzazione e recupero delle lesioni del sistema nervoso centrale

Quando l'assone degenera, il sistema nervoso si riorganizza per riempire i buchi lasciati dai neuroni morti attraverso lo sprouting collaterale. In sostanza, il neurone rimasto crea sinapsi con i neuroni lasciati liberi a causa dell'assenza del neurone degenerato. Inoltre, le connessioni già esistenti del neurone sano vengono rafforzate.

Siccome i neuroni non si rigenerano, i miglioramenti tendono ad essere modesti o inesistenti nel sistema nervoso centrale. Inoltre, è difficile studiare il recupero a causa dei cambiamenti compensativi che potrebbero essere confusi per questo recupero, ad esempio l'apprendimento di nuove strategie cognitive o comportamentali. Quindi non si tratta di un ritorno alle funzioni perse, ma piuttosto di una compensazione, una riserva cognitiva (istruzione e intelligenza che permettono di risolvere compiti in maniera alternativa).

Approcci riabilitativi per le lesioni del sistema nervoso centrale includono l'esercizio fisico e cognitivo, che sono noti per promuovere la neurogenesi.

esperienze potrebbero aiutare in una sorta di riabilitazione cognitiva.

Trattamenti con feedback motorio per lesioni alla colonna vertebrale si sostiene il paziente con un'imbragatura mentre è su un tapis roulant in movimento. Con la maggior parte del suo peso sostenuto dall'imbragatura e il tapis roulant che fornisce feedback, il paziente gradualmente impara di nuovo i movimenti necessari a camminare.

Principio della costrizione indotta: sembra che ci sia un meccanismo di competizione neurale per lo stabilirsi di nuove sinapsi e connessioni, chi perde muore. Un metodo basato su questo principio consiste nel legare il braccio sano per due settimane mentre il braccio compromesso veniva riabilitato con un trattamento intensivo. La prestazione con il braccio compromesso migliora nell'arco di quelle due settimane e si osserva un aumento nell'area della corteccia motoria per controllare questo braccio.

sostanze chimiche che trasmettono l'informazione tra neuroni

Per essere accettato come neurotrasmettitore una sostanza chimica deve rispondere ad alcuni criteri:

  1. sintetizzata in un neurone PRE-SINAPTICO
  2. presente, il suo precursore e l'enzima che la sintetizza, in un terminale pre-sinaptico ed è rilasciata in quantità sufficienti a produrre degli EFFETTI SPECIFICI sul neurone POST-SINAPTICO
  3. Quando è somministrata in modo esogeno (sperimentale) in concentrazioni ragionevoli, mima l'azione del trasmettitore endogeno (ad es. attiva gli stessi canali ionici).
  4. Esiste uno specifico meccanismo per rimuovere la sostanza dalla fessura sinaptica.

ECCITATORI:

  • GLUTAMMATO: In praticamente tutte le parti del cervello, infatti ci sono moltissimi recettori specifici per questo neurotrasmettitore. È il neurotrasmettitore eccitatorio principale del SN. Non si conosce bene come si interrompa la sua azione.

INIBITORI:

  • GABA: Sintetizzato attraverso modificazione del glutammato.

Neurotrasmettitore inibitorio più importante nel cervello → recettori in tutto il cervello» Riassorbito nel neurone presinaptico che rigenera acido glutammico» Disfunzionamento può portare a disturbi d'ansia» GLICINA» Neurotrasmettitore inibitorio più importante nella spina dorsale e nel tronco encefalico inferiore» Riassorbito dai neuroni presinaptici» Implicati nelle BENZODIAZEPINE o BARBITURICI: sedativi, usati per curare disturbi d'ansia, ma hanno controindicazioni, infatti possono portare a perdita di coscienza e coma. Sintetizzati da un solo amminoacido (ecco perché mono), presenti soprattutto nel tronco encefalico e diffusi in tutto il corpo (neuroni con molte ramificazioni) CATECOLAMINE» DOPAMINA» Essenziale per alcune funzioni motorie, comportamento, umore e percezione» Legata ad alcune disfunzioni chimiche, come schizofrenia (disturbo affettivo) e Parkinson (disfunzione a livello

Teoria dopaminergica della psicosi: il disturbo psicotico come la schizofrenia dipende da un eccesso di dopamina, che porta ad una sovraeccitazione dei neuroni, portando ad una disconnessione dei collegamenti. La clorpromazina viene utilizzata nella cura di questo tipo di disturbo, infatti blocca i recettori post-sinaptici della dopamina impedendone l'azione eccessiva.

Gangli della base: svolgono un ruolo essenziale nel controllo del movimento, ricevono stimoli dalla sostanza nera (mesencefalo) che contiene dopamina, e lo fa attraverso il talamo nella via nigro-striata. Il motivo per cui c'è questa disfunzione di dopamina nel Parkinson è sconosciuto, ma si sa come tenere sotto controllo i sintomi, ad esempio attraverso la L-DOPA (non dopamina direttamente perché l-dopa attraversa la barriera emato-encefalica più facilmente).

Sistema della ricompensa: importante anche nel sistema della ricompensa, ad esempio quando un bambino impara a camminare e ci riesce, si attiva il...

NORADRENALINA E ADRENALINA> Regolate dal nucleo ceruleo nel tronco encefalico.> Neurotrasmettitore maggiormente coinvolto nel SNA simpatico (attivazione del sistema), ma anche nel sistema attentivoINDOLAMINE> SEROTONINA> Sintetizzata a partire dal triptofano> Riassorbita nel neurone pre-sinaptico> Regolazione stati emozionali, percezione del dolore e anche funzioni ipotalamiche, quindi legate alla motivazione (assunzione di cibo, ritmi sonno-veglia, comportamento sessuale...)> fondamentali anche nelle funzioni analgesiche di oppiacei> farmaci che interagiscono con il sistema serotoninergico comprendono il trattamento della depressione, disturbi cognitivi ed emozionali, cefalee, dolore e alcuni disturbi del movimento.> Formata da gruppo acetile + molecola di colina> Scissa a partire dall'enzima acetilcolinesterasi> Neuroni che

la rilasciano→ colinergici» Ha permesso la comprensione del fatto che la trasmissione avesse una base chimica

Ne esistono più di 100, e l’azione dipende dalla sequenza amminoacidica del neuropeptide

Ossitocina→ legami affettivi, si rilascia in seguito alle coccole, ed è implicato nelle relazioni sociali perché favorisceuna connessone tra gli interlocutori. Particolarmente presente tra madre-figlio, favorisce legame.

Vanno a mimare o aumentare/diminuire l’effetto dei neurotrasmettitori

Il cervello non è statico, ma plastico, mutevole, e quindi si modifica continuamente in base al proprio programmagenetico e all’ambiente.

Il neurosviluppo è composto da diverse fasi, che iniziano con la fecondazione di un singolo ovocita e termina con ilcervello adulto. Alterazioni e ambienti poco adatti durante queste fasi determinano un neurosviluppo atipico,causando gravi disturbi nella vita adulta. Vedremo infatti, oltre alle varie fasi

Del neurosviluppo, anche l'importante ruolo che l'esperienza gioca in questo evento, e le tragiche conseguenze degli errori in queste fasi.

CINQUE FASI DEL NEUROSVILUPPO

Inizialmente si ha uno zigote (cellula formata da ovulo + spermatozoo), che si divide e dà origine a due cellule figlie, le quali a loro volta danno origine a 4, e così via. Chiaramente ci deve essere molto di più di questa semplice divisione per determinare il neurosviluppo, altrimenti si avrebbe un ammasso amorfo di cellule.

Quindi, oltre alla moltiplicazione, devono avvenire:

  • Differenziazione→ in cellule muscolari, neuroni multipolari, glieli…
  • Raggiungimento del luogo appropriato per potersi allineare con le altre cellule dello stesso tipo per formare le strutture
  • Stabilimento di relazioni funzionali con altre cellule per permettere la comunicazione

Queste tre cose vengono attuate in 5 fasi:

  1. Induzione della placca neurale
  2. Proliferazione neuronale
  3. Migrazione e aggregazione
nervoso o L'induzione della placca neurale avviene attraverso segnali chimici provenienti dall'organizzatore, un'area situata sotto il mesoderma o L'ectoderma, lo strato più esterno delle cellule embrionali, darà origine alla cute e al sistema nervoso 2. FORMAZIONE DEL TUBO NEURALE o Il tubo neurale si forma dalla piegatura della placca neurale o Questo processo avviene grazie all'azione di segnali chimici che determinano la differenziazione delle cellule neurali o Il tubo neurale darà origine al sistema nervoso centrale, composto dal cervello e dal midollo spinale 3. CRESCITA ASSONALE o Gli assoni sono le prolunghe dei neuroni che trasmettono gli impulsi nervosi ad altre cellule o Durante la crescita assonale, gli assoni si allungano e si dirigono verso il loro bersaglio o Questo processo avviene grazie a segnali chimici presenti nel tessuto circostante che guidano la crescita degli assoni 4. MORTE NEURONALE E RIORGANIZZAZIONE o Durante lo sviluppo del sistema nervoso, alcune cellule neurali muoiono in un processo chiamato apoptosi o Questa morte neuronale è necessaria per eliminare le cellule non funzionali o in eccesso o Dopo la morte neuronale, avviene una riorganizzazione delle connessioni neurali per garantire un corretto funzionamento del sistema nervoso 5. PLASTICITÀ NEURONALE o I neuroni sono in grado di modificare le loro connessioni sinaptiche in risposta a stimoli ambientali o esperienze o Questa capacità di adattamento è chiamata plasticità neuronale o La plasticità neuronale è fondamentale per l'apprendimento e la memoria 6. CONCLUSIONE o Lo sviluppo del sistema nervoso è un processo complesso che coinvolge l'induzione della placca neurale, la formazione del tubo neurale, la crescita assonale, la morte neuronale e la riorganizzazione delle connessioni neurali o La plasticità neuronale permette ai neuroni di adattarsi alle variazioni dell'ambiente e di imparare nuove informazioni.

nervoso (tramite placca neurale) o Mesoderma: darà origine a scheletro e muscoli

Endoderma: darà origine al rivestimento di molti organi interni

Le cellule della placca neurale sono chiamate cellule staminali embrionali, cioè cellule che hanno una capacità quasi illimitata di autorinnovo e di svilupparsi in, e quindi generare moltissimi tipi diversi di cellule.

Infatti la cellula staminale quando si divide, dà origine a due cellule figlie diverse:

SCOPERTE CLASSICHE INIZIALI

PHINEAS GAGE

Presenta un danno ai lobi prefrontali mediali, coinvolti nella pianificazione, nell'attività decisionale e nelle emozioni.

Infatti, se prima era una persona responsabile e socialmente ben adattata, in seguito al danno diventa irriverente, impulsivo e blasfemo.

DARWIN - EVOLUZIONE DELLE EMOZIONI

Esso crede che in tutti i membri della stessa specie, gli stati emotivi sono accompagnati da specifiche risposte emotive (espressioni facciali nell'uomo).

Ritiene

inoltre che le espressioni facciali siano il prodotto dell'evoluzione, e quindi cerca di comprenderle tramite il loro confronto in diverse specie, e sviluppa una teoria sull'evoluzione delle espressioni delle emozioni basata su tre principi: - Espressioni delle emozioni si sono evolute da comportamenti che segnalano ciò che l'animale farà in seguito - Se i segnali trasmessi sono vantaggiosi allora si trasmetteranno ed evolveranno - Messaggi di significato opposto vengono trasmessi attraverso movimenti ed espressioni opposte (principio dell'antitesi) TEORIA DI JAMES-LANGE Secondo questa teoria, la corteccia riceve ed elabora stimoli emozionali e risponde attivando modificazioni in organi viscerali attraverso SNA, e nei muscoli scheletrici attraverso SNS. Successivamente, queste risposte fisiologiche inducono l'esperienza emozionale. Questa teoria
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
155 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/13 Biologia applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher martinacasot di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Basi biologiche del comportamento umano e animale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trento o del prof Meconi Federica.